Giugno 2017- Pagina 2

‘Ndrangheta, 11 arresti nel Torinese

Sono undici gli arresti da parte dei  carabinieri di Chivasso nei confronti di altrettante persone ritenute affiliate alla ‘Ndrangheta. I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, usura, estorsione, rapina, danneggiamento, incendio, detenzione illegale di armi e munizioni. Effettuati sequestri di beni immobili, società e attività commerciali, polizze vita, conti correnti, autovetture di grossa cilindrata, cassette di sicurezza, gioielli e orologi di lusso, e contanti.

Il Piemonte cresce meno rispetto al Nord. Pochi bambini e poco lavoro per i giovani

Il Piemonte invecchia sempre di più e negli ultimi dieci anni, nascono pochi bambini. E’ vero che i giovani sono più istruiti ma – soddisfazione personale a parte – a cosa serve se il 30% di loro fatica a trovare lavoro?  E’ il quadro socio-economico della nostra regione tracciato dall’Ires che evidenzia come qui al Nord Ovest si cresce meno rispetto al resto del Nord Italia. L’anno preso in esame, il 2016, registra una crescita del PIL dello 0,8% ( +0,9% quello nazionale), ma le esportazioni non vanno benissimo. Nel 2016 sono comunque 12mila gli  occupati in più. Bene i servizi, mentre le costruzioni sono sempre in crisi. Circa il 25% dei residenti ha oltre 65 anni e  la natalità negli ultimi dieci anni è calata. Vecchi anche gli ospedali. L’Ires ritiene che l’innovazione tecnologica potrà dare risposte positive.

(foto: il Torinese)

 

Da Torino a Savona per morire in mare

Un uomo, appartenente a un gruppo di quattro turisti torinesi è morto annegato in mare a Savona mentre le  altre tre persone sono state soccorse e tratte in salvo da uomini della Capitaneria e dei Vigili del Fuoco. Stavano facendo il bagno nonostante le condizioni proibitive del mare. Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata nell’area del Prolungamento di Savona , quando i quattro  si sono avventurati in mare anche se era in corso una forte mareggiata, con  onde alte, vento forte e correnti di risacca. Un uomo di origini moldave, di circa 50 anni, è così  morto. La sua salma è stata trasferita all’obitorio della città ligure, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Oggi al cinema

Tutte le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

 

A casa nostra – Drammatico. Regia di Lucas Belvaux, con André Dussolier e Émilie Dequenne. In una piccola città del Nord della Francia, la storia di Pauline, una infermiera a domicilio, divorziata, con due figli e vecchio padre a carico. Un partito di estrema destra la vorrebbe capolista alle municipali, lei, convinta per l’occasione di poter fare del bene alla sua gente, accetta. Tema attualissimo, racconto, nelle corde del regista, per scoperchiare i falsi metodi di rispettabilità e buone maniere che stanno da una certa parte politica: all’uscita francese ne febbraio scorso, grandi rimostranze nella destra; da noi “la Repubblica” gli ha riconosciuto uno sguardo “preciso e clinico” senza tuttavia nascondere il difetto “di essere troppo dimostrativo, troppo didascalico”. Durata 95 minuti. (Classico)

 

All’ombra delle donne – Commedia drammatica. Regia di Philippe Garrel, con Clotilde Courau, Antoinette Moya, Stanilas Merhar e Jean Pommier. Non se la passano troppo bene Pierre e Manon e per sopravvivere nella vita quotidiana girano dei documentari con pochi mezzi e svolgono piccoli lavori. Pierre una giovane regista, Elisabeth, che diverrà la sua amante; ma l’uomo non vuole abbandonare Manon e preferisce mantenere entrambi i rapporti. Un giorno Elisabeth scopre che anche Manon ha un amante. Durata 73 minuti. (Classico V.O.)

