Ottobre 2016- Pagina 14

Grillo: “Fassino ha lasciato un buco enorme”. L’ex sindaco: “Noi sempre trasparenti”

GRILLO 5La Guardia di Finanza stava ancora perquisendo il Comune per reperire documenti sul presunto disallineamento di bilancio tra Comune e società partecipate e già infuriava la polemica politica. Ad accendere le micce il leader pentastellato Beppe Grillo. “Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd. E se Torino sta così, figuratevi Roma, la città del Pd e di Mafia Capitale. Noi stiamo riparando i danni che hanno creato in decenni di malgoverno e illegalità fassino2diffusa. Oggi nessuno del Pd parla, neppure fiatano. Bene. Continuate così. State zitti e lasciateci lavorare”. A stretto giro di posta la replica dell’ex sindaco Piero Fassino: ” Un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti. In ogni caso le politiche di bilancio sono sempre state gestite con rigore e trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi contabili, sottoposto periodicamente agli organismi di verifica contabile, realizzando  sempre gli equilibri di bilancio e in cinque anni una consistente riduzione dell’indebitamento della città di più di 500 milioni. Un lavoro che è sempre stato sempre valutato positivamente dalle principali agenzie di rating”.

Le “alpi ribelli” di Enrico Camanni

camanni1Enrico Camanni – scrittore, romanziere, alpinista – con il suo ultimo libro,“Alpi ribelli – Storie di montagna, resistenza e utopia”,edito da Laterza, propone un  percorso a ritroso nella storia secolare delle Alpi che, da sempre,  sono state rifugio e megafono delle anime libere, contrarie e resistenti. Dai montanari eretici che si sacrificarono con Fra’ Dolcino ai piedi del Monte Rosa, ai partigiani che fermarono i nazifascisti sulle montagne, dal Piemonte al Nordest,  fino ai movimenti contemporanei contro il treno ad alta velocità in Valle di Susa, il libro  di Camanni raccoglie le storie dei montanari e degli alpinisti che seppero disubbidire agli ordini. Disubbidenti che seppero costruire sulle montagne rifugi di resistenza, avamposti di autonomia e laboratori di innovazione sociale. Alpeggi, valli, boschi  come luoghi di rifugio e di “formazione” per generazioni di ribelli che scelsero le “terre alte” come teatro della loro lotta  contro il potere, le sue lusinghe e i suoi inganni, crescendo a quote alte quegli aneliti d’autogoverno che le popolazioni alpine hanno sempre manifestato. Dalla leggendaria lotta di Guglielmo Tell in poi c’è come un filo sottile che lega le terre alpine alla tentazione della ribellione. In oltre settecento anni di storia, le “Alpi libere” hanno avuto seguaci autorevoli e interpreti esemplari. Dai ribelli valdesi della Val Pellice a Tita Piaz, “l’unico socialista della Val di Fassa”, dalla comunità dei minatori di  Cogne agli estensori della “Carta di Chivasso” del 1943, dalla tutela delle minoranze linguistiche alla costruzione di ponti per andare oltre confini e frontiere, come faceva Alexander Langer, il “mite combattente”.  E poi Guidocamanni2 Rossa, sindacalista e scalatore, la giornalista Tina Merlin e la sua inchiesta sul disastro del Vajont, Nuto Revelli, Giovanna Zangrandi e tanti altri e altre. Questo libro racconta le loro storie. Sono voci fuori del coro, animate da idee forse utopistiche, testardamente impegnate a non cedere al consumismo delle “terre basse”. Voci che, di tanto in tanto, riprendono vigore e si manifestano in movimenti dalle forme nuove e dirompenti, rivendicando la loro diversità geografica e culturale. E così le montagne, come un tempo, diventano il rifugio ospitale  di diversi, ribelli, eretici e resistenti. “Cinquant’anni fa qualcuno sognava l’Europa unita e nel sogno immaginava di aprire la frontiera alpina alle merci e alle persone; adesso c’è chi vorrebbe richiuderla con recinti e muri, per impedire il passaggio di chi ha bisogno e viene da molto lontano”, dice Camanni. E fa intendere che, in fondo, non è vana la speranza di una nuova e potente eresia che metta in movimento resistenze contro le intolleranze e solidarietà nei confronti di chi richiede asilo, senza confini tra le montagne.

