Ottobre 2016- Pagina 23

Magliano e Leo : “coinvolgere il territorio in Torino Spiritualità”

TTORINO SPIRITUALITA CIRCOLO LETTORIorino Spiritualità, le realtà del panorama spirituale, filosofico e religioso del territorio saranno coinvolte nella fase organizzativa della prossima edizione

La direttrice Maurizia Rebola ha accolto la nostra proposta impegnandosi per la prossima edizione a tenere in considerazione i gruppi e le associazioni spirituali per un momento di confronto strategico in fase di elaborazione del programma 2017. Ieri, in occasione della seduta della V Commissione (Cultura e Sport) del Consiglio Comunale di Torino, abbiamo Leo33sottoposto all’attenzione della direzione di Torino Spiritualità e della Giunta del Comune di Torino l’idea di coinvolgere, già a partire della fase organizzativa della prossima edizione di Torino Spiritualità, le realtà del panorama religioso, filosofico e spirituale di Torino e del Piemonte. Maurizia Rebola, direttrice della manifestazione, ha accolto la proposta, dicendosi d’accordo alla calendarizzazione di incontri di discussione con gli esponenti di questi soggetti culturali e religiosi già in fase di costruzione del programma dell’edizione 2017. Un confronto preventivo con i soggetti spirituali e religiosi torinesi e piemontesi potrà essere utile per rendere la prossima edizione di Torino Spiritualità, manifestazione eccellente per magliano 2organizzazione e contenuti, ancora migliore. La nostra richiesta nasce dalla considerazione che gli appuntamenti di contenuto squisitamente spirituale, filosofico o religioso nel programma di Torino Spiritualità sono a oggi, paradossalmente, pochi. Abbiamo peraltro sottolineato l’opportunità di concepire la partecipazione a Torino Spiritualità delle realtà del panorama spirituale, filosofico e religioso di Torino e del Piemonte non come mera e graziosamente concessa adesione a un contesto già stabilito da altri, ma in quanto fautrici di un apporto vero e attivo già nella fase di elaborazione dei programmi. La stessa Torino Spiritualità 2017 ne gioverebbe, accogliendo tra i suoi costruttori alcune delle realtà cittadine e regionali tra le più titolate a parlare di, e proporre, percorsi di spiritualità.

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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Giampiero Leo – Esperto per la Commissione Cultura e Sport

Un disco e un asteroide, tutto torinese. Due domande al Piccolo Circo Barnum

barnumSapevate che esiste un asteroide che porta il nome di un paesino del torinese, Angrogna? E sapevate che qualcuno ci ha fatto sopra un disco? Il disco porta il nome dell’asteroide, 8420 Angrogna, gli autori sono i ragazzi della band Piccolo Circo Barnum. Per saperne di più gli ho fatto un paio di domande.

 

Che cos’è e come nasce Piccolo Circo Barnum ?

Davide per Piccolo Circo Barnum: “Il Piccolo Circo Barnum è la sintesi delle urgenze espresse e condivise dai suoi componenti: Davide Bertello (voce, chitarra acustica), Alessandro Savino (chitarra elettrica, slide, e-bow, cori) e Andrea Astesana (basso acustico fretless, stomp box). Siamo un trio dedito a fondere sonorità acustiche ed elettriche dai tratti western-psichedelici, con sguardi intimi e visioni collettive, che affiorano tra le suggestioni evocate dai testi. Ma potrebbe essere altro. Una seconda vita, custodita su un palmo, alla pioggia e alle stelle. Il nostro progetto nasce per consolidare unità di intenti e per dar seguito a precedenti esperienze. Su tutte, il percorso affrontato con il Grande Circo Barnum, rock band spontanea e rumorosa che chiuse il suo ciclo con l’album (d’esordio e di commiato) “L’ascesa incontrastata e poi subita della maschera di pluto“, pubblicato nel 2007 per Baracca&Burattini, distribuito da Audioglobe. Ripartirà successivamente, sotto traccia, il cammino che condurrà al Piccolo Circo Barnum e più recentemente alla pubblicazione di “8420 Angrogna“, EP ispirato ai cieli stellati, e ai cambi di prospettiva che sanno suscitare”.

