Giugno 2017- Pagina 4

Appendino indagata per piazza San Carlo? La procura: “Non su nostra iniziativa”

AGGIORNAMENTO:  Attraverso un comunicato la Procura informa di non aver “disposto di propria iniziativa alcuna iscrizione nel registro degli indagati di persone aventi responsabilità istituzionali. Nella ipotesi in cui pervengano all’Ufficio querele-denunce da parte di privati, l’iscrizione dei querelati nel predetto registro costituisce atto dovuto, sia nel loro interesse che dei querelanti, anche perché determina l’inizio del decorso dei termini delle indagini preliminari”. Lo spiega il procuratore di Torino, Armando Spataro, che aggiunge: “Allo stato non sono previsti interrogatori di persone che rivestono pubblici uffici (con connesse responsabilità istituzionali) o altri atti che richiedano la presenza di loro eventuali avvocati”

La sindaca, secondo quanto riportano autorevoli testate giornalistiche nazionali, sarebbe indagata per i fatti di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno, e presto dovrebbe essere ascoltata dai magistrati. Chiara Appendino dichiara però, attraverso il proprio portavoce, che al momento non ha ricevuto avvisi di garanzia. Ad essere indagati sono ad oggi  Maurizio Montagnese, presidente della partecipata comunale Turismo Torino, che ha organizzato la serata per la proiezione della finale di Champions sul maxischermo e un dirigente dello stesso organismo, Danilo Bessone. Appendino sarebbe indagata come atto dovuto, e non per iniziativa degli inquirenti rispetto a sue eventuali responsabilità, poiché in almeno una delle querele da parte di diversi tra gli oltre 1500 feriti in quella drammatica serata, era chiamata in causa l’amministrazione comunale come responsabile della sicurezza dell’evento.

 

(foto: il Torinese)

 

Un secondo indagato per i fatti di piazza San Carlo. Denunce sulla eventuale responsabilità di sindaco, prefetto e questore

Mentre il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Morri, si chiede come sia possibile che la sindaca Appendino non sia indagata, oltre al presidente di Turismo Torino  Maurizio Montagnese c’è ora un secondo indagato nella partecipata comunale, nell’ambito dei procedimenti aperti dalla magistratura per i fatti del 3 giugno in piazza San Carlo, che causarono la morte Erika Pioletti.. Si tratta di  Danilo Bessone, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, che nei prossimi giorni verrà ascoltato dagli inquirenti. Intanto altre denunce sono state presentate in procura a Torino da persone rimaste ferite. Alcune contengono la richiesta di avviare indagini per accertare le eventuali responsabilità del sindaco, del questore e del prefetto. Le denunce non comportano però automaticamente l’iscrizione nel registro degli indagati.

 

(foto: il Torinese)

Il Tricolore “piemontese” a Fabio Aru… e anche un po’ a Michele Scarponi

Tutte le foto di Claudio Benedetto su WWW.FOTOEGRAFICO.NET

Il corridore sardo dell’Astana, in gran forma dopo l’infortunio che lo aveva costretto a saltare il Giro d’Italia, ha atteso la salita dell’ultimo dei quattro giri del bellissimo circuito di Ivrea e, lungo le ripide strade della Serra, ha staccato tutti per arrivare poi da solo sul traguardo tricolore, secondo Diego Ulissi, terzo Rinaldo Nocentini, entrambi a 40″ dal vincitore


Aru succede nell’albo d’oro della competizione nazionale a Giacomo Nizzolo, oggi ritiratosi, e potrà così portare la maglia tricolore a spasso per le strade della Francia durante il suo prossimo Tour, si spera da protagonista.

“Ho corso con la maglia di Michele Scarponi” sono state le sue prime parole dopo il traguardo con la gioia ma anche tanta emozione negli occhi.
E con la maglia del suo grande amico e compagno di squadra, tragicamente scomparso a maggio, si è presentato alla premiazione, sono questi i gesti spontanei e sinceri di uno sport vero come solo il ciclismo sa davvero essere, fatica, lealtà, sudore, ma anche tanta tanta tanta genuina umanità!
Poche ore prima degli uomini, Ivrea e i suoi tanti tifosi avevano assistito all’impresa di Elisa Longo Borghini che, dopo aver vinto la gara a cronometro venerdì pomeriggio, ha letteralmente dominato quella in linea staccando tutte le rivali con un’azione davvero di potenza e arrivando sul

traguardo con quasi due minuti di vantaggio su Giorgia Bronzini, che nello sprint per la piazza d’onore superava Soraya Paladin. In mattinata anche la trentina Letizia Paternoster aveva bissato il successo a cronometro del venerdì vincendo la gara juniores in linea.

