Ha pedinato il rapinatore fino sotto casa, chiamando la polizia per farlo arrestare arrestare. Nella notte a Torino, un uomo, in una strada di periferia, era stato avvicinato da uno sconosciuto armato di pistola che lo aveva costretto a consegnargli portafoglio e cellulare. La vittima però lo ha seguito con discrezione, e ha consentito agli agenti di raggiungerlo fino a domicilio. Il rapinatore è un ventiseienne già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato fermato dopo un inutile tentativo di fuga, e si è scoperto che l’arma era una pistola giocattolo. Il malvivente aveva già effettuato una rapina nella stessa zona.
Arte e natura: la leggerezza della scultura
L’undicesima edizione de “La leggerezza della scultura”, si svolge dal 15 ottobre al 20 dicembre , come consuetudine nel Parco dell’Arte a Cerrina, luogo particolarmente idoneo ad accogliere sia le opere che il pubblico che con esso interagisce, dove natura e creatività artistica si incontrano e dialogano generando un’atmosfera particolarmente suggestiva. È, così, a disposizione gratuitamente di chiunque voglia usufruirne e per tutto il periodo autunnale, uno spazio naturale che in questa stagione si veste di forme e colori poetici e affascinanti, arricchito da presenze e installazioni che qui diventano vive, vibranti, animate. La mostra annuale “La leggerezza della Scultura”, è progettata dall’I.N.A.C. in collaborazione con l’Université Paul-Valéry, Montpellier III (Francia) e con il Centro di Ricerca Interdisciplinare in Scienze Umane e Sociali di Montpellier (Francia) e aderisce alla XII Giornata del Contemporaneo indetta dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI). Questa undicesima edizione è curata da Carla Crosio che, assieme al comitato scientifico dell’I.N.A.C. e allo Studio 10, ha effettuato una selezione di 12 artisti i quali, come vuole questa mostra collettiva dedicata alla scultura, formano un gruppo eterogeneo per le personalissime espressività e forniscono una visione realistica sull’attualità scultorea, volta a diversi indirizzi. Gli artisti sono: Adriano Campisi, Carla Crosio, Antonella Gerbi, Robert Gligorov, Robert Lang, Margherita Levo Rosenberg, Mirco Marchelli, Diego Pasqualin, Armando Riva, Ornella Rovera, Valter Luca Signorile, Luisa Valentini. Come consuetudine, non sono stati suggeriti temi per la realizzazione delle opere per la mostra. Forme, materiali, immagini, volumi, derivano dalla cultura individuale e dalla sensibilità di ogni artista e non sono condizionati da alcun elemento contaminante esterno. Ogni artista, dunque, secondo il proprio linguaggio e la propria creatività, propone un’opera o un’installazione con materiali diversi che vanno dal marmo al bronzo, al legno dipinto, al ferro, alla terracotta fino a materiali di più recenti generazioni e al recupero di materiali dismessi; anche l’iconografia è molto varia e va dal figurativo al geometrico, all’informale, al concettuale. La mostra sarà corredata da un volume, collana Arte Visiva – Edizioni Verso l’Arte, di 68 pagine, interamente a colori, su cui sono riprodotte tutte le opere esposte, le biografie degli artisti, i testi critici di Carla Crosio, curatrice della mostra, Diego Pasqualin, artista, Frédérique Malaval, Université Paul-Valéry Montpellier III (Francia), l’introduzione di Anselmo Villata, Presidente dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, le presentazioni di Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Aldo Visca, Sindaco di Cerrina. La mostra si avvale dei patrocini di: Regione Piemonte, Comune di Cerrina, I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Ministero BB.AA.CC., Direzione Generale dei Beni Librari e degli Istituti Culturali, e del contributo della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
“LA LEGGEREZZA DELLA SCULTURA”, XI edizione 2016. Cerrina, Parco dell’Arte, via Garmontano 5: 15 ottobre – 20 dicembre 2016. Opere: 12 sculture di altrettanti artisti di diverse generazioni e formazioni. Artisti: Adriano Campisi, Carla Crosio, Antonella Gerbi, Robert Gligorov, Robert Lang, Margherita Levo Rosenberg, Mirco Marchelli, Diego Pasqualin, Armando Riva, Ornella Rovera, Valter Luca Signorile, Luisa Valentini. A cura di: Carla Crosio, Studio10. Coprogettazione: Université Paul-Valéry, Montpellier III (Francia). AMACI – La XI edizione de La Leggerezza della Scultura aderisce alla XII giornata del contemporaneo dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Patrocini: Regione Piemonte, Comune di Cerrina, I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Ministero BB.AA.CC., Direzione Generale dei Beni Librari e degli Istituti Culturali. Contributi: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Inaugurazione mostra: sabato 15 ottobre 2016, ore 17,00. All’inaugurazione saranno presenti: gli artisti invitati, Carla Crosio, curatrice della mostra, Anselmo Villata, Presidente I.N.A.C., Aldo Visca, Sindaco di Cerrina. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre 2016, dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 17,00; sabato e domenica su appuntamento. L’ingresso alla mostra è gratuito.
