Gennaio 2018- Pagina 40

Carro funebre tampona auto sulla A4: due morti

Due coniugi biellesi sono morti   questa notte in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A4, verso Romentino, in direzione Torino. Viaggiavano su una vettura quando sono stati tamponati  da un carro funebre: Germana Boin, 55 anni, è morta  sul colpo mentre il marito, Mario Marcotti, 56 anni, è deceduto poco dopo essere stato portato all’ospedale di Novara. Un’altra donna è stata ricoverata ma non è in pericolo. L’autista del carro funebre,31 anni, è in ospedale in stato di choc.

Le “Olimpiadi letterarie” di Teodoro Lorenzo

Teodoro Lorenzo è nato il 4 marzo 1962 a Torino. La prima parte della sua vita è stata occupata dal calcio. Lo ha giocato dall’età di 10 anni fino ai 27. Prima nelle giovanili della Juventus poi  nell’Alessandria.  Si è poi laureato in Giurisprudenza ed è iniziata la sua seconda vita, che lo ha portato a diventare avvocato ,  professione che esercita tuttora. A   cucire le due vite  l’esperienza della scrittura. Teodoro Lorenzo oggi scrive infatti di sport , rievocando esperienze ed emozioni del suo passato, consapevole , come affermava Luigi Pirandello, che la vita o la si vive o la si scrive. Nel 2009 Bradipolibri gli ha pubblicato il suo primo lavoro dal titolo  SALUTI DA BUENOS AIRES.  Si tratta di  racconti di sport. 14 racconti per 14 diverse discipline sportive. Tra essi anche il racconto IL CAMPIONE  relativo al calcio e all’episodio del  grave infortunio ( frattura del femore)  da lui patito nel maggio del 1979  quando giocava nei ragazzi della Juve. Ma c’erano ancora tante discipline da esplorare. Ecco allora che , ripresa in mano la penna, è nato il  secondo lavoro di Teodoro Lorenzo,  LE STREGHE DI ATRIPADA,  pubblicato nel maggio di quest’anno ed attualmente in tutte le librerie e su Amazon.  Altri 14 racconti di sport , altre 14 discipline sportive. In tutto così fanno 28; una sorta di summa sportiva, una Olimpiade a livello letterario

“Da Paterson (USA) a Monza: gli anarchici che uccisero Umberto I”

Mercoledì 17 Gennaio 2018 – ore 17,30 Storica Conversazione​ presso il Museo Pietro Micca. Roberto GREMMO ​parlerà di: “da Paterson (USA) a Monza: gli anarchici che uccisero UMBERTO I”

Il Relatore ricostruisce la storia sconosciuta della cospirazione anarchica contro Umberto I, utilizzando l’ampio e inedito materiale documentario sul ​“caso BRESCI” dell’Archivio di Stato di Milano. PATERSON (cittadina del New Jersey-USA) all’inizio del ‘900 diventa la ​capitale dell’Anarchia​; qui agiscono decine di rivoluzionari, quasi tutti tessitori di origine biellese; essi credono ormai imminente la liberazione sociale e vogliono affrettarne la vittoria con un clamoroso ​“gesto esemplare”, quale l’uccisione di Umberto I di Savoia, secondo Re d’Italia. A. GUABELLO e G. GIANCABILLA organizzano il ritorno in Italia di L. GRANOTTI di Sagliano, detto ​il Biondino” e ​successivamente del pratese ​Gaetano BRESCI​, del panettiere trentino A. LANER, del barbiere elbano N. QUINTAVALLE; a Milano li attendono il fido C. COLOMBO, un individualista deciso e determinato. A fine luglio, gli ​anarchici venuti dall’America si preparano; quattro di loro si appostano al Regio Parco di Monza, pronti a colpire; ingannano l’attesa mangiando sardine e bevendo buon vino. L’azione è rinviata al 29 Luglio, durante il concorso di ginnastica, quando Gaetano Bresci spara sul Re: il primo colpo va a vuoto, ma i successivi tre uccidono il sovrano. Catturato, picchiato, processato e condannato all’ergastolo, Gaetano BRESCI morrà in drammatiche circostanze al penitenziario dell’isola di Santo Stefano (nell’arcipelago ponziano). I suoi ​complici la faranno franca: il ​biondino ​Granotti tornerà a Paterson dove, con Guabello, continuerà a battersi per l’Anarchia, unendosi al vercellese Luigi GALLEANI. Useranno ​“Plains Words”, “parole semplici”.