 

Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore – Drammatico. Regia di Robin Pront, con Jeroen Perceval, Kevin Janssens e Veerle Baetens. Film belga candidato all’Oscar 2017, opera prima. Dave scampa a una rapina finita male, suo fratello Kenneth no, sarà lui ad essere arrestato e a farsi quattro anni di galera. L’unica cosa che lo sostiene è uscire di lì per poter ritrovare Sylvie: ma che farà quando vedrà che il fratello e la ragazzo hanno iniziato una vita insieme? Durata 96 minuti. (Centrale V.O., F.lli Marx sala Harpo)

 

Aspettando il re – Commedia drammatica. Regia di Tom Tykwer, con Tom Hanks e Tom Skerritt. Periodo non felice per Alan Clay (ha appena divorziato dalla moglie, è senza casa e non ha il becco di un quattrino per pagare la retta della scuola della figlia, rischia persino il lavoro se non porterà a casa in grosso contratto) è inviato dalla sua società di informatica in Arabia Saudita per ottenere l’appalto dei servizi telematici nella città che si sta costruendo nel deserto. La burocrazia temporaggia e il sovrano imprenditore si fa attendere. Alan avrà così tutto il tempo per fare un bilancio della propria esistenza. Durata 98 minuti. (Massaua, Greenwich sala 2)

 

Baywatch – Commedia. Regia di Seth Gordon, con Zac Efron e Dwayne Johnson. Al cinema i vecchi quanto gloriosi telefilm con il divo David Hasselhoff e la procace Pamela Anderson (dal ’93 al 2001 sui teleschermi di casa nostra), tra sole e spiagge, muscoli e bikini ridotti, avventure e indagini in cui cui si misurano Mitch, capitano dei lidi di Santa Monica, e le giovani reclute alle sue dipendenze. Durata 116 minuti. (Uci)

 

Bedevil – Non installarla – Regia di Abel e Buriee Vang, con Saxon Sharbino. Mai si dovrebbe scaricare sul proprio smartphone l’app “Bedevil”: cinque ragazzi subiranno tutte le conseguenze delle loro scelte. (Massaua, The Space, Uci)

 

Civiltà perduta – Avventura. Regia di James Gray, con Charlie Hunnam, Robert Pattinson e Sienna Miller. L’autore mai troppo lodato di film intimisti o immersi in un ambiente noir ottimamente descritto come “I padroni della notte” e “Two lovers” si affida oggi ad un diverso genere cinematografico, quello dell’avventura, ma anche qui quell’”avventura” che mina allo stesso tempo il corpo e la mente. La storia di Percival Fawcett, ufficiale di carriera britannico, che all’inizio del Novecento ha l’incarico dalla Società Geografica Reale di recarsi al confine tra Brasile e Bolivia per effettuale importanti rilievi cartografici. La società, la famiglia, le difficoltà, la malattia, l’ossessione della ricerca di una città perduta, tutto contribuisce a rendere un ritratto e un film forse d’altri tempi ma comunque autentico, avvincente, degno della storia di un regista che amiamo. Durata 141 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Blu, Uci)

 

Codice criminale – Drammatico. Regia di Adam Smith, con Michael Fassbender e Brendan Gleeson. Uno sguardo sulla comunità dei nomadi irlandesi, ormai per la maggiorate del tempo stanziali se non fosse per certi ordini a lasciare le piazze occupate, visti i disordini e i furti che i loro soggiorni portano con sé. Il vecchio Colby, capo riconosciuto della comunità, deve fare i conti con la decisione del figlio Chad di cambiar vita, considerando anche il cambio di vita che si vorrebbe prospettare alle generazioni future. Il tutto nella lotta continua tra un padre e un figlio, tra chi vorrebbe mantenere ben ferme certe tradizioni e un comportamento di vita del tutto discutibile e chi sente ancora saldi quei rapporti di affetti e di complicità che inviluppano du persone delle stesso strettissimo sangue. Durata 99 minuti. (Massaua, Lux sala 1The Space, Uci)

 