“Anziani insieme” a Cavagnolo
L’Amministrazione Comunale di Cavagnolo, come da tradizione, organizza la 34° edizione della manifestazione “Anziani Insieme” che ha come obbiettivo passare una giornata insieme a persone che magari non si incontrano abitualmente durante il resto dell’anno. La domenica individuata è il 23 Ottobre con il ritrovo presso la chiesa parrocchiale di Piazza Vittorio Veneto per la Santa Messa officiata dal parroco Don Desirè. Dopo la celebrazione religiosa nel salone Parrocchiale l’Amministrazione incontra gli Anziani affrontando tutte le tematiche inerenti il nostro territorio, sarà una importante occasione di confronto e informazione. Alle ore 12,30 c’è il pranzo ristorante Leon D’Oro in via Martiri della Libertà. Il menù si potrà ritirare presso l’ufficio Anagrafe dove si deve dare l’adesione versando la quota stabilita che risulta essere di € 8 per gli Anziani nati fino al 1946 (anni 70 anche se non compiuti) di € 32 per gli accompagnatori e di € 16 per i ragazzi fino a 12 anni.
Spiega il sindaco Mario Corsato: “Quest’anno a differenza degli anni scorsi non sarà inviata la lettera a tutti gli anziani che ne hanno diritto circa 450, ma la manifestazione sarà pubblicizzata con appositi manifesti e tramite gli organi di stampa locali che sono sempre attenti alle iniziative del territorio, questa nuova formula ci permetterà di risparmiare circa 450,00 € di spese postali, contiamo anche sul passaparola”.
Massimo Iaretti
“In marcia con i Cacciatori delle Alpi”
Le bellezze naturali nei boschi intorno a Brozolo saranno le protagoniste, domenica 16 ottobre, di “In marcia con i Cacciatori delle Alpi”. Si tratta di una manifestazione ludico – motoria, non competitiva, a passo libero, aperta a tutti ed affiliata alla Fiap che si svolgerà su percorsi differenziati di tre, sette, dieci e quindici chilometri. Ad organizzarla sono il Comune di Brozolo e l’associazione Amici dei Sentieri. Il ritrovo è, alle ore 7.30, in piazza Radicati Brozolo, la partenza è prevista tra le 8 e le 9 e la chiusura dell’evento intorno alle 14. Sono previsti contributi di partecipazione di euro 2,5 per i tesserati e di euro 3 per i non tesserati. Le iscrizioni si chiuderanno, per i gruppi, alle 19 di sabato 15 ottobre e per i singoli potranno essere effettuate in loco sino alla partenza delle 9 di domenica. Ai gruppi verranno assegnati premi in specialità gastronomiche locali, a scalare secondo le presenze. I Cacciatori delle Alpi, cui è dedicata la camminata, furono il gruppo di volontari che venne creato nel 1859 nella seconda guerra di indipendenza e furono posti al comando di Giuseppe Garibaldi.
