Maggio 2016- Pagina 4

Vini pregiati, asta (quasi) milionaria da Bolaffi

VINO PREGIATO930mila euro  e una percentuale di lotti venduti pari al 90%: così la quarta asta Bolaffi di vini rari e pregiati, tenutasi a Torino. In catalogo  862 bottiglie italiane e francesi. Top lot la selezione di 11 bottiglie del celebre Domaine de la Romanée Conti 1990, venduta a 35mila euro, oltre il doppio della base d’asta. Poi le sei magnum di Château Le Pin 1989, a 32.500 euro e (a 15 mila euro) il più antico millesimo di St. James, scampato all’eruzione dell’8 maggio 1902 che distrusse  la distilleria. L’ast si è svolta in collaborazione con Slow Food.

Stepchild adoption, a Torino via libera all'adozione per due coppie di donne sposate

nozze donne matrimonioLa Corte d’appello di Torino ha dato il via libera alla stepchild adoption. Due distinte sentenze dei giudici della sezione per i minorenni hanno accolto le richieste presentate da due coppie di donne, sposatesi in Islanda e Danimarca, di adottare i figli delle rispettive partner. In primo grado le domande erano state respinte. Un caso riguarda una donna che ha richiesto e ottenuto di adottare il figlio di cinque anni della donna che lo scorso anno  aveva sposato in Islanda. Il secondo caso  e’ quello di due donne che convivono dal 2007 e si sono  sposate in Danimarca nel 2014:  volevano adottare le rispettive figlie  nate con inseminazione artificiale  oggi di 7 e 5 anni.

Torino entra nella rete di ricerca delle malattie rare

medico sanitaIn Italia sono cinque i centri clinici   della neonata rete internazionale per lo scambio di conoscenze scientifiche sulle malattie rare senza diagnosi. Queste sono patologie sconosciute che colpiscono 5 persone ogni 10 mila, con gravi difficoltà nelle cure. L’ Asl TO2 è nella rete con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il dipartimento di Scienze Mediche dell’università di Ferrara, l’azienda ospedaliero universitaria ‘Santa Maria della Misericordia’ di Udine, il Policlinico Tor Vergata di Roma. le malattie in questione rappresentano una grande sfida per la medicina moderna. In Italia si stima siano almeno 100 i pazienti colpiti da patologie senza diagnosi o sintomi codificati.

Osvaldo Napoli: “non solo turismo per Torino, anche imprese: la città deve camminare su due gambe”

Il candidato sindaco di Forza Italia, spiega ai nostri microfoni la Torino che sogna e perché la città necessita di raggiungere, accanto all’incremento del turismo, anche quello del commercio e delle aziende presenti sul territorio

 napoli osvaldo

Qual è la sua visione per Torino?

La città ha un centro stupendo, che nasce dai finanziamenti di Torino2006: l’allora governo Berlusconi fece arrivare oltre 5 miliardi di euro, di cui 3 e mezzo a Torino. Da quel momento nacque la visione turistica della città, che credo vada rinsaldata. La periferia è più degradata e questo porta disoccupazione, quella generale è del 12,5% quella giovanile del 44%: la città è estremamente disuguale, una famiglia su dieci è povera. Non vi è dubbio che per il futuro si dovranno rilanciare le imprese, per viaggiare su due gambe, e non solo su una.

lavoro2Che cosa propone dunque, per rilanciare le aziende sul territorio?

Occupandosi anche solo del degrado, il rilancio ha inizio. Attraverso le tasse si devono andare ad acquistare le case sfitte e da sistemare, per rimetterle a posto e così riusciamo a togliere in parte il degrado e a rilanciare il settore edile. Non bisogna occupare nuovi terreni, ma ricollocare e sistemare gli edifici esistenti. Oltretutto ho fatto una proposta riguardo i parcheggi della zona centrale: il lavoratore dichiarato, che ogni giorno si reca lì per lavorare, deve pagare quanto il residente. Così facendo il lavoratore ottiene anche un risparmio alla fine del mese. Non dico che debbano usare i mezzi, perché per dirlo i mezzi pubblici dovrebbero essere efficienti..

traffico 24In questa città chi può utilizza molto l’auto, proprio perché la metro è molto breve, alcuni punti d’interesse sono mal collegati con mezzi spesso inefficienti…

Lei ha centrato il problema: i cittadini non devono essere colpevolizzati per questo. La situazione non regge più.

