Settembre 2016- Pagina 26

Era il 7 settembre del 1706

supergaEra il 7 settembre del 1706. L’esercito sabaudo, con i suoi alleati e l’aiuto dei cittadini, ruppe – si era nel pieno del corso della Guerra di Successione al trono di Spagna – l’assedio alla capitale che durava da quattro mesi e mise in rotta i francesi assedianti. Da questo importante episodio incominciò la riscossa savoiarda che portò, alla fine della guerra ed ai trattati di Utrecht e di Rastadt, alla sua trasformazione da Ducato in Regno (assorbendo anche in via definitiva il Monferrato). Il 7 settembre divenne, quindi, festa nazionale e la cerimonia, celebrata a Superga rimase in essere sino a tempi recenti. Poi, però, si è andata perdendo nello svolgimento e nella memoria collettiva. A partire dal 2010, Gioventura Piemonteisa l’ha riscoperte cercando di mantenerla il più possibile aderente allo spirito al quale piemontesi, savoiesi, nizzardi e valdostani aderirono per sdecoli. Da allora si svolge sempre più vicina sul colle di Superga. Quest’anno di terrà domenica 11 settembre, a Torino, alle ore 10. Spiega Gioventura che: “ La celebrazione è libera e apartitica e non intende sfruttare la storia e la fede dei Piemontesi, Savoiesi, Nizzardi e Valdostani per nessun altro scopo se non quello della rinascita della coscienza della nostra identità nazionale Ricorderemo coloro che sacrificarono la loro vita per la libertà del nostro Paese e rinnoveremo la nostra fedeltà alla Santa Vergine chiedendoLe di intercedere ancora per la sopravvivenza del popolo piemontese, savoiese, nizzardo e valdostano.”. Inoltre gli organizzatori ricordano che una secolare tradizione vuole che il sabato sera, ogni cittadino del Piemonte, della Savoia, della Contea di Nizza e della Valle d’Aosta esponga un lumino acceso tutta la notte fuori dalla propria finestra.

Massimo Iaretti

Ex stazione di Monteu da Po, al via i lavori

monteu stazioneC’è voluto del tempo per arrivare alla stipula del comodato della stazione ferroviaria di Monteu da Po, sulla ex linea ferroviaria Asti – Chivasso. La tenacia del sindaco Laura Gastaldo, però, aveva permesso di arrivare al risultato come “Il Torinese” aveva evidenziato. Adesso, però, le cose sembrano avere subito una accelerazione. In questi giorni, quindi dopo un tempo effettivamente breve, sono partiti i lavori il rifacimento del tetto della stazione. Questi sono a cura di Rfi – Rete ferroviaria italiana di Torino. Il comodato, infatti, conteneva la clausola che i lavori strutturali fossero a carico dell’ente comodante. “Questo è il primo passo – dice il sindaco di Monteu da Po, Laura Gastaldo – inoltre ci sono già alcune istanze da parte di associazioni per poter, a loro volta utilizzare la stazione”.

 

Massimo Iaretti

Treni regionali, puntuali al 90% nei primi 8 mesi dell’anno

Streno frecciarossa milleu cento treni regionali di Trenitalia, circa 90 (90,6%) son quelli giunti a destinazione puntuali, cioè arrivati non oltre i cinque minuti rispetto all’orario previsto, nel primi otto mesi del 2016. La percentuale è del 92% nella fascia pendolari del mattino e  90,5% in quella pomeridiana. L’analisi di  Trenitalia considera tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, descrivendo  quindi quanto effettivamente vissuto dai pendolari: 166.000 corse nei primi otto mesi dell’anno, a disposizione dei 144.000 viaggiatori che mediamente, nei giorni feriali, utilizzano i convogli regionali. La tendenza 2016 continua a segnare un miglioramento, avviato fin dai primi mesi 2015, e vede la percentuale globale piemontese migliorare di un punto rispetto al 2015 e di 5,4 rispetto ai primi otto mesi 2014. Migliora la puntualità anche nelle cosiddette fasce pendolari: 6,4 punti in più vs 2014 la mattina (6-10) e 5,3 nel pomeriggio (16-20).

