Ottobre 2016- Pagina 10

La Mole Antonelliana si illumina contro la Poliomielite

Il Rotary, organizzazione di servizio umanitario con circa 34.000 club in oltre 200 Paesi e aree geografiche, ha fatto dell’eradicazione della Polio la sua priorità assoluta

end-polio-now_2Per il secondo anno consecutivo – in occasione della giornata mondiale per l’eradicazione della Poliomielite – il Rotary Club Torino Lagrange ha organizzato la proiezione sulla Mole Antonelliana del logo internazionale “End Polio Now”. Dalle 18 di ieri 23 ottobre 2016 fino alle ore 2 di questa mattina, è stato proiettato infatti, sulla cupola della Mole (dal lato che si affaccia su via Po), il significativo logo “End Polio Now” affiancato dal conosciuto e autorevole logo del Rotary Internetional. L’idea è nata dalla volontà di associare il simbolo che più rappresenta la città di Torino (la Mole Antonelliana) ad un progetto internazionale di grande spessore come quello della lotta contro il terribile virus della Polio, malattia altamente contagiosa che colpisce soprattutto i bambini in alcune parti dell’Africa e dell’Asia meridionale. L’iniziativa Global Polio Eradication è portata avanti da un partenariato pubblico-privato che comprende, oltre al già citato Rotary International, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’UNICEF e la Bill & Melinda Gates Foundation. foto-con-il-governatoreSubito dopo l’evento, il presidente del Rotary Club Torino Lagrange, Riccardo Ruscalla, ha dichiarato : ” Sono molto soddisfatto del riscontro avuto per questa iniziativa. Il nostro intento è quello di continuare con lo stesso impegno e la stessa tenacia di sempre a sensibilizzare la gente su un progetto così importante, in modo da poter sperare – in un futuro non troppo prossimo – l’eliminazione definitiva di questa malattia in tutto il mondo”. Purtroppo non esiste una cura definitiva per questa malattia, ma con soli 60 centesimi di dollaro un bambino può essere protetto per tutta la vita grazie al vaccino orale. Il Rotary, organizzazione di servizio umanitario con circa 34.000 club in oltre 200 Paesi e aree geografiche, ha fatto dell’eradicazione della Polio la sua priorità assoluta. Dal 1985 fino ad oggi i risultati sono stati sorprendenti e soddisfacenti tanto da poter affermare che nel 2016 si è finalmente vicinissimi all’eliminazione della Polio: le Americhe sono state dichiarate libere dalla polio nel 1994, la regione del Pacifico occidentale nel 2000 e l’Europa nel 2002. Solo in tre Paesi (Nigeria, Afghanistan e Pakistan) non è stata ancora interrotta la trasmissione del poliovirus. Quella di ieri è stata un’iniziativa importante ed ammirevole da parte del Rotary che, ad oggi, grazie alle innumerevoli ore di volontariato dedicate dai suoi membri e grazie anche a circa 1,2 miliardi di dollari donati, ha permesso di immunizzare oltre due miliardi di bambini in 122 Paesi.

                                                                                                          Simona Pili Stella

Europa dei diritti ed Europa dei muri

balcani33Proprio sul filo della frontiera

Il rischio, a furia di vedere immagini di barconi carichi di migranti che attraversano il Mediterraneo, è quello di assuefarsi, di viverlo come una cosa normale. Di perdere di vista il fatto che si tratta di persone in cerca d’accoglienza, di protezione e d’aiuto.

“La strada di un’accoglienza solidale è possibile e va costruita. Oggi più che mai è necessario chel’Agenda europea sulla Migrazione abbandoni l’impianto centralistico e torni a valorizzare il principio di sussidiarietà su cui è basata la politica dell’Ue, tenendo in debito conto i poteri locali e regionali. È quanto mai necessario che gli Enti locali vengano sostenuti economicamente e che siano coinvolti e consultati nell’attuazione delle misure proposte dai Governi e dall’Ue; che si attui una distinzione tra i richiedenti asilo e i migranti per motivi economici; che si potenzi la lotta contro il traffico illegale di esseri umani; che si garantisca l’accesso degli Enti locali e regionali ai fondi nazionali ed europei, come il fondo asilo immigrazione, il fondo sociale europeo e il fondo per le frontiere esterne”. Ne è convinto il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese e del Comitato regionale per i diritti umani Mauro Laus che lunedì 24 ottobre ha aperto – al Centro internazionale di formazione dell’Ilo di Torino – il convegno “Proprio sul filo della frontiera. Europa dei diritti ed Europa dei muri”, organizzato dal Comitato in collaborazione con il Centro e l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Aiccre).