Marco Travaglini

Gdf al Comune di Nichelino dopo crollo soffitto scuola

finanzaA Nichelino la guardia di finanza ha acquisito oggi alcuni documenti dal Comune in relazione all’inchiesta della procura di Torino sul crollo dell’intonaco dal soffitto della scuola elementare Rodari. Lo scorso 11 ottobre, due bambine rimasero ferite in modo lieve nell’incidente e passarono una notte in osservazione all’ospedale Regina Margherita. A coordinare l’inchiesta è il pm Vincenzo Pacileo, sono  ipotizzati i reati di lesioni colpose e crollo colposo.

Fiamme gialle a Palazzo Civico, la procura indaga sul bilancio comunale del 2015

guardia_finanza_La procura della Repubblica di Torino ha avviato accertamenti sul bilancio del Comune per il 2015, in relazione a una possibile discrepanza tra i conti della società di trasporti Gtt e quelli del Comune. La denuncia politica era partita dalle opposizioni, in particolare dal consigliere Alberto Morano: L’ azienda avrebbe  un credito di 14 milioni di euro che non compare però nella documentazione. La magistratura potrebbe procedere per falso in atto pubblico, mentre anche la procura della Corte dei conti potrebbe avviare accertamenti. La guardia di finanza ha visitato gli uffici in Comune, con l’intento di far luce sulle divergenze fra i conti dell’amministrazione e quelli delle società partecipate.

 

Sull’argomento ecco un articolo del Torinese pubblicato lo scorso 6 ottobre

“LA CONFUSIONE REGNA SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DA PARTE DELLA GIUNTA PENTASTELLATA”

Euro 555.512.528: Morano striglia il Comune per i debiti con Gtt e Iren

di ilTorinese pubblicato giovedì 6 ottobre 2016

morano redazio1E’ sull’onda del disastro che si sta abbattendo sul Comune di Roma e sulla scia degli apprezzamenti che qua e là colleziona il sindaco nostrano del Movimento Cinquestelle , che va in scena lo scontro tra Appendino e le opposizioni del consiglio comunale, (del tutto  in sordina rispetto alla collega romana) pronte a rivolgersi a Corte dei Conti e Procura, se non verrà fatta chiarezza sul Bilancio del Comune 2015 approvato proprio dalla Giunta grillina e che ha fatto inorridire il consigliere –notaio Alberto Morano.

Ieri, in una  Commissione Controllo di Gestione assai vivace tenutasi a Palazzo Civico, in presenza dei vertici GTT, il sindaco con un atto di grande coraggio, è di dovere ammetterlo, ha dichiarato di assumersi tutta la responsabilità politica per l’approvazione di quei bilanci e di risponderne in prima persona sui conti GTT e Infra.To , oggetto della riunione .

comune municipioIl civico Morano e il capogruppo del PD Stefano Lo Russo hanno condiviso la preoccupazione per “il livello di confusione che regna sulla situazione finanziaria da parte della Giunta pentastellata”. I disallineamenti nei conti, i debiti folli verso alcune partecipate e relazioni che dovrebbero far parte della documentazione , assenti, hanno infatti allarmato in primis Morano e poi anche tutte le opposizioni, che adesso attendono le verifiche annunciate dalla Giunta sul Bilancio del Comune 2015  e che dovrebbero servire proprio  a giustificare eventuali errori commessi . In attesa che la Appendino e i suoi si raccapezzino,  Standard&Poor’s definisce un andamento economico “stabile e in continuità con la vecchia Giunta” con  raiting ”BBB”. Intanto ,un post pubblicato sulla pagina Facebook di Morano mostra i conti sballati e  spiega “tecnicamente” il problema , che se non chiarito , avrà gravi ripercussioni sull’amministrazione cittadina.

“L’indebitamento complessivo del Comune di Torino nei confronti del Gruppo Iren (incluso Amiat) appendino manifestoammontava al 31/12/2015 ad Euro 179.256.000 (pag 179 del fascicolo di Bilancio di Iren); quello nei confronti di GTT ad Euro 111.232.000 (di cui per circa 40.000.000, sembrerebbero non esservi gli stanziamenti corrispondenti nei conti del Comune di Torino – pag. 119 del fascicolo di Bilancio di GTT) Infine i debiti del Comune di Torino verso Infra.To ammontavano ad Euro 265.030.000 (pag. 32 del fascicolo di Bilancio di Infra.To). In sintesi il debito del Comune di Torino nei confronti di Iren, Amiat, Gtt e Infra.To ammontava al 31/12/2015 a complessivi  Euro 555.512.528.   STIAMO PARLANDO DI PIU’ DI MEZZO MILIARDO DI DEBITI. Ritengo che sia gravissimo che di questo debito non vi sia traccia nel documento allegato alla relazione di rendiconto 2015 del Comune di Torino e predisposto ( si fa per dire) ai sensi dell’articolo 11 comma 6 Lett. J del D.Lgs. 118/2011 .”