(Foto: il Torinese)

Rivive l’Excelsior, l’aeroporto partigiano tra le colline astigiane

vesime2Settantadue anni fa, l’Excelsior, l’aeroporto partigiano tra le colline astigiane di Vesime, sulla sponda destra del fiume Bormida, in prossimità del ponte di Perletto, accolse il primo atterraggio. Era l’inverno del 1944. Più precisamente il 17 novembre che, facendo incrociare le dita agli scaramantici, cadeva pure di venerdì. Costruita su un campo agricolo e lunga inizialmente novecento metri, la pista, vesime excnata grazie ai partigiani, ai contadini e agli abitanti della zona, da quel giorno fino alla Liberazione, vide l’atterraggio di almeno quattro Lysander, un B-25 Mitchell, un C47 Dakota. I protagonisti dell’impresa furono gli uomini della seconda divisione autonoma Langhe, i fazzoletti azzurri badogliani al comando di Piero Balbo detto “Poli” e Neville Darewski, l´ufficiale britannico del SOE (Special Operation Executive) conosciuto come maggiore Temple. Il campo d’atterraggio, unico in Italia e tra i pochi – forse un paio o tre – in tutta Europa, venne immaginato dagli inglesi del Soe con lo scopo di favorire l’ arrivo delle missioni alleate e il trasporto di feriti nell’ Italia libera, un pò come fecero i partigiani jugoslavi del maresciallo Tito. Il posto “giusto” per realizzare quest’impresa venne individuato nelle colline tra la Langa astigiana e cuneese, il territorio che Beppe Fenoglio, ne Il partigiano Johnny , chiamava “l’ arcangelico regno dei partigiani“. Qualche settimana dopo, durante i rastrellamenti, i tedeschi ararono la pista per metterla fuori uso. I partigiani non si persero d’animo e la  riattivarono fino a raggiungere un’estensione di 1100 metri. Quello che fu definito “uno dei più audaci progetti nella storia della seconda guerra mondiale“, terminato il conflitto ritornò ad essere un terreno che ospitava mais, granoturco e un vesime1pioppeto. Rimase, tuttavia, nella memoria della gente. Un ricordo vivo, indelebile che ora è conservato nel museo che ricorda il glorioso “Excelsior” che, tradotto in italiano, significa letteralmente “più in alto“. Dopo anni di ricerche storiche, ideazione di installazioni interattive e multimediali, risistemazione e allestimento degli spazi, è visitabile la mostra documentaria permanente fortemente voluta da Israt, Comune di Vesime, Consiglio regionale del Piemonte e Comitato regionale Resistenza e Costituzione. Un percorso articolato in sei momenti, attraverso i quali si può rivivere la costruzione dell’Excelsior, scoprendo la storia e i protagonisti che hanno dato vita a quella memorabile impresa e il ruolo che essa ha giocato all’interno del processo di liberazione dell’Italia. Ogni istallazione offre al visitatore vesime boetidelle informazioni, come se si trovasse all’interno di un’operazione militare, rendendo il percorso coinvolgente e permettendo, attraverso una forte partecipazione emotiva, di acquisire contenuti storici dettagliati. Un grande “gioco di squadra“, come fu nella realtà la collaborazione tra la missione alleata, i partigiani e la popolazione civile. Una emozione forte, da vivere “chiudendo gli occhi e immaginando“, come ha ricordato Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale piemontese, il giorno dell’inaugurazione: “Se chiudiamo gli occhi ci sembra di sentire il rumore degli aerei, altrove frastuono di guerra e brutte notizie, qui di speranza”.

