Gennaio 2018- Pagina 44

Torinese muore intossicato dal gas. Gravissima la moglie

Capodanno tragico per Alberto Vellano, di Cambiano, 77 anni, che a causa di una fuga di gas è morto intossicato nel suo appartamento di Ventimiglia. Gravissima anche la moglie, Patrizia Biamonti di 69 anni, portata d’urgenza all’ospedale. E’ possibile che il termoconvertitore a gas, a causa della rottura di un condotto, abbia riversato fumi tossici nell’abitazione. L’allarme è stato dato da alcuni amici che attendevano i coniugi per un appuntamento.

La Madonna del Bronzino sulla cima del Grattacielo

“Oggi si vede Michelagnolo essere il maggior pittore che mai ci sia stato… perché tutto quello che fa di pittura lo cava dagli studiatissimi modelli fatti di scultura, né so  cognoscere chi più s’apprezzi oggi a te verità d’arte, che il virtuoso Bronzino”. Così nel  1546 Benvenuto Cellini riconosceva il talento del fiorentino Agnolo di Cosimo detto il  Bronzino tra gli artisti suoi contemporanei. Pittore allora quarantatreenne, già alla  scuola del Pontormo e ritrattista ufficiale alla corte dei Medici, fu ammiratore e  seguace degli esempi scultorei michelangioleschi. Ammirazione che pure traspare  nella  Madonna con il Bambino, sant’Elisabetta e San Giovannino (1560 circa) proveniente dal Museo napoletano di Capodimonte – che ne ha di recente completato il restauro – e ospitata fino al 7 gennaio prossimo all’interno del Grattacielo Intesa San  Paolo di corso Inghilterra, nella sala Spazio Trentacinque al trentaseiesimo piano,  secondo appuntamento della rassegna L’Ospite illustre che l’anno scorso aveva visto il  successo del ritratto del conte Porcia del Tiziano.  L’antico s’incrocia alle moderne strutture di Renzo Piano (ancor più spiazzante,  l’installazione “a-cromative” realizzata da Migliore+Servetto Architects), la tela  spadroneggia nel nuovo quanto inatteso ambiente. Un vero capolavoro del  Manierismo, dentro il quale, balzano fuori dal buio di fondo, trova principalmente posto la “altera dignità aristocratica” della Vergine avvolta nel suo ampio manto blu cobalto  chiuso da una ricca spilla e da due bottoni di perla, la Vergine che pare offrire lo  sguardo a una ben più dimessa cugina, come uno sguardo più esplicito si scambiano i  due piccoli, avvalorato dall’offerta di quella mela che vuol significare il passaggio del  peccato originale tra il profeta e il Cristo salvatore. Eccellente composizione che si  consolida nelle forme plastiche che l’artista ha qui inventato, l’insinuarsi efficace del  braccio di Maria, quasi perno di tutta l’azione, tra i giochi dei due piccoli personaggi, la perfezione delle carnagioni, il pregevole particolare floreale che raccoglie le rose e i  gigli cari alla Vergine, tutto lascia intravedere il capolavoro. Agli opposti, i due libri,  l’uno aperto e già svelato, l’altro chiuso e ancora tutto da scrivere, indicano il Vecchio  e il Nuovo Testamento.  Da vedere, ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito  www.grattacielointesasanpaolo.com , visite dalle 15.00 alle 20.00 nei giorni feriali  (ultimo ingresso ore 19.30), 9.30 – 20.00 nei giorni festivi (ultimo ingresso 19.30), 9.30 – 18.00 (il 31 dicembre, ultimo ingresso 17.30).
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Elio Rabbione

Per Marchionne il 2018 ultimo anno alla guida di Fca. Toto-nomi già in corso per la successione

Sergio Marchionne sarà alla guida di Fca ancora per tutto il 2018, poi il suo mandato si chiuderà nella primavera del 2019, a  quindici anni dal suo arrivo a Torino, dopo  l’approvazione del bilancio 2018. Nel toto-successori si fanno i nomi di Alfredo Altavilla, responsabile Emea di Fca, il Chief Financial Officer Richard Palmer e il responsabile di Jeep Mike Manley. Si tratta di nomi provenienti dal mondo di Fca, aspetto indicato indispensabile da Marchionne e dal presidente del gruppo, John Elkann. Il 2018 sarà un anno intenso ad iniziare dal Salone di Detroit il 15 gennaio con il lancio del nuovo Jeep Cherokee . Il Salone di Ginevra a marzo,  ad aprile l’assemblea nella sede di Amsterdam ed entro il primo semestre l’Investor Day (in sede da definire) per presentare il nuovo piano industriale 2018-2022.