Ne risente anche l’inquinamento cittadino…

Sicuramente è una delle problematiche, insieme alla sicurezza e il rilancio economico. Il debito della città è diminuito e questo è vero, ma perché si è andato ad aumentare la tassazione.

 

Cosa ne pensa del progetto della linea 2 della metro, promosso dall’attuale amministrazione?

La progettazione della 2 sarebbe finanziata in parte. Il problema è trovare le risorse, perché semetro 2 non si trovano, si dovranno chiedere alle banche e a quel punto non faremmo che aumentare il debito della città. E’ necessario dunque avere la forza politica di chiederli all’Europa o ai privati.

Secondo lei la linea uno sarà terminata in tempi ragionevoli? Per il momento i commercianti di via Nizza sono in ginocchio…

Fassino pensa che poi quella periferia vada a posto per il semplice fatto che quel nucleo sia sistemato in quei duecento metri, ma non è così. In quella zona c’è la necessità di intervenire in fretta.

 

Ha in mente un progetto preciso per la viabilità torinese?

Un progetto d’incentivo per le linee già esistenti, come la linea 4 ad esempio, che andrebbe rivista completamente. Non c’è alternativa: più frequenza, dunque più personale e più servizi.

Serve una sana spending review e una burocrazia più razionalizzata.

 

mole arcoUna delle liste che la sostiene è “Salviamo l’Oftalmico”: che progetti ha per la sanità?

Nonostante sia di competenza della Regione, siamo molto attenti a queste delicate tematiche. L’Oftalmico è una struttura funzionale ed efficiente e la sua chiusura urla vendetta a Dio. Ci chiediamo quali siano le ragioni, anche economiche, per questa decisione. Inoltre le questioni economiche in sanità, vanno messe da parte. Noi mandiamo un chiaro messaggio in merito: no alla chiusura dell’Oftalmico.

Riguardo l’istruzione, come agirebbe?

La proposta che ha fatto Fassino sugli asili mi ha fatto molto piacere… sa perché? Perché quella proposta l’ho fatta io una settimana prima. Non sono contro qualcuno, nel momento in cui si recepisce il discorso. La proposta che lui ha fatto ben venga, soprattutto dato che è nata da quella che ho fatto poco prima. Altro tema che mi sta a cuore è la sicurezza nelle scuole, ma servono fondi governativi perché non accada mai più un altro “caso Darwin”.

 

Come affronterebbe l’emergenza rom ed ex Moi?

Con due pesi e due misure. Per i rom ci sono i campi autorizzati e quelli non autorizzati, che dunque devono essere chiusi: la legge parla chiaro in merito. Se i campi non hanno i requisiti sanitari necessari, c’è un problema evidente. Perché le persone sono rabbiose nei confronti di queste situazioni? Perché non vi sono gli stessi trattamenti e la legge deve essere uguale per tutti.

 

TORINO INGRESSODi recente c’è stata la chiusura del campo di Lungo Stura Lazio e la pulizia di quello in corso Tazzoli, eppure la richiesta di provvedimenti in questo senso era richiesta da anni dai cittadini…

I campi non autorizzati devono essere chiusi, poi vadano dove vogliono. Non sono io a dover trovare una collocazione a loro, preferisco trovarla per la famiglia in difficoltà, per i ristoratori, i negozianti ecc.

 

Come valuta la candidatura di Chiara Appendino e i recenti sondaggi?

Molto fumo e niente arrosto. Non vedo nulla di concreto nelle sue parole, il consenso che ha è di protesta e non costruttivo. Sono voti di rabbia e protesta. Aldilà dei sondaggi, non si sa mai cosa potrà succedere in una campagna elettorale. Potrebbero esserci delle sorprese…

ponte mole vittorioIl centrodestra è sfaldato, crede che questo abbia influito o influirà sul risultato finale alle urne?

Mi spiace che il centrodestra non sia stato unito. Se i sondaggi sono veri, saremmo arrivati almeno al ballottaggio. L’avevo anche riferito alla Meloni e a Salvini, ma ho notato che forse non ci credevano davvero.

 

Ritiene si siano concentrati maggiormente su Milano e Roma?

Sì, direi di sì. Questo mi spiace molto, sia per la città sia per la frattura nel centrodestra.

