Settembre 2017- Pagina 4

Oggi al Cinema

LE TRAME DEI FILM NELLE SALE DI TORINO

A cura di Elio Rabbione

 

alibi.ComCommedia. Regia di Philippe Lacheau, con Elodie Fontan, Didier Bourdon e Philippe Lacheau. Grande successo francese, un vademecum della vita bugiardosa moderna, un’agenzia gestita spavaldamente da tale Greg e rinforzata sommessamente da tal altro Augustin. Scappatelle, weekend per cui cercasi copertura, mariti e mogli fedifraghi da salvare da quei partner che ormai subodorano con quasi completa certezza incessanti tradimenti. Successo, s’è detto: e presto avremo la versione italiana. Farsaccia o elegante satira di costume, questo lo vedremo poi. Durata 90 minuti. (Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Appuntamento al parco – Commedia. Regia di Joel Hopkins, con Diane Keaton e Brendan Gleason. Una storia a due, un uomo e una donna di non più freschissima età, una di quelle storie che il cinema di oggi ha preso a inseguire. Lei, una vedova che arriva da oltreoceano, lui, un vecchio scorbutico e solitario, rintanato in spregio al mondo, nel folto di un parco londinese. Niente di più facile che quell’incontro, insperato e in un certo senso quasi surreale, porti ad un nuovo credere nella vita. Durata 102 minuti. (Romano sala 3)

 

Barry Seals – Una storia americana – Azione. Regia di Doug Liman, con Tom Cruise e Domhnall Gleeson. Da una vicenda vera, quella di un uomo che molto disinvoltamente scelse di passare da attività ad attività, prima pilota di linea poi contrabbandiere della droga al servizio del cartello di Medellin come della Dea, più all’occasione dare una mano alla Cia in questioni poco chiare a Panama ai tempi di Noriega. Passaggi spregiudicati che lo fecero vittima nel 1986 di due sicari inviati dalla Colombia. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Cars 3 – Animazione. Regia di Brian Fee. Ancora un’avventura per Saetta McQueen, in piena depressione per la vittoria del giovane rivale Jackson Storm: ma l’idea di abbandonare le corse verrà immediatamente scacciata se all’orizzonte si mostrerà un’angelica Cruz, che ha cancellato l’idea di correre in pista per abbracciare quella di diventare una perfetta istruttrice. Durata109 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci anche in 3D)

 

Cattivissimo me 3 – Animazione. Regia di Kyle Balda e Pierre Coffin. Quando è ormai divenuto un importante membro della Lega Anti Cattivi, Gru viene avvertito di avere un fratello gemello, Dru: con lui andrà alla ricerca di Balthazar, il cattivo ossessionato dalla fama e fanatico degli anni Ottanta. Durata 96 minuti. (Massaua, Ideal)

 

Chi m’ha visto? – Commedia. Regia di Alessandro Pondi, con Beppe Fiorello, Pierfrancesco Favino e Dino Abbrescia. E’ il mondo di oggi. Tutto si basa sul culto della propria immagine, figuriamoci il mondo dello spettacolo. È quindi la mancanza di “immagine” a rattristare il chitarrista Martino/Fiorello, banda Jovanotti, che non si vede per nulla realizzato. C’è l’amico Favino a tentare di risollevare le risorse umane, pronto ad accogliere il disadattato nella tranquillità delle Murge, lasciando credere al mondo in un rapimento che potrebbe trovare spazio, ricerca e pubblicità soprattutto in una seguitissima trasmissione televisiva, c’è magari la prostituta dal cuore d’oro a rimettere a posto le cose. Durata 105. (Eliseo Blu, Greenwich sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Il colore nascosto delle cose – Drammatico. Regia di Silvio Soldini, con Valeria Golino e Adriano Giannini. Ancora due esistenze, diversissime, tratteggiate dall’autore di “Pane e tulipani”. Un giovane sciupafemmine, decisamente in carriera, una agenzia du pubblicità che riempie le sue giornate, dall’altro lato Emma, una ragazza cieca a rimettere in sesto corpi nella sua professione di osteopata: avranno l’occasione per incrociare le loro storie. Durata 112 minuti. (Romano sala 1)

 

Il contagio – Drammatico. Regia di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, con Vinicio Marchioni, Vincenzo Salemme e Anna Foglietta. Una palazzina di borgata, tante vite che s’incrociano, il boss del quartiere, una coppia che si sta slegando, lui che intrattiene da qualche tempo una relazione di stampo pasoliniano (Salemme in edizione drammatica), lei che intristisce, lo spacciatore che sfrutta la realtà di oggi prendendo a lucrare sui fondi destinati ad un centro di accoglienza per i migranti, piccoli criminali, affaristi, corrotti. Dal romanzo omonimo di Walter Siti. Durata 105 minuti. (Massaua, Ideal, Uci)