I conti dei grillini non tornano, e nel frattempo il sindaco Appendino il 10 e l’11 ottobre andrà a Dubai per il  Global Islamic Economy Summit , con lo  scopo di coltivare i rapporti tra Torino e le finanze del mondo arabo.

CV

La sindaca Appendino: “Città metropolitana? E’ importante ma va cambiata”

appendino CITTAGORAParola di sindaca: ” Io credo nella Città Metropolitana, proprio ieri abbiamo approvato il bilancio che è un punto di partenza, ma dobbiamo riorganizzare l’ente, trasformare un rischio in un’opportunità, una possibilità di crescita necessaria per garantire servizi essenziali legati all’ambiente, al trasporto e alle scuole”. Chiara Appendino che è anche prima cittadina metropolitana,  questa mattina ha incontrato i dipendenti dell’ente, ai quali ha detto che serve “un’inversione di tendenza da parte del Governo:  la legge Delrio è penalizzante” ha aggiunto. siamo consapevoli delle difficoltà  e vogliamo affrontare di petto questa sfida”.

Semi e cereali: li scopriamo insieme?

cereali-exkiSabato 22 ottobre 2016 dalle ore 15.30 alle 17.30 presso EXKi Stadium in Corso Vittorio Emanuele II 98N ricominciano i laboratori didattici gratuiti di EXKi in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino. L’evento curato dall’Associazione culturale Le Sillabe intende svelare, gioco dopo gioco, la storia e l’impiego dei semi e dei cereali di cui ci cibiamo ogni giorno. Come arrivano grano, farro, miglio, quinoa, le farine, i legumi dal campo alla tavola? Nell’anno internazionale della FAO dedicato ai legumi, il laboratorio mostra come vengono raccolti, lavorati e impiegati i semi e i cereali. L’evento gratuito e aperto a tutti i bambini dai 5 agli 11 anni sarà un’occasione per sviluppare la fantasia e per impastare con le mani storie che profumano di sapori antichi. Al termine del laboratorio, EXKi offrirà a tutti i piccoli partecipanti la merenda gratuita.  L’evento è aperto e gratuito su prenotazione obbligatoria al Circolo dei Lettori

tel. 011 4326827

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A proposito di EXKi

EXKi è la catena di ristorazione veloce che utilizza prodotti naturali e ingredienti freschi, il cui motto è Nature’s Kitchen. Il nome EXKi deriva dal francese “exquis”, squisito e il format nasce in Belgio, con l’obiettivo di creare un nuovo stile di ristorazione rapida ma genuina e bilanciata. Approda in Italia nel 2004, con l’apertura di 6 restaurant-cafè a Torino, e 2 a Milano, con nuove aperture in vista.. EXKi è nel mondo con 80 ristoranti sparsi tra Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia e Olanda. La mission è offrire qualità di prodotti, di servizio e di ambiente unitamente alla genuinità del cibo attraverso ricette salutari ed equilibrate secondo stagionalità e trasparenza degli ingredienti utilizzati.

www.exki.it

TEDxCrocetta “Innovation Ecosystem”

L’evento TEDxCrocetta “Innovation Ecosystem” si terrà il 22 ottobre presso il MAUTO, a partire dalle ore 14:30. TEDx è ormai una realtà consolidata nel nostro territorio e speriamo di poter accrescere sempre più lo spirito delle idee che vanno condivise.

ted

Qualche domanda ai protagonisti

 

Chi siete?