Claudio Benedetto

Gustosi triangoli di pasta fillo

In alternativa alla pasta sfoglia, la pasta fillo, tipica del Medio Oriente, e’ una pasta sottilissima dal sapore neutro. Molto versatile in cucina, ben si presta a svariate preparazioni sfiziose sia salate che dolci. Questi triangoli caratterizzati da diversi strati di sfoglia croccante, racchiudono un gustosissimo ripieno cremoso . Consistenze diverse che vi conquisteranno al primo assaggio.

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Ingredienti

1 rotolo di pasta fillo

4 zucchine dolci tipo “trombette liguri”

2 filetti di acciuga sott’olio

200gr. di feta

Sale, pepe, un pizzico di curcuma

Semi di sesamo per decorare

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Lavare ed affettare le zucchine, saltarle in padella con poco olio, aggiungere le acciughe, aggiustare di sale. In una terrina sbriciolare la feta, aggiungere le zucchine, una spolverata di pepe, un pizzico di curcuma e amalgamare il tutto. Tagliare velocemente la pasta fillo in strisce di 10x25cm. Sovrapporre i fogli due a due e spennellarli con poco olio per evitare che si secchino. Sistemare in un angolo di ogni doppia striscia una cucchiaiata di impasto, piegare la pasta sulla farcia e formare dei striangoli. Spennellare con un poco di olio e cospargere con i semi di sesamo. Cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per 20 minuti sino a doratura. Servire caldi con una fresca insalata.

Paperita Patty

I “quadri segreti” di Ubaldo Rodari

Sabato 1 luglio 2017 alle ore 17.00 presso la casa degli Archi “Martino Poletti” a Bureglio di Vignone ( Vb), l’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa “il Brunitoio” inaugurerà la mostra di Ubaldo Rodari, “Quadri Segreti (1979-1982)” . L’evento sarà presentato dalla storica dell’arte Giulia Grassi. Ubaldo Rodari – direttore artistico nonché conduttore delle attività di laboratorio de “Il Brunitoio” – è un’importante incisore con un lungo elenco di mostre in Italia e all’estero tra Svizzera, Francia e Giappone. La mostra sarà visitabile  fino al 23 luglio alla casa degli Archi  a Bureglio di Vignone con questi orari: da giovedì a sabato ore 16.00 – 19.00;domenica e festività ore 10.00 – 12.00, 16.00 – 19.00.
M.Tr.

Devozione, storia e promozione del territorio

I LEGAMI CON L’AREA TORINESE

Le ventisette cappelle, nelle quali è ricompreso il Paradiso, vera ricchezza artistica, che compongono il percorso devozionale del Sacro Monte di Crea, patrimonio dell’Umanità Unesco portano su di esse le lapidi con i nomi delle rispettive vicarie della Diocesi di Casale Monferrato cui sono state assegnate a suo tempo. Partendo da questo dato di fatto il rettore del Santuario di Crea (e vice presidente dell’Ente di gestione dei Sacri Monti piemontesi e lombardi) monsignor Francesco Mancinelli propone che i comuni intestatari prendano a cuore le rispettive cappelle “non però nel senso di contributi finanziari diretti ma di sensibilizzare le rispettive comunità con iniziative di fund rising che consentano la manutenzione ordinaria delle cappelle stesse”. Tra i comuni in questione ci sono anche Vercelli, con la Cappella di Sant’Eusebio, del resto fu proprio il Santo a portare a Crea la statua di Maria, da secoli oggetto di devozione, ed Alessandria con quella che illustra “L’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine”. Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Torino, quella de “L’Orazione di Gesù nell’orto”, si riferisce alle parrocchie di Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po, Brozolo e Verrua Savoia. Crea, da secoli, è un punto di riferimento non solo per il Monferrato, ma anche per il Vercellese, l’Astigiano, l’Alessandrino, il Torinese e la vicina Lombardia, soprattutto per le province di Milano, Varese e Como, oltre che il Canton Ticino, dal quale sono arrivati nel 2016 ben sette pellegrinaggi.