 

Dunkirk – Bellico. Regia di Christopher Dolan, con Harry Styles, Cilian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy e Kenneth Branagh. “Un colossale disastro militare” definì Churchill la disfatta delle truppe alleate – francesi e inglesi uniti nella disfatta – sotto il fuoco tedesco che avanzava sul fronte Nord della Francia nel maggio 1940. Una trappola sulle spiagge di Dunkerque, una ritirata che coinvolse circa 350 mila uomini, qui raccontata da Nolan nello spazio di sette giorni, con un triplice sguardo pronto a posarsi sulle cronache e sugli eroismi accaduti tra mare e terra e cielo: i giovani soldati che su quella costa tentano di tutto per non essere travolti dalla guerra e morire, i civili che mettono a disposizione le loro imbarcazioni, un eroe del volo che combatte contro la furia della Luftwaffe. Durata 106 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, Eliseo Blu, F.lli Marx sala Harpo, Lux sala 2, Uci)

 

Easy – Un viaggio facile facile – Drammatico. Regia di Andrea Magnani, con Nicola Nocella, Libero De Renzo e Barbara Bouchet. Isidoro, detto Easy, è un ragazzone sovrappeso, solo e depresso. Il fratello Filo, che della furbizia e dell’arte di arrangiarsi ha fatto la sua ragione di vita, lo incarica di portare in Ucraina la bara con dentro il corpo di un suo operaio, vittima di un incidente sul lavoro. Un lavoro che dovrebbe andare liscio come l’olio: se Easy non incrociasse un cartello sbagliato e la strada sconosciuta non lo portasse al centro di un paese sconosciuto. Durata 91 minuti. (Massimo sala 2)

 

Emoji, accendi le emozioni – Animazioni. Regia di Tony Leondis. Protagonisti gli emoticon, ovvero quelle belle faccine gialle che vi compaiono sugli smartphone. I quali non riescono ad entrare nelle connessioni del giovane Alex con la propria ragazza; inoltre uno di questi emoji, Gene, non riesce a mantenere l’unica espressione che gli è consentita. Servono aggiustamenti. Durata 86 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

L’equilibrio – Drammatico. Regia di Vincenzo Marra, con Mimmo Borrelli e Roberto Del Gaudio. Don Giuseppe chiede al suo vescovo di essere trasferito in un piccolo paese della sua regione d’origine, la Campania. La sua missione è quella di aiutare senza se e senza ma tutte le persone che vivono nella sua realtà parrocchiale: ma dovrà scontrarsi contro quelli che da sempre reggono le sorti (amare) del paesi, contro quelle leggi con cui i poteri si sono creati il dominio totale. Durata 90 minuti. (Massimo 2)

 

Gatta Cenerentola – Animazione. Regia di Ivan Cappiello e Marino Guarnieri. Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore e scienziato, è morto portando con sé i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue sei perfide figlie. Dentro il degrado la figura emergente di Salvatore, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. Durata 86 minuti. (Nazionale sala 2)

 

L’incredibile vita di Norman –Commedia. Regia di Joseph Cedar, con Richard Gere, Charlotte Gainsbourg, Steve Buscemi, Lior Ashkenazi e Michael Sheen. La professione di Norman Oppenheimer è quella di creare appetitosi contatti tra i mondi finanziario e politico newyorkesi, di mettersi in bella e lucrosa luce con quella comunità ebraica americana che tesse parecchi fili. Più o meno preso sul serio, più o meno veramente in relazione con tutti quelli con cui afferma di essere in contatto. E la vita andrebbe avanti così, se un giorno non s’imbattesse in un deputato israeliano in odore di divenire premier. Che cosa accadrà quando questi, raggiunta la carica, offrirà a Norman un caldo abbraccio proprio davanti a chi conta? Ancora il culto dell’”immagine” (e dei quattrini): ma siamo sicuri che il potere paga (e appaga) sino in fondo? Durata 112 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Romano sala 2, The Space, Uci)

 

L’inganno – Drammatico. Regia di Sofia Coppola, con Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Elle Fanning. L’autrice del “Giardino delle vergine suicide”, di “Lost in translation” e di “Marie Antoinette” traduce ancora per lo schermo The Beguiled, il romanzo scritto da Thomas Cullinan e trasposto da un vigoroso Don Siegel nel 1971, qui da noi “La notte brava del soldato Jonathan”, interprete Clint Eastwood. La storia di John McBurney, caporale dell’esercito dell’Unione, ferito e scovato in piena guerra di Secessione in Virginia, nella piantagione che è accanto ad un collegio di ragazze, dove Kidman è la direttrice, Dunst una delle insegnanti, Fanning una allieva, tutte colpite dal fascino del bel militare. Il nemico non verrà consegnato, ma curato e inserito nella piccola comunità: ma quando sarà l’uomo a voler guidare il gioco della seduzione che inevitabilmente s’inserisce tra lui e le donne della casa, ecco che ne uscirà vittima. Riproposta dell’autrice davvero inutile, a tratti persino ridicola e imbarazzante (salveremmo soltanto l’interpretazione della Dunst) cui una distratta giuria ha consegnato a Cannes un Premio per la regia. Durata 94 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Eliseo Grande, F.lli Marx sala Chico e Groucho, Greenwich sala 2, Reposi, Uci)