 

Non sapevo che esistesse un asteroide con il nome di un paesino del torinese! Mi racconti la storia di Angrogna? dell’asteroide e del vostro disco, ovviamente!

 “La copertina del disco ritrae gli alberi che circondano la casa in cui vivo, rivoltati al contrario ed immersi nel cielo stellato “di Angrogna”. Per dire come il più ampio contesto che ci ospita non preveda rimandi a concetti o convenzioni rapportabili al basso o all’alto. Quando mi trovai ad osservare le immagini prodotte dal telescopio spaziale Hubble che svelano la nascita di nuove stelle (riproducono le colonne di gas interstellare ora note come “pilastri della creazione”) potei percepire che in un altrove lontanissimo, ma realmente esistente e a noi contemporaneo, la vita si ricrea. E questo accade proprio mentre noi ci interroghiamo (o non ci interroghiamo) su quale possa essere la chiave con cui interpretare il mistero, dando risposte cieche e talvolta scontate.

La scelta del titolo trae spunto dall’omonimo asteroide “8420 Angrogna”, frammento di unità annoverabile tra i cosiddetti pianeti minori e localizzabile nel “nostro” sistema solare o più precisamente nella fascia principale degli asteroidi, tra le orbite di Marte e di Giove. E’ stato scoperto e classificato nel 1996 presso l’Osservatorio Astronomico di Prescott (USA) da Paolo Gustavo Comba, matematico ed astronomo italiano originario di Angrogna, “small mountain village situated on Cottian Western Alps”, come citato sulle note biografiche riportate sul certificato di attribuzione della sigla astronomica. Mi sono inoltre imbattuto in un dettaglio curioso: nei periodi più impegnativi e prolifici, P.G. Comba (ha scoperto circa 1000 corpi celesti!) trascorreva nel suo osservatorio di Prescott ben 13 notti al mese, dedicate ad osservazione e analisi. Anche noi crediamo di aver sfiorato ritmi simili durante la fase di concepimento del disco. Non è una magnifica attrazione, la notte?”

 

Maria Cristina Strati

AL VIA GLI ITINERARI URBANI ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ CHE CAMBIA

Sulla scia del grande successo di pubblico ottenuto dagli itinerari urbani delle precedenti stagioni, con l’arrivo dell’autunno l’Urban Center Metropolitano propone nuovi appuntamenti che condurranno i cittadini torinesi alla riscoperta della propria città attraverso luoghi insoliti e prospettive inedite. Si parte da La città condivisa il 15 e il 19 ottobre

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Dalla metà degli anni ’90, Torino ha affrontato i temi della rigenerazione e del recupero urbano avviando sperimentazioni di successo, introducendo nuovi strumenti e facilitando lo sviluppo di una serie di iniziative pilota, spesso promosse in partnership con altre istituzioni pubbliche, fondazioni bancarie e di impresa, imprese sociali e associazioni. Provando a rispondere alla domanda abitativa di chi si trova in una situazione temporanea di vulnerabilità sociale ed case-porta-palazzoeconomica, e a misurarsi con i temi della multiculturalità, del welfare urbano e dei servizi alla collettività, questo tipo di azioni hanno contribuito alla definizione di una moderna cultura dell’abitare condiviso e dello stare assieme, favorendo la nascita di nuovi luoghi di incontro e di riferimento per i cittadini. Urban Center propone un percorso a piedi e con il trasporto pubblico alla scoperta di nuove forme di socialità e declinazioni dello spazio attraverso alcune delle più recenti esperienze nell’ambito del co-housing, dell’abitare sociale e dei servizi di quartiere.