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Roberto GREMMO​, biellese di nascita ha insegnato per anni nelle scuole medie statali. E’ stato per dieci anni Consigliere provinciale di Torino, Consigliere comunale di Torino e Consigliere Regionale della Valle d’Aosta, sempre eletto in liste autonomiste. Dal 1995 pubblica la rivista “STORIA RIBELLE”. Ha scritto molti libri nella collana “Quaderni di Storia”, compresi “Gli anarchici che uccisero Umberto I”, “Mussolini e il soldo infame” e “I partigiani alleati dei nazisti”. Le informazioni e opinioni illustrate dagli oratori nel corso delle Conferenze sono espresse a titolo personale e non implicano alcuna responsabilità da parte dell’Associazione. Alla Conferenza possono assistere anche invitati dell’Associazione.

Camion perde piloni di cemento, automobile schiacciata

DALLA SARDEGNA

Sulla Statale 293 a Vallermosa, un’auto con due persone a bordo è stata schiacciata da alcuni pilastri di cemento caduti da un camion. Il conducente della vettura, estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco, è stato trasportato con codice rosso all’ospedale di Cagliari, la donna che viaggiava con lui è invece in codice giallo.Il mezzo pesante carico di piloni di cemento di dieci metri, ne ha persi alcuni che hanno  investito e schiacciato l’auto nella parte anteriore. Sul posto sono intervenute tre squadre dei pompieri, carabinieri e  118.

 

(foto: archivio)

Elezioni, il gran ballo delle candidature

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Il 4 marzo si vota. Aperte le danze per le ricandidature e candidature. Per essere più precisi i più sono alla ricerca di una posizione sicura per essere eletti. Collegi sicuri per il maggioritario e teste di lista per il proporzionale. E le preferenze? Conteranno poco a nulla. Questa è una legge elettorale che ha una sola certezza: decideranno i capi di partito, logica a cui non si sottrarranno neppure i cinque stelle. Più i futuri senatori o deputati sono vicini sono vicini al Re Sole, meglio sara’ per loro. Ora tutti hanno la loro gatta da pelare. Gli uscenti sono per la maggioranza del Pd.  Il segretario Gariglio stanco di stare in panchina e l’affabile Mauro Laus che dopo quasi 15 anni di “gavetta” in consiglio regionale vuole dare il suo contributo al Parlamento. Sulla candidatura di Piero Fassino al Senato non ci sono discussioni. E una vittoria poco probabile del Pd aprirebbe la strada per diventare Presidente del Senato. Matteo Renzi è uno che le promesse le mantiene.Tutto  è in movimento ed incerto. Un esempio su tutti: Collegno Grugliasco Rivoli, area denominata non a caso la piccola Stalingrado, dove il pd e suoi candidati sono favoriti. E Umberto D’Ottavio, ex sindaco ex assessore provinciale e parlamentare uscente è in pol position. Dovrebbe vincere senonché in Liberi ed Uguali vogliono candidare Silvana Accossato, altro pezzo da novanta. Consigliera regionale ed ex assessore provinciale, già Sindaco di Collegno. E poi diciamocelo, Unberto D’Ottavio ha anche un altro difetto, è orlandiano, non e mai stato renziano.
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Personalmente ho il sospetto che Renzi voglia parare il colpo della sconfitta scegliendo solo amici suoi. Ed anche D’Alema e Bersani non stanno tanto bene . Fatto l’ accordo con Nicola Fratoianni ora bisogna garantire amici come Giorgio Airaudo che in nome dell’aver fatto saltate la lista a sinistra della sinistra, ora passano all’incasso della cambiale. Capolista, capolista. Questa è la richiesta. Altri potenziali candidati non ci stanno e prosaicamente fanno sapere ai vertici romani che la campagna elettorale se la facciano loro. Di fatto vanificando l’obiettivo del 10% . I rifondaroli mi paiono come al solito tagliati fuori. Ma anche gli altri non mi sembrano messi meglio. I pentastellati esclusi dal maggioritario, aprendo alla società civile debbono scegliere come garantire l’elezione a questi componenti. Forse per questo Grillo ha dichiarato di defilarsi in campagna elettorale lasciando la patata bollente a Di Maio. Visto che scegliendo si scontenta chi non è stato scelto. E i grillini sulle scelte ultimamente sono stati un po’ scarsini. Infine arriviamo ai potenziali vincitori: il centro destra. Dietro la facciata devono trovare accordi sui nomi, cosa tutt’altro che semplice.
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E ritornando all’esempio di Collegno scegliere un unico candidato. Cosa appunto non semplice. Poi trovare  accordi con le singole sigle che sono nate in questi anni. Mi spiego meglio: visto lo sbarramento per essere eletti chiederanno di essere messi in lista di Forza italia o della Lega, in posizione utile per essere eletti. Con alchimie nazionali. E chi è debole al Nord è forte al sud o in alcune regioni del sud. Le danze si sono aperte per tutti e, finalmente, dopo la formazione delle liste il voto.Vedremo, l’incertezza è sovrana. Ma il centro destra ha un vantaggio sul Pd. Per  sapere se sono candidati  gli basta un viaggio a Milano ( o Arcore). Nel centro Sinistra si deve per forza andare a Roma. E il territorio? Il principio che gli eletti rispondono solo ai propri elettori? Già, poco importa, sarà  per questo che aumenta chi non va a votare? Non è solo per questo ma è anche per questo.