 

L’intrusa – Drammatico. Regia di Leonardi di Costanzo, con Raffaella Giordano e Marcello Fonte. Uno dei tanti panorami cinematografici che tra malavita, camorra, musicarelli, drammi e commedie stando invadendo gli schermi, a metà tra tra pubblicità e voglia di riscatto. Venezia ultima docet. Qui solita periferia problematica, disadattati, una donna, Giovanna, venuta dal Nord a guidare un doposcuola per un gruppo di bambini che lì dovrebbero trovare un ambiente felice: la presenza della moglie di un camorrista e della sua bambina spinge le altre madri a ribellarsi mentre per Giovanna significa andare avanti con la propria lotta verso un generale inserimento. Durata 95 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Kingsman: il cerchio d’oro – Azione. Regia di Matthew Vaughn, con Colin Firth, Taron Egerton, Julienne Moore e Channing Tatum. Seconda puntata degli ironici agenti segreti sulla scia di James Bond 007, camuffati dietro una sartoria londinese che nasconde il gruppo capitanato da un molto british Harry Hart, decisamente redivivo se nella puntata precedente il cattivo di turno era riuscito a mandarlo a miglior vita. Questa volta, guerrescamente rimesso in sesto, se la deve vedere con la narcotrafficante Moore, feroce e sorridente, che ha delle soluzioni finali di tutto rispetto per i propri nemici. Una gran bella dose d’ironia, inseguimenti e lotte come raramente se ne vedono, un ritmo invidiabile, una ferocissima Moore troppo amante del tritacarne e di hamburger sui generis. Divertimento assicurato. Un po’ troppo lungo ma ti siedi poltrona e non pensi a nient’altro. Durata 141 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci anche in V.O.)

 

madre! – Thriller. Regia di Darren Aronofsky, con Javier Bardem, Jennifer Lawrence, Ed Harris e Michelle Pfeiffer. Prova innegabile che il cinema dell’autore del “Cigno nero” e di “Noah” o lo si ama o lo si respinge. Gran guazzabuglio a Venezia, salvata la sola Jennifer ma i buuu non sono certo mancati. Nella casa solitaria in cui vivono uno scrittore in cerca d’ispirazione e la moglie entra un’intrigante e sconosciuta e misteriosissima coppia. La loro vita non sarà più quella di prima. Certo Aronofsky esce da ogni schema, rivoluziona, azzarda ma crea un film che spinge ancora alla discussione, e questo non è affatto male in questa nostra epoca quantomai piatta. Durata 117 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo RossoIdeal, Lux sala 3, The Space, Uci anche in V.O.)

 

 

Noi siamo tutto – Commedia drammatica. Regia di Stella Meghie, con Nick Robinson e Amanda Stenberg. Al romanzo si è già appassionato un numero enorme di persone, ora sullo schermo l’incontro tra la diciottenne Maddy, che una malattia tiene rinchiusa tra le pareti della sua casa, impossibilitata ad avere alcun rapporto esterno, e il suo nuovo vicino Olly. Durata 96 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

The Teacher – Commedia. Regia di Jan Hrebejk, con Zuzana Maurery. Tratto da una storia vera. Maria, vedova di un ufficiale, è un’insegnante nella Bratislava del 1983 con metodi e idee tutti propri circa l’insegnamento. Non appena i nuovi alunni arrivano in aula, ecco che le prime fare un’unica domanda: “Che mestiere fa tuo padre” ed ecco che ai più “sostanziosi” inizia a chiedere aiuti e interessamenti di vario tipo. Per quelli che non hanno nulla da offrire, è una lunga sequela di votazioni non proprio eccellenti e discriminazioni. Ma a qualche genitore quel metodo non va assolutamente bene. Durata 102 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

 

Un profilo per due – Commedia. Regia di Stéphane Robelin, con Pierre Richard e Yaniss Lespert. Pierre è un vedovo ottantenne, chiuso nella solitudine della sua casa, il ricordo perennemente rivolto alla moglie scomparsa. All’improvviso, a farlo risorgere alla vita ci pensa Alex, il fidanzato della figlia, che lo inizia simpaticamente alla navigazione in rete. E qui il vegliardo incontra Flora che lo vorrebbe incontrare: ma se Pierre ha creato un profilo giovane, vorrà Alex ancora aiutarlo nella nuova avventura? Durata 100 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Una famiglia – Regia di Sebastiano Riso, con Micaela Ramazzotti e Patrick Bruel. Altro arrivo dalla selezione ufficiale veneziana, successo pallido. Ambiente ancora romano, ancora una coppia, momenti drammatici, una qualche realtà di oggi, una giovane donna che il più che ambiguo compagno spinge a sfornare figli che poi verranno venduti a quelle ricche coppie che i figli non li possono avere. Durata 97 minuti. (Massaua sala 1)

