Sabato 1 e domenica 2 ottobre il Comune di Monteu da Po ha svolto un ruolo di primo piano hanno messo in campo alcune interessanti iniziative nell’ambito della festa patronale. Sabato si è svolta la festa di integrazione tra montuesi e profughi. Nel padiglione da ballo messo a disposizione dalla pro loco, in concomitanza con la ricorrenza del cinquanteseiesimo anniversario dell’indipendenza della Nigeria, e giorno di festa nazionale per i Nigeriani, la Cooperativa Audere gestisce in paesa la convivenza di una ventina di ragazze nigeriane, ha organizzato con loro un pomeriggio con musica e offerta di dolci tradizionali da loro preparati. Domenica, sempre seguendo il percorso accoglienza e di integrazione iniziato da tempo con profughi africani e pakistani, al campo sportivo il consigliere comunale Nino Antonucci ha organizzato una partita di calcio finita con il risultato di 7-3 per i profughi. In contemporanea al parco giochi ( tra l’altro ripulito e sistemato con un lavoro capillare dai profughi e messo a norma delle disposizioni relative alla sicurezza con lavori di verifica, sostituzione e rimessa in funzione dei vari giochi ed attrezzature da parte di ditta specializzata) : Giornata del gioco, con giochi della vecchia tradizione ludica: corsa nei sacchi, tiro alla fune, rottura della pignatta, tiro al canestro ecc . e giochi di gruppo seguiti da merenda con gran partecipazione di bambini ed adulti. A seguire c’è stata la festa dei nonni sul padiglione del ballo, con l’offerta di simpatici fiori preparati dai bambini organizzati dal Comitato genitori , grazie all’infaticabile opera della Presidente Daniela Massaglia ed un rinfresco per tutti. Più che buona la partecipazione
Massimo Iaretti
Claudio Ranieri, il tecnico romano che ha vinto con il Leicester City la Premier League 2016 è il vincitore del premio in memoria dell’indimenticato Nils Liedholm, 
Uno studio condotto dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (USA) e pubblicato sulla rivista Nature Communications indica un metodo innovativo per migliorare le prestazioni della dissalazione a membrana. In futuro, nuove membrane per l’osmosi inversa potrebbero rendere potabile l’acqua del mare in modo più economico
ti nel mondo).
L’attivazione della piattaforma e-commerce è prevista entro la fine del 2016. La startup prevede di aprire il primo punto vendita in Italia nel 2017 e il primo showroom all’estero nel 2018 (tra Miami, Toronto, Montecarlo, Londra), mentre entro il 2019 auspica di lanciare una linea in collaborazione con grandi artisti internazionali.
Girando per le strade delle nostre città è sempre più facile imbattersi in cartelli affittasi o vendesi su saracinesche abbassate.
Che fare, allora, per invertire la tendenza e ridare fiato al commercio ?Confabitare associazione proprietari immobiliari unidea ben precisa ce lha: estendere la cedolare secca agli affitti commerciali.
l guasto improvviso ha bloccato anche l’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, l’amministratore del Milan, Marco Fassone, e dell’Auxilium Massimo Feira
“Dopo l’impresa con la Roma, con la Fiorentina serve una prova di maturità”

manifesto (“Piccolo circo di periferia”, 1965/75; “ Ti sogno sempre, Luna Park”, 1982), c’è l’immagine delle città, possono essere Venezia o Firenze, intrise di ricordi cubisti, spezzate nei propri panorami, visioni cartellonistiche che diventano pittura e che, dalla bellezza dei grandi centri, si spostano nelle periferie che crescono storie diverse. La bellezza del mondo, traumatizzata, si frantuma, ingloba le sagome spezzate e sofferenti degli adulti, vuoti manichini accumulati lì quasi a voler testimoniare l’indifferenza e la povertà e l’inutilità che riempiono ormai strade e piazze (“Uomini vinti”, 1967), il dolore che anche l’infanzia inevitabilmente prova, intristita, grigia, sperduta (“Infanzia, 1968). In qualche angolo restano i colori squillanti degli sportivi che lottano per un trionfo, vecchi campioni chiamati a essere baluardo e difesa, ma su tutto pare prendere peso, nell’universo pittorico di Levo, una modernissima quanto dolorante “Deposizione” (1969), chiusa nel suo corpo sfatto, ancora una volta vinto, e in quei carnefici che vestono armature di oggi o la solitudine del “Poeta” dell’anno precedente, schiacciato contro l’albero beckettiano che unico spettatore, dentro il vuoto minaccioso del panorama, ascolta versi senza memoria.