 

Le visite in programma:

sabato 15 ottobre ore – 10,30

mercoledì 19 ottobre – ore 16,30

 

Itinerario:

RITROVO// partenza da Urban Center Metropolitano in Palazzo di Città 8f

Numero Zero – Piazza della Repubblica

Luoghi Comuni – Porta Palazzo

Luoghi Comuni – San Pio V

Lombroso 16

ARRIVO//Casa del Quartiere San Salvario

 

Durata: 2 ore

Trasporto: tram (linea 4)

 

Iscrizioni:

Entro le ore 18 del giorno antecedente all’itinerario scelto

Prezzo: 5 € (incluso il biglietto del tram) oppure 4 € per chi dispone già dell’abbonamento

Gruppi di massimo 15 persone

 

Per entrambe le visite è necessaria la prenotazione. Per informazioni e iscrizioni scrivere a visiteguidate@urbancenter.to.it oppure telefonare allo 011/5537950

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www.urbancenter.to.it

info@urbancenter.to.it

No Tav, 47 richieste di condanna per 150 anni di carcere: “Fu una chiamata alle armi”

tav 333Richiesta di condanna per tutti gli imputati da parte del procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, al maxi processo per gli scontri no tav  in Valle di Susa del 2011. Gli imputati erano 53,  5 posizioni sono state stralciate e verranno giudicate in un processo separato. La somma complessiva delle condanne, 47 in tutto,  supera i 140 anni di carcere. E’ stata inoltre richiesta la condanna degli imputati che in primo grado erano stati assolti. L’ansa riporta così le osservazioni di Saluzzo: “Nessuno di loro ha preso le distanze dai gravissimi episodi del 27 giugno 2011, durante lo sgombero del presidio No Tav alla Maddalena di Chiomonte, e del 3 luglio 2011, quando attivisti giunti da tutta Italia si lanciarono all’assalto delle recinzioni appena installate. In questa occasione vi stata una vera e propria chiamata internazionale alle armi”.

(foto: archivio il Torinese)

Il genio piemontese premiato in Usa

bandiera-usaSono quattro gli scienziati piemontesi, che lavorano negli Usa, selezionati fra i finalisti dei riconoscimenti Issnaf Award. I premi  saranno consegnati il 18 ottobre prossimo nell’ambasciata italiana a Washington. L’ Issnaf Fondazione conta 4mila scienziati e accademici italiani attivi in Nord America. Gli insigniti sono Silvia Balbo, Valentina Minieri, Marta Pallotto e Marco Pavone. Silvia Balbo, 40 anni, docente alla University of Minnesota, laureata all’Università di Torino, studia il meccanismo attraverso il quale agenti endogeni, come il fumo, possono creare danni al Dna tali da innescare l’insorgere del tumore. Minieri, 33enne torinese, laureata anche lei a Torino, ricercatrice a Philadelphia, si occupa di leucemie. Pallotto, marchigiana di 35 anni, ricercatrice nel Maryland, studia i neuroni che si rigenerano e come si connettono con gli altri. Creare robot in grado di riparare un satellite o di montare oggetti complessi nello spazio, è l’oggetto della ricerca di Pavone, torinese di 36 anni, laureato a Catania

A tutta birra! Da giovedì la II edizione di Oktoberfest Torino

Èbirra la Bierfest più grande d’Italia: occupati gli oltre 20.000 metri quadri dell’Oval Lingotto. Da quest’anno presente anche il caffè, grazie alla collaborazione con la Fondazione Piemontese Ricerca sul Cancro.

 

Dal 13 al 23 ottobre torna all’Oval Lingotto di Torino la versione italiana del più famoso festival popolare del mondo dedicato alla birra. L’appuntamento è con la seconda edizione di OktoberfestTorino, una grande festa che farà vivere al capoluogo piemontese l’atmosfera e la tradizione dell’evento che ogni anno, tra settembre e ottobre, richiama a Monaco di Baviera oltre 7 milioni di visitatori, moltissimi dei quali dall’estero.

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L’Oval, ex struttura olimpica di 20.000 metri quadri, ospita la seconda edizione dell’evento che nel 2015 ha registrato la presenza di oltre 170.000 presenze e il consumo di2.600 fusti di birra da 30 litri ciascuno, per un totale di 78.000 litri. Numeri da record, che fanno di Oktoberfest Torino la bierfest più grande d’Italia.

L’inaugurazione di giovedì 13 ottobre

“O’zapft is!” Con questa frase, un po’ misteriosa anche per chi sa bene il tedesco, il sindaco di Monaco apre ogni anno la grande festa della birra di Monaco. Che festa è? E cosa significa “O’zapft is”? La frase è in dialetto bavarese, con cui dal 1950 il Primo Cittadino di Monaco dà il via ufficiale alla festa, aprendo, anzi rompendo la prima botte nella tenda della Schottenhamel. Questa frase, a Monaco, è una sorta di parola magica che significa: “che inizi la festa”, “che comincino le danze!”.