 

Valerian e la città dei mille pianeti – Fantascienza. Regia di Lui Besson, con Dane DeHaan e Cara Delevingne. Una storia che vediamo soltanto oggi sugli schermi ma alla quale l’autore di “Nikita” pensava da almeno due decenni. In un lontanissimo futuro, Valerian e Loreline sono incaricati di una missione presso Alpha, metropoli immersa negli spazi galattici. Creature dai lunghi arti, con contorno di cattivi di vario genere e mostri famelici. Tecniche di ultimissima generazione, musiche assordanti, scenografie pronte a infiammare ogni immaginazione. Durata 140 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, Reposi, The Space, Uci anche in 3D)

Get Me Out, a Torino la più famosa Escape Room

Cosa fare nelle giornate autunnali? Per chi ama la sfida, gli enigmi e le emozioni forti, la risposta è Get Me Out

 

Provare a vestire i panni dell’investigatore Sherlock Holmes alla ricerca degli indizi più astrusi per uscire da una stanza misteriosa; immaginare di essere accusati ingiustamente di un crimine efferato e quindi ritrovarsi costretti a evadere da un carcere di massima sicurezza oppure ritrovarsi a dover scappare da una clinica infetta prima che sia troppo tardi: queste sono le esperienze che Get Me Out dal 28 settembre 2017 porterà anche a Torino.

 

Cos’è un’Escape Room? Escape room significa venir proiettati all’interno di una storia e vivere emozioni forti. È un gioco reale e non virtuale, che nasce circa dodici anni fa tra Giappone e Usa, per poi diffondersi rapidamente in tutto il mondo. Oggi se ne contano migliaia, e in Italia è stata proprio la città di Torino ad appassionarsi per prima a questa esperienza. È un gioco da fare preferibilmente in gruppo, da 2 a 9 persone al massimo. Ci si trova immersi in una realtà che tutti abbiamo conosciuto soprattutto grazie ai film o ai videogiochi, i membri dei gruppi devono collaborare e aiutarsi al fine di cogliere gli indizi e risolvere gli indovinelli per uscire dall’Escape Room in massimo 60 minuti.

 

Che emozioni si provano? Dalla paura nella Stanza Misteriosa, all’angoscia inevitabile nella Clinica Infetta, all’adrenalina pura nel provare l’ebrezza della fuga dal Carcere di massima sicurezzaLe emozioni sono poi amplificate dall’intervento di effetti speciali e dalla comparsa inaspettata di attori, a partire dal temuto “secondino”.

 

Tre sono le diverse ambientazione in arrivo a Torino, articolate a seconda della stanza scelta. Non ci sono limiti d’età, le escape room sono aperte anche ai bambini, sarà poi il personale di Get Me Out a indicare l’esperienza più adatta.

 

Tensione a San Salvario, gli anti – G7 bloccano l’ingresso al Carrefour di via Madama Cristina

Il clima fino ad oggi sereno che ha caratterizzato il G7 è stato turbato da alcuni disordini verificatisi in serata. Circa 400 manifestanti contrari al vertice internazionale sono partiti in corteo dopo le 20 da Torino Esposizioni per attraversare San Salvario e giungere in centro. Giunti al supermercato Carrefour di via Madama Cristina, aperto 24 ore, ne hanno bloccato l’ingresso con un nastro e hanno affisso uno striscione contro gli “sfruttatori”. Tensione anche davanti alla sede della Cisl, nella stessa via, e sempre in zona, in via Giacosa, di fronte alla palazzina della Fondazione Agnelli (che ospita Foodora) contro la quale sono state lanciate delle uova. Un cordone di polizia blocca via Accademia Albertina, che conduce in piazza carlina, dove ha sede l’Hotel Nh che ospita le delegazioni governative. Altre manifestazioni di protesta sono previste. Si incomincia venerdì  con il corteo di alcuni sindacati e forze della sinistra con partenza alle 17.30 dalla ex stazione Ceres in Barriera di Milano.