Romana Allegra Monti

"Come vi piace", ovvero il doppio mondo di Shakespeare

COME VI PIACELeo Muscato s’aggira da un po’ di tempo attraverso il mondo shakespeariano e del Bardo, mettendo in scena As you like it o Come vi piace (pronto a calarsi nell’Estate teatrale veronese e soprattutto negli umori del pubblico cinese), ovvero quel testo poco rappresentato da noi poiché certi pregiudizi letterari lo avrebbero (o lo hanno effettivamente) segregato nel confuso e poco frequentabile mondo pastorale, affronta il suo titolo numero cinque. Per farsi strada in esso, racconta Muscato, lui s’è posto alla continua ricerca di certe similitudini, di certi specchi che vogliano rimandare immagini antiche nel mondo di oggi, di entrare in chiara conoscenza con ben precisi personaggi celebri nella Londra dell’epoca per riversarli in fisionomie di oggi. S’è prefisso di rivitalizzare quel mondo di fiaba con quanti agganci si potessero trovare con la realtà che stiamo vivendo, mantenendo politicamente la dicotomia dei due mondi in scena, quello del Potere occupato dal Duca usurpatore, fatto di soprusi e di arbitrii e di lotte fratricide, e quello bucolico, del tutto leggero, dove il popolo è fuggito assai velocemente, uno spazio ritagliato oltre i confini del mondo, felice e senza pensieri, quello che è ad un passo dal primo ma nascosto tra gli alberi della foresta di Arden. Quel rinvenimento significherebbe vitalità e divertimento, nuova conoscenza, rimando continuo di idee, di percezioni, di simbologie, fermo restando il fatto che in quella continua trasmissione di dati temporali e fisici s’innestano piacevolmente e fantasiosamente nuove concretezze, sberleffi e pastiches impensabili, come i coretti rivistaioli di un branco di innocenti pecore che introducono alla seconda parte del racconto o un cantante in giacca di lamé pronto a esibirsi modernamente ad un microfono. COME VI PIACE2

Forse, ma il parere è da rinchiudersi immediatamente nelle corde personali di chi scrive, quel divertimento sempre promesso fa un po’ fatica a manifestarsi appieno e soprattutto a rovesciarsi in platea, certi dialoghi e le situazioni che li creano e li circondano peccano a tratti di un qualche meccanismo, non sempre l’ironia e la linguaccia del Buffone di Eugenio Allegri raggiungono lo scopo, per cui si finisce con il fare marcia indietro e apprezzare più la pacata melanconia del Jaques di Michele di Mauro, pronto a dirci che tutto il mondo è un palcoscenico e ad aggirarsi con il suo alberello beckettiano su e giù per la scena. Nel gran gioco, che tuttavia regge nello scorrere degli avvenimenti, piace l’”hors du rôle phisique” dell’Orlando di Daniele Marmi o l’allegria della Febe di Mariangela Granelli, tutti con i loro compagni accompagnati dalle musiche, queste immancabile perno dell’intero spettacolo, firmate e eseguite da Dario Buccino. Già apprezzata quest’anno come combattiva Arialda, Beatrice Vecchione è Rosalind e supera la prova, non facile se si tengono a mente le tante giravolte del suo personaggio, con un perfetto ottimismo per il suo futuro. Ha un peso notevole e tira la carretta con l’aria dell’attrice che s’è già ben fatta le ossa, e lo dimostra appieno.

Elio Rabbione

 

Il mistero del pensionato scomparso

carabinieri xxI carabinieri stamattina hanno effettuato un sopralluogo a Bibiana, nella casa di Maurizio Rigoli, il pensionato di 64 anni scomparso due anni fa, il 1 aprile 2014. La Procura di Torino aveva aperto un fascicolo per omicidio, ad oggi senza indagati. La notte della scomparsa alcuni testimoni avevano visto quattro conoscenti dell’uomo portare via da casa un tappeto. Erano stati poi trovati a bordo  di un’auto che era stata fermata la stessa notte dai carabinieri, ma del tappeto neanche l’ombra. Gli amici sentiti qualche tempo dopo, avevano dichiarato che quella notte avevano trasportato la carcassa di un cervo che avevano investito. L’inchiesta è coordinata dal pm Francesca Traverso.