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Dopo i saluti del direttore aggiunto del Cif-Ilo Giuseppe Casale si è svolta la prima sessione dei lavori, moderata da Jean Léonard Touadi dell’Università di Tor Vergata, cui sono intervenuti il delegato Unhcr per il Sud Europa Stephane Jaquemet, l’esperta di migrazione per il lavoro Cif-Ilo Miriam Boudraa e il segretario regionale Aiccre Piemonte Davide Rigallo.

I relatori hanno – tra l’altro – messo in evidenza che la Germania, con i suoi 750mila rifugiati, è solamente al diciottesimo posto nella classifica mondiale dei paesi che offrono asilo politico, ampiamente superata da nazioni dell’Africa, dell’Asia e del Medioriente; che è più che mai necessario vigilare sulle politiche del lavoro perché la mancanza di protezione sul lavoro dei migranti allenta anche quelle degli italiani; non solo per tutelare i diritti perché il 72,7% dei migranti che approdano in Europa e che è sempre più necessaria una mentalità d’inclusione dopo che Junker ha preso ufficialmente atto del fallimento dell’Agenda Ue sull’Immigrazione.

Nella seconda sessione sono intervenuti la segretaria generale Aiccre  Carla Rey, il vicepresidente del Comune di Achkout (Libano) George Fahd e il mediatore interculturale e cooperante a Casablanca (Marocco), Lahcen Aalla, che hanno sottolineato l’importanza degli Enti locali per promuovere una cittadinanza all’insegna dei diritti e dell’accoglienza.

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L’impegno del Comitato regionale diritti umani prosegue – fino al 28 novembre – con la rassegna cinematografica “Rights on the movie” con il seguente programma:

  • lunedì 24 alle 21 al Massimo, Samba di Eric Toledano e Olivier Nakache, che narra la storia di Samba, senegalese clandestino che lotta per la regolarizzazione;
  • lunedì 7 novembre alle 10.30 al cinema Monterosa di Torino e in sette sale delle altre province piemontesi (Alessandria, Asti, Candelo, Bra, Novara, Omegna e Vercelli), Fuocoammare diGianfranco Rosi, candidato all’Oscar come miglior film straniero;
  • lunedì 21 novembre alle 20.30, al cinema Romano (Galleria Subalpina), viene proiettato il docufilm Esuli: Tibet di Barbara Cupisti, ambientato in India;
  • ·       lunedì 28 novembre alle 10.30 al cinema Massaua e alle 21 al Massimo La mia classe di Daniele Gaglianone

Il 18 dicembre, inoltre, in occasione della Giornata internazionale del Migrante, al Teatro Vittoria di via Gramsci 4, a Torino, viene proposto lo spettacolo teatrale “La zucca vuota – Storia di un’illusione”, sugli sbarchi clandestini.

