Finita l’intervista mi porge il documento base per la sua elezione e sornionamente mi chiede di leggerlo. “Sai ho lavorato e discusso molto con i miei collaboratori”. Mimmo Caretta probabilmente sarà eletto segretario del Pd torinese. 42 anni, è nato a Canosa di Puglia, laureato a Bologna con specializzazione a Genova. Laurea in lettere e a 16 anni iscritto e segretario di Sinistra Giovanile. Ed aggiunge: “arrivo da una famiglia democristiana”. Nell’ immagine di whatsapp un giocatore del Perugia alza il pugno chiuso salutando il pubblico. Sicuramente inusuale, sia nel mondo del calcio, sia per un politico.
Mimmo, come mai questa candidatura?
È nata quasi come provocazione. Poi, diventando unitaria, andando oltre ha acquisito un forte valore politico.
Cioè?
Questo Pd ha avuto e forse avrà troppe divisioni interne che gli fanno male. Più che gli avversari politici.
Ma questo partito esiste?
Assolutamente. Magari acciaccato…ha preso molti colpi. Ma vivo e vegeto.
Primo segretario del Pd di origine meridionale?
No. Forse il primo eletto da un congresso.
Ma cos’è per te un partito?
Comunità e condivisione di popolo.
Truppe a disposizione?
10 mila sparsi su tutto il territorio provinciale.
Sufficienti? Veritieri?
Non c è mai limite al meglio…e noi lavoriamo per il meglio. E poi sono le nostre “divisioni” la maggiore garanzia per un tesseramento trasparente. Io cerco di impegnarmi nel visitare tutti i 90 circoli territoriali.
Maggiore delusione?
Purtroppo alcune legate alle sconfitte elettorali. In particolare la non rielezione di Fassino
Non ve la aspettavate?
Forse sì, ma si spera sempre, anche in questa occasione. A casa nostra hanno detto : le periferie non ci hanno capito. Io più prosaicamente sostengo che non abbiamo capito le periferie. Conclusione, non ha vinto l’Appendino abbiamo perso noi.
Dei pentastellati locali che ne pensi?
Lasciamo stare…Anzi no, ti dico con un esempio. Alle 8 30 la Sindaca ha convocato una conferenza stampa su bilancio e tagli.
Ora insolita, aveva paura?
Sicuramente non sopporta domande che la mettono in difficoltà. Montanari gioca nel fare il gruppettaro. Gli altri ” so’ ragazzi”.
Maggiore soddisfazione?
In politica, farla con amici e perché no con “paesani”. Anche per questo Torino è proprio un mio nuovo “paese”, anche per questo mi sono candidato a segretario del Pd.
Patrizio Tosetto
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