2:22 – Il destino è già scritto – Thriller. Regia di Paul Currie, con Michael Huisman e Teresa Palmer. Il controllore del traffico aereo Dylan Boyd si ritrova a veder ripetere strani eventi che sempre eguali a se stessi culminano alle 2:22 in punto alla stazione ferroviaria di New York. Tutti quei fatti prendono il via da un significativo accadimento avvenuto sul luogo di lavoro, ovvero la collisione tra due aerei turistici evitata all’ultimo momento. Tra coloro scampati all’incidente Sarah, una bellissima ragazzata cui Dylan si sente attratto. Durata 99 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, Ideal, The Pace, Uci)

 

L’infanzia di un capo – Drammatico. Regia di Brady Corbet, con Bérénice Bejo, Liam Cunningham e Robert Pattinson. Nella Francia postbellica del 1919, in una gran de villa alle porte di Parigi, il giovanissimo Prescot vive con la madre che per lui non sente affetti, autoritaria, dura nelle sue espressioni materne e con il padre, consigliere del presidente americano Wilson. È un’infanzia, la sua, che lo porterà di lì a qualche anno ad essere pronto per divenire un importante esponente del partito nazista. Tratto da un racconto di Jean-Paul Sartre. Durata 89 minuti. Massimo sala 2 V.O.)

 

Io danzerò – Commedia drammatica. Regia di Stéphanie Di Giusto, con Soko e Gaspard Ulliel e Lily-Rose Depp. La vicenda di Loïe Fuller, nella Parigi dei primi del Novecento, protagonista di quelle danze che, sempre composte e ricomposte ai limiti di un perfezionismo pronto a raggiungere quei risultati che mettevano in serio pericolo la salute della donna, il pubblico seguiva con estrema passione, rimanendone come ipnotizzato. Fu simbolo di un’epoca e di una generazione e la sua vita non soltanto artistica venne fortemente cambiata dall’incontro con Isadora Duncan. Durata 108 minuti. (Ambrosio sala 3, Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Lady Macbeth – Drammatico. Regia di William Oldroyd, con Florence Pugh, Christopher Fairbank e Cosmo Jarvis. Una delle opere più belle e convincenti viste all’ultimo Torino Film Festival, che fortunatamente la distribuzione di Teodora ha portato nelle sale. Ricavandone la vicenda dal romanzo “Lady Macbeth nel distretto di Mtsensk” scritto dal russo Nikolaj Leskov e portato poi nel mondo lirico da Shostakovich, qui trasportata da quei panorami alle brughiere dell’Inghilterra del 1865, la diciassettenne Katherine è costretta dalla volontà del padre a un matrimonio senza amore con un uomo più anziano di lei, che non la desidera e apertamente la trascura. Soffocata dalle rigide norme sociali dell’epoca, all’allontanamento del marito per questioni di lavoro, inizierà una relazione clandestina con un giovane stalliere alle dipendenze del marito, ma l’ossessione amorosa la spingerà in una spirale di violenza dalle conseguenze sconvolgenti, nell’eliminazione di chiunque voglia cancellare quella passione. L’autore è un giovane, trentasettenne, drammaturgo che ambienta la sua storia nel chiuso opprimente nelle stanze del grande palazzo, con pochissime concessioni all’esterno, scavando appieno ed egregiamente nei tanti caratteri, in specialmente in quello della sua protagonista, anti-eroina perfettamente lucida e sanguinaria. Durata 89 minuti. (Nazionale sala 1)

 

La mummia – Avventuroso. Regia di Alex Kurtzman, con Tom Cruise, Russell Crowe, Sofia Boutella e Annabelle Wallis. Nell’antichità, una principessa egizia in odore di divenire faraone fino al giorno in cui il padre ebbe generato il figlio maschio: grande ecatombe e vendetta della suddetta ma anche vendetta dei dignitari di corte che la seppelliscono viva e la trasportano in una sontuosa tomba al centro del lontano territorio persiano. Nei tempi nostri, la sempre suddetta principessa Ahmanet si risveglia tra gli sconquassi delle guerre orientali e porta distruzione sino a Londra, tra pugnali e pietre preziose e riti che coinvolgono l’appassito e rintontito ex eroe Tom Cruise che per stare a galla dello star system è costretto ancora una volta a ingarbugliarsi nelle sue solite mission impossible, in una lotta tra bene e male che cerca di nobilitarne il personaggio di soldato fanfarone e truffaldino. Il bello (si fa per dire) della storia affidata per il 99% alle dinamiche dei computer e per il restante all’espressività degli attori è di prendere la decisione sul finale di tener aperta la porta di un sequel che se ancora interesserà il pubblico potrà riempire un’altra volta le tasche di divo e divette. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