A questo punto dai gradini della statua della Baviera vengono sparati dodici colpi di mortaretto che segnalano agli osti che è possibile cominciare a servire la birra. Nel 1950 il sindaco Thomas Wimmer riuscì ad aprire il fusto di birra inaugurale solo dopo 19 colpi di martello (tuttora record negativo), mentre il record appartiene al sindaco Christian Ude, il più veloce con due colpi di martello.

Anche l’Oktoberfest di Torino rispetterà questa tradizione bavarese, e all’Oval la festa avrà inizio con il rito di apertura del primo fusto: appuntamento alle ore 18.30 di giovedì 13 ottobre. A partecipare all’inaugurazione, oltre agli organizzatori, ci saranno un responsabile dell’azienda HB (birra ufficiale dell’evento), il Console onorario di Germania Dott. Marsano e l’Assessore al Commercio della Città di Torino Alberto Sacco.

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La prima giornata sarà scandita inoltre dalla musica live dei Bad Endorf, celebre gruppo bavarese, che giungerà direttamente dall’Oktoberfest di Monaco e che intratterrà il pubblico dalle 19 alle 23.30. A seguire, il dj Set Rock e revival con Dj Koki.

A Oktoberfest Torino anche il caffè, in collaborazione con la Fondazione Piemontese ricerca sul cancro

Durante l’evento, ed è una novità di quest’anno, sarà possibile gustare anche un buon caffè. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, charity partner dell’evento, sarà presente all’Oval con un suo spazio attraverso il progetto “Tieni sveglia la Ricerca“, grazie alla collaborazione con Lavazza e Valmora. Si tratta di una modalità semplice per sostenere con un piccolo contributo la ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, dove quotidianamente oltre 500 persone tra medici, ricercatori e staff sono impegnati contro la malattia.

Tutti i giorni il pubblico potrà quindi recarsi alla postazione, situata lungo le vetrate vicino alle uscite, e sorseggiare un caffè Lavazza offerto dai volontari della Fondazione, in cambio di una donazione libera. Un progetto che raggiunge un concreto obiettivo: il sostegno alla ricerca sul cancro. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro al fine di coprire tutte le fasce orarie dell’evento valuta eventuali disponibilità di volontari. Per candidarsi come volontario è possibile contattare la Fondazione al seguente indirizzo email: info@fprconlus.it | 011 9933375

Nuova stagione teatrale di Schegge al Cubo Teatro

cubo-teatroRiparte il 22 ottobre la nuova stagione teatrale di Schegge al Cubo Teatro di Via Pallavicino 35, un’edizione che mira alle nuove modalità di fare teatro, senza tuttavia perdere il contatto con le proprie origini: “INforOUT”, aprirsi senza snaturarsi. La rassegna teatrale Schegge, organizzata dall’Associazione Il Cerchio di Gesso con il contributo della Compagnia San Paolo (Maggior sostenitore) nell’ambito della Scadenza Unica 2016 Performing Arts, e il sostegno di Piemonte Dal Vivo (all’interno del progetto Corto Circuito Torino) e Fondazione CRT, giunge alla settima edizione e marca una netta crescita rispetto agli anni precedenti, raddoppiando il numero degli spettacoli, ma mantenendo gli stessi obiettivi e la stessa linea delle precedenti stagioni: portare proposte teatrali incentrate su tematiche civili e contemporanee, spettacoli che possano offrire al pubblico uno spaccato della società attuale, e che spazino per la tipologia dei linguaggi (prosa, teatro di figura, reading musicali, danza, e teatro/danza). Un’edizione che si prospetta quindi molto ricca, a partire dai 12 spettacoli di cartellone, che vedranno protagoniste alcune delle compagnie più interessanti e promettenti del nostro paese, e l’importante presenza in programma di due titoli di Concentrica, il festival del Teatro della Caduta.  Ad arricchire il programma di Schegge IN, si aggiunge la fitta programmazione di Schegge OUT, ricchissima di iniziative, a partire da quelle formative: workshop teatrali di livello nazionale con maestri di comprovata fama; progetti internazionali di collaborazione e co-produzione avviati con il Teatrul Eugene Ionesco (Chisinau, Moldavia) e il Teatr Odwròcony (Cracovia, Polonia); la collaborazione con la Crikoteka di Cracovia per la retrospettiva video sugli spettacoli del grande maestro polacco Kantor, con la regia video, tra gli altri, di Andrzej Wajda; e Crime, un progetto di teatro, video e scienza sulle nuove frontiere della Psicologia Forense. Tra i protagonisti inoltre anche Massimiliano Loizzi con una reinterpretazione drammaturgica dei “Grandi Classici”, tra cui Star Wars e i classici Scespiriani. Da segnalare anche il progetto BLATTE, vincitore del Bando ORA! di Compagnia di San Paolo e la co-produzione di ENTUSIASMOZERO di Fabio Marchisio, con Lorenzo Bartoli.

