L’ospedale Beata Vergine Consolata di San Maurizio Canavese (Torino) ospiterà una Residenza per l’esecuzione di misura di sicurezza sanitaria (Rems). Quella dei Fatebenefratelli è una struttura riabilitativa di secondo livello, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, con 165 posti letto, due comunità protette e, da quest’autunno, una Rems, una delle residenze create dopo la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Il primo paziente arriverà a San Maurizio Canavese quest’inverno.
Finora, in Italia gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari erano sei, ed ospitavano mediamente circa 1.400 individui autori di reato. Le leggi 9/2012 e 81/2014 hanno decretato la chiusura di queste strutture entro il 31 marzo 2015 ed il graduale trasferimento di tutti i pazienti a “Residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza” (REMS), strutture gestite dagli stessi Dipartimenti di Salute Mentale in collaborazione con il Ministero della Giustizia: le Rems hanno particolari caratteristiche gestionali e dovrebbero avere non più di 20 posti-letto. Contemporaneamente, i pazienti a basso rischio saranno seguiti dai DSM. In alcuni casi, come avviene a San Maurizio Canavese, viene adibito a Rems un presidio ex art. 43 dl 833/78, equiparato nell’attività al servizio pubblico.
«La realizzazione di una Rems comporta un impegno notevole – commenta il superiore provinciale dei Fatebenefratelli, fra Massimo Villa – che risponde all’intento di creare una struttura a “misura d’uomo”, veramente riabilitativa e psico-educativa, lontanissima dalle orribili esperienze legate ai vecchi “manicomi criminali”, trasformatisi poi in Opg, e in linea con il carisma dell’Ospitalità dell’ordine ospedaliero San Giovanni di Dio».
Massimo Iaretti
Suor Martina Baesso vive ed opera attualmente a Caselette
In un clima cordiale gli esponenti dei gruppi di Controllo del Vicinato di San Mauro Torinese, guidati dal referente per la città metropolitana di Torino dell’Associazione, Ferdinando Raffero
Il Controllo del vicinato approda anche a Monteu da Po. Il paese della Valcerrina torinese ospita, venerdì alle ore 21, al Teatro Comunale, l’incontro “Monteu sicuro
Il suv Levante sta andando bene per numero di ordini, così alle carrozzerie di Mirafiori c’è più lavoro e altri 210 operai tornano in fabbrica
“Ricordiamo molto bene le accorate parole dell’allora candidata Appendino a difesa dell’Oftalmico.
Saranno le note della “Bohème” a inaugurare i tasti del pianoforte che è a disposizione dei passeggeri dell’Aeroporto di Torino
Lo strumento verrà ufficialmente inaugurato giovedì 6 alle ore 17 con un concerto speciale degli Artisti del Teatro Regio. Il concerto proporrà arie e musiche della “Bohème”, l’opera di Puccini che andrà in scena dal 12 ottobre inaugurando la Stagione lirica. Allo spettacolo prenderanno parte il soprano Erika Grimaldi e il tenore Iván Ayón Rivas, insieme a Stefano Vagnarelli al violino, Relja Lukic al violoncello e Giulio Laguzzi al pianoforte.
Aveva 28 anni ed è morto questa mattina a Torino, investito da un autobus in corso Francia, all’altezza di via Digione
Quella che racconta Renzo Sicco, direttore artistico di “Assemblea Teatro”, in “U-Boat 1277 – 3 giugno 1945,cronaca di una deriva”, è una storia straordinaria e vera, accaduta 71 anni fa in Portogallo
scafo, intrapresero il viaggio verso un paese neutrale. “Renzo Sicco è uomo di teatro che sa passare leggero sulle storie”, scrive il giornalista e critico teatrale Gian Luca Favetto.”Le assorbe dalla realtà attorno, dalle fantasie altrui, dai sogni di tutti. Un po’ le fa sue, le trasforma e le riflette in forma di spettacoli, di modo che possano conoscerle e viverle anche altre persone”. E Renzo Sicco, da artista giramondo qual è, questa storia è andato a pescarla nell’Atlantico e, settant’anni dopo, l’ha riportata in superficie. L’editore Aletti ha pubblicato il testo di questo lavoro teatrale che, oltre allo spettacolo e al libro, è diventato anche un cortometraggio di 23 minuti. Una bella storia di mare, segnata dall’amaro della sconfitta e dal bisogno della fuga verso la libertà e una vita nuova. Un’occasione importante per riflettere , come sottolinea Sicco “ sul dovere dell’accoglienza, sulle conseguenze della sconfitta”. E sul fatto che in guerra, parafrasando Don Milani, “l’obbedienza non è una virtù”. Per questo è importante raccontare la “disobbedienza” di un manipolo di giovani tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale.

debella qualsiasi altra pianta che incontra. Ecco perché l’Unione Europea l’ha recentemente inserita in un elenco di piante pericolose contro le quali i vari Paesi devono intervenire con forza, pena una multa salata.
fra qualche giorno e prevede lo sfalcio meccanico tra i ponti Umberto I e Isabella. Questa operazione sarà importante per le società canottiere torinesi, messi a dura prova dall’alga e dai detriti che si incastrano tra le sue spire. <I remi si impigliano nelle alghe e fanno cadere – ha spiegato Marco Venesio, canottiere per la Caprera da 50 anni -, fatto pericoloso per disabili e principianti>. Senza contare lo spazio residuo per le gare. Ma l’intervento dovrebbe permettere che quelle autunnali si svolgano nel migliore dei modi.
Il terzo intervento, di cui si stanno ancora definendo i costi e il periodo, consisterà nell’abbassamento della diga di quasi un metro a valle della Gran Madre e la stesura, all’altezza del ponte Vittorio Emanuele I, di una rete a maglia commissionata ad un’azienda genovese. 1,7 centimetri, 100 metri di lunghezza e in grado di bloccare il passaggio al millefoglio fino ad una profondità di tre metri. Certo, questo non sarà l’intervento risolutivo: sarà opportuno inserirne altri nel medio e lungo termine.