Facciamo parte dell’associazione no-profit Una Mole di Idee, che organizza eventi con licenza TEDx Crocetta sul territorio torinese da alcuni anni. Siamo un eterogeneo gruppo di giovani, che -grazie ai diversi background, percorsi e nazionalità- riusce a lavorare con creatività e a sviluppare idee innovative. Crediamo moltissimo nella mission TED, nel diffondere idee di valore e queste frasi caratteristiche sono perfettamente in linea con i nostri valori: “Leading by example”, “Continuous improvement”, “Sharing”, “Diversity”, e “Cooperation”. Proprio grazie alla passione dei nostri volontari, costruiamo tutto e, unendo le forze, riusciamo a dare voce ai giovani, alle aziende del territorio e alle nuove idee. Cerchiamo sempre di collaborare con produttori e realtà locali, in modo da portare valore aggiunto alla crescita sostenibile del territorio, creando un terreno fertile per lo scambio di idee. Cresciamo insieme, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, spesso mettendoci in gioco al di fuori del nostro campo: abbiamo degli ingegneri che si occupano di Public Speaking e uno scienziato che si occupa di Fundraising.

Qual è la differenza tra TED e TEDx

TED è un’organizzazione no-profit, nata in California più di trenta anni fa, il cui obiettivo principale è quello di diffondere le idee emergenti nei campi “Technology, Entertainment and Design” (da cui l’acronimo TED). Dalla sua nascita, TED ha trattato molte tematiche seguendo sempre il suo motto “IdeasWorth Spreading”, cioè ha sostenuto idee di valore, affinché potessero essere condivise con la sua community. Dal 2009 è possibile tenere ovunque conferenze secondo il formato TED. Questi eventi prendono il nome di TEDx, dove “x” significa eventi TED organizzati autonomamente da comunità locali, su licenza rilasciata da TED. Il progetto TEDx comprende una rete di volontari in tutto il mondo, che raccolgono e rendono disponibili on-line gli interventi realizzati. Gli eventi TEDxvengono organizzati in tutte le città più importanti del mondo, tra cui Torino spicca con il gruppo ormai consolidato diTEDxCrocetta.  I video sono presenti sia sul sito TED.com sia sul canale youtube.com/tedxtalks

 Qual è il vostro prossimo evento?

Quest’anno il nostro evento si terrà presso la sala conferenze del Museo Dell’Automobile, il prossimo 22 ottobre. La tematica scelta, Innovation Ecosystem, ci è molto cara in quanto è un tema attualissimo, che ci ha permesso di portare sul palco delle idee italiane strabilianti. Per noi queste due parole sono diventate un po’ magiche, assumendo un significato profondo che vogliamo condividere. L’innovazione spesso è collegata solamente alla tecnologia ma, in realtà, la si può trovare in moltissimi altri campi: design, medicina, vestiti, musica. A nostro parere, fondamentale è l’innovazione del pensiero:nuove riflessioni possono portare grande beneficio a chi ascolta, aprendo gli occhi su nuove realtà. Tutte queste sorgenti del “nuovo” sono collegate tra loro, si influenzano ed entrano in contatto, poiché sono tutte parti di uno stesso ecosistema. Per noi, dunque, Innovation Ecosystem significa creare nuove comunità globali, condividendo idee e rilasciando l’innovazione in migliaia di discipline differenti, in un processo di fruttuosa contaminazione.

Quali sono le “ideas worth spreading” che vedremo al MAUTO?

A partire dalle 14,30 di sabato 22 ottobre, sul palco del Museo dell’Automobile si succederanno sette interventi live e una performance che vi lasceranno a bocca aperta. Ci sono due giovani intraprendenti, Nicolò Briante e Niccolò Maurizi, che hanno progettato un sistema per condurre l’elettrocardiogramma a basso costo e con questo stanno rivoluzionando il mondo della medicina. Hanno portato il loro progetto nei paesi in via di sviluppo per riuscire a risolvere le problematiche correlate alla mancanza di personale medico. Michele Bertero, invece, ci svelerà come riuscire a ridurre le immense quantità di pesticidi usati attualmente nell’agricoltura, semplicemente con l’aiuto della musica. Tra gli interventi ci sarà anche quello di un designer, Matteo Civaschi, che è riuscito a mettere insieme umorismo e sintesi, dando vita ad un progettomolto originale: Shortology. Federica Maltese ci guiderà in un viaggio verso le origini sconosciute della moda e dei nostri capi di vestiario: vi siete mai chiesti da dove viene il cotone delle magliette che indossate? Quali vite sono state dedicate alla sua produzione? Si parlerà anche di parole molto usate oggi giorno, che spesso si allontanano dal loro significato originario: l’ingegnere Pierluigi Leone ci aiuterà a riscoprirle sotto una nuova luce. Come poi non parlare di materiali innovativi e stampa 3D? Ignazio Roppolo, ricercatore presso l’IIT “cucinerà” per noi il materiale perfetto per ogni nostro desiderio. Avremo anche un ospite speciale, LIA, presentata da Ares Ferrigni; loro ci aiuteranno a capire come, tra pochi anni, dovremo tutti tornare ad essere un po’ agricoltori. Infine, Il grande musicista jazz Giampaolo Casati ci delizierà con la sua performance.