E ancora, la seconda edizione del progetto “La Corte Aperta”, Festival di teatro popolare andato in scena con grande successo presso i cortili delle case ATC di Corso Farini 32, accanto al Cubo Teatro. Infine rientrano in Schegge Out anche le produzioni e le residenze in cui il Cubo collaborerà alla produzione di opere teatrali e coreutiche interne ed esterne mettendo a disposizione il proprio spazio e le proprie attrezzature.

Eccoci, ancora. Sono passati 7 anni dalla prima edizione di Schegge – racconta Girolamo Lucania – Anni intensi, carichi di passione e di un modo di fare teatro che nel tempo è cresciuto e maturato, attento alle tendenze della scena nazionale, ai linguaggi e ai temi del contemporaneo, e allo stesso tempo attento al pubblico, propellente con cui dialogare, agire e condividere. La 7° edizione di Schegge è ricca di proposte dentro e fuori dal Cubo. Gli spettacoli passano da 7 a 12, con una selezione eclettica che affianca artisti affermati a giovani compagnie di talento, a cui si aggiungono due titoli che fanno parte di Concentrica, il Festival del Teatro della Caduta, a sottolineare una bella collaborazione con uno dei teatri del nostro territorio. Oltre a Schegge, il Cubo si arricchisce di altri progetti, che vi invitiamo a seguire: la 2° Edizione della Corta Aperta, i Grandi Classici dei Mercanti di Storie, i Racconti d’Inverno, le residenze, le produzioni, la proposta formativa, e molto altro. In for Out significa questo: aprirsi senza snaturarsi, immaginare nuovi modi di fare teatro utili e necessari, dialogare con il pubblico e con chi ci sta intorno. Tutto questo sarà possibile grazie alla Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore di Schegge, e alla Fondazione Piemonte dal Vivo che ci sostiene per il 4° anno. E naturalmente grazie al nostro pubblico, fondamentale in questa crescita con la sua presenza e il suo calore. Si prospetta un anno pieno, intenso. Insieme. Vi aspettiamo!

Grimaldi (SEL): anche in Piemonte nessuna obiezione di coscienza nei Consultori

Approvato in Consiglio Regionale l’ordine del giorno presentato dai consiglieri GRIMALDIGrimaldi, Accossato, Allemano, Appiano, Baricco, Boeti, Conticelli e Chiapello sulla piena applicazione della legge 194 e sui consultori piemontesi. Il 3 agosto di quest’anno, il Tar del Lazio ha stabilito con una sentenza che nei consultori pubblici della Regione non ci possano essere obiettori di coscienza: i medici che lavorano in queste strutture devono garantire alle donne che scelgono di abortire i certificati necessari per l’operazione; inoltre non possono opporsi alla prescrizione dei contraccettivi, compresi quelli di emergenza.

La sentenza boccia il ricorso dei movimenti per la vita contro il Decreto di Zingaretti del 12 maggio 2014, con cui la Regione Lazio ha ridefinito e riordinato le attività dei Consultori Familiari regionali, ribadendo che l’obiezione di coscienza “riguarda l’attività  degli  operatori  impegnati  esclusivamente  nel  trattamento  dell’interruzione  volontaria  di  gravidanza”  e  sottolineando che “il personale operante  nel  Consultorio  è  tenuto  alla  prescrizione  di  contraccettivi  ormonali,  sia routinaria  che  in  fase  post-coitale,  nonché  all’applicazione  di  sistemi  contraccettivi meccanici”.