La finestra sul cortile

Il Paese dei Presepi

Questa settimana “la finestra sul cortile ” diventa “la finestra sulla Val di Susa” approfittando delle mie vacanze invernali tra Oulx e Bardonecchia. Si sa molti torinesi durante le vacanze tra Natale, Capodanno e l’Epifania “si trasferiscono” in Val di Susa e tra scuole sci, hamburger nel ristorante sulle piste e passeggiate in Via Medail ogni anno si consolidano abitudini e amicizie “della montagna”. E quando si decide di non andare a sciare, si possono scoprire interessanti alternative. L’altro giorno ho passeggiato per Les Arnauds, frazione di Bardonecchia, borgata splendidamente caratteristica, complice anche la nevicata che ha accompagnato il mio giro turistico. Quello che ha subito catturato la mia attenzione è stato l’avvistamento nei posti più insoliti e nascosti di tanti piccoli presepi, ognuno fatto con maestria ed originalità. Ho così visto il “Paese dei Presepi”, l’iniziativa promossa dal comune di Bardonecchia, ovvero l’esposizione nei vari borghi e frazioni della cittadina di oltre 100 presepi che danno luogo ad un vero e proprio percorso luminoso nelle frazioni di Rochemolles, Millaures, Le Gleise, Les Arnauds e Melezet, Borgo Vecchio e nel centro commerciale naturale. I presepi esposti sono veri e propri gioielli da scoprire con sguardo attento, infatti si possono trovare in qualsiasi luogo e sono sparsi nelle vie, vicoli, pizza, cappelle, fontane, finestre e vetrine in effetti ogni angolo è buono per scovare anche la più piccola natività. “Il Paese dei Presepi” si potrà ammirare fino al 31 gennaio 2018.

 

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La moda delle ciaspole!

