Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Il 4 marzo  – Assurdità torinesi  – Le Regie Patenti del 1848 – ZTL prolungata, un abuso e un danno – Se un genitore picchia il vicepreside – Tra sciocchezze e stile

 

 

 

Il 4 marzo
Le schede elettorali per il 4 marzo appaiono pasticciate e c’è il rischio di annullamenti di schede. I partiti ,invece di polemizzare aspramente tra loro, dovrebbero contribuire a spiegare il meccanismo di voto e l’uso delle schede. Che il sistema elettorale sia pasticciato è fuori di dubbio. Dimentichiamoci di votare ,pensando ai candidati imposti questa volta come non mai. Troppi candidati blindati che, tra il resto, non danno nessun prestigio alla liste, ma sono messi lì per succhiare voti ed avere da qualche parte la certezza di essere eletti. Dimentichiamo i loro nomi, anche se pochissimi sono candidati di pregio, confusi con omuncoli e donnette non degne di rappresentarci in Parlamento. Bisognerà votare il simbolo dei partiti e delle coalizioni per evitare annullamenti. Torniamo indietro di decine d’anni quando gli elettori comunisti votavano solo il partito. E’ una democrazia dimezzata, ma è sempre meglio che non votare. Diffidiamo solo degli improvvisatori grillini che hanno dato pessimi risultati dove hanno governato. Essi sono una minaccia alla democrazia.  A Torino c’è capolista al Senato un tal senatore Castelli che in cinque anni è rimasto silente  e non ha versato tutte le  quote di stipendio stabilite dal suo stesso partito. Non dimentichiamo questo nome.

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Le Regie Patenti del 1848

Il 17 febbraio ricorda le Regie Patenti del 1848 – anno dello Statuto- con le quali il re Carlo Alberto riconosceva i diritti civili e politici ai Valdesi. Con la proclamazione del Regno d ‘Italia  tali diritti vennero estesi a tutti i cittadini valdesi del Regno. I Valdesi  ricordano quella data con feste solenni.La libertà religiosa veniva sancita e il regime liberale  riconosceva uno dei principi basilari su cui si fonda. La libertà religiosa-diceva Francesco Ruffini- è alla base di tutte le libertà. I tempi delle discriminazioni religiose erano finiti insieme alle intolleranze che avevano caratterizzato anche la storia sabauda. Sempre nel 1848 vennero emancipati di gli ebrei pochi mesi dopo i valdesi. Anche a Torino esisteva un ghetto. In epoca in cui gli ebrei in Europa sono minacciati dalla presenza sempre più arrogante delle comunità islamiche antisemite, è utile anche il ricordare  questo episodio storico . Le Legge razziali del 1938 cancellarono i diritti degli ebrei che pure si erano distinti nel Risorgimento e nella Grande Guerra. Il regime fascista  dimenticò anche che molti ebrei avevano aderito al fascismo.

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ZTL prolungata, un abuso e un danno

Una petizione che sta raccogliendo molte adesioni ,sottoscritta ai sensi dell’art.12 dello Statuto della Città di Torino,esprime la protesta dei cittadini per la modifica e prolungamento dell’orario della ZTL. Si prevedono infatti  molti disagi che provocherebbe ai residenti , ai cittadini, alle attività economiche  presenti sul territorio interessato con la conseguente  ridotta fruibilità del centro della Città, cuore pulsante della medesima. L’orario prolungato fino alle 19,30 della ZTL provocherebbe congestione nelle strade limitrofe con aumento dei gas di scarico delle auto,c reando grave danno alle attività non necessariamente solo commerciali del centro della città. Il balzello previsto per entrare in auto nel centro pari a 5 euro appare un vero e proprio abuso. In mancanza di una adeguata rete di trasporto pubblico urbano l’operazione significherebbe uno smaccato  favoreggiamento dei centri commerciali con grave danno per i commercianti della zona a traffico più che limitato , bloccato. Ciò provocherebbe un’ulteriore crisi di molti esercizi che sarebbero condannati alla chiusura.  Io firmerò la petizione ed invito a firmarla. Sabato 24 ci sarà una grande manifestazione di protesta contro le politiche velleitarie ed arroganti della gestione grillina della Città .

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Assurdità torinesi 
Due ristoranti in piazza Solferino hanno dovuto eliminare i loro dehors che non davano fastidio a nessuno perché erano in una rientranza dei marciapiedi ed erano anche belli esteticamente. Quello del ristorante “Solferino” in particolare, un grande ristorante erede di una bella tradizione toscana. Era piacevole cenarci, con vista sul giardino della piazza e la splendida fontana Angelica . Mi sembra inspiegabile la loro chiusura, mentre imperversano dehors in tutte le vie del centro e delle diverse movide che tolgono spazio al parcheggio delle auto . Stranezze che accadono forse solo a Torino dove interi pezzi di via sono riservate al parcheggio delle auto private di appartenenti a categorie privilegiate. Chi va in ufficio con la propria auto non dovrebbe fruire del privilegio del parcheggio gratis e sicuro. 

