FERRENTINO (PD): “NUOVO TESTO UNICO SUI RIFIUTI, REVISIONE INTEGRALE SULLA MATERIA”
“La nuova legge – spiega il Consigliere regionale Pd Antonio Ferrentino, relatore del provvedimento – opera un’integrale revisione della legislazione di settore, comprendendo in un unico testo normativo la disciplina di alcune materie previste da più leggi”.
“Il provvedimento – prosegue Ferrentino – è frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto numerosi soggetti al fine di renderlo il più condiviso possibile ed è importante sottolineare come la governance sia stata modificata, trasferendone la competenza dalla Provincia alla Regione e affidando ai Comuni, singolarmente o in forma associata, le funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”.“Il Piemonte si pone obiettivi ambiziosi, distinguendosi come una delle regioni più virtuose – sostiene il Consigliere Ferrentino – e prevede che, entro il 2018, la produzione di rifiuti urbani indifferenziati non superi i 190 chilogrammi per abitante, scendendo a 159 nel 2020”.
“Si inserisce in questo quadro – conclude Antonio Ferrentino – l’ordine del giorno, del quale sono il primo firmatario, che, preso atto della modifica, introdotta con il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2018, che prevede che una parte dell’ecotassa venga destinata ai Comuni dove sono ubicate discariche, con conseguente riduzione del fondo che la Regione destinava a premiare i Comuni virtuosi, impegna la Giunta regionale a verificare la possibilità di destinare, nel Bilancio di previsione finanziario 2018-2020, risorse aggiuntive a favore delle politiche virtuose di gestione dei rifiuti realizzate dai Comuni piemontesi”.
PICHETTO E PORCHIETTO (FI): UN TESTO NON CONDIVISO CON IL TERRITORIO, TRANNE CHE CON QUALCHE COMUNE AFFINE POLITICAMENTE
“Abbiamo convintamente votato no contro il Piano Rifiuti regionale appena approvato in Consiglio regionale perché si tratta di un testo di legge non concordato con il territorio, se non con qualche Comune affine politicamente, di fatto esautorando tutte le restanti amministrazioni dai processi decisori così come avvenuto proprio la scorsa settimana nello sconcerto di una novantina di sindaci durante l’audizione avvenuta a palazzo Lascaris. Si tratta di una cattiva legge, redatta ideologicamente con metodi politicamente errati”. A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto e il consigliere regionale Claudia Porchietto.
Concludono Pichetto e Porchietto: “Questa legge si tradurrà in maggiori costi nei prossimi anni e in misure penalizzanti per i piccoli e medi Comuni. Il Partito Democratico e il centrosinistra dovrà risponderne nel 2018 e nel 2019 quando vi saranno le elezioni e i cittadini e i sindaci potranno valutarli avendone subiti gli effetti. La nostra opposizione è stata sempre nel merito, in Commissione come in Aula, avevamo fatto proposte di buon senso che non sono state prese in considerazioni con un atteggiamento totale di chiusura dimostrato anche dalla proposta di legge sull’argomento redatta da un certo numero di sindaci piemontesi e che giace non discussa in qualche cassetto del Consiglio regionale. Questa è una legge che non tiene conto di 2/3 del territorio regionale, spiace che si sia persa nuovamente una occasione per fare buona politica”.
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