 

 

(foto: il Torinese)

LA FINALE DELLA ZERO ROBOTICS COMPETITION IN DIRETTA DALLO SPAZIO

La competizione tra Scuole superiori di tutto il mondo porterà in città 150 studenti di tutta Europa

 

Un torneo tra studenti delle scuole superiori di tutto il mondo che si sfidano nella programmazione degli Spheres, piccoli satelliti sferici ospitati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La Zero Robotics Competition (http://zerorobotics.mit.edu/), organizzata per l’Europa da Politecnico di Torino, ASI, Università degli studi di Padova, Ufficio scolastico regionale del Piemonte e Rete Robotica a scuola, si concluderà quest’anno proprio al Politecnico, che ospiterà 150 dei ragazzi arrivati in finale, tra i quali anche gli alunni di tre scuole piemontesi. Gli studenti assisteranno in diretta all’ultimo torneo della competizione, che si svolgerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e in collegamento con il MIT di Boston e con l’Università di Sidney, dove si troveranno per assistere alla finale gli studenti provenienti da Stati Uniti e Australia. La finale torinese è organizzata da Politecnico di Torino insieme ad AMMA, Camera di commercio di Torino, ITS Mobilità sostenibile Aerospazio Meccatronica, Unione Industriale di Torino, Turismo Torino e provincia.

Aula Magna “G.Agnelli”, Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24 – 11 gennaio 2018, ore 13.00

FORZA ITALIA: “CON I TAGLI ALLE SCUOLE LA GIUNTA RASCHIA IL FONDO DEL BARILE”

Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino, interviene sul tema scuole:

     “Se è vero che fra il 2014 e il 2016 il numero dei bambini fra i 3 e i 5 anni è diminuito del 6%, ancora più drammaticamente vero è che il numero delle iscrizioni alle scuole dell’infanzia è diminuito del 20%. Una sproporzione evidente che basta da sola a ridicolizzare la decisione presa dalla giunta grillina di tagliare il numero delle sezioni delle scuole comunali, asili nido e scuole per l’infanzia.

     Appare più verosimile che il problema sia legato agli alti costi, alla instabilità permanente del personale, costantemente ridotto in questi ultimi anni, per tacere dell’alto costo dei pasti e all’incertezza continua in cui sono state lasciate le scuole, quelle paritarie più di altre. Il calo demografico è un dato di fatto, ma spiegare con esso i tagli delle sezioni diventa un alibi se non si considera l’approssimazione con cui è stato gestito si può il sistema scuola di Torino a partire dei nidi sino ad arrivare alle scuole dell’infanzia: sistema, va osservato, che è sempre stato una eccellenza.

     Per queste ragioni trovo preoccupanti le dichiarazioni dell’assessore e del sindaco sulla revisione del personale, perché la riduzione di personale avrà un sicuro impatto sulla qualità del sistema scolastico e questo aspetto non può essere accettato dalla politica né tollerato dalle famiglie torinesi.

     L’idea di mettere a rischio il livello e la qualità del sistema scolastico al solo scopo di ricavare qualche euro da destinare al malmesso bilancio comunale è da respingere in toto. La giunta grillina sta raschiando il fondo del barile a conferma della povertà di idee e di strategia per affrontare i problemi alla radice”.

Al Sant’Anna il primo nato 2018. E alle Molinette tre trapianti andati a buon fine

All’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino il primo bambino del 2018 è HADEGA nato da parto spontaneo alle 00:05, maschio del peso di 2.880 g. Primo figlio di una coppia di egiziani.  La seconda è PETRA, nata alle 01:52, una bambina di 3.340, nata da genitori italiani.  Ad entrambi è stata garantita l’assistenza “one to one” in travaglio e l’allattamento al seno già dalla prima ora dal parto. Gli ultimi 2 nati del 2017 sono due maschi, ANDREA ANTONIO nato alle 22:29 e HAOZHEN nato alle 23.42 da una coppia di genitori cinesi. Un grande regalo lo hanno fatto la sig.ra Alina, mamma di Cloe nata alle 22.10 e la sig.ra Valeria, mamma di Elena Sofia nata alle 02:36, che hanno deciso di donare il sangue cordonale a scopo solidaristico. Un buon auspicio per superare le 300 donazioni di sangue cordonale effettuate al Sant’Anna nel 2017. Anche nel 2017 il Sant’Anna con 7.015 parti si conferma il 1° d’Italia e tra i primi ospedali d’Europa per numero di parti con un incremento del 3,7% rispetto al 2016, (erano 6.761). Al Sant’Anna hanno partorito donne di 87 nazionalità diverse (come da allegato). I parti gemellari o multipli sono stati 252, la metà circa di tutti quelli verificatesi in tutto il Piemonte. La percentuale di tagli cesarei è del 30,9%,  stabile rispetto all’anno precedente. La peridurale in travaglio è stata garantita a circa 2000 donne (35% dei travagli), mentre nei restanti casi il contenimento del dolore in travaglio di parto è stato effettuato con altre forme di analgesia fisiologica (massaggio, acqua, calore). E mentre al  Sant’Anna venivano alla luce nuove vite, nella notte di Capodanno all’ospedale Molinette di Torino due persone sono rinate a nuova vita grazie al dono più grande: la donazione di organi ed ai relativi trapianti. Un vero miracolo di San Silvestro. Il 31 dicembre è deceduto un uomo di 82 anni a Novara per ictus ischemico. I due trapianti della Città della Salute di Torino, coordinati dal Centro regionale trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso), sono iniziati a tarda notte tra il 31 dicembre ed il primo dell’anno con un trapianto di fegato su un uomo di 56 anni della Campania, affetto da epatocarcinoma. Il trapianto durato circa 7 ore, effettuato dall’équipe del professor Mauro Salizzoni, è tecnicamente riuscito ed ora il paziente si trova in terapia intensiva del dottor Pier Paolo Donadio. Dopo è iniziato un doppio trapianto di rene su una donna di 71 anni di Cuneo, affetta da nefropatia. Il trapianto vede in sala operatoria gli urologi del professor Paolo Gontero ed i chirurghi vascolari del dottor Maurizio Merlo, coadiuvati dai nefrologi del professor Luigi Biancone. L’intervento è in corso. Grandi doni per un miracolo all’insegna del “neonato” 2018.