Marco Travaglini

 

Figlio nasconde il cadavere della madre nel congelatore

carabinieri xxEra probabilmente morta da alcuni mesi la donna il cui cadavere è stato trovato oggi dai carabinieri nel congelatore della casa in cui viveva col figlio, in una frazione di Trivero, sulla collina della provincia di Biella. I vicini di casa, che da alcuni mesi non avevano più notizie della donna hanno dato l’allarme.  Il figlio è stato fermato dai carabinieri e denunciato per occultamento di cadavere. Ora sono in corso ulteriori indagini per stabilire le ragioni del gesto. L’anziana aveva 103 anni, 63 invece  il figlio che avrebbe nascosto il corpo nel congelatore. I due si erano trasferiti  da un anno da Piacenza in frazione Bellavista, nella casa di villeggiatura.

Wifi free, opportunità da cogliere

WIFICi sono paesi come Germania e Spagna dove in due anni il numero dei punti di accesso al Wi-Fi pubblico sono cresciuti fino al 6.000%, mentre in Italia la situazione è decisamente diversa, visto che la crescita si è arrestata al 19%

di Paolo Pietro Biancone *

Sono quasi cento milioni i punti nel mondo dove è possibile connettersi ad internet tramite il Wi-Fi pubblico: negli ultimi due anni il loro numero è quasi triplicato e questo trend proseguirà almeno fino 2018, quando gli hotspot saranno 340 milioni. In Europa ci sono paesi come Germania e Spagna dove in due anni il numero dei punti di accesso al Wi-Fi pubblico sono cresciuti fino al 6.000%, mentre in Italia la situazione è decisamente diversa, visto che la crescita si è arrestata al 19%, ma in ogni caso prosegue. Esistono alcune realtà – tra musei, siti archeologici e monumenti – che offrono la possibilità di navigare in rete grazie al wi-fi gratuito. Gli hotspot vanno da nord a sud: il monumento simbolo d’Italia ad esempio, il Colosseo, offre questo servizio già dal 2011, mentre a Torino il wi-fi gratis è presente alla Reggia di Venaria Reale e nella Mole Antonelliana. A Verona si può navigare nella casa di Giulietta e a Firenze segnatevi il campanile di Giotto e la Galleria degli Uffizi. Scendendo più a sud infine i luoghi forniti di wi-fi gratis sono la fontana dell’Elefante davanti al duomo di Catania e gli scavi di Pompei. Free Wi-Fi è ormai uno standard di servizio per la maggior parte dei luoghi pubblici europei e statunitensi, ma in Italia, tra reticenze dei provider, digital divide e confusione in merito alle regole della Privacy, il Wi-Fi libero e gratuito non è ancora un’opzione così diffusa e condivisa. Offrire il Wi-Fi gratis in maniera strutturata, attraverso una piattaforma di gestione capace di monitorare l’andamento e la qualità del servizio offerto, garantisce una serie di informazioni preziose: per esempio, è possibile rilevare alcuni comportamenti dei consumatori (riuscendo a capire a spiegarseli) per migliorare il business, intervenendo in modo più proattivo nel supportare i meccanismi decisionali. Gli utenti oggi sono multicanali e, soprattutto smartphone dotati. Questo significa che quando vanno in giro si aspettano di avere gli stessi benefici di quando sono a casa o in azienda, il che significa: connessione permanente, Internet a portata di mano, produttività a 360° in un’unica soluzione di continuità. I numeri degli analisti di Cisco System parlano chiaro: gli utenti vogliono servizi basati sulla loro posizione. Il 66% del campione intervistato, ad esempio, guarda i negozi e i ristoranti all’aeroporto, il 44% cerca le offerte durante lo shopping, il 55% cerca sconti e negozi in occasione degli eventi sportivi, il 70% consulta i programmi fedeltà e i social media negli hotel. Il 60% usa il telefonino per comparare i prezzi prima di decidere cosa comprare. Le aziende che hanno intenzione di adottato soluzioni associate ai servizi di localizzazione raccontano i motivi nei seguenti modi: Funzionalità di navigazione/mappatura/orientamento per clienti e utenti finali; Invio ai clienti di comunicazioni basate sulla posizione; Applicazioni per il monitoraggio e l’analisi degli utenti finali; Invio ai clienti di offerte o promozioni basate sulla posizione.