Il Barbiere di Siviglia a Piobesi

figaroPer le celebrazioni dei duecento anni dell’opera IL BARBIERE DI SIVIGLIA (1816-2016) di Gioachino Rossini, la Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” porta in scena il capolavoro rossiniano a Piobesi Torinese (Salone Parrocchiale, Via S. Giovanni Bosco 1) nei giorni di sabato 12 e domenica 13 novembre 2016. La Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” è composta da musicisti che nell’agosto 2014 hanno portato in scena l’opera “L’amico Fritz” di Pietro Mascagni.  Da questa esperienza, è nata la volontà di lavorare stabilmente insieme, seguendo i fasti del famoso “Carro di Tespi” che, nel secondo dopoguerra portava l’opera lirica anche nei più sperduti paesi della penisola italiana. Dopo avere celebrato Rossini in diversi paesi della Valle d’Orcia (Radicofani, Castiglione d’Orcia, Abbadia San Salvatore, Sinalunga, etc.), la Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” approda anche in Piemonte. Personaggi e

figaro2nterpreti : Andrea Fermi, tenore, nel ruolo del Conte d’Almaviva, il basso Fulvio Bussano, piobesino DOC, darà voce al tutore Don Bartolo, il mezzosoprano Paola Cacciatori, specialista nelle opere del Cigno di Pesaro, sarà la scaltra Rosina. Figaro sarà interpretato dal baritono Allan Rizzetti, molto apprezzato nelle opere veriste. Il basso coreano Keebaek Mattia Lee sarà il sornione maestro di musica Don Basilio e ultima, ma non ultima, il soprano Gloria Labbadia interpreterà la vecchia e bisbetica Berta, che in questa edizione dell’opera degli “Amici di Fritz” avrà anche il ruolo di narratrice in alcuni momenti salienti dell’opera.

Il maestro Fabio Silvestro accompagnerà al pianoforte gli Artisti. I costumi sono di Federica Zampini mentre le scene e la regia sono di Marika Petrizzelli. L’iniziativa è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Piobesi. Divertimento assicurato,quindi, in compagnia degli “Amici di Fritz” nell’opera IL BARBIERE DI SIVIGLIA – Piobesi, Salone Parrocchiale – sabato 12 e domenica 13 novembre 2016.

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Costo del biglietto Euro 10,00 – Gratuito per bambini inferiori a dieci anni.

Per informazioni e prenotazioni : biblioteca@comune.piobesi.to.it – Telefono 011/96.57.846

 

“Storie di Fiamma”, staffetta partigiana nella “repubblica” dell’Alto Monferrato

cortiglione-monferratoNel 72° anniversario della Giunta popolare della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato, Cortiglione domenica 23 ottobre ospiterà l’incontro “Storie di Fiamma” (salone Val Rosetta di piazza Padre Pio). L’appuntamento, fissato per le 15 con ingresso libero, vuole essere un omaggio alla staffetta partigiana Elsa Massimelli Scaliti che con il nome di battaglia Fiamma diede il proprio contributo alla lotta di Liberazione nella dell’VIII^ Divisione Garibaldi, 100a Brigata, distinguendosi per l’umanità e il coraggio.L’incontro è promosso da Comune, Unione Collinare Vigne e Vini, Israt, Provincia, Associazione Davide Lajolo, Anpi, Casa della Memoria di Vinchio sotto il patrocinio di Regione e Comitato Resistenza e Costituzione. Per l’occasione verrà presentata la ristampa del libro cortiglio4autobiografico, ormai introvabile, che Elsa Massimelli pubblicò nel 1999 con il titolo “La Storia di Fiamma messaggera partigiana” (edizioni Trauben). Alla stesura del volume contribuì il fratello Dionigi Massimelli (Nestore), commissario politico dell’VIII^ Divisione Garibaldi dal 1° marzo all’8 giugno 1945. La ristampa è a cura degli organizzatori dell’incontro. Durante la giornata saranno tracciati i profili dei due fratelli nati a Cortiglione (classe 1924 lei e 1916 lui) e ripercorsa la storia della Repubblica popolare dell’Alto Monferrato.  Porteranno i saluti istituzionali il sindaco cortiglione-2Gilio Brondolo e Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio Regionale. Seguirà la proiezione di interviste a partigiani della Valtiglione (Dionigi Massimelli, Davide Lajolo, Battista Reggio, Stefano Icardi). Poi spazio alle letture, da parte di alcuni ragazzi del paese, di brani tratti dal libro “La Storia di Fiamma”. L’attrice Patrizia Camatel proporrà il racconto  drammatizzato di una donna di Vinchio sulla morte del partigiano cortiglionese Gino Marino (26 giugno 1944). A Mario Renosio, direttore dell’Israt, sarà affidato il ricordo sulla Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. A seguire l’omaggio a tutti i partigiani di Cortiglione. Conclusioni di Laurana Lajolo, che introdurrà e presiederà la giornata.

