Per un 2017 senza pene inumane e degradanti

MELLANOIl garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha convocato tenutoa Palazzo Lascaris una conferenza stampa del Coordinamento dei garanti piemontesi delle persone detenute per illustrare il testo della lettera che il Coordinamento ha indirizzato  al capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, per elencare 14 problemi strutturali, una per ciascuno dei tredici istituti penitenziari piemontesi, più una problematica generale comune a tutti.

“L’elenco avrebbe potuto e dovuto essere più lungo – ha dichiarato Mellano – ma abbiamo preferito limitarci a una sola segnalazione per istituto, oltre a un richiamo finale relativo a una problematica sanitaria trasversale e comune a tutti i penitenziari piemontesi, nella consapevolezza che un cahier de doléances avrebbe finito per risultare obiettivamente troppo ambizioso, dispersivo e poco utile alle finalità che ci siamo dati di contribuire al superamento delle condanne della Cedu per l’erogazione sistematica di pene inumane e CARCERE SBARREdegradanti”.

Si tratta di questioni di tipo strutturale ritenute basilari per impostare un’esecuzione penale diversa ed efficace e che quindi sono da affrontare nel 2017, un obiettivo che il Coordinamento dei garanti si è posto per l’anno nuovo come “sfida” all’Amministrazione penitenziaria affinché si giunga nei prossimi dodici mesi – se non alla risoluzione degli stessi – almeno all’individuazione delle soluzioni mediante la definizione di progetti, tempi e costi.

Alla conferenza hanno partecipato i garanti comunali di Alessandria Davide Petrini, Asti Anna Cellamaro, Biella Sonia Caronni, Saluzzo (Cn) Bruna Chiotti, Torino Monica Cristina Gallo e Vercelli Roswitha Flaibani.

 

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