Weekend al cinema

Le trame Film nei cinema di Torino 
 FILM CINA
A cura di Elio Rabbione
 

Al di là delle montagne – Drammatico. Regia di Jia Zhang-Ke, con Zhao Tao, Yi Zhang e Jing Dong. Alla fine dello scorso millennio, una ragazza cinese di Fenyang viene corteggiata allo stesso tempo da Zhang, proprietario di una stazione di servizio, e da Lianzi, umile minatore. Sceglierà il primo, se ne separerà, verrà privata di quel figlio che il padre ha voluto chiamare Dollar e che ha fatto crescere in Australia. Anche un figlio che, in un futuribile 2025, vorrà ritrovare la madre e la Cina. Ancora una drammatica denuncia verso una società sempre più pronta a inseguire il denaro e la ricchezza da parte dell’autore di “Still life”, Leone d’Oro a Venezia dieci anni fa. Durata 131 minuti. (Nazionale sala 2)

 ALICE FILM

Alice attraverso lo specchio – Fantastico. Regia di James Bobin, con Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska e Helena Bonham Carter. Alice, attraversato uno specchio magico, si ritrova nel Sottomondo dove incontra gli amici di sempre, lo Stregatto, il Bianconiglio e il Cappellaio Matto, quest’ultimo del tutto in crisi avendo perso la sua “moltezza”. Mirana manderà Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico che regola il trascorrere del tempo. Dovrà salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo. Durata 108 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Captain America: Civil war – Azione. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans, Robert Downey jr., Scarlett Johansson, Jeremy Renner. Gli Avengers sono costretti a considerare il peso dei danni collaterali che la lotta rivolta alla protezione del mondo intero può causare. Dopo il disastroso coinvolgimento dei civili in un’azione a Lagos, in Nigeria, un summit tenuto a Vienna deciderà che il team di eroi potrà agire soltanto dietro decisione dell’Onu. Ma qualcuno degli Avangers non è d’accordo. Durata 146 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

COLONIA FILMColonia – Drammatico. Regia di Florian Gallenberger, con Emma Watson e Daniel Brühl. Tratto da una storia vera. Le vicende di due giovani, Lena e Daniel, hostess della Lufthansa lei, fotografo lui, intrappolati nel Cile del 1973 dalla repressione di Pinochet. Imprigionato e torturato Daniel nella cosiddetta Colonia Dignidad, un luogo guidato da un certo Paul Schafer, da cui nessuno è mai riuscito a fuggire, Lena decide di raggiungerlo e di unirsi agli altri “ospiti” con la difficile speranza di portare in salvo il suo uomo. Durata 110 minuti. (Romano sala 1, The Space, Uci)

 

Era d’estate – Drammatico. Regia di Fiorella Infascelli, con Beppe Fiorello e Massimo Popolizio. La storia di Falcone e Borsellino, nell’estate dell’85, la loro lotta contro una certa politica accomodante, la loro permanenza forzata all’Asinara con le famiglie, le carte del maxiprocesso, la mafia che li vuole morti. Durata 100 minuti. (Greenwich sala 2, Reposi)

 

FIORE FILMFiore – Drammatico. Regia di Claudio Giovannesi, con Daphne Scoccia e Josciua Algeri. Apprezzatissimo a Cannes, il film è la storia di Daphne, detenuta per rapina, che in carcere si innamora di Josh, giovane rapinatore. Divisi l’uno dall’altra, condividono un amore fatto di sguardi, di poche parole attraverso le sbarre, di biglietti fatti arrivare in qualche modo. Durata 110 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Florida – Commedia. Regia di Philippe Le Guay, con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. L’ottantenne Claude rende piuttosto difficile se non impossibile la vita di chi gli sta accanto, dalla badante alla figlia Carole. I primi segnali di demenza senile sono più che presenti. Inoltre il vecchio ha un grande desiderio da soddisfare: andare a trovare la figlia minore che vive in Florida. Un’opera tra umorismo e dramma dall’autore di “Molière in bicicletta”. Durata 110 minuti. (Romano sala 3)

 FRAULEIN FILM

Fräulein – Una fiaba d’inverno – Commedia. Regia di Caterina Carone, con Christian De Sica e Lucia Mascino. Regina, quarantenne, cui la gente di montagna ha affibiato quel “fräulein” in maniera spregiativa, col significato di “zitellona”, dirige l’hotelulein” in maniera spregiativa, col significato di “zitellona”, dirige l’hotelulein” in maniera spregiativa, col significato di “zitellona”, dirige il suo hotel con la compagnia di un’unica gallina, Marilyn. Un giorno un certo Walter bussa alla porta, deciso fermamente ad alloggiare all’hotel Regina. Durata 90 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Iggy Pop Live, Basilea – Musicale. Con Iggy Pop, Kevin Armstrong, Seamus Beaghen, Ben Ellis, Mat Hector. I grandi successi dell’artista presentati l’anno scorso durante il concerto tenuto nella città svizzera, dove ha ricevuto il Premio alla Carriera 2015. Durata 79 minuti. (The Space, Uci)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. Premiatissimo ai David di Donatello. (Nazionale sala 2)