La “repubblica partigiana” dell’Alto Monferrato

cortiglio-libroNel corso dell’estate 1944, la progressiva liberazione da parte delle formazioni partigiane di ampie aree di territorio collinare del Basso Piemonte pose al movimento di resistenza l’esigenza di dotarsi di una struttura amministrativa per la gestione delle emergenze quotidiane. Nacquero i Cln comunali, molte giunte comunali furono liberamente elette, in una riscoperta e reinvenzione della democrazia dopo oltre vent’anni di regime fascista. I rinati partiti politici antifascisti trovarono un accordo per la creazione di una Giunta popolare unitaria, che si insediò a Nizza Monferrato il 30 ottobre 1944, con il compito di coordinare l’attività dei diversi Cln e giunte comunali. La zona sottoposta al controllo della giunta comprendeva una quarantina di comuni dell’area compresa tra il Tanaro e le Langhe, in cui operavano brigate appartenenti a cinque divisioni diverse (8a e 9a Garibaldi, 2a e 5a autonome, 8a Gl). Per ragioni di sicurezza, la sede della giunta venne spostata a metà novembre ad Agliano. La giunta, nel corso della sua attività, coordinò la gestione degli approvvigionamenti alimentari alla popolazione e dei finanziamenti alle formazioni partigiane, controllò l’amministrazione dell’ordine pubblico e della giustizia, rilanciò l’attività sindacale nelle fabbriche della zona, rinnovò i contratti agricoli di affitto e mezzadria che tradizionalmente scadono l’11 novembre, San Martino. L’esperienza della giunta di Nizza-Agliano si concluse il 2 dicembre 1944, quando un grande rastrellamento coinvolse l’intera zona inducendo le formazioni partigiane a sganciarsi verso le Langhe o ad occultare gli uomini in zona; mentre ritornarono i presidi fascisti nei paesi, partigiani, sbandati, renitenti e civili vennero arrestati e deportati in Germania. A Nizza Monferrato e a Canelli si insediarono in modo stabile reparti della divisione fascista San Marco, che tennero sotto pressione le formazioni partigiane locali fino alla liberazione.

C’è molta Torino nella conquista del pianeta rosso

ALENIA SPACEIn attesa di conferme per l’atterraggio del modulo Schiaparelli (dal nome dell’astronomo  piemontese dell’800 che tracciò una mappa del pianeta rosso)   su Marte, va sottolineato che nella missione il ruolo di Torino è di primaria importanza. L’azienda Thales Alenia Space Italia (appartenente al gruppo francese Thales  e a Leonardo-Finmeccanica) è infatti la principale protagonista dell’operazione, ed è torinese. L’intero veicolo spaziale – modulo orbitante Tgo e Schiaparelli sono stati infatti progettati e realizzati negli stabilimenti di corso Marche. Il modulo Schiaparelli ha vagato  per sette mesi nello Spazio interplanetario abbinato alla sonda Trace Gas Orbiter (TGO), da cui si è separato il 16 ottobre, quando ha iniziato l’ avvicinamento a Marte. Il lander si trova sulla superficie del pianeta rosso, anche se l’ESA non è – fino a poche ore fa –  riuscita a captare il suo segnale: non si sa se l’ atterraggio controllato è avvenuto regolarmente.