La notte che mio padre ammazzò mio padre – Drammatico. Regia di Inés Paris, con Eduard Fernandez e Belen Rueda. Campione d’incassi in Spagna. Una cena tra amici, una tavolata attorno alla padrona di casa, un’attrice quarantenne, che ha invitato tra gli altri un famoso attore argentino nella speranza di spingerlo a partecipare ad un importante film. Ma nel corso della serata un omicidio verrà ad agitare ferocemente la serata. Durata 94 minuti. (Centrale V.O.)

 

Nerve – Azione. Regia di Henry Joost e Ariel Schulman, con Juliette Lewis, Emma Roberts e Dave Franco. Il titolo del film si ricollega ad un gioco, uno di quei giochi clandestini che spopolano su Internet, cui quasi per scommessa s’affida la giovane e problematica Vee. Imprese che mettono alla prova il tuo coraggio e cascate di dollari in caso di vittoria. All’inizia tutto sembra indicare la vittoria finale ma man mano che la sfida prosegue non tutto ha l’odore del successo. Durata 96 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

Parigi può attendere – Commedia drammatica. Regia di Eleanor Coppola, con Diane Lane, Arnaud Viard e Alec Baldwin. L’americana Anne accetta un passaggio in macchina da Cannes a Parigi da parte di un socio in affari del marito, troppo preso dal suo lavoro: con il suo nuovo accompagnatore la donna trascorrerà giornate da ricordare, scoprirà ancora una volta (finalmente) luoghi da sogno, non rinuncerà alle tentazioni della buona cucina. Opera prima della ottantenne moglie di Francis Ford Coppola, alle spalle un esclusivo passato di documentarista. Durata 102 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Parliamo delle mie donne – Commedia drammatica. Regia di Claude Lelouch, con Johnny Hallyday e Sandrine Bonnaire. Il regista francese (com’è lontano il ’66 quando apparve sulla ribalta internazionale del successo con “Un uomo, una donna”) viaggia da decenni con le sue stelle comete della vita e dell’amore, dell’amicizia, dei piccoli e grandi tradimenti, con gli amori che si ritrovano, della famiglia, tra immagini sontuose e sceneggiature che gironzolano qua e là disseminando sentenze. Prendere o lasciare: ma “Les una et les autres” – “Bolero” da noi” – non si dimentica. Lelouch continua la sua filosofia di vita in questo secolo ormai più che avviato, questa volta radunando, grazie all’amico medico Frédéric, attorno alla tavola del fotoreporter Jacques Kaminsky – un rispolverato Hallyday -, eclissatosi tra i bellissimi panorami delle Alpi, le quattro figlie avuto parecchio distrattamente da altrettante diverse unioni. Il film è del 2014, arriva oggi qui da noi, un’occasione anche per chi ha (persino) dimenticato il nome di Lelouch o chi non lo ha mai scoperto. Durata 124 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, F.lli Marx sala Groucho, Massimo sala 1)

 

Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar – Avventura. Ragia di Joachim Ronning e Espen Sandberg, con Johnny Depp, Javier Bardem, Orlando Bloom e Geoffrey Rush. Cambio di regia e quinto episodio per Jack Sparrow e le sue avventure attraverso i mari, questa volta alle prese con la ricerca di un tridente magico che ha il potere, per chi ne viene in possesso, di assicurargli il comando dell’oceano e di fare piazza puliti di precedenti incantesimi. Se la dovrà vedere contro una squadraccia di letali marinai fantasma fuggiti dal Triangolo del Diavolo e guidati dall’orripilante Capitano Salazar e dovrà chiedere l’aiuto di un’affascinante astronoma e e di un ardimentoso quanto giovane marinaio. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Transformers – L’ultimo cavaliere – Fantasy. Regia di Michael Bay, con Mark Wahrlberg, Stanley Tucci e Anthony Hopkins. L’origine degli alieni e della loro presenza nel nostro mondo sta ben ancorata nel tempo di Re Artù, dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Mago Merlino che ha nascosto nella propria tomba un segreto di cui l’uomo di oggi dovrà venire a conoscenza se vorrà salvare il mondo da creature non poco pericolose. Poi, oggi, ci sono i transformers, coloro pronti a mutarsi in mostruose automobili o in robot altrettanto terrificanti, una colonia di alieni in cui si nascondono buoni e cattivi che l’uomo dovrà comunque conoscere sino in fondo. Durata 150 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci anche in 3D)

 

Il tuo ultimo sguardo – Drammatico. Regia di Sean Penn, con Charlize Theron, Jean Reno e Javier Bardem. La storia d’amore tra il dottor Miguel Leon, un medico impegnato in una missione di aiuto umanitario, e la dottoressa Wren Petersen, direttrice di una organizzazione umanitaria. Sullo sfondo di una Liberia devastata dalla guerra, Miguel e Wren dovranno trovare il metodo per mantenere vivo il loro rapporto in condizioni estremamente difficili e affrontare anche il problema che le loro opinioni per risolvere il conflitto che li circonda sono diametralmente opposte. Durata 130 minuti. (Ambrosio sala 1, Eliseo Grande, Reposi)

 

Tutto quello che vuoi – Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo, Donatella Finocchiaro e Andrea Carpenzano. Tratto liberamente dal romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini, è la storia del giovane Alessandro, romano di Trastevere, che vive le proprie giornate tra il bar, lo spaccio e l’amante che è la madre di un suo amico. Sarà l’incontro con un “non più giovane” poeta dimenticato a fargli riassaporare socialmente e culturalmente il gusto per la vita, in un bel rapporto che si va a poco a poco costruendo, senza lasciarsi alle spalle tutta la rabbia e quella speranza che i due si portano inevitabilmente appresso. Durata 106 minuti. (Eliseo Rosso, Greenwich sala 3)

 

Una doppia verità – Thriller. Regia di Courtney Hunt, con Keanu Reeves, Jim Belushi e Renée Zellweger. L’avvocato Ramsey ha deciso di difendere il giovane Mike dall’accusa di aver ucciso il padre. Ma il verdetto sembra già scritto, il ragazzo è stato trovato accanto al cadavere con un coltello in mano e ora si trincera dietro un silenzio assoluto. Nuove prove, interrogatori, assolute certezze, la reticenza di una vedova, depistaggi, ambigui personaggi, depistaggi, le regole di quelle storie ambientate in un’aula di tribunale più che rispettate: ma forse quello che appare è ben lontano dalla verità. Diretto dall’autrice dell’indimenticabile “Frozen River” girato otto anni fa. Durata 93 minuti. (Lux sala 3, Uci)

 

Virgin Mountain – Commedia drammatica. Regia di Dabur Kari, con Gunnar Jonsson e Siguriòn Hjartansson. Fùsi è un quarantenne che deve ancora trovare il coraggio di entrare nel mondo degli adulti. Conduce una vita monotona, dominata dalla routine. Nel momento in cui una donna con la sua bambina di otto anni entrano inaspettatamente nella sua vita, Fùsi è costretto ad affrontare un grande cambiamento. Durata 94 minuti. (Classico)

 

Wonder Woman – Fantasy. Regia di Patty Jenkins, con Chris Pine e Gal Gadot. La principessa amazzone Diana passa dalle spiagge dell’isola di Themyscira al conflitto della Prima Guerra mondiale che sta distruggendo l’Europa. Tratto dal fumetto di William Marston. Durata 141 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