La Giornata Mondiale del Cuore

Piemonte Cuore Onlus e l’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione in prima linea con oltre 90 “Cavalieri del Cuore” per l’aumento della sopravvivenza da arresto cardiaco. 5000 elettrocardiogrammi gratuiti in un anno. Consegna del 400° defibrillatore in Piemonte da 3 anni.
Saranno più di 90 i “Cavalieri del Cuore” nominati a Torino, venerdì 29 settembre, nell’ambito della Giornata del Mondiale del Cuore 2017. Un piccolo esercito attivo nella sensibilizzazione e nelle iniziative per l’aumento della sopravvivenza da arresto cardiaco: dalle istituzioni alle aziende, dai cittadini alle associazioni, dai soccorritori, ai ‘salvati’.
Le onorificenze saranno consegnate venerdì sera, alle 20.30, al Museo Nazionale del Risorgimento da AICR Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus, membro nazionale della World Heart Federation, in collaborazione con l’Associazione Piemonte Cuore Onlus.
Tra i Cavalieri del Cuore, la sindaca di Torino Chiara Appendinol’Assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, l’Assessore regionale allo Sport Giovanni Ferraris, e i nomi più significativi del territorio provenienti dal mondo dello sport, come Juventus FC, Ippodromo di Vinovo, Podistica Torino, PMS Basket, Federazione di Pallavolo, Union Volley di Pinerolo; dell’economia, come Banca Sella, Reale Mutua, Istituto Bancario San Paolo, associazioni dei commercianti di via; della medicina, come i cardiologi dell’Ordine Mauriziano, il Servizio prevenzione dell’ASL Torino;  della cultura, come la Nazionale Italiana Cantanti, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, oltre ai Comuni attivi nella cardioprotezione dei loro territori: Grugliasco, Pianezza, Rivoli, Pomaretto, Pragelato, Sestriere, Roure, Prali, Massello, Salza, Santhià, Brandizzo, Perrero, Giaveno, Moncucco, Prarostino, Collegno, Banchette, Fenestrelle. Sono Cavalieri del Cuore anche le forze dell’ordine con i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e i Vigili del Fuoco di Torino, oltre all’Esercito con la Scuola d’Applicazione. Tante le aziende private che hanno aderito ai progetti come Oreal, CTA, Area 12,  Pattern.
Saranno presenti alla serata il giovane steward della Partita del Cuore Marco Icandolo, il volontario del Cottolengo Flavio Poli, e l’insegnante Daniela Ghiglietti, i cui cuori hanno ripreso a battere grazie alla tempestività dei soccorsi e all’uso precoce del defibrillatore. Marco anziché subire una lunga degenza ha ripreso la sua vita quotidiana grazie al LifeVest, il primo defibrillatore indossabile in grado di monitorare costantemente il cuore del paziente e di rilasciare autonomamente uno shock di defibrillazione per riportare il ritmo a livelli cardiaci normali. Sono attesi anche i ‘salvatori’ di Marco, Flavio e Daniela, che hanno superato con successo l’arresto cardiaco, a testimonianza dell’importanza delle tempestività dei soccorsi anche delle persone vicine e dell’uso precoce del defibrillatore prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Le nomine dei Cavalieri rappresentano anche un ideale punto di arrivo di tre anni di attività di Piemonte Cuore Onlus affiancata da un anno dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Onlus, in cui sono stati donati 400 defibrillatori, 350 nella sola città metropolitana, rendendo di fatto ‘cardioprotetti’ moltissimi luoghi pubblici e privati, tra cui 17 fermate della Metropolitana di Torino (prima in Italia), interi comuni e vallate del torinese200 scuole e 75 impianti sportivi (tutte le piscine comunali, Palasport Ruffini, Nebiolo, Palatazzoli, Le Cupole, Stadio Olimpico), centri culturali, studi medici, associazioni di volontariato, stazioni di carabinieri e polizia stradale, chiese, farmacie, gli esercizi commerciali e i condomini. Numerose anche le postazioni pubbliche installate, tra cui la piazza del Municipio, Piazza Castello, Porta Palazzo, Via Vigliani e di fronte alla Circoscrizione 3. Tutti i defibrillatori sono installati e mantenuti in continuo stato operativo.
Il 400° defibrillatore sarà consegnato alla Scuola Nino Costa di Moncalieri dove si allenano le giovani promesse della PMS Basket, arrivando così a 250 i defibrillatori donati grazie alla Fondazione Specchio dei tempi.
All’esperienza della cardioprotezione è seguita, dal 2016, quella della prevenzione, attraverso l’attività dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus, che ha realizzato nel primo anno di attività 5000 elettrocardiogrammi gratuiti nelle scuole nell’ambito del progetto Giovani Cuori.
Nella Giornata Mondiale del Cuore prende inoltre il via il Progetto Salva Bimbi con lezioni sul soccorso in ambito pediatrico per le famiglie e gli insegnanti, in collaborazione con le direzioni delle scuole. Lanciato anche il concorso Share the Power alla Scuola Marconi di Collegno per insegnare i piccoli gesti che possono preservare dal rischio di insorgenza delle malattie cardiovascolari.
Tra gli appuntamenti per la Giornata Mondiale del Cuore anche il percorso espositivo “Cardiologia e cardiochirurgia piemontese. Una storia lunga 150 anni” realizzato dai cardiologi Guglielmo Actis Dato e Paolo Angelino fino al 1 Ottobre al Museo Nazionale del Risorgimento: un viaggio alla scoperta del contributo italiano, e particolarmente torinese, alla medicina cardiovascolare e alla cardiochirurgia, con l’esposizione di documenti, materiale o dimostrazioni di produzione tecnologica e industriale italiana.