Non solo, se negli hotel e locali pubblici il wifi gratuito è diventato una commodity, come acqua, luce, nei punti di interesse culturali è valore aggiunto di attrazione, condivisione e conoscenza, che investe anche i social. Sono al museo, mi piace, condivido foto e momenti di interesse, quindi il museo acquista follower e immagine.

Per fare un’analogia con l’evoluzione del 4D nella cinematografia, il wifi free arricchisce con una nuova dimensione e nuove opportunità i musei e i luoghi di interesse pubblico, che si presentano così a livello globale con più ampie e diffuse possibilità di attrazione a costi minimi. E per un Paese come l’Italia, dove risiede il 70% del patrimonio culturale mondiale, non è aspetto da poco.

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* Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta al Salone del Gusto

gusto terraGli eventi di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta che andranno in scena dal 22 al 26 settembre sono interessanti, divertenti, curiosi, golosi… Un viaggio lungo cinque giorni attraverso le eccellenze e le curiosità del territorio, alla scoperta di tradizioni antiche e dimenticate, di sapori inediti e tutti da scoprire. Tra degustazioni e incontri, tutti gratuiti ma su prenotazione, chi visita Terra Madre e Salone faccia tappa in Piazza Valdo Fusi, vero e proprio quartier generale di Slow Food Piemonte e Val d’Aosta.

Volete conoscere tutto sulle erbe spontanee? Non perdete il laboratorio che insegna a coltivarle e  utilizzarle (Erbe spontanee e birre Baladin – Sabato 24 Settembre ore 15.00-18.00) . Ingresso libero su prenotazione.gusto frutta

Per chi ama la natura e i boschi c’è da scoprire il progetto Custodi dei Castagneti. Se ne parla Sabato 24 settembre ore 17.30 Jazz Club Torino, degustando carne “bionda di langa” e castagne della valle Mongia. (Ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Antichissime botti, birra e tradizione per un evento internazionale ed esclusivo: Le botti nella gastronomia giapponese. Sabato 24 Settembre ore 13.00 Spazio Baladin. Laboratorio di presentazione della tradizione e della storicità della botte Kioke in Giappone.

Per chi vuole approfondire il tema del riso, prodotto di eccellenza del territorio piemontese, sono in programma una serie di incontri a cura de La Strada del Riso Vercellese di qualità, per conoscere il  prodotto, le sue varietà, i metodi di valutazione della qualità e le tecniche di degustazione. (Giovedì 22 settembre ore 11 Jazz Club Torino ; Giovedì 22 settembre ore 17.30 Jazz Club Torino, Lunedì 26 settembre ore 17 padiglione Camera di Commercio di Torino) Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

gusto arca

 

Se per voi Salone fa rima con degustazione, ecco alcuni appuntamenti da segnare in agenda:

Miasse e formaggio fresco della Valchiusella (Sabato 24. Ore 15. Magazzini Oz. Ingresso libero fino ad esaurimento posti)

Aglio, Castelmagno e agnello Sambucano (Giovedì 22. Ore 18. Open Baladin. Ingresso libero fino ad esaurimento posti)

Maestri del Gusto: caffè e birra (Sabato 24 Settembre ore 11. Open Baladin. Ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Le focacce e i dolci piemontesi (Lunedì 26 Settembre ore 13.00. Open Baladin. Ingresso libero fino ad esaurimento posti)

Il Salone di Slow Food Piamonte e Val D’Aosta non è solo cibo ma anche turismo, formazione, storia, lavoro, arte, cultura…

Ulteriori informazioni nel comunicato in allegato.

Il programma completo delle attività è disponibile sul sito www.slowfoodpiemonte.com

(foto: il Torinese)

Sigillo della Regione 2016 al Sermig

consiglio X 1Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, oggi, nell’Aula di Palazzo Lascaris, la delibera, primo firmatario il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, che assegna il Sigillo della Regione Piemonte 2016 al Sermig (Servizio missionario giovani).