FIACCOLATA PER LA LIBERTA’ DI SCELTA SUI VACCINI

Centinaia di genitori per le strade per difendere il diritto di scegliere

Venerdi 30 Giugno 2017, a partire dalle 21.00, a Torino è indetta una fiaccolata con partenza da Via Rossini e fine percorso in Piazza Carignano. L’evento e’ organizzato dal CLiSVaP ( Comitato per la libertà di Scelta Vaccinale del Piemonte), dall’ Associazione RIP Riprendimoci il Pianeta e dal Movimento Giovanile del Risveglio. Verranno coinvolte centinaia di famiglie provenienti da tutto il Piemonte. Cosa proponiamo: . Libertà di scelta vaccinale come elemento della più ampia scelta terapeutica; . Tutela del diritto all’istruzione; . Tutela della famiglia e della responsabilità genitoriale; . Garanzia dell’autonomia professionale del medico, che è legittimo che agisca in scienza e coscienza; . Istituzione e aggiornamento continuo di protocolli per l’anamnesi pre-vaccinale mirata all’individuazione di particolari controindicazioni alla vaccinazione dei soggetti esposti al rischio di reazioni avverse. Formazione continua degli operatori; . Pubblicazione dei dati AIFA sulla vaccinovigilanza con regolarità e trasparenza; . Trasparenza nei meccanismi della farmacovigilanza e della vaccinovigilanza, attraverso l’istituzione di commissioni permanenti di controllo con la partecipazione attiva dei cittadini; . Aggiornamento continuo della valutazione del rischio per le somministrazioni vaccinali, sulla base dei risultati periodici della vaccinovigilanza; . Istituzione di una vaccinovigilanza attiva e agevolazione dei processi di notifica delle reazioni avverse, anche attraverso una corretta informazione condotta capillarmente nelle aziende sanitarie territoriali. Formazione continua degli operatori; . Istituzione di un sistema di ricerca pubblico e indipendente da conflitti d’interesse che indaghi sulla sicurezza e l’efficacia delle vaccinazioni, sui bilanci di salute nel medio-lungo periodo, evidenziando tutti i profili epidemiologici dell’età evolutiva

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Link evento facebook della manifestazione: https://www.facebook.com/events/478554759143690/

CERIMONIA A BRUXELLES IN MEMORIA DELL’HEYSEL

 
A 32 anni dalla tragedia, il Parlamento Europeo ha ricordato anche Erika Pioletti, vittima di Piazza San Carlo

Due corone di fiori per non dimenticare le 39 vite spezzate il 29 maggio del 1985, a Bruxelles, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. E una rosa bianca per Erika Pioletti, la giovane donna vittima del panico che ha travolto Piazza San Carlo, a Torino, durante la finale di Champions League, poche settimane fa.
È il ricordo che il Parlamento Europeo ha voluto rivolgere a due fatti diversi, lontani nel tempo e nello spazio, ma uniti dal dolore per un giorno di sport trasformato in tragedia.
Oggi, davanti alla lapide che nella capitale belga ricorda i nomi di tutte le vittime, erano presenti, accompagnati dall’eurodeputato Alberto CirioAndrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, Beppe Franzo, presidente dell’Associazione Amici di Via Filadelfia e i rappresentanti di numerosi club bianconeri di Piemonte, Lombardia e Liguria. Accanto a loro anche il gonfalone della Juventus, con Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus.
«Per anni qui a Bruxelles si è voluto dimenticare – ha sottolineato l’eurodeputato Alberto Cirio – quasi a negare le responsabilità per quanto era successo. Il nostro impegno sarà quello di ricordare. Perché ciò che è avvenuto recentemente a Torino dimostra, purtroppo, che il tema della sicurezza negli eventi sportivi è ancora oggi di forte attualità».
La cerimonia di commemorazione è stata preceduta, ieri sera, da una tavola rotonda al Parlamento Europeo, a cui ha preso parte anche il presidente del Parlamento UE, Antonio Tajani«Lo sport deve essere strumento di crescita e di pace, non di violenza. Le Olimpiadi sono nate proprio per questo» ha ricordato Tajani.
L’incontro si è concluso con l’intenso monologo dell’attore David Gramiccioli “Heysel: tutti sapevano, tranne loro”.