 JULIETA FILM

Julieta – Drammatico. Regia di Pedro Almodovar, con Adriana Ugarte e Emma Suarèz. L’autore di “Volver” ha tratto il suo ultimo film, presentato in concorso a Cannes ma che la regia non ha considerato nella attribuzione dei premi finali, da alcuni racconti di Alice Munro. Una madre, in una lunga lettera indirizzata ad una figlia che non vede da anni, ricorda i momenti salienti della sua vita. Durata 99 minuti. (Ambrosio sala 1, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo grande, F.lli Marx salaChico e Harpo, Reposi, The Space, Uci)

 

Microbo e Gasolina – Commedia. Regia di Michel Gondry, con Ange Dargent e Théophile Baquet. Due amici, Daniel detto Microbo perché dimostra meno dei suoi 14 anni, osteggiato dai compagni di scuola, innamorato in silenzio di una compagna, e Théo, detto Gasolina per la sua passione per i motori. Insieme costruiranno una ingeniosa casa su quattro ruote per darsi all’avventura lungo tutta l’estate. E cresceranno. Durata 103 minuti. (Classico)

 

Money Monster – Thriller. Regia di Jodie Foster, con George Clooney, Julia Robert e Jack O’Connell. Lee Gates conduce una trasmissione televisiva dove si mescolano in maniera più o meno spettacolare l’andamento della borsa, i consigli per sempre migliori investimenti, canzoncine pubblicitarie e ballerine ricoperte di paillettes. Tra il disinteresse totale di Gates nei confronti dei “suoi” risparmiatori. Fino al giorno in cui fa irruzione e si barrica con lui nello studio Kyle, un ragazzo che ha perso tutto quel che aveva. Con una pistola puntata alla testa Gates vedrà la finanza sotto occhi completamente diversi, con lui la produttrice dello show. Durata 98 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, Eliseo rosso, Ideal, Reposi, Uci)

 

Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio – Animazione. Regia di Javier Fesser. Mister L, derubato della cassaforte dallo Sguercio, gli mette alle calcagna la miglior coppia di agenti al suo servizio per poterla recuperare. Ma allo stesso tempo Tranciamuli è uscito di prigione e ha dichiarato vendetta contro Polpetta. Durata 91 minuti. (Uci)

 pazza gioia film

La pazza gioia – Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Tommaso Ragno e Marco Messeri. “Clinicamente pazze”, Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli sono ospiti di Villa Biondi, un centro per malattie mentali sulle colline pistoiesi, l’una egocentrica e logorroica, l’altra tatuatissima e fragile, solitaria, cui la legge ha tolto il figlio per affidarlo in adozione ad una coppia. Nonostante le diversità che le dividono, le due donne fanno amicizia, sentono il bisogno l’una dell’altra, fuggono, vivono appieno “una breve vacanza”, provano a inseguire una vita nuova sul filo sottile della “loro” normalità. Grande successo alla Quinzaine di Cannes per le interpreti e per l’autore del “Capitale umano”. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo blu, F.lli Marx sala Groucho e Chico, Massimo 1, The Space, Uci)

 

Pelè – Biografico. Regia Michael e Jeff Zimbalist, con Leonardo Lima Carvalho e Kevin de Paula. Il calcio giocato in strada a piedi scalzi, la povertà sofferta e la promessa fatta al padre, la prima vittoria clamorosa con la Coppa del Mondo a soli 17 anni: i successi e la carriera di un calciatore che continua a essere considerato il più grande e fantasioso di tutti i tempi. Durata 107 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

FILM PERFETTIPerfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Greenwich sala 2)

 

Robinson Crusoe – Animazione. Regia di Vincent Kesteloot e Ben Stassen. Un gruppo di animali, amici per la pelle, vive in una splendida isoletta ai Tropici. Soltanto il pappagallo Mac sogna di andarsene un giorno. Un giorno troveranno sulla spiaggia, restituito dal mare dopo una tempesta, Robinson Crusoe con il suo cane Aynsley. Durata 90 minuti. (Uci)

 

Sole alto – Drammatico. Regia di Dalibor Matanic, con Tihana Lazovic e Goran Markovic. Un villaggio serbo ed un villaggio croato, tre estati disseminate a distanza di dieci anni, dal 1991 ai giorni nostri, personaggi maschili e femminili che il destino ha inesorabilmente divisi. Durata 123 minuti. (Massimo 2)