La Legge regionale piemontese sui servizi consultoriali (n. 39 del 9 luglio 1976) stabilisce  che  il  servizio  ha,  fra  le  altre,  la  finalità  di “fornire  alla  donna  l’assistenza  nei  casi  di interruzione spontanea  della  gravidanza  e  nei  casi  di  interruzione  ammessa  dall’ordinamento giuridico avvalendosi  delle  strutture  abilitate  a  tale  scopo”. Tuttavia, il dilagare dell’obiezione di coscienza sull’interruzione di gravidanza e altre pratiche contraccettive è un fenomeno gravissimo. In Piemonte i medici obiettori sono il 67,4%, il 48,3% fra gli anestesisti e il 27,4% fra il personale non medico.

Come noto, la Legge n. 194 del 22 maggio 1978 sancisce che, in caso di obiezione, “gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza” e la Regione deve “controllare e garantire la attuazione anche attraverso la mobilità del personale”.

“Abbiamo proposto con un atto di indirizzo,” – prosegue Grimaldi – “di aggiornare la legge sui servizi consultoriali e rendere stringente il divieto di obiezione nei consultori. Bisogna spiegare ai movimenti per la vita che la certificazione dello stato di gravidanza e la certificazione della volontà della donna di interrompere la gravidanza non possono essere rifiutate, perché non hanno a che fare con l’interruzione materiale della gravidanza e rientrano invece nell’assistenza «antecedente e conseguente all’intervento» citata dalla 194, una legge che in molti, troppi modi, si cerca di non applicare. Chiediamo inoltre che si completi entro un anno un’analisi sulla piena applicazione della 194 nella nostra regione e sullo stato dei nostri consultori”.

Fiat Torino batte Consultinvest Pesaro 83-79

auxilium-manital1ALLA PRIMA USCITA IN CASA DELLA STAGIONE LA SQUADRA NON DELUDE IL SUO PUBBLICO E VINCE

Domenica 9 ottobre Fiat Torino è stata chiamata ad esordire in casa in un match delicato contro una avversaria determinata e ben conosciuta che aveva già incontratoall’ultima partita della stagione scorsaIn questa stagione, il ‘volto’ della squadra torinese è cambiato molto grazie ai numerosi nuovi inneschi e, come già la scorsa partita contro Avellino, anche domenica contro Pesaro sono emerse alcune difficoltà di gioco dovute a schemi e meccanismi non ancora assimilati perfettamente dai nuovi arrivi. La squadra di casa è, comunque, riuscita a mantenere alta la concentrazione nei momenti in cui gli ospiti erano avanti ed a portare a casa i primi due punti della stagione, seppure sofferti.

Ottime le prestazioni degli esperti DJ White (3) e Chris Wright (2) per il loro apporto nei momenti di vitale importanza nella crescita di Torino.auxilium-mister

I primi dieci minuti sono stati di grande equilibrio con buone giocate in attacco ed in difesa da parte di entrambe le formazioni. Nei secondi dieci minuti, invece, Torino è andatasotto di cinque punti, per poi riprendersi grazie ad alcune giocate del neo acquisto Alibegovic (5). Il primo tempo si è chiuso con la squadra di casa avanti 41 a 40.

Nel secondo tempo, Fiat Torino è entrata in campo più contratta e meno attenta ed è andata sotto di otto punti, ma negli ultimi dieci minuti di gara, grazie ad un’ottima difesa, gli uomini di Vitucci sono riusciti a capovolgere il risultato,prima raggiungendo Pesaro e, poi, chiudendodefinitivamente il match avanti di quattro punti.

Prossimo match fuori casa contro Capo d’Orlando.