www.aicr.eu      www.piemontecuore.eu

Qualcosa di concreto al G7: nasce a Torino la “tac del futuro” per salvare le opere d’arte

Sarà operativa nei  luoghi colpiti da calamità naturali o guerre, per recuperare le opere d’arte danneggiate.

 

Si tratta della modernissima  Tac,  ideata dall’Università di Torino che in occasione del G7 della Scienza, ha reso noto alla comunità internazionale il progetto per realizzarla. Con l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare e il Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale, mette a disposizione l’intera documentazione. Ai ministri del G7  il rettore Gianmaria Ajani e il responsabile dell’Innovazione e della Competitività Germano Paini, hanno illustrato la fattibilità della innovativa macchina (trasportabile) capace di intervenire su opere e manufatti di grandi dimensioni anche in pietra e marmo. Nel  2012 al Centro della Venaria si mise in funzione la Tac che  permise di scoprire i  segreti dei sarcofagi del Museo Egizio, del  Crocifisso ligneo di Donatello della Chiesa dei Servi Padova e della Crocifissione del Tintoretto.

Nasce il Comitato Referendum Autonomia del Piemonte

“Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria regione”

Nasce il Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte. Molinari: “Al silenzio delle istituzioni e di Chiamparino rispondiamo con uno strumento capace di far sentire la voce di tutti coloro che hanno a cuore il futuro e l’autonomia del Piemonte”

 

È stato firmato nella giornata di mercoledì 27 settembre, a Torino, l’atto che sancisce la nascita del Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte. Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria regione.

A promuovere la nascita di questo importante strumento sono amministratori locali e nomi importanti della politica piemontese, come Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di Alessandria, Alessandro Canelli, sindaco di Novara, Pietro Ragionieri, esperto della Commissione Cultura del Comune di Torino, Alessandro Benvenuto, consigliere regionale, Gianna Gancia, capogruppo in Regione Piemonte, Igor De Santis, sindaco di Ingria (TO), Alberto Preioni, sindaco di Borgomezzavalle (VCO), Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia (VC), Cristina Patelli, consigliere comunale di Zumaglia (BI) e Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera e vicepresidente della Provincia di Asti.

“Dalla Regione Piemonte e dal suo presidente, Sergio Chiamparino, non arrivano risposte spiega Molinari e non ci sono notizie in merito alla possibilità di indire un referendum che la popolazione vuole fortemente per seguire sulla strada dell’autonomia i nostri vicini Lombardia e Veneto. Questo comitato vuole essere uno strumento per fare pressione e per far sentire la voce di tutti partiti e movimenti politici, associazioni, singoli cittadini ed enti locali in merito ad una questione tanto importante quanto ignorata da chi, invece, dovrebbe avere a cuore il benessere e le richieste dei cittadini. Il Piemonte -conclude regala ogni anno 10 miliardi di tasse allo Stato centrale, mentre i nostri sindaci non hanno soldi per rispondere alle esigenze del territorio che sta morendo economicamente. Con l’autonomia riusciremo a trattenere qui i soldi dei piemontesi”.

Il Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte verrà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 2 ottobre, alle ore 11, presso l’Hotel Europa di Chivasso, via Lungo Piazza d’Armi 5.

Scritta anti G7 sui muri della sede Pd

Sui muri e sulla serranda della sede Pd di via Di Nanni, a Torino è comparsa la scritta: “Prima Reggia ora privè. Vogliamo una Venaria flambè” e un’altra “Pd=mafia”, scritte con vernice spray nera, in segno di  protesta contro il G7 in corso alla Reggia di Venaria. L’azione al momento non è stata rivendicata.  “I riferimenti al G7 in corso sono un chiaro segnale che il clima non è per nulla sereno – commenta Saverio Mazza, responsabile organizzativo del Pd di Torino -. Chiediamo che la sindaca, ma soprattutto il vicesindaco Montanari, prendano le distanze da coloro che vilmente hanno compiuto questo gesto. Alcuni rappresentanti delle Istituzioni torinesi hanno ancora il coraggio di sfilare con questi vigliacchi?”.