(foto: il Torinese)
Massimo Iaretti
Brusasco, servizi associati per la scuola
Il Comune di Brusasco ha ospitato una riunione dei sindaci e o dei loro delegati dei comuni che aderiscono alla convenzione in forma associata dei servizi di istruzione secondaria, assistenza scolastica, refezione. Si tratta di Brusasco, il cui sindaco Luciana Trombadore è il capofila, Brozolo, Cavagnolo (ma non erano presenti rappresentanti dell’amministrazione all’incontro), Lauriano, Monteu da Po e Verrua Savoia. Sono stati esaminati il conto consutivo dell’anno scolastico passato ed analizzati i prospetti per il riparto delle varie spese.
Massimo Iaretti
Consigli troppo rapidi
TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’ / di Paolo Michieletto
Si guarda e si osserva sovente nei vari media una miriade di suggerimenti per ottenere rapidamente tutto ciò di cui si ha bisogno: affermazione sociale tramite un’auto, importanza nel gruppo tramite una bevanda, connessione con il mondo tramite reti più o meno potenti. Nulla di male se chi le utilizza ne trae beneficio, ma quando si tratta di rimedi per risolvere alcuni problemi di natura fisico-estetica qualche dubbio deve attraversarci.
Il corpo umano è una macchina ben congegnata che alcuni ritengono derivata da un dubbio “primate” e altri un dono di molecole assemblate da una divinità superiore. In ogni caso ha meccanismi sofisticati che non possono non subire sbalzi rapidi senza soffrirne.
Alcuni prodotti garantiscono il risultato che promettono in poco tempo, così come alcuni metodi. Funzionano? Probabilmente sì e non è il caso di generalizzare. L’unica cosa certa è che tutto ciò che avviene in fretta nel nostro corpo altrettanto in fretta se ne va… .
Il nostro corpo richiede tempo per le modifiche così come anche le applicazioni pratiche (correre, attività con i pesi, andare in bicicletta, nuotare, ecc. ) necessitano di particolari accorgimenti tecnici per poter essere svolti bene. Chiunque in questo campo Vi suggerisca che bastano pochi minuti al giorno per diventare fenomeni è probabile che “menta sapendo di mentire”, ma tant’è, di qualcosa si deve pur vivere, ma non alle spalle della salute degli altri.
Ci vuole tempo per ottenere risultati ma a volte la colpa non è di chi propone, ma di chi chiede: siamo sicuri che non sia la domanda a creare l’offerta e non viceversa? Ossia, che non sia proprio chi ne ha bisogno che “ha fretta” o non voglia fare i necessari sacrifici (fare qualcosa di sacro, in etimo) per il proprio corpo-salute-estetica? Talvolta si combinano insieme, e la poca voglia e la necessità economiche dei “suggeritori di salute” creano il cocktail peggiore.
Il tempo è galantuomo ed è anche saggio. Avere fretta e credere che tutto sia possibile in poco tempo è quasi come credere al Gatto e la Volpe, e non farsi “portare in braccio” un dovere morale.
Da queste pagine cominceremo tra breve a dare notizie in merito a ciò che la rubrica dice: uno sport più sano, e a tutti i livelli. Persone capaci ce ne sono, ma facciamo bene attenzione a cosa sono capaci…di fare per vivere!
Paolo Michieletto
Treno Torino-Milano travolge e uccide uomo
Il treno regionale Milano-Torino all’altezza della stazione di Porta Susa ha travolto e ucciso un uomo poco dopo la mezzanotte. Probabilmente la vittima era sdraiata sui binari e il macchinista non ha potuto evitare l’urto. 50 le persone che viaggiavano sul convoglio e che sono scese a Porta Susa per proseguire con i mezzi pubblici. Le indagini sono affidate alla polizia ferroviaria.