Massimo Iaretti

Un’estate ricca di eventi al Forte di Exilles

Il Forte di Exilles ha festeggiato la riapertura lo scorso sabato con una serata all’insegna della musica di Davide “Boosta” Di Leo – produttore, dj e fondatore dei Subsonica – e delle parole di Vinicio Marchioni, attore poliedrico, impegnato in tv, al cinema e in teatro. I due artisti sono riusciti a incantare il pubblico parlando di amore e costruendo un racconto in cui le note del pianoforte hanno accompagnato la lettura di una selezione di brani di grandi scrittori.

Lo spettacolo dei due super ospiti è stato solo il primo di una serie di eventi organizzati dal Circolo dei Lettori di Torino in collaborazione con l’associazione culturale Inoltra, la regione Piemonte, il Comune di Exilles e l’associazione Amici del Forte di Exilles. Per la stagione estiva è prevista infatti una ricca varietà di appuntamenti destinati non solo ai grandi ma anche ai piccini: oltre a concerti, proiezioni e serate teatrali, si terranno laboratori didattici studiati ad hoc per i piccoli visitatori del Forte. Naturalmente, non possono mancare le visite accompagnate, occasione unica per conoscere la storia e i segreti della fortezza: esattamente come nel 2016 – quando in tre mesi di apertura si sono superate le diecimila presenze – anche quest’anno spetta al personale della Cooperativa Culturalpe il compito di accogliere i visitatori e agli Amici del Forte quello di mostrare i sottotetti, la lunga e stretta scala del Paradiso, la batteria Reale e la zona del basso Forte con le galere che, alla fine del Seicento, avrebbero ospitato un prigioniero tanto illustre quanto misterioso, la  cosiddetta Maschera di ferro. 

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Arricchiscono l’offerta culturale tre interessanti esposizioni. La mostra Tempo di Lupi. La storia di un ritorno che, curata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, è parte del progetto europeo Life WolfAlps, nato con l’obiettivo di monitorare e preservare la popolazione alpina del lupo. Le Alpi e gli animali che le abitano sono protagonisti anche della rassegna La Vita nelle Alpi: organizzata da Trekking FotoNaturalistici, racchiude una serie di scatti mozzafiato realizzati dai giovani fotografi Alberto Olivero e Luca Giordano. Infine, Scatti di vita militare nel Forte di Exilles raccoglie una cinquantina di fotografie  scattate entro le mura della fortezza a partire dal 1896. Anche se Exilles è un piccolo comune, non è stato facile reperire fotografie storiche relative alla vita nella fortezza: «Sono testimonianze rare e preziose – spiega il presidente dell’associazione Amici del Forte, Riccardo Humbert – perché, essendo il Forte un presidio militare, l’accesso era riservato a pochi e non era concesso scattare fotografie al suo interno». 

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Quasi a voler ribaltare le restrizioni del passato, per il secondo anno consecutivo il Comune di Exilles ha deciso di non far pagare un biglietto di ingresso in modo tale da permettere a tutti di arrivare sino al cuore del Forte, il Cortile del Cavaliere, e da lì accedere gratuitamente alle mostre. Le visite accompagnate sono invece a pagamento, per quasi tutti: «I bambini sotto i dieci anni non pagano – continua Humbert – ed è possibile scegliere tra due percorsi differenti, uno più breve della durata di circa mezz’ora e uno più lungo che consente di visitare l’intera struttura». Sono in programma anche delle suggestive visite in notturna che permettono di vivere un’esperienza unica: «Per avere ulteriori informazioni sulle attività e per conoscerne i dettagli – conclude il presidente Humbert – non esitate a contattarci attraverso la pagina Facebook, chiamando il numero 3276262304 oppure scrivendo all’indirizzo assfortexilles@gmail.com». 

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Il Forte di Exilles sarà aperto nei mesi di luglio e agosto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18; osserverà lo stesso orario anche nel mese di settembre, quando aprirà le porte solo nei weekend: il calendario non lascia dubbi, il gigante buono racchiuso tra le verdi montagne dell’alta Valle di Susa sarà l’assoluto protagonista di una intensa, calda estate.