I Longobardi riconquistano Pavia

I Longobardi riconquistano la loro capitale quindici secoli dopo. Una grande mostra fa rivivere il mito e le gesta di questo popolo al Castello Visconteo di Pavia, capitale del regno longobardo. Dopo la caduta di Roma i tentativi di riunire il vecchio Impero vengono spezzati dall’arrivo dei Longobardi che provenienti dalla Pannonia, l’antica Ungheria, varcano le Alpi Giulie e conquistano, a partire dal 568, gran parte della penisola italica. Popolazione di origine scandinava, gli uomini dalle lunghe barbe, guidati da re Alboino, riuscirono a impadronirsi col ferro delle loro lunghe spade dei territori dell’Italia settentrionale, centrale e un’ampia fetta di quelli meridionali. Autari e Agilulfo, secondo marito della regina Teodolinda, posero le basi per il consolidamento politico del regno passando dalla raccolta di leggi scritte voluta da Rotari fino alla politica di integrazione tra barbari e romani portata avanti da Liutprando tra il 712 e il 740. Nelle scuderie del Castello pavese sono esposte oltre 300 opere provenienti da 80 musei italiani e stranieri. In vetrina si possono ammirare ricche collezioni museali con armi di vario tipo, spade, lance e coltelli, fibule a staffa, corredi funerari, gioielli, manoscritti antichissimi con le leggi dei Longobardi come l’Editto di re Rotari del 643, epigrafi commemorative dei sovrani, bracciali, anelli, lastre funerarie e sculture. C’è la leggendaria spada in ferro damaschinato di re Alboino di cui parla Paolo Diacono nella sua “Historia Langobardorum”, si vedono lapidi, bronzetti con figure di militari, speroni, vasi, metalli e ceramiche da cucina. Dalla necropoli longobarda di Collegno sono giunti alcuni crani mentre dal sepolcreto di Bardonecchia e Cesana sono arrivati altri oggetti funerari di epoca franca risalenti al VI secolo. Le sepolture sono state determinanti per conoscere il mondo funerario longobardo, in pratica l’unica fonte disponibile, a parte qualche cenno contenuto nei sei volumi di Diacono. In realtà l’uso di mettere nella tomba il corredo funerario del defunto è un rito antichissimo ma con i longobardi in Italia aumenta il numero delle tombe abbellite con oggetti e monili. Non mancano il cofanetto reliquiario in osso della Novalesa e quello della cattedrale di Susa del VI-VII secolo conservati nel locale museo diocesano di arte sacra. Molti oggetti di oreficeria longobarda e ostrogota sono stati trovati nel Ticino e durante i lavori di scavo per costruire la ferrovia e l’Università di Pavia. Ma tutta la città pavese profuma di storia longobarda. Prima di vedere la mostra è consigliabile una visita alla cripta di Sant’Eusebio nel centro cittadino, la testimonianza longobarda pavese più attraente, e alla chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro eretta nel VI secolo da re Liutprando le cui spoglie riposano sotto il pavimento, vicino alle quali si trovano le reliquie di Sant’Agostino che il sovrano longobardo aveva fatto traslare dalla Sardegna perchè minacciate dalle incursioni saracene sull’isola. Il regno dei Longobardi, la cui storia è stata scritta da Paolo Diacono, un monaco benedettino longobardo, durò fino al 774 quando re Desiderio, sconfitto l’anno prima dal re dei Franchi Carlo Magno alle Chiuse di Susa, fu inseguito fino a Pavia dove fu fatto prigioniero al termine di un lungo assedio. Fu rinchiuso in un monastero francese dove morì. Con lui finì la dominazione longobarda durata due secoli, eccetto che nella “Langobardia minor”, dove il Ducato di Benevento rimarrà in vita fino alla conquista dei Normanni nella seconda metà dell’XI secolo. La mostra “I longobardi, un popolo che cambia la storia” curata da Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi, è aperta al Castello Visconteo di Pavia fino al 3 dicembre, da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00, lunedì dalle 10.00 alle 13.00 ma solo per visite guidate autorizzate dal Museo civico. Il bookshop della mostra è fornitissimo di libri sulla storia dei longobardi. Prossime tappe della mostra, dal 15 dicembre al 25 marzo 2018 al Museo archeologico di Napoli e da aprile a giugno all’Ermitage di San Pietroburgo.