CT – www.cr.piemonte.it

foto: Paolo Siccardi

Alpini dell’Ultima Guerra: reduci, figli, nipoti, e tante memorie

alpini-motellaSe scrivo questo articolo, posso farlo per due motivi: uno semplice e poco affascinante per il lettore, l’altro molto più coinvolgente. Il primo: lo stato di salute e la passione per la scrittura mi permettono ancora di farlo. Per il secondo, bisogna ripensare all’ultima guerra. Mio padre Renato (nella foto, il primo a sinistra, ad Aosta, con altri commilitoni, poco tempo prima della partenza per la Grecia), nei primi anni ’40, appartenne per molto tempo, suo malgrado, al glorioso Battaglione Intra che “…. all’epoca inquadrato nel 4° Reggimento Alpini della Divisione Taurinense, non venne più ricostituito, restando così nei ricordi di coloro che ne fecero parte, in pace e in guerra “ (“C’erano un tempo gli alpini del Battaglione “Intra” “, da Il Torinese, 31 luglio 2016). Dopo numerose vicissitudini, per narrare le quali ci vorrebbero (e ci sono voluti) interi volumi di storia, un numero impressionante di morti e di feriti, si arrivò all’armistizio dell’8 settembre 1943: le Penne Nere del Battaglione Intra subirono confusione e sbandamento, costretti a scontrarsi con i Tedeschi, fino a poco prima alleati. Dopo aver combattuto in Grecia e Albania, gli stessi Alpini si trovarono in Montenegro: molti di loro furono vittima dei tedeschi o deportati nei campi di concentramento, altri riuscirono a rientrare in Italia, alcuni direttamente a casa propria.  Altrimenti, a metà giugno ’45, io non avrei potuto nascere: giusto in tempo per “sentire l’eco” delle bombe atomiche sganciate, come tutti sanno, su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto rispettivamente). Come ha scritto Franco Verna, tenente del Battaglione, decorato al Valor Militare “….. ad illustrare invece ai giovani che troppo poco sanno di storia patria, le vicende di quel battaglione che, nei suoi 35 anni di storia intensa e drammatica, fu formato dai figli del Verbano, del Cusio, dell’Ossola del Luinese e del Varesotto”. Ma, qualcuno di loro, c’è ancora: nella foto, il penultimo da sinistra, è Angelo Tonetti, ora novantaquattrenne: anche lui originario della Valle Intrasca, come l’amico Renato, scomparso invece per infarto, ormai da più di 20 anni, nel letto di casa.  In guerra, il Tonetti, è stato più sfortunato: oltre a subire una ferita non da poco, fu spedito in Germania a lavorare nelle miniere di carbone. Mi ricordo qualche traccia di aneddoto che mio padre mi raccontava, quando ero un giovincello, come quello della neve e del ghiaccio abbondante, contro i quali bisognava pure combattere o delle incursioni notturne di qualche drappello di nemici, accampati nelle vicinanze, per rubare i rubinetti delle pompe per l’acqua potabile: credevano, almeno così lui mi raccontava ridendo, che dal rubinetto potesse sgorgare direttamente l’acqua!

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Una digressione “geografica” per chiarire alcuni termini, specialmente per chi non è “delle nostre parti”: la città di Verbania, fu così denominata riunendo le due frazioni Intra e Pallanza (oltre ad altre più piccole) nel 1939, per Regio Decreto: divenne poi capoluogo di provincia (del Verbano Cusio Ossola) nel 1992. Molti “non autoctoni” fanno ancora confusione tra i vari nomi. Volete ridere: qualcuno (scripta manent) mette Verbania, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore: va bene che il tragitto Verbania – Laveno, col battello o col traghetto è breve ma…. noi siamo di qua! La Brigata Alpina “Taurinense” (chiarimento etimologico) è una delle Grandi Unità specializzate per il combattimento in montagna. Costituita come Raggruppamento Alpino nel 1923, assunse la denominazione attuale nel 1934. Fu impiegata nel corso della seconda guerra mondiale, prima al fronte occidentale e quindi in Montenegro, dopo l’armistizio concorse alla formazione della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”. L’aggettivo “taurinense” non compare sui vocabolari. Eppure si è usato e si usa tuttora, la radice “taur” ha diverse interpretazioni; una definitiva fondazione di Augusta Taurinorum, avvenne grazie ad Augusto che, intorno al 28 a.C., ne fece una colonia, il cui impianto urbano (castrum= accampamento), divenne poi Torino.

Elio Motella

Foto 1: Gruppetto di Alpini per le strade di Aosta, prima di partire per il fronte.

Foto 2: Monumento “all’alpino mai tornato” posato recentemente in P.za Flaim a Intra.

“Amore, conoscenza, distacco”

alessia-2Da questa settimana il Torinese inizia a pubblicare alcune  poesie di Alessia Savoini. Nasce nel 1994, a Borgomanero. Trascorre la sua adolescenza fluendo negli sguardi di artisti e nel respiro di antichi poeti, soffocando nei polmoni l’umido sudore degli alberi, in quella zona tra i due laghi, in cui permarrà fino a poco dopo il diploma, conseguito nel 2012 presso il liceo Scientifico.Vive un anno a Biella, per poi trasferirsi definitivamente a Torino, dove frequenta il corso di laurea in Educazione Professionale. E’ autrice di una raccolta di poesie, che prese forma nel 2009, ed è affascinata da tutto ciò che è arte, espressione e segue lo stile di vita dello yoga.È uno spirito libero in continuo fluire, ama venire a contatto con più realtà possibili e rimodellarsi ogni qualvolta una nuova dimensione individuale si incontra con la sua, senza perdere i valori di base. Promotrice del lasciarsi emozionare, con le sue poesie, avverse alla rigidità della metrica, si reinventa nel mestiere di emozionatrice.