 

Somnia – Horror. Regia di Mike Flanagan, con Jacob Tremblay, Thomas Jane e Kate Bosworth. Jessie e Mark, che hanno perso un figlio in circostanze drammatiche, decidono di prendere nella loro casa in affidamento Cody, di otto anni, educato e affettuoso. Ma il bambino no dorme mai, teme che durante il sonno arrivi l’Uomo Cancro che già si è portato via la sua mamma. Iniziano ad accadere fatti strani, come una inspiegabile invasione notturna di farfalle. Durata 97 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

La sposa bambina – Drammatico. Regia di Khadija Al-Salami, con Reham Mohammed. Nello Yemen di oggi, un padre quando la figlia arriva al decimo anno di età la dà in moglie ad un uomo vecchio più di lei di vent’anni. Violenze, soprusi, botte se Nojoud si rifiuta di servire la vecchia suocera: ma la bambina troverà il coraggio di fuggire dal suo villaggio e di recarsi a Sana’a. Nell’aula del tribunale chiederà il divorzio. Durata 99 minuti. (Centrale)

 FILM NUOVO

Lo Stato contro Fritz Bauer – Drammatico. Regia di Lars Kraume, con Burghart Klaussner. Nella Germania del 1957, il procuratore generale Bauer viene a conoscenza che il criminale nazista Adolf Eichman si nasconde a Buenos Aires. Sin dal suo ritorno in patria si spende per portare in tribunale i responsabili di morti e massacri: ma non ha fiducia in uno Stato che vuole a tutti i costi cancellare il proprio passato. Preferirà rivolgersi al Mossad israeliano. Durata 105 minuti. (Romano sala 3)

 

The boy – Horror. Regia di William Brent Bell, con Lauren Cohan e Rupert Evans. Greta, nel desiderio di lasciarsi alle spalle un periodo di vita travagliato, si rifugia in un villaggio inglese dove è assunta da una coppia in una villa vittoriana, come baby sitter del loro figlio di otto anni. Non un figlio, comprenderà ben presto la ragazza, ma una bambola a grandezza naturale. Una serie di eventi inspiegabili e terrificanti succedono, la mettono in serio pericolo e ostacolano la relazione che lei ha avviato con un giovane del villaggio. Durata 97 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 FILM MODA

The Dressmaker – Il diavolo è tornato – Commedia. Regia di Jocelyn Moorhouse, con Kate Winslet, Judy Davis e Liam Hamsworth. All’inizio degli anni Cinquanta, divenuta una affermata stilista, Tilly torna da Parigi nel piccolo paese natio di Dungatar, nel cuore dell’Australia, da cui era stata cacciata anni prima. Con una ventata di modernità, costruendo abiti per le donne acide e immalinconite di Dungatar, Tilly avrà modo di far luce sul suo lontano passato. Grande successo all’ultimo TFF. Eccellente prova della Winslet al centro di un film che pur facendosi giudicare (pressoché) positivamente non riesce mai a definire le proprie scelte (commedia, divertimento surreale, percorso drammatico, un faticoso altalenarsi?) in maniera definitiva. Durata 118 minuti. (Lux sala 1)

 

Tini – La nuova vita di Violetta – Commedia. Regia di Juan Pablo Buscarini, con Martina Stoessel e Jorge Blanco. Tra vita personale e carriera non è un momento facile per Violetta, per ritrovare il proprio equilibrio ci vuole una vacanza in un’isola italiana. Nuovi amici e atmosfere stimolanti rimetteranno a posto ogni cosa. Durata 98 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 TRADUTTORE

Il traduttore – Drammatico. Regia di Massimo Natale, Claudia Gerini e Kamil Kula. Andrei, giovane universitario proveniente dalla Romania, arrotonda i soldi della borsa di studia lavorando in pizzeria e di giorno in questura, traducendo gli interrogatori e le intercettazioni di suoi connazionali. Un giorno viene contattato da Anna, un’antiquaria, anche lei ha qualcosa da fargli tradurre. Durata 90 minuti. (Uci)

 

Truman – Un vero amico è per sempre – Commedia. Regia di Cesc Gay, con Ricardo Garin e Javier Càmara. Tomas lascia il Canada dove vive da anni per andare a trovare a Madrid il suo vecchio amico Julian, attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. A Julian non resta molto da vivere e uno dei suoi crucci maggiori è la sistemazione del suo cane Truman, per lui quasi un figlio. Il film, un successone in patria, si è aggiudicato ben cinque premi Goya, gli Oscar spagnoli. Durata 108 minuti. (Centrale v.o.)