Giulia Amedeo 

ENDOMETRIOSI: VALENTINA CAPUTO (PD) “UN PRIMO PASSO PER TUTELARE LE DONNE”

UNA MALATTIA DIFFUSA E DIFFICILE DA DIAGNOSTICARE

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge sull’endometriosi, un testo unificato di tre proposte di legge.La Consigliera regionale Pd Valentina Caputo, prima firmataria di una delle proposte, ha affermato: “Anche il Piemonte, dopo un percorso iniziato quasi due anni fa, ha finalmente una legge che tutela le donne affette da endometriosi, una patologia cronica e spesso progressiva che causa danni alla salute della donna e che spesso è anche motivo di infertilità”.

“La legge – ha proseguito la Consigliera Caputo – prevede che la Giunta regionale approvi le linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare e per il controllo periodico delle pazienti affette da endometriosi, proposte da un Osservatorio regionale sulla malattia, e individui le strategie per realizzare i programmi predisposti dall’Osservatorio stesso concernenti l’aggiornamento del personale medico preposto alla diagnosi e alla cura dell’endometriosi. Compito della Giunta è anche l’individuazione di centri regionali di riferimento”.

“Con questa legge – ha concluso Valentina Caputo – abbiamo voluto prevedere un maggiore partecipazione delle associazioni che si occupano di questa malattia, attraverso il loro coinvolgimento nelle campagne di informazione riguardanti i percorsi terapeutici e di prevenzione. Inoltre, attraverso un ordine del giorno, abbiamo impegnato la Giunta regionale ad individuare adeguate risorse da destinare alla formazione e all’aggiornamento del personale sanitario, nonché alle campagne di informazione indirizzate alle pazienti e di educazione sanitaria rivolte alla popolazione”.

 

Erano un centinaio i minori adescati dal dirigente sportivo

Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni  ragazzi  per la maggior parte del mondo del calcio giovanile

 

I minori adescati  in chat utilizzando profili fake femminili da parte del 24enne cuneese, direttore sportivo di una squadra di calcio giovanile, erano un centinaio. Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni  ragazzi  per la maggior parte del mondo del calcio giovanile. Erano quattro le identità femminili utilizzate per avere i selfie erotici delle  vittime e poi ricattarli . E’ molto consistente il materiale pedopornografico sequestrato. Il  dirigente sportivo è agli arresti domiciliari.

Onde, storie e vite a teatro

Da mercoledì 28 giugno e fino a sabato 1 luglio 2017 ritorna al Teatro Espace di via Mantova 38 a Torino il Moving Bodies Festival Butoh e Performance Art. Connecting Sea – Onde è il tema di questa quarta edizione curata da Ambra G. Bergamasco e Edegar Starke. Il Moving Bodies fa tappa a Torino dopo l’edizione di Dublino che si è tenuta con grande successo nel Centro Nazionale della Danza di Dublino – Dance Ireland, dal 20 al 22 aprile 2017. Il Festival è realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano ed in collaborazione con Dance Ireland, il Teatro Espace, la C.S.D Compagnia Sperimentale Drammatica. Dal 2016 è anche partner di Nesxt Festival, arte contemporanea e performance art curato dalla critica Olga Gambari.

Il Moving Bodies Festival si presenta, anche per questa edizione, come una piattaforma che mette in relazione la danza Butoh con altre forme performative affini nel sentire artistico quali la Performance Art.

All’edizione 2017 di Torino parteciperanno per la danza Butoh artisti di fama internazionale quali il maestro Masaki Iwana che chiuderà il Festival sabato 1 luglio con una sua performance, oltre naturalmente agli stessi curatori Edegar Starke ed Ambra G. Bergamasco (il 28 e il 30 giugno) , Enrico Pastore (30 giugno) e Chiara Burgio con Francesca Kezich e Margherita Tosi (29 giugno). Per la Performance Art in programma i nomi di Francesca Arri, (il 30 giugno con i partecipanti al workshop performance corale) Eleanor Lawler, Sinead Keogh

“Connecting Sea – Onde”, tema di questa quarta edizione, è una riflessione sulla contemporaneità, dedicata alle complesse vicende legate al mare e ai territori che mette in relazione. Oggi, nel nostro quotidiano, il mare è portatore di storie e di nuove vite. Come onde, alcune si frastagliano violentemente davanti ai nostri occhi, altre invece diventano connettori creando e generando relazioni tra paesaggi e persone, creando così l’opportunità di scoprire nuovi mondi e nuove relazioni.