Migranti, qualcosa è cambiato

IL COMMENTO

di Pier Franco Quaglieni

Fino a  ieri eravamo costretti ad accogliere tutti, proprio tutti, indiscriminatamente tutti. Era un dovere morale a cui in modo pressante ci richiamava il Papa e un po’ tutti i leaders politici che vedevano nei  migranti anche delle future risorse, magari per garantire le future pensioni di noi italiani. L’etica dei principi doveva prevalere sull’etica  della responsabilità che è  l’unica che possa governare gli Stati

Bobbio ha molto insistito su questa distinzione  su cui si fondano i governi degli Stati ,in particolare degli Stati laici. Tralasciando assolutamente la religione di molti migranti e i pericoli dell’islamismo terroristico  , questa distinzione è fondamentale di per se’. Da ieri il presidente della Repubblica e il ministro degli interni che ha rinunciato ad un viaggio negli USA ed è tornato subito a Roma, hanno dichiarato che gli sbarchi sono ormai intollerabili e che l’Europa deve intervenire. Si  e’ mossa anche la ministra della Difesa.  Cosa e’ successo ?  Che gli sbarchi sono raddoppiati e che navi cariche di migranti ,battenti bandiera straniera, su iniziativa di alcune ONG , si recano ormai sistematicamente  a depositare migranti e profughi, indifferentemente, nei porti italiani che il governo ha minacciato di chiudere.

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L’Europa quasi subito ha promesso stanziamenti economici, ma si è rifiutata di aprire le frontiere degli stati nazionali che la costituiscono. Macron segue la stessa chiusura di Hollande e Ventimiglia sta scoppiando. Appare a tutti ormai  assurdo fare dell’Italia un territorio che, non riuscendo più a prendersi carico di queste persone, rischia di collassare. A parte che ci sarebbe molto da dire sul tipo di accoglienza e sulle cooperative sociali che speculano su questo dramma di cui solo gli sciocchi in malafede possono continuare a dire che debba essere l’Italia a farsi carico. Ieri sera ho partecipato ad incontro qualificato dei soci di un circolo importante di Torino : erano tutti angosciati per la situazione  di fronte a cui ci troviamo. Non si tratta di costruire muri, si tratta di banale buon senso. E anche di rispettare la nostra Italia che è stata devastata per secoli da dominatori stranieri.

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Le migrazioni, definite epocali, non può affrontarle l’Italia da sola, un’Italia in piena crisi economica e che ha  milioni di giovani senza lavoro. Rassegnarsi ai fenomeni epocali e’ da stolti e da irresponsabili.  Il nostro non è un discorso leghista che nella sua xenofobia, rifiuteremmo. E’ un discorso che oggi la stragrande maggioranza degli italiani condivide. Sarebbe stato il caso di porre un argine al buonismo privo di senso della storia,già tanto tempo fa. Non è stato fatto. Anzi, abbiamo dato ascolto ai cattivi maestri e ai commentatori televisivi che lucrano milioni, sparando le loro superficialità ,considerate come espressione di civiltà .  Occorre che tutti aprano finalmente gli occhi e che il Governo faccia il governo. Lo sfilacciamento attuale può essere letale per una classe politica inadeguata , ma soprattutto per l’Italia che per noi è Patria e non paese.

MEDICINA, IN TV A ‘MOTORE SALUTE’ VENERDI’ 30 GIUGNO SI PARLA DI LINFEDEMA

Il noto chirurgo genovese Corrado Cesare Campisi – annoverato tra i massimi esperti italiani in materia di linfedema – è l’ospite principale di una puntata di ‘Motore Salute’, il noto programma dedicato alla corretta informazione medica in onda su ‘TeleGenova’ venerdì 30 giugno alle ore 21.