Filippo Re

Bardonecchia capitale dei bulldog inglesi

 Un esercito di simpatici bulldog inglesi sta per invadere Bardonecchia in occasione del 15° #BulldogDay, il raduno nazionale del Club Amatori del Bulldog Inglese in programma domenica 1 ottobre. Scopo dell’iniziativa: raccogliere fondi a favore di EBRI, associazione che si prende cura dei bulldog meno fortunati, divertendosi all’aria aperta coi “bulli” che sfileranno per il centro della città. Un evento gratuito patrocinato dal Comune

Una razza canina sempre più amata in Italia e nel mondo per la sua dolcezza e la sua simpatia, tanto da far impazzire le star non solo a livello internazionale, come Lewis Hamilton, Adele e Adam Sandler, ma anche i VIP italiani come Valentino Rossi, Emma Marrone e Francesco Facchinetti. Per raccogliere le migliaia di italiani che amano questa razza è nato il CABI, il Club Amatori del Bulldog Inglese, il gruppo fondato su Facebook nel 2014 da Matteo Gavioli per riunire gli amanti dei “bulli” di tutta Italia che conta già oltre 1750 adesioni. Nato come club lombardo con il nome di CBIL, il CABI si presenta domenica 1 ottobre alle 15.00 nella splendida cornice di Bardonecchia (TO) nella sua inedita veste nazionale con la 15° edizione del #BulldogDay, una manifestazione benefica totalmente gratuita e aperta ad appassionati e curiosi pensata per divertirsi insieme all’aria aperta raccogliendo offerte a favore di EBRI, l’English Bulldog Rescue Italia, che si occupa da anni con passione di trovare una famiglia e donare delle cure ai bulli meno fortunati.

Grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune, gli organizzatori hanno ottenuto l’autorizzazione per organizzare il mega-raduno nella suggestiva Pineta di Bardonecchia, dove la grande e attrezzata area cani di viale San Francesco accoglierà le centinaia di bulli e appassionati che raggiungeranno la città piemontese, raggiungibile facilmente anche con i mezzi pubblici. Durante la giornata, a partire dalle 16.30, la carovana dei bulldog inglesi percorrerà anche alcune vie del centro storico con una grande sfilata dal colpo d’occhio assicurato. Per l’occasione il gruppo ha organizzato delle divertenti attività da praticare con i propri amici a quattro zampe, come i salti ad ostacoli, le gare di velocità e dei mini percorsi di agility dog allestiti, che allieteranno il pomeriggio dei numerosi partecipanti con esilaranti prove dei propri bulldog con simpatici premi ai più volenterosi e simpatici.

Sono attese circa 400 persone e 200 esemplari della razza da tutta Italia e da oltre i confini nazionali per una giornata che si annuncia divertente e appassionante per chi ama i cani e in generale il mondo degli animali. Per iscriversi basta entrare a far parte del gruppo CABI su Facebook a questo link https://www.facebook.com/groups/clubamatoribulldoginglese/ e cliccare “parteciperò” all’interno dell’evento ufficiale cliccando su questo link https://www.facebook.com/events/464540937247973. Un’iniziativa gratuita aperto a tutti, grandi e piccini, per passare una giornata all’aria aperta e in compagnia di tanti esemplari di bulldog inglese e appassionati cinofili. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà comunque la domenica successiva, l’8 ottobre.

 

PIANO DI ABBATTIMENTO DELLE NUTRIE A TORINO. LAV E CONSULTA: “UN INUTILE FAVORE AI CACCIATORI”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Nei giorni scorsi la Giunta Appendino ha approvato un piano di abbattimento delle nutrie presenti sul territorio metropolitano della città di Torino. L’amministrazione pentastellata ha dunque scelto la strada dell’eradicazione violenta, a dispetto dei buoni propositi pre-elettorali, senza tenere in considerazione, ancora una volta, il diritto di tutti gli animali ad essere tutelati da violenze e abusi. La LAV rileva che simili decisioni, oltre che non tenere in minima considerazione i diritti degli individui appartenenti a specie diverse dalla nostra, hanno già mostrato in passato tutta la loro inefficacia. «E’ oramai dimostrato che le cosiddette eradicazioni non diminuiscono la popolazione delle specie colpite. Al contrario, le uccisioni indiscriminate, che rappresentano un mero favore alla sete di sterminio dei cacciatori, non fanno altro che innescare i naturali meccanismi di sopravvivenza delle specie oggetto delle uccisioni di massa, facendone aumentare le nascite per sopperire ai decessi» – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della LAV a Torino. «Invitiamo quindi la Città Metropolitana ad attuare un programma di sterilizzazione, che rappresenterebbe l’unica via efficace alla riduzione della presenza delle nutrie nel territorio metropolitano, come già suggerito dal dott. Enrico Moriconi, Garante Regionale per Diritti degli Animali». Le nutrie sono mammiferi che, come ad esempio i cani o i gatti, sono in grado di provare emozioni complesse, e possono creare facilmente legami affettivi anche con gli esseri umani. Lo sanno bene i tanti torinesi, soprattutto bambini, che negli ultimi anni sulle sponde del Po hanno creato un vero e proprio rapporto di affezione con questi roditori. «Le associazioni animaliste chiedono alla Sindaca Appendino e a tutto il Consiglio Comunale di farsi parte attiva per la realizzazione di un progetto pilota di sterilizzazione, al quale sono disponibili a fornire massima collaborazione» – conclude Marco Francone, Presidente della Consulta delle associazioni animaliste della Città di Torino.