La ciaspolata è davvero il trend di stagione, un’attività diventata molto “social” tanto da occupare un posto di tutto rispetto tra le attività sportive da fotografare e postare su Instagram, complici anche gli “influencers” che la praticano. E perché? Perché le ciaspole uniscono divertimento ed esercizio fisico.  Sono economiche ed ecologiche tanto da farne una delle discipline più di moda degli ultimi inverni visto l’interesse per le pratiche alternative, più soft e meno invasive nei confronti della natura. Ma cosa sono veramente le ciaspole? Utilizzate un tempo da cacciatori e contadini per avanzare nei paesaggi innevati, erano racchette tonde fatte di legno e cuoio. Oggi le racchette da neve sono per lo più di plastica. Il termine “ciaspole” è ladino ed è entrato nel linguaggio comune dopo il successo della “Ciaspolada”, celeberrima gara della Val di Non, nata nel 1973.  Questa attività sportiva, perché di vero sport si tratta, è ricca di benefici per il fisico e per la mente, non è solo un’attività sociale per stare in compagnia, camminare con le racchette da neve è un’attività di tipo aerobico che aiuta a dimagrire (si bruciano in media 600 calorie in un’ora), modella i muscoli delle gambe e, se abbinata con i bastoncini si lavora anche su spalle, busto e tricipiti.  E ancora, come tutte le attività aerobiche, camminare con le ciaspole attiva la produzione di endorfine contribuendo così a migliorare l’umore e a contrastare l’ansia: un effetto, questo, potenziato dal contatto con la natura, che è uno dei più potenti antistress.  Camminare con le ciaspole non è difficile, il movimento somiglia molto a una normale camminata in montagna, ma più faticoso sia per il  peso di scarponcini e racchette ai piedi sia per lo sprofondamento che in parte avviene sul manto bianco. Come tutte le attività in montagna non è priva di rischi, per questo è consigliato seguire sempre i percorsi segnalati, utilizzare i dispositivi di sicurezza e se si è neofiti partecipare a escursioni guidate e gite di gruppo organizzate.   Se volete quindi avvicinarvi a questa disciplina, potete rivolgervi all’ufficio del turismo della località montana di vostra scelta e partire per una nuova avventura sportiva che inaspettatamente è anche molto trendy, perché anche le ciaspole dai molti colori abbinate all’abbigliamento fluo possono essere fashion.

 

Sabina Carboni

Juve in semifinale dopo il derby. Esonero per Mihajlovic?

La Juve, che ha battuto i Granata 2-0 nel derby all’Allianz Stadium  è la quarta e ultima semifinalista di Coppa Italia. Le reti: al 15′ Douglas Costa,e nel secondo tempo al 67′ Mandzukic. L’arbitro Doveri  ha convalidato il secondo gol avvalendosi della Var, ma il Torino ha contestato la decisione affermando l’esistenza di  un fallo a centrocampo da parte di Khedira su Acquah. La vivace protesta di Sinisa Mihajlovic gli ha provocato l’espulsione. Prossima sfida dei bianconeri con l’Atalanta, vittoriosa sul  Napoli.  Le partite di andata il prossimo 31 gennaio e quelle di ritorno il 28 febbraio.

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MIHAJLOVIC L’agenzia Ansa scrive di “insistenti  voci di un esonero dell’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovi”. Il presidente Urbano Cairo avrebbe già preso la decisione subito dopo la bruciante sconfitta nel derby di Coppa Italia.

ALLEGRI  “All’inizio abbiamo rischiato: ci siamo addormentati e loro sono stati bravi a giocare sulle ripartenze. Nel secondo tempo la partita è stata  diversa, noi abbiamo avuto diverse occasioni e sono contento di quanto è stato fatto”.

Apollinaire e l’invenzione ‘surréaliste’

Fino al 24 febbraio 2019

E’ una “mostra dossier” quella presentata nella “Wunderkammer”, al piano interrato della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, a ricordo del centenario della morte – avvenuta a Parigi il 9 novembre del 1918 – del poeta scrittore critico d’arte e drammaturgo francese Guillaume Apollinaire,