Nel testo viene evidenziata l’attività del Sermig – Arsenale della Pace, gruppo fondato nel 1964 da Ernesto Olivero, che ha quale missione, oltre a quella di combattere la fame nel mondo e di aiutare i poveri dei Paesi in via di sviluppo, di accogliere persone venute da altri Paesi e di proporre ai giovani valori e ideali di vita nel nome della pace e della giustizia solidale.

“Il Consiglio regionale, unitamente al suo Comitato Diritti umani, è onorato di conferire il Sigillo al Sermig perché questa struttura rappresenta uno straordinario progetto di inclusione, di tolleranza e di rispetto nei confronti della dignità umana”, ha sottolineato Laus. “L’attività condotta dal Sermig attraverso il dialogo fra le diversità, l’accoglienza ai migranti e la sensibilizzazione dei giovani alla cultura dei diritti umani si pone in linea con le politiche di difesa della pace e di coesione sociale che la nostra istituzione persegue”.

A sostegno dell’assegnazione del Sigillo – che verrà consegnato ufficialmente nel mese di ottobre – è intervenuta anche la vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, che, nel ricordare i numerosi progetti di volontariato del Sermig ha dichiarato: “il Sermig rappresenta un’eccellenza piemontese a sostegno di chi è nel bisogno materiale e spirituale che ha creato un metodo per produrre il bene esportato nel mondo. Questo riconoscimento è un segnale dell’importanza del volontariato, specialmente nell’attuale situazione economica”.

Olivero, già candidato al Nobel per la Pace, campione di solidarietà vera e carità gratuita, rappresenta uno dei personaggi che hanno fatto di Torino una grande metropoli: l’impresa vincente è l’attenzione ai deboli.

L’onorificenza è stata istituita con legge regionale nel 2004 e finora è stata assegnata al missionario Padre Clodoveo Piazza nel giugno 2008, alle Truppe alpine delle Brigate Taurinense e Julia nell’ottobre dello stesso anno. Nel 2013 è poi stato conferito all’Associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari e al Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte, mentre nel 2014 è toccato all’Arma dei Carabinieri, in occasione del Bicentenario della fondazione, avvenuta a Torino.

La motivazione del Sigillo al Sermig è la seguente: “in considerazione dell’impegno e della dedizione profuse nell’interesse di persone in difficoltà e dei giovani, attività realizzata anche al di fuori dei confini regionali e nazionali, in Brasile e in Giordania, dove sono stati creati altri Arsenali”.

EC – www.cr.piemonte.it

Fiume Po, si torna all’attacco contro le piante infestanti

alghe 4Salghe 3opralluogo sul fiume  e tavolo tecnico per individuare una soluzione al problema delle alghe e al decoro complessivo del Po. L’assessora Maria Lapietra ha risposto  in consiglio comunale a una richiesta di comunicazioni del capogruppo della Lega Nord, Fabrizio Ricca, sulle piante tropicali infestanti nel Po,  sottolineando che in questo periodo il Po non ha “un deflusso regolare e l’assenza di corrente fa sì che si presenti con acqua stagnante” che agevola la presenza delle piante.

(foto: il Torinese)

Operazione antiterrorismo della polizia contro anarchici

Polizia-Stradale-notteUna grande operazione antiterrorismo della Polizia di Stato contro la Fai – Federazione anarchica informale è iniziata all’alba di oggi. La Digos torinese su ordine del  Servizio centrale antiterrorismo e su disposizione della Procura ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone. Ce ne sono altre  indagate e una trentina sono state perquisite in più regioni. Agli arrestati viene contestato il reato di associazione con finalità di terrorismo. E’ loro attribuita l’esplosione di tre ordigni:  alla Crocetta il 5 marzo 2007 e due presso la Caserma allievi carabinieri di Fossano il 2 giugno 2006. Le bombe erano programmate per esplodere a breve distanza, con l’obiettivo di arrecare grave danno alle forze dell’ordine intervenute sul posto