(foto: il Torinese / archivio)
Il rapporto “Italiani nel mondo 2016”, redatto dalla fondazione Migrantes e presentato in questi giorni, fotografa i “nostri” flussi migratori, dove fanno irruzione i giovani che erano appena nati o erano adolescenti allo scoccare del Duemila. Infatti, la fascia anagrafica che va tra la maggiore età e i 34 anni è quella più soggetta all’emigrazione. Del resto,già ora, un italiano su dodici vive al di fuori dei confini nazionali. In totale gli italiani residenti all’estero sono poco più di 4 milioni e ottocento mila. Sarà pure la libertà di movimento in Europa e la percezione – soprattutto per i più giovani – che la mobilità rappresenta un fenomeno normale e positivo, sarà la crisi o sarà che all’estero il lavoro offerto è più stabile e meglio pagato , resta il fatto che il numero di persone che lasciano l’Italia continua a crescere. In dieci anni, coincidenti più o meno con l’inizio della lunga crisi , il numero di persone residenti all’estero è aumentato del 54%, passando da tre milioni a 4,8 milioni, il 7,9% della popolazione. Molti tra costoro sono gli emigranti di vecchia data, ma il milione e 800mila persone in più sono una nuova generazione che è partita. Oggi l’emigrazione non è più la stessa di un tempo: ai bastimenti con la terza classe che – per dirla come De Gregori in “Titanic” – costava “ dolore e spavento” si sono sostituiti i voli low cost e le videochiamate, la globalizzazione e un’idea più precisa del mondo. Ma resta, tutto intero, il problema di fondo: un paese, il nostro, che perde parti importanti senza attrarre immigrazione qualificata, cosa che altri paesi – più dinamici e capaci di sviluppare politiche in tal senso – sanno fare e fanno. Storicamente, il più grande esodo della storia moderna è stato quello degli Italiani. A partire dal 1861 sono state registrate più di ventiquattro milioni di partenze. Nell’arco di poco più di un secolo un numero quasi equivalente all’ammontare della popolazione al momento dell’Unità d’Italia si avventurava verso l’ignoto. Si trattò di un esodo che toccò tutte le regioni italiane. Tra il 1876 e il 1900 interessò prevalentemente le regioni settentrionali con tre regioni che fornirono da sole il 47% dell’intero contingente migratorio: il Veneto (17,9 %), il Friuli Venezia Giulia (16,1%) e il Piemonte (709 mila persone, 13,5%). Nei due decenni successivi il primato migratorio passò alle regioni meridionali. Con quasi tre milioni di persone
emigrate soltanto daCalabria, Campaniae Sicilia, e quasi nove milioni da tutta Italia. Tra l’inizio del secolo scorso e lo scoppio della prima guerra mondiale, altri 831 mila piemontesi cercarono fortuna in altri paesi ( il 9,5% del fenomeno migratorio di quel periodo). Si può distinguere l’emigrazione italiana in due grandi periodi: quello dell’appena citata “grande emigrazione” , tra la fine del XIX secolo e gli anni trenta del Novecento (dove fu preponderante l’emigrazione verso il continente americano) e quello dell’emigrazione“europea”, che ha avuto inizio a partire dagli anni cinquanta. Un fenomeno esteso, con una dimensione importantissima: nessun altro paese europeo ha avuto un flusso costante di emigranti per un periodo così lungo. Questa realtà dovrebbe far riflettere in tempi in cui l’Inghilterra del “dopo-Brexit” – dopo la lotta alla presunta invasione di “extracomunitari” – considera “invasione” anche l’arrivo di altri cittadini europei, italiani compresi.