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Se un genitore picchia il vicepreside

Un genitore ha picchiato il vice preside della scuola del figlio per un rimprovero: 30giorni di prognosi. Un diciassettenne  sfigura con un coltello  una professoressa che  lo perdona, viene di ricevuta da Gentiloni e il ministro Fedeli la propone per il cavalierato. Episodi che esprimono un gravissimo disagio che è esattamente agli antipodi della “buona scuola”. Il permissivismo combinato al bullismo ha distrutto la scuola che era già stata massacrata dall’eterno ‘68 italiano durato trent’anni . Per far funzionare le scuole ci vorranno i carabinieri ?Non e ‘ una domanda provocatoria .La scuola e’ per “i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi “,come dice la Costituzione . I fancazzisti e  i violenti devono cercarsi un lavoro o almeno un lavoretto o limitarsi a farsi mantenere dai genitori. Vada per i bamboccioni, ma chi fa anche danni, va fermato. Se guardassimo agli arredi scolastici, ci accorgeremmo che essi sono oggetto costante di vandalismo. I presidi che cercano di fare ordine, finiscono come il capo istituto del ”Regina Margherita”, un invito esplicito a starsene tranquilli, senza cercarsi grane: le scuole devono governarle i sindacalisti…

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Tra sciocchezze e stile
Giletti nella sua trasmissione “Non e’ l’arena“ fatica  per tenere ascolti accettabili e scade spesso nello scandalismo plebeo come gli e’ capitato domenica scorsa, parlando di fascismo, dove Alessandra Mussolini e’ apparsa una signora ( l che è tutto dire) di fronte alle banali volgarità sull’antifascismo ascoltate di fronte ai drammi di Macerata che non possono essere affrontati con  slogan stupidi   come quello relativo al  Tricolore  che sarebbe nato nella Resistenza, una vera idiozia. Poi  c’era Catherine Deneuve, sicuramente un’attrazione , ma Giletti si è dimostrato un pessimo intervistatore e ha buttato sul personale il discorso, sollecitando la Deneuve a parlare dei suoi amori. L’attrice si è rifiutata, dicendo che certe cose appartengono al privato e non si portano in tv. Grande lezione di stile e di vita per una televisione all’italiana fatta di pettegolezzi  e di banalità .

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LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

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Viva l’operetta!

Ho letto che al teatro “Alfieri” anche quest’anno c’è il festival dell’Operetta,un genere ormai in via di estinzione che la televisione ha cancellato da tempo. Forse sono solo un nostalgico dei tempi andati perché io amo l’Operetta.
                                                                                                                             Filippo Usai

L’Operetta è una forma di spettacolo che ci fa sognare tempi migliori. Io l’apprezzo. Ricordo le grandi compagnia di operetta con Nuto Navarrini e Carlo Rizzo e cantanti famosi. Ci faceva rivivere i fasti della Belle Epoque. E anche le ingenuità  di un’epoca andata. La musica era bella. Quando posso, vado ad assistere all’Operetta. Tra il festival di Sanremo che non ho seguito in televisione e una serata a teatro con l’operetta, scelgo quest’ultima.  Le americanate che ci affliggono in televisione, i dibattiti urlati con le tante sciocchezze   che ci obbligano a sentire, l’enormità di una pubblicità invasiva e fastidiosa  turbano le nostre serate televisive. Meglio ,una volta tanto, l’operetta o, decisamente , l’opera, se ci garantiscono che le quinte del “Regio” sono sicure…

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La città che non cambia
Sono quasi due anni che Appendino governa la città, ma non vedo cambiamenti in meglio, ma solo in peggio. Quando ci sarà uno spiraglio di luce ?Io ho votato Cinque Stelle, ma sono delusissima.                            Delia Camisa

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non vedo spiragli di luce con Appendino sindaco. Mi sembra incapace di governare e mi stupisco che i grandi giornali torinesi la sostengano in modo piuttosto sfacciato. Evidentemente ci sono interessi che travalicano quelli della città. Le donne e gli uomini del Sindaco appaiono scialbi, per non dire di certi uomini di fiducia inquisiti e che davvero davano l’idea di essere un po’ penosi. Manca una squadra di governo e manca un sindaco capace di fare il sindaco. Raggi lentamente si sta un po’ riprendendo dopo un inizio burrascoso. Appendino sta procedendo in senso contrario. Voglio ricordare che troppi imbecilli che con i grillini non avevano nulla da spartire consigliarono di votarla e troppi torinesi altrettanto superficiali e creduloni al ballottaggio la votarono stanchi del sistema Torino. Detto sistema è invece stato rinvigorito dal Sindaco grillino che, mentre dimentica le periferie, non esita a coltivare i salotti e i tinelli buoni.

 

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