Il linfedema è una patologia diffusissima nel mondo, ma di cui poco si parla a livello mediatico. Soltanto in Italia, ne soffrono cronicamente circa 2 milioni di persone, e ogni anno si registrano circa 40 mila nuovi casi“, spiega Corrado Cesare Campisi. Per poi aggiungere: “Dal 1973, Genova è città all’avanguardia nella cura alla patologia. Essa ospita un polo di eccellenza italiano e internazionale cui affluiscono, annualmente in media dai 450 ai 550 pazienti provenienti da ogni parte del mondo: Cina, Usa, Serbia, Australia, Inghilterra, Polonia, Norvegia, America Latina e Nuova Zelanda“.

‘Motore Salute’ è una trasmissione ideata e condotta dalla  giornalista torinese Giulia Gioda, storico volto nazionale di ‘7 Gold’, considerata a ragione una delle migliori professioniste italiane sul tema salute del piccolo schermo.

Va in onda 7 giorni su 7 anche in Tutta Italia su ‘TRS RETE 82’ (canale 82 del digitale terrestre) alle 8.00 e alle 19.00. Su ‘Odeon Tv’, invece, il mercoledì alle 22.00, il sabato alle 19.30 e la domenica alle 21.00.

 

Vignale Monferrato Festival

Continua la terza edizione del Vignale Monferrato Festival. Il secondo weekend è all’insegna del circo contemporaneo, grazie alla presenza di importanti artisti invitati in collaborazione con il Festival Mirabilia. 

Venerdì 30 e sabato 1 luglio due serate a Vignale con compagnie internazionali: i francesi Sacékripa, in Marée Basse nello chapiteau allestito in piazza Mezzadra; Compagnie du Chaos con il nuovo Nonada tra danza, palo cinese, suoni e video; i belgi Garage29 in Copyleft con sette giocolieri e il giapponese Hisashi Watanabe in Inverted Tree, un perfetto mix di contorsionismo, danza, butoh e giocoleria coreografica.

Domenica 2 luglio un evento speciale al Teatro Civico di Moncalvo con il Gran Gala Les Italiens de l’Opéra de Paris, promosso da Orsolina28, in collaborazione con Moncalvo in Danza. Un’antologia di assoli e passi a due estratti dal grande repertorio classico insieme a brani di danza contemporanea, per scoprire la cifra artistica dei danzatori italiani di stanza a Parigi, con una ospite d’eccezione: Marie-Agnès Gillot, étoile dell’Opéra.

 

L’edizione 2017 del Vignale Monferrato Festival, come sottolinea l’assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, torna ad animare un territorio capace di affermarsi come uno dei più interessanti per la capacità di generare attrattività grazie alla cultura. Una potenzialità che questo festival esprime al meglio, grazie all’indubbia qualità del programma e alla suggestione delle location: un altro tassello importante dell’offerta culturale legata alla danza contemporanea, capace di diventare un punto di riferimento ben al di fuori dei confini regionali.

 

Biglietteria

I biglietti per gli spettacoli sono in vendita online su Vivaticket.it e all’Infopiemonte in via Garibaldi 2 a Torino. Dal 23 giugno sarà, inoltre, attivo un punto vendita presso il Chiosco IAT di Casale Monferrato (piazza Castello). La biglietteria, nelle sedi di spettacolo, aprirà un’ora prima.

“1.23 a.m.”

Le poesie di Alessia Savoini
Bilaterale istante,
a passo sbieco,
dimeno
in procinto di nascere ancora
il pellegrino sguardo
Del mio corpo eterico
Chiuso in un corpo a correre ancora.
S’infila nel petto quando qualcosa s’infrange
Graffia il volto dagli occhi se qualcosa finisce
Risuona nell’eco di un ricordo sbiadito
Poi scompare di nuovo
In un sole che sorge.