E annuncia un giro di vite ai permessi di lavoro e studio. Tutto ciò in un’Europa dove sono tornati i muri e il filo spinato, mentre alle frontiere del mare continua la pressione dei disperati in fuga dalle guerre o in cerca di migliori condizioni di vita. Oggi, non solo tra i sudditi della Regina,si richiedono nuove barriere, non più fisiche ma legali, alla libera circolazione di uomini e di mezzi. Il trattato di Schengen, che di questa libertà era stato la bandiera, è sottoposto a pressione e rischia di saltare. E con il trattato l’idea stessa d’Europa. Un tempo, per gli italiani, la valigia è stata il simbolo dell’emigrazione. E l’arrivo nella baia di New York, dopo aver viaggiato per quasi un mese sulle “carrette del mare”, coincideva con l’essere sbarcati ad Ellis island ,l’isolotto alla foce del fiume Hudson dove tutta una serie di norme – come quelle in vigore oggi – operavano una drastica selezione. A quel tempo, come ha scritto in un bel libro il giornalista Gian Antonio Stella (“L’Orda”) “gli albanesi eravamo noi” e “ci rinfacciavano di aver esportato la mafia” e “ci facevano pesare addosso secoli di fame e ignoranza“. Un tempo che era solo ieri. Nonostante siano passati poco più di cent’ anni, tanti hanno dimenticato o fanno finta di non sapere che gli italiani erano né più né meno vittime della xenofobia verso gli “altri” come lo sono gli immigrati di oggi.
Marco Travaglini
Spettacoli, convegni, iniziative di solidarietà e soprattutto moltissimi libri: il centro di Torino si è trasformato nella libreria a cielo aperto più grande del mondo, con due chilometri di volumi, di ogni genere. Portici di Carta, la manifestazione promossa dal Salone del Libro a cui partecipano 127 librai ed editori festeggia i dieci anni di vita, la stessa età del Circolo dei Lettori di Torino. Le due realtà culturali si sono date appuntamento sabato in piazza San Carlo per una grande festa di compleanno, all’insegna di parole, musica e dj set con scrittori, musicisti, librai ed editori. ‘Un libro per ri-costruire’ è l’iniziativa promossa da Città e Protezione civile che permette a chi compra un libro di donarlo per le biblioteche dei luoghi colpiti dal terremoto della scorsa estate.
Nella serata di venerdì 7 ottobre, convocati dal sindaco di Cavagnolo Mario Corsato, si sono incontrati i presidenti delle Associazioni Cavagnolesi promotrici della iniziativa “ Amatriciana solidale” svoltasi il 16 settembre scorso e finalizzata alla raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Durante l’incontro, tenutosi presso la sala Consigliare del Comune di Cavagnolo, che ha patrocinato l’iniziativa, si è quantificato l’importo raccolto durante la serata che risulta essere così composto; n. 407 porzioni di pasta e dolce serviti per un importo di € 4070,00 di € 90,00 per la vendita aggiuntiva del vino, ulteriori offerte di cittadini e Associazioni € 780,00 offerte raccolte durante la partita del trofeo Trincavena € 90,00 per un totale di € 5030,00. Le spese sostenute sono state coperte dal Supermercato Crai con l’offerta della pasta 52 chili, dal Supermercato Simplj con l’offerta della passata di pomodoro 50 chili, il formaggio Parmigiano e Pecorino è stato offerto da Manghi Mauretta. Il restante della spesa è stato coperto dalle Associazioni Cavagnolesi pertanto l’importo raccolto sarà interamente versato. I presidenti dei vari sodalizi hanno concordato di versare la somma raccolta al Comune di Arquata del Tronto ( Ascoli Piceno) sul conto aperto dallo stesso Comune. Il Comune di Cavagnolo e le Associazioni Cavagnolesi PRO LOCO, POLISPORTIVA, ALPINI, AVIS, AIDO, GAT, UNISPORT E GRUPPO SCAUT ringraziano tutti i numerosi partecipanti alla serata e tutti quelli che con le loro offerte hanno fatto sentire la vicinanza dei Cavagnolesi al dramma che stanno vivendo le popolazioni colpite dal sisma. Nella mattinata di sabato 8 ottobre il sindaco di Cavagnolo ha raggiunto telefonicamente il collega di Arquata per informarlo del versamento che potrà essere utilizzato secondo le priorità, che sono molte, individuate dalla stessa Amministrazione di Arquata. Il primo cittadino di Arquata saluta nel ringraziare i Cavagnolesi ha detto che sarà sua cura documentare come sono stati impegnati i fondi donati.
I.M.