La Regione contro la fibrosi cistica

Nasce il coordinamento regionale per la fibrosi cistica con la creazione di un nuovo percorso terapeutico che coinvolgerà gli ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino ed il San Luigi Gonzaga di Orbassano. Composto dai responsabili clinici delle due sedi, dal coordinatore del centro unico, da rappresentanti delle aziende sanitarie e delle associazioni dei pazienti, il coordinamento predisporrà le linee guida sui percorsi di cura, dalla diagnosi fino al trapianto d’organo.E’ il risultato di una delibera di Giunta approvata il 29 agosto su proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, con l’obiettivo di migliorare la rete delle cure dei malati piemontesi. La fibrosi cistica è una malattia genetica che in Italia colpisce un neonato ogni 2500/3000. Ad oggi sono 422 le persone affette in Piemonte, assistite all’ospedale Regina Margherita di Torino, che si occupa dei minori, ed al San Luigi Gonzaga di Orbassano, che si occupa degli adulti. Il presidio Molinette garantisce la presa in carico dei pazienti in una dimensione di continuità terapeutico-assistenziale. “Proprio dal Piemonte – ricorda l’assessore Saitta – è arrivato nei mesi scorsi un importante contributo alla ricerca per combattere questa malattia attraverso sperimentazioni effettuate anche da un laboratorio della Scuola di Medicina di Novara. Mentre prosegue la ricerca, la Regione intende potenziare la rete delle cure, rispondendo in maniera sempre più efficace alle nuove esigenze dei pazienti, che proprio grazie al miglioramento delle terapie ora possono contare su un’aspettativa di vita più lunga rispetto al passato”.La fibrosi cistica è considerata una delle malattie genetiche rare più diffuse. Colpisce soprattutto il sistema respiratorio e quello gastrointestinale e può essere estremamente invalidante per il carico di sintomi e per le terapie da affrontare. In Italia sono circa 6.000 le persone curate dai centri specializzati, con 200 nuovi casi l’anno. In Piemonte, attraverso lo screening neonatale, vengono diagnosticati dai 12 ai 15 nuovi casi l’anno in età pediatrica.

Piero Mora
www.regione.piemonte.it
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