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“Amore, conoscenza, distacco

alessiaC’era una volta, in un definito punto del respiro cosmico, l’intima illusione di rimanere. Solo l’audace nel suo ammirare il blu cielo si chiede quanto lontano stia guardando e il suo fluire scorre nelle vene dell’universo. Pulsa nell’esplosione delle stelle e scalpita nei piedini del feto, che si fa largo nel grembo della madre terra, a germogliar sulle più alte vette un seme, a cui prima o poi verrà voglia di svegliarsi.

Sul monte un’altalena. Andare forte era ragion per cui, toccare con la punta dei piedi quell’astrazione che crea un vuoto nostalgico, il confine tra un posto sentito come sicuro e ciò che non ci è concesso vedere. In quel background di allucinazioni, tornare indietro è violento, ma stare vicino è logorante e fa male. Quanto tempo ancora si può godere di questo altalenarsi?

Che importa se distanti il mondo non accorcia le sue misure. Potrei innamorarmi di chiunque nello sguardo rifletta il panorama del mondo, di cui è bello far parte senza sentirsi appartenere. E quello sguardo sul mondo, quello stesso panorama che scrutano i miei occhi, in una vastità di realtà quante sono le entità a crearla, lo osservo nei tuoi, buchi neri in cui scivola il colore d’iride, portali d’accesso al tuo microcosmo e sentirmici a casa. Ti guardo e scorgo tutte le possibili esistenze in cui avrei scelto quell’illusorio punto dello spazio – tempo in cui saremmo esistiti insieme. E sapere che in ogni altrove ti potrei solo amare.

Alessia Savoini

IL TORINESE – RIPRODUZIONE RISERVATA

Sotto la Mole arriva Vicker, la app per i lavori domestici

vickerOra anche a Torino c’è la start up Vicker, per  creare nuove opportunità di lavoro, mettendo in contatto attraverso una App gratuita chi offre una prestazione domestica e chi necessita di risolvere problemi pratici di giardinaggio, idraulici, liberare una soffitta. Ad oggi sono 35.000 i download, 1.500 le transazioni avvenute, il feedback sui lavoratori e viceversa è di 4,9 stelle su 5 e da oggi partono i colloqui a Torino, dal 31 ottobre a Bologna. Il Comune ha presentato l’iniziativa per dare “sostegno ad attività innovative. Nel primo semestre 2016 si sono persi 20.000 posti di lavoro autonomi, 3.000 servizi non commerciali, la disoccupazione a Torino è al 9,5%, quella giovanile al 32%. Non possiamo permetterci di non fare nulla, Vicker è una risposta”.

Igli Tare all’arbitro: “Rigore inventato”

LAZIO TOROLa Lazio è rimasta scottata dal  dopo il pareggio con il Torino che, grazie al rigore di  Adem Ljajic, ce l’ha fatta a fine partita, a ottenere il 2 a 2. Il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a fine gara è sbottato: «Rigore inventato»,  contestazione  nei confronti dell’arbitro Piero Giacomelli, che sarebbe colpevole secondo i laziali anche di non aver concesso un giusto  recupero dopo il rigore segnato di Ljajic, già in extra-time.