Domenica 23 ottobre alle ore 18.15Fiat Torino tornerà in casa al Pala Ruffini contro Vanoli Cremona.

auxilium-mani-2Così il coach Vitucci alla fine del match: “Abbiamo offerto una grande reazione nell’ultimo quarto e questo ha fatto la differenza. In futuro dovremo fare meglio tante cose, soprattutto essere più efficaci sui rimbalzi offensivi. Ne abbiamo subiti 13 e sono veramente troppi. Lo scotto del noviziato per quanto concerne alcuni nostri elementi non si può non pagare, ma sono certo che quando la squadra li metterà nelle condizioni migliori per realizzare cambieranno anche le percentuali.

Ed ancora: “Dovremo allungare i momenti positivi che da 18-20 minuti a partita dovranno salire. Quindi lavorare sui rimbalzi. Due punti in ogni caso di grande valore per tutti noi”.

Manuela Savini

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Queste le formazioni:

Auxilium Cus Manital Torino

Wilson 0, Harvey 1, Wright 2, White 3, Parente 4,Alibegovic 5, Poeta 8, Washington 17Okeke 18, Fall20Mazzola 21, Vitale 23; all. Vitucci

Pesaro Cantù

Fields 18, Gazzotti 3, Cassese ne, Thornton 10,Jasaitis 8, Ceron 8, Bocconcelli ne, Jones 22, Serpillo ne, Nnoko 7, Zavackas 3, Harrow; all. Bucchi.

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“Appendino d’Arabia” firma accordo con Dubai per lo sviluppo dell’economia green

laurence-o-tooleLa sindaca di Torino in versione novella Laurence d’Arabia ha fatto storcere il naso alle opposizioni che si sono chieste l’effettiva utilità della missione municipale a Dubai , in occasione del Global Islamic Economy Summit (GIES) che riunisce esperti di livello mondiale in settori importanti dell’industria per affrontare le maggiori sfide e le opportunità per l’economia globale. I primi risultati del viaggio istituzionale si materializzano con un accordo sull’economia green. Da oggi Torino entra a far parte della rete internazionale di enti e istituzioni promossa dalla Dubai Green Economy Partneship, un’organizzazione degli Emirati arabi che promuove l’adozione  di modelli economici per la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso di energie rinnovabili, il riciclo dei rifiuti e l’impiego di tecnologie dello sviluppo sostenibile.

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Presso gli uffici del FDI, Investment Development Agency di Dubai la nostra prima cittadina e il segretario generale della Dubai Green Economy Partnership, Fahad Al Gergawi, hanno siglato un memorandum di collaborazione tra l’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese e la DGEP per ogni iniziativa, progetto o realizzazione che abbia come fine lo sviluppo di una economia con le caratteristiche green.

“Un’ intesa che consentirà alla Città e alle sue imprese di moltiplicare le possibilità, soprattutto in un paese come gli Emirati Arabi Uniti che sempre più stanno assumendo il ruolo di indispensabile piattaforma logistica mondiale”, ha detto Appendino. “Nei prossimi mesi – ha aggiunto – questi contatti verranno inseriti nel progetto Open for Business e, in collaborazione col CEIP di Pierpaolo Antonioli, saranno sistematizzati nel piano di maketing territoriale che proprio il CEIP sta realizzando”.

Dubai-marina-L’intesa, spiega una  nota del Comune, prevede che la Dubai Green Economy Partnership fornisca alla Città di Torino sostegno come partner strategico, diffondendo, mediante newsletter indirizzate ai membri della DGEP, informazioni sulle iniziative dell’Amministrazione comunale finalizzate a favorire la crescita di un’economia a basso impatto ambientale, promuovendo a livello internazionale, soprattutto tra i soggetti fondatori del DGEP, le attività green di Palazzo di Città attraverso campagne di comunicazione, riservando spazi sulle proprie pagine internet e veicolando le notizie con i social network. Dal canto suo, la Città di Torino – già partner del green digital chart delle città europee aderenti a Eurocities – oltre a fornire analogo sostegno sul fronte delle iniziative di comunicazione sotto ogni forma (web, stampa, campagne di comunicazione), si impegna a presentare a potenziali investitori le opportunità offerte dal settore green economy a Dubai.

Chiara Appendino ha inoltre sottolineato che,  “tra gli obiettivi su cui l’Amministrazione sta concentrando i suoi sforzi vi è la necessità di creare le condizioni per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani” Se sono rose (del deserto) fioriranno.