“Il Piano Paesaggistico Regionale è il più grande blocco di una nuova e dannosa burocrazia che i cittadini piemontesi dovranno subire” denuncia il consigliere Gian Luca Vignale, Presidente del Gruppo consiliare Movimento Nazionale. Il MNS ha presentato diversi emendamenti contro questa nuova misura, nell’interesse dei piemontesi e delle amministrazioni locali. “La giunta Chiamparino ha una concezione di tutela puramente museale del territorio piemontese, come se all’interno del medesimo non vi fossero imprese che lavorano o cittadini che vivono” sostiene Vignale. È emblematico il fatto che il Piano proposto dalla Regione Piemonte diverrà insostenibile per le amministrazioni comunali e tutta la cittadinanza, bastano pochi esempi per comprenderne alcuni grandi limiti. Sono infatti circa 1200 i comuni piemontesi che saranno obbligati a modificare il loro piano regolatore adeguandolo al PPR. Bisogna considerare, però, che la spesa ammonta mediamente a €25.000 a piano. “Facili sono i conti: verranno spesi €30.000.000 non per migliorare i servizi e le infrastrutture per i cittadini, bensì per adeguare il Piano Regolatore comunale al Piano Paesaggistico Regionale” sostiene Vignale. Ancor più critica è la realtà per le aree di montagna, per
le quali non è prevista alcuna semplificazione per la riqualificazione di alpeggi, borghi alpini o per favorire attività agro-silvo pastorali. “Paradossale poi – continua Vignale – è che il piano paesaggistico in merito alle aree sciabili preveda “la riduzione del numero dei tracciati degli impianti”. Il piano, dunque, intende intervenire per ridurre una delle principali attività economiche delle alpi piemontesi.” Vincoli vengono posti anche in merito al sistema idrografico, in particolare per l’impossibilità di intervenire per l’ordinaria manutenzione degli alvei dei fiumi, assoggettandoli a specifiche misure di tutela che tengano conto di “eventuali elementi derivanti da trasformazioni antropiche”. “Non solo non si potranno fare interventi manutentivi, ma eventuali interventi di modifica dell’alveo fatti dall’uomo dovranno essere mitigati” conclude Vignale. “Il Piemonte avrebbe bisogno di misure radicali per la crescita, per lo snellimento della burocrazia e di riduzione delle tasse, ma evidentemente la giunta Chiamparino intende porre ad un peso burocratico già oneroso, un ulteriore tassello molto grosso che graverà sui cittadini” denuncia il Movimento Nazionale per la Sovranità.
Recenti:
Per anni, la sinistra italiana ha campato di rendita, alimentando l’illusione di essere moralmente superiore, culturalmente
Sono salvi gli oltre mille pozzi per uso agricolo del Piemonte realizzati prima del 1996. Un emendamento alla legge
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo Guido Bodrato, l’indimenticabile “maestro” del cattolicesimo democratico, nonchè leader e
Interessante confronto stamane a Torino sull‘appello ai privati a investire di più a Torino e su
Dove non arriva il governo, arriva la volontà di chi fa impresa e il coraggio delle