Aprile 2016- Pagina 36

Giovanni Andrea Porcino, un presidente giovane in sala Rossa

E’ il più giovane Presidente di sempre del consiglio comunale torinese 
porcino

Giovanni Andrea Porcino è il più giovane Presidente del Consiglio comunale di Torino, nato nel novembre 1988. Nella primavera del 2011, quando è stato eletto in Consiglio comunale, aveva 22 anni, ed era uno dei più giovani consiglieri di Italia dei