In questi giorni qualcuno sta cercando di spaventare gli abitanti della zona delle Molinette diffondendo una grande falsità: dicono che con la realizzazione del Parco della Salute, le Molinette e gli altri ospedali (S. Anna, Regina Margherita, CTO), verranno chiusi.
Occorre essere molto chiari: il Parco della Salute che sorgerà nell’are ex Fiat Avio (quindi a poca distanza dalle attuali Molinette e in una zona ben servita dai mezzi pubblici), ospiterà un nuovo e moderno ospedale con 1.040 posti letto dove si concentreranno le alte complessità oggi presenti alle Molinette, Regina Margherita S. Anna e CTO, ma non solo: il nuovo Parco della Salute diventerà polo universitario, della ricerca e della didattica ed incubatore d’impresa per il settore collegato alla medicina.
L’edificio dell’attuale CTO, ristrutturato e ammodernato, sarà un importante ospedale con più 500 posti letto e garantirà tutti i servizi ospedalieri: medicina, chirurgia, anestesia, rianimazione, ortopedia, ostetricia, pediatria, cardiologia, terapia intensiva, neurologia, psichiatria, oncologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, e naturalmente il Pronto Soccorso, oltre ai servizi come radiologia, ecografia, laboratori, ecc.
Quindi il territorio intorno alle attuali Molinette non sarà certo abbandonato, ma potrà contare su una grande struttura ospedaliera all’avanguardia in grado di offrire all’utenza migliori servizi sanitari rispetto a quelli che oggi sono dislocati nei diversi ospedali.
Grazie a Piero Fassino, che sin dall’inizio ha sostenuto il progetto della Regione, nei prossimi anni sarà avviata un’importante riqualificazione della struttura delle Molinette, il che vorrà dire rendere migliore il quartiere e tutta l’area intorno a piazza Carducci e il lungo Po.
È grave, quindi, che qualcuno strumentalizzi le preoccupazioni dei cittadini e diffonda allarmi infondati utilizzando i giorni della campagna elettorale per eleggere il Sindaco della città.
È bene aver chiaro invece che non realizzare il Parco della Salute metterebbe a rischio il futuro delle Molinette: lo ha ricordato bene in questi giorni un luminare come il prof. Salizzoni. Le Molinette oggi sono un ospedale vecchio e non fare niente vorrebbe dire condannarlo a un ineluttabile declino, alla chiusura di reparti e servizi, alla fuga dei professionisti più qualificati e dei pazienti. E aumenterebbe ancor di più il numero dei piemontesi, che non trovando risposte sanitarie adeguate, si andrebbero a far curare altrove, in Lombardia come in Veneto, mentre noi vogliamo che i nostri pazienti possano essere curati bene qui da noi. Ecco perché lavoriamo per collocare le eccellenze in una nuova struttura moderna e tecnologicamente avanzata e per riqualificare l’offerta sanitaria alla popolazione.
Con Sergio Chiamparino e Piero Fassino abbiamo deciso di affrontare con determinazione questa sfida, per realizzare a Torino una grande infrastruttura sanitaria e non solo, in grado di reggere il passo con quella che sorgerà a Milano nell’area dell’Expo. L’edilizia sanitaria è materia di competenza della Regione e non ci faremo bloccare da chi non vuole fare nulla o da chi si illude di tornare a progetti vecchi, superati e che ci farebbero perdere i finanziamenti nazionali.
Antonio Saitta
Assessore regionale alla sanità
(foto: il Torinese)
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