 

Whiskey Tango Foxtrot – Avventura. Regia di Glenn Ficarra e John Requa, con Tina Fey, Christopher Abbott, Martin Freeman e Alfred Molina. Basato sulle memorie della giornalista Kim Barker, il suo arrivo a Kabul nel 2002, la presa di coscienza di una situazione di disperazione e di guerra che sino ad allora non aveva valutato appieno. Durata 112 minuti. (Greenwich sala 1, Uci)

 

X-Men: Apocalisse – Fantasy. Regia di Bryan Singer, con James McAvoy, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence. La vendetta di Apocalisse, dall’antico Egitto ai giorni nostri, quando un gruppo di fedelissimi lo richiama in vita e lo affianca per riprendere il comando e scatenare un violento attacco alla terra. Durata 143 minuti. (Ideal, Lux sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

Due incidenti, tangenziale bloccata

autostradaLa tangenziale di Torino è rimasta bloccata questa mattina per due incidenti avvenuti in rapida sequenza nelle due direzioni di marcia tra gli svincoli di Drosso e Stupinigi. Il tratto è stato chiuso al  traffico e si sono verificati rallentamenti. Il primo incidente, in direzione di Savona-Piacenza, ha visto coinvolti due camion, un’auto e una moto. Cinque le persone ferite e  trasportate in ospedale, nessuna è grave. Uno dei  camion coinvolti ha perso il suo  carico di lamiere,  che si è riversato nella carreggiata opposta,  Milano-Aosta. Per evitarlo cinque vetture hanno causato un altro incidente, che  non ha provocato feriti.

Fiat, cosa è cambiato da Valletta a "Mirafiori lunapark"

mirafiori filmSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Vittorio Valletta amava dire e ripetere “ciò che è bene per Fiat e bene per il Paesetosetto e Torino”. Tutto sommato non aveva tutti i torti, anche se questa identificazione non è sempre stata positiva per la nostra città. Sicuramente le sorti hanno inciso sui nostri destini. La notizia è nota. A Mirafiori ritornano gli operai dalla cassa integrazione  (se ho capito bene). Ed ecco che la propaganda si fa largo confondendo la notizia con la polemica. Il “sole e caldo” della campagna elettorale ha fatto il resto. Leggo una certa pretestuosità in tutte le posizioni per il semplice fatto che ognuna ha una parte di verità. Dalla cassa integrazione alla produzione vuol dire che non sono stati creati nuovi posti di lavoro, ma il ritorno della produzione può voler dire la creazione di nuovi posti di lavoro. Ciò che è accaduto a Mirafiori è indispensabile, sicuramente non sufficiente. Beppe Berta sociologo torinese, amico e consigliere di alcuni sindaci scrive oggi sul Sole 24 ore un articolo dal titolo:  Cultura e turismo a Torino. Il professore insegna a Milano ma si è formato alla Fondazione Agnelli. Torino è radicalmente cambiata, ma non basta. Ha retto la deindustrializzazione , continua ad avere milioni di metri cubi da riattare, ma anche qui se questi due mondi cominciassero a collaborare? Quando Vittorio Valletta era Presidente della Fiat il conflitto era motore di sviluppo, lo sciopero come affermazione dei diritti dei lavoratori. Ora no, l’unica possibilità è la collaborazione. Collaborazione tra la città e Fiat, la Fiat cultura e turismo, tra gli operatori del settore, tra i sindacati e le organizzazioni confindustriali, con un unico e grande obiettivo: Torino. Collaborare e non polemizzare. Pensiamo, crediamo, speriamo che siano solo i “fumi della campagna elettorale”. Ultima considerazione: mi rendo conto che è più facile dirlo che realizzarlo, ma non vedo altra strada da percorrere.