nato “per caso” a Roma nel 1880, figlio naturale di un ufficiale svizzero che non lo riconobbe mai e di una nobildonna polacca, con la quale si trasferì giovanissimo in Francia. Curata da Maria Teresa Roberto con Virginia Bertone, Franca Bruera e Marilena Pronesti, la rassegna intende rinnovare la stretta collaborazione con la Fondazione Ferrero di Alba, che in questi giorni presenta la mostra dei capolavori dadaisti e surrealisti del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, creando pur anche un significativo collegamento con il convegno internazionale “Métamorphoses d’Apollinaire”, promosso dall’Università di Torino in collaborazione con le Università del Kent e di Paris – Nanterre. Obiettivo della mostra alla GAM, quello di ricostruire le basi, l’antefatto (umano e culturale) da cui presero origine proprio quei movimenti dadaisti e surrealisti caratterizzanti l’avanguardia parigina degli anni Dieci del Novecento. E ciò alla luce del fatto che il termine “surréaliste” fu proprio coniato da Apollinaire (il cui interesse per la “modernità” lo portò anche a sostenere il Cubismo nella sua fase germinale, così come il Futurismo di Marinetti e la Metafisica di de Chirico) per descrivere in modo sintetico il suo “Les Mamelles de Tirésias”, dramma in due atti sospeso fra il tragico e il comico-grottesco, messo in scena per la prima volta al teatro “Maubel” di Parigi nel giugno del 1917 e che rappresenta il fulcro dell’attuale rassegna torinese. Grazie alla disponibilità dei parigini Archives Férat, sono infatti esposti alla GAM i bozzetti delle scene e dei costumi di quel “dramma surrealista”, realizzati dal pittore cubista, nobile di origini russe, Sérge Ferat, pseudonimo appioppatogli proprio da Apollinaire in buona compagnia con Picasso. L’iter espositivo ricostruisce inoltre, attraverso lettere e disegni, la fitta rete di rapporti e di scambi che univa – intorno alle riviste “Les Soirées de Paris”, “SIC” e “Nord-Sud” – il folto gruppo di scrittori e pittori vicini ad Apollinaire, con un’attenzione particolare per il poeta André Salmon, fra i grandi sostenitori, insieme allo stesso Apollinaire e al critico d’arte Maurice Raynal, di Picasso e dell’estetica cubista. E proprio grazie alla disponibilità degli Archivi Salmon di Torino, troviamo anche esposte in mostra alcune interessanti caricature raffiguranti i personaggi centrali per la formazione dell’avanguardia parigina, fra cui spicca il creatore della cosiddetta “Patafisica” (o “scienza delle soluzioni immaginarie”) Alfred Jarry, venerato da dadaisti e surrealisti. A chiudere la rassegna, l’omaggio che nel 1930 Giorgio de Chirico volle dedicare all’amico dei suoi anni parigini, illustrando con una serie di 68 litografie l’edizione “Gallimard” dei “Calligrammes”, i componimenti poetico-visuali realizzati da Apollinaire fra il 1913 e il 1916, la cui raccolta completa fu pubblicata per la prima volta nel 1918.

Gianni Milani

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“Apollinaire e l’invenzione ‘surréaliste’”

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

Fino al 24 febbraio Orari: mart. – dom. 10/18, lunedì chiuso

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– Guillaume Apollinaire: copertina de “Les Mamelles de Tirésias”, con disegni di Serge Férat, Paris, édition “Sic”, 1918
– Irène Lagut: “Ritratto di Apollinaire”, con versi tratti da “Madeleine”, un “Calligramme” composto dal poeta  nel 1915, mentre si trovava al fronte. Rielaborazione a colori di Antonella Angeloro

 

Al voto, al voto!

La legislatura si è appena conclusa, ma non ha convinto nessuno e il 4 marzo si andrà alle nuove elezioni con una legge elettorale né avvincente e né convincente. La campagna elettorale non è ancora iniziata, ma già si registrano, da tutte le parti, episodi tesi allo sfascio e non a ricostruire un Paese vecchio, sfiduciato e destinato all’estinzione se non ci si dedicherà maggiormente alle cose serie e non soltanto all’apparire, alla polemica e al gioco di tutti contro tutto/i. In questa scia si inserisce la “vicenda” del direttore del “Fatto quotidiano”, Marco Travaglio, che scrive su Twitter: “la legislatura che sta per essere sciolta (si spera nell’acido) è stata una delle peggiori della storia repubblicana“. La parola “acido” a Lucia Annibali fa ancora ribollire il sangue nelle vene. Purtroppo la donna con l’acido è stata sfregiata dal suo ex e risponde così a Travaglio: “chi, come me, per sua sfortuna, ha conosciuto gli effetti dell’acido, si augura invece che questo non debba mai accadere a nessuno, nemmeno per scherzo“. La parola alquanto “colorita” ovviamente è scappata di mano e, si sa, i twitt sono un “cinguettio” (è la traduzione della parola dall’inglese) più veloce della luce e il danno è stato fatto, anche se inconsapevolmente.