Asproni se ne va, Appendino resta. La presidente dei musei: “Non mi faccio cacciare”

appendino3La presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni, scelta dall’ex sindaco Piero Fassino per guidare il  sistema museale della città,si è dimessa prima dell’incontro con la sindaca Appendino, a seguito delle polemiche sulla mostra di Manet perduta. “Non intendo farmi cacciare, mi dimetto io – riporta così le sue parole il quotidiano Repubblica – E’ questione di mancato rispetto delle competenze e del lavoro svolto”. Proprio nella seduta di oggi il  consiglio comunale di Torino avrebbe sfiduciato la Asproni. Restaasproni invece ben salda al comando Chiara Appendino c he, secondo rumors, si sarebbe potuta candidare alla carica di premier per i pentastellati alle prossime politiche.  “Lo ribadisco ancora: sono concentrata al 100% su Torino. Essere sindaca è già abbastanza impegnativo, le altre ipotesi sono fantascienza”. Così la sindaca attraverso un  tweet ha smentito la  sua candidatura alla premiership M5S. Ha aggiunto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: “Ci sono delle regole chiare, tra cui il fatto che chi sta svolgendo un compito non può candidarsi per altro. Non c’è alcuna competizione tra me e Chiara”.

La seconda edizione di Oktoberfest Torino chiude con 130.000 visitatori

Si chiude la seconda edizione di Oktoberest Torino. In 11 giorni di evento all’Oval-Lingotto Fiere sono stati bevuti oltre 2.100 fusti di birra da 30 litri ciascuno, per un totale di circa 65.000 litri. Sulla base di calcoli sui consumi medi di birra procapite si possono stimare circa 130.000 ingressi.  Numeri che confermano la manifestazione come la bierfest più grande d’Italia.

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I visitatori sono stati accolti nei 20.000 metri quadri dell’Oval, il singolo padiglione della birra più grande del mondo, dove hanno sorseggiato la birra Hofbräu Oktoberfestla stessa che viene servita nel tendone Hofbräuhaus all’Oktobefest di Monaco di Baviera, e gustato i piatti tipici della Bierfest bavarese, dai classici bretzel ai panini, daiwurstel allo stinco di maiale con patate, fino a dolci come lo strudel e la sacher.

 “Torino ha ancora una volta risposto bene a un evento che mira prima di tutto a creare socialità e convivialità – dichiara Alessio Balbi della Birreria HB di Genova,organizzatore dell’evento insieme a GL events. Abbiamo fatto divertire e ballare per 11 giorni gente di tutte le età. Ho visto anche tantissimi bambini, non solo a pranzo, segno che la gente ha capito che questo è davvero un evento adatto a tutti. Non dimentichiamo inoltre l’aspetto economico: abbiamo generato opportunità di lavoro per oltre 200 persone e attratto gente da tutto il nordovest (il 20% del nostro pubblico viene da fuori Torino), creando un indotto importante per l’economia della città.”

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Raccolti 4 mila euro a sostegno della ricerca grazie al caffè offerto dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Sono oltre 4 mila gli euro raccolti dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, charity partner dell’evento. Grazie al progetto “Tieni sveglia la ricerca”, realizzato in collaborazione con Lavazza e Valmora, il pubblico dell’Oval ha potuto sorseggiare un buon caffè offerto dai volontari della Fondazione e dare così un contributo a favore della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo.

L’appuntamento con la terza edizione di Oktoberfest Torino è a ottobre 2017

(foto: Antonello Preteroti)

 

L’Altra Europa con Tsipras

apidge-referendumLa sede dell’associazione La Poderosa in via Salerno 15/A a Torino ospita lunedì 24 ottobre, alle ore 20.45, l’assemblea de L’Altra Europa con Tsipras di Torino. Sul tavolo ci sarà la discussione sulle motivazioni e le iniziativa per il no al referendum, costituzionale, sulla costruzione di una sinistra di alternativa e su un’Europa contro le politiche di austerità e a favore dei diritti e dell’accoglienza. Interviene Marco Revelli.

Massimo Iaretti

 

 

“Lettera a un figlio su Mani Pulite”

PALAZZO DI GIUSTIZIAGherardo Colombo, già sostituto procuratore della Repubblica di Milano e protagonista della stagione delle inchieste giudiziarie su politica e tangenti negli anni Novanta, presenta martedì 24 ottobre, alle ore 21, al circolo La Poderosa, a Torino, in via Salerno 15/A, il suo libro “Lettera a un figlio su Mani Pulite”. Con lui prenderà parte all’incontro Claudio Vercelli, docente all’Università Cattolica di Milano e componente dell’Istituto Salvemini di Torino. La serata sarà introdotta da Andrea Vitali, portavoce dell’Associazione.

Massimo Iaretti