Capodanno 2018: Torino (e l’Italia) fuori dal circuito globale

AVVISTAMENTI  di EffeVi

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Il Belpaese l’unico assente dalla rassegna internazionale

Berlino, Londra, Mosca, Parigi, Auckland, Bangkok, Dubai, Sidney, Rio, Buenos Aires: la mezzanotte del capodanno ha riservato quest’anno una rassegna di spettacoli diversi per ogni città del “circuito globale”. Fuochi tradizionali a Londra, luci a Berlino, una dimostrazione di sfarzo ipertecnologico negli Emirati Arabi. Persino il regime della Corea del Nord, a scopo propagandistico, è riuscito a infilare il suo spettacolo di fuochi in una rassegna video internazionale. Il grande assente è l’Italia. Non dico Torino: al di là della feroce satira del web, Olimpiadi a parte, la nostra città ha avuto sempre difficoltà a proporsi nei circuiti internazionali, ben prima della Appendino. Ma si fatica a credere che una delle città italiane più belle e note, quelle che un Americano definirebbe “iconic”, non abbia trovato posto nei servizi della Bbc – o di qualsiasi canale globale – sulla festa di fine anno. Certo, errori e incapacità si pagano: i Romani hanno pasquinamente battezzato “spelacchio” l’abete stenterello messo dall’altra ragazza con l’hobby di fare il sindaco. Ma per un Paese che detiene quasi metà del patrimonio mondiale censito dall’Unesco, che conta su tesori di bellezza unici come Milano, Roma, Firenze e Venezia, e oltre 50 milioni di turisti stranieri l’anno,  finire cancellato dai media internazionali a fine anno è un sintomo preoccupante di crescente irrilevanza.

Un ferito per i botti in piazza Castello

Un ragazzo è rimasto ferito a Torino, in modo non grave, in piazza Castello, nella notte di San Silvestro. Il giovane ha raccolto da terra  un petardo che gli è esploso fra le mani. E’ stato trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118. Sul posto anche la polizia.

Botti e dintorni: “Torino medaglia d’ argento dei disastri di Capodanno?”

Fratelli d’Italia attacca la sindaca di Torino per i botti di Capodanno. “Appendino vuol battere Napoli. Torino è medaglia d’ argento dei disastri di Capodanno. Chiediamo le dimissioni dell’assessore Finardi. Dal centro ai quartieri, la notte di Capodanno e’ stato l’ennesimo disastro della Giunta Appendino. E’ stata l’anarchia, nessun controllo in una città lasciata in balia di botti abusivi e cocci di vetro. “Non solo il Sindaco ha rinunciato alla piazza negando ai torinesi la tradizionale festa ma l’ha letteralmente abbandonata ai festeggiamenti fai da te. Appendino vuol battere Napoli. Se l’inizio del 2018 inizia così speriamo anche finisca senza di lei” dichiara Augusta Montaruli, dell’ esecutivo nazionale FDI

Patrizia Alessi, capogruppo FDI Circoscrizione 7: “Ero in centro con amici ieri sera. Piazza San Carlo presidiata da due macchine di vigili era abbastanza accettabile a parte qualche abusivo, ma da via Roma fino a piazza Castello e Piazzetta Reale un vero disastro: abusivi con carretti pieni di bottiglie di vetro, postazioni di vendita botti e altre merci varie, botti fortissimi x almeno un’ora, un cestino di quelli grandi scoppiato, e per finire un ragazzo ferito con una bottigliata in testa portato via in ambulanza. E i botti anche in circoscrizione 7 sono stati fortissimi, i miei gatti hanno passato un brutto momento! Ieri mattina a Porta Palazzo e in altri mercati vendevano un sacco di botti più o meno grandi. E i controlli?” Alessi e Valerio Lomanto Capogruppo FDI in Circoscrizione 6 annunciano : “ Presenteremo un ordine del giorno per chiedere le dimissioni dell’assessore alla Polizia Municipale: nessun controllo….situazione inaccettabile. Ancora l’ incompetenza a cinque stelle ha fatto fare a Torino una pessima figura mortificando i cittadini che vedono giorno dopo giorno la propria città cadere verso un inesorabile declino”.