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Ma anche chi vi scrive ritiene che la legislatura passata sia stata pessima, ma pure le precedenti hanno lasciato molto a desiderare; rimane il fatto che l’uso di tale parola era fuori luogo. La Annibali (collaboratrice del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi in progetti contro la violenza sulle donne) ha ricevuto anche il sostegno del segretario del Pd Matteo Renzi che ha scritto, sempre su Twitter, il suo messaggio: “un abbraccio affettuoso a Lucia Annibali, donna coraggiosa e libera”. Noi pensiamo che il dolore nel corpo e nell’anima di Lucia rimarranno indelebili per sempre, ma siamo anche convinti che il messaggio di solidarietà Matteo Renzi glielo poteva mandare in privato, senza diffonderlo sulla rete, così aumentando la polemica sulla frase. Siamo all’inizio dell’anno e vediamo che cosa ci ha regalato la fine di quello appena passato. Oltre agli aumenti di luce e gas, multe volute dai comuni e autostrade che significa che, a cascata, ci saranno anche quelle dei prezzi, visto che le nostre merci viaggiano, per la maggior parte, su gomma. Chissà perché autostrade ci fa venire in mente ponti e tanto per citarne qualcuno, quello di Fossano, che dopo essere stato riparato, a seguito di un parziale crollo, è chiuso al traffico da otto mesi; sempre in provincia di Cuneo, quello di Pollenzo (Bra) che collega il Roero alle Langhe e viene “monitorato” dalla Provincia perché ha qualche problemino strutturale, così come quello di Campetto nel territorio di 4 comuni ( Bosia-Borgomale-Castino -Rocchetta Belbo) che fa registrare un notevole traffico di Tir che vanno anche in Liguria. Detto questo, basterebbe? ebbene no, c’è un medico campano che esercita nelle Langhe come medico della “Mutua”, ma fa il part-time, suddividendo il suo tempo tra Langhe e Campania. Volendo sorvolare, non citiamo la scuola che non sta meglio.

 

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Ma se volete un’altra cattiva notizia, di cui quasi nessuno parla, il “Fiscal compact” ( vuol dire semplicemente obbligo di pareggio di bilancio, Ndr). Le parole inglesi, fanno meno paura, ma rinnovarne una sintesi sul suo significato giova: Il fiscal compact è voluto dal Trattato sull’Unione economica e riguarda le nuove regole comunitarie sulla disciplina di bilancio per gli Stati membri dell’Eurozona. A dire il vero, non un vero Trattato, ma un Regolamento voluto dalla Germania che modifica una norma di carattere superiore che quindi sarebbe illegittima. L’obiettivo   era quello di tendere al risanamento dei debiti degli Stati e mantenere sostenibili, nel medio e nel lungo periodo, le finanze pubbliche. Che cosa sia significato pareggio di bilancio in questo periodo di crisi è sotto gli occhi di tutti. Le sanzioni quasi automatiche da parte del Consiglio europeo, la riduzione del debito pubblico sotto il 60% del Pil e nuovi poteri della Corte di giustizia dell’Unione europea hanno fatto il resto con risultati contrari ed opposti al voluto. Il nuovo anno ci porterà anche la discussione, in ambito europeo,   della Direttiva Junker che bisognerebbe andare a discutere per evitare effetti perniciosi come lo sono stati altri   provvedimenti dell’Unione Europea. L’altra parola inglese per capire la nuova direttiva è il termine “Governance”; sarà un nuovo accordo per governare in “condivisione” l’Unione Europea con nuova cessione di sovranità da parte di Roma che andrà agli incontri nel modo peggiore, quello in cui sarà più in crisi, perché in campagna elettorale. Mentre Francia e Germania, che non sono senza problemi, li affronteranno, al solito, meglio di noi. Infatti i titoli spazzatura cosiddetti “Level 3”, cioè i derivati senza valore   sono soprattutto nei bilanci delle grandi banche tedesche e francesi. Le soluzioni per la nuova Governance, per rilanciare l’Unione, spaziano dalla Web Tax da far pagare ai colossi a quella della Carbon o Energy Tax. Noi ci permettiamo di aggiungere un sogno: far pagare le stesse tasse nei vari Paesi, senza privilegiare Irlanda e via di seguito, perché i Paradisi fiscali non sono solo nei Caraibi.

 

Tommaso Lo Russo