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Il 27  Agosto 2015 usciva nelle sale cinematografiche Mirafiori Lunapark . Nella scheda di presentazione,  genere : drammatico, Azzeccatissimo. Una certo successo di pubblico solo nella nostra città. Argomento ostico, “duro da masticare e digerire”. Tre operai in pensione che ritrovano un effimero domani nel progettare e realizzare un luna park dopo aver “occupato” lo stabilimento in disuso dove avevano lavorato. Alle prese con problemi di famiglia nel quartiere di Mirafiori dove hanno vissuto. Proprio così, di quelli vecchi in bianco e nero, di quelli vecchi che ti fanno stare male. Un film che ti fa ricordare e scrivendo dimostriamo quello che vorremmo essere,  un tragico epilogo di struggente tristezza,  un tempo che non può ritornare. Un piccolo ricordo. Dicembre del 1980 in una bocciofila di porta Palazzo “attaccato” al ponte sulla Dora che ora porta il nome di Domenico Carpanini. Serata tra amici dopo i 35 giorni alla Fiat ( 23000 incassa  integrazione), tra un bicchiere di vino e “come continuare a fare la rivoluzione”, si avvicina uno dei 23000, in pianta stabile dalle 8 del mattino: non so che cosa fare, vivo da solo, non ho moglie e figli, da quando non lavoro più non so che cosa fare. Arrogantemente giovane gli chiedo: non dovresti essere contento? ti pagano per non lavorare. Ho ancora nella memoria il luccicare dei suoi occhi: in fabbrica ero un qualcuno, delegato gli operai se avevano un problema venivano da me. Loro mi davano dignità, ora sono un signor nessuno. Ho capito e non ho replicato. Anni passati, anni che non ritornano più. In quel tempo il sindacato non capì. Si chiudeva un’epoca e se ne apriva un’altra. Un pesante errore di valutazione che ha segnato la sinistra in questi decenne. Una cosa rimane e deve rimanere: la dignità del lavoro e nel lavoro. Ci può essere dignità con il lavoro.

E' tempo di Gelato Festival in piazza Solferino

Due le novità della giornata di oggi al Gelato Festival, allestito con i suoi tre grandi truck in piazza Solferino ( orario : 12 – 22; ingresso libero, degustazioni solo ai possessori della Gelato Card)

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Mentre su un lato della piazza (verso corso Re Umberto) prosegue la gare a colpi di coni e coppette fra i nove gusti in gara ( Cioccolato Belga – Leonardo La porta,Torino; Stracciatella al pistacchio  – Luigi Mazzocchi, Torino; Profumo d’estate – Giovanni Dell’Agnese, Torino; Fondente mandorlato all’arancia Maurizio Favaro,Chieri (To); Zabaione Croccante – Nicolò Arietti, Torino; Gaute da suta – Francesca Marrari Orbassano ( To); Pinolo alla ligure – Guido Cortese, Pietra Ligure (SV); Basot d’Turin – Cristian Ciacci, Torino, Latte e menta – Giorgio Fumero, Pralormo, TO)  e il palato è solleticato dagli altri gusti fuori concorso, proposti dagli sponsor (vedere comunicato generale), lungo l’allea alberata rivolta verso la Fontana Angelica, l’aula didattica Caterina accoglie incontri con esperti e show cooking introdotti dalla giornalista enogastronomica Annamaria Tossani (calendario aggiornato sul sito www.gelatofestival.it).

Il carnet di oggi, 27 maggio, prevede  incontri e show cooking. Fra le novità, da segnalare:

*** ore 13: presentazione di un cocktail a base gelato del Maestro gelatiere Paolo Pomposi di Firenze che lo scorso anno ha conquistato il pubblico londinese con la sua crema Dolce Vita e si è aggiudicato il titolo di Miglior Gelatiere d’Europa del Gelato festival; 

*** ore 14: presentazione del GiroGusto d’Italia e intitolato Coppi/Bartali – Il gusto in rosa. Novità ideata da Vetulio Bondi in onore della tappa conclusiva del Giro d’Italia (replica sabato 28, ore 14)

*** ore 16 e le 17, debutta sulla scena del Gelato Festival la Giuria Junior. Sarà uno dei momenti più attesi e temuti da parte dei gelatieri, sottoposti al giudizio spontaneo e insindacabile di 10 bimbini selezionati fra i presenti (età dai 7 ai i 12 anni). Seguirà la Premiazione.

Sabato 28, fra i Must dell’aula tecnica:

*** Nel corso del pomeriggio, tra le 15 e le 18, il Maestro Aldo Grasso, uno dei maggiori gelatieri in Italia, in collaborazione con BRAVO, tiene alcune lezioni di arte gelatiera, ricche di nozioni utili per professionisti e non: “ Così diventà prima granita e poi sorbetto”, “Così il trittico diventa gelato”, “Da una pentola al trittico, la vera metodologia classica per la produzione del gelato”.

** alle ore  19  debutto al Gelato Festival della Torrefazione Artigianale Becchia di Avegno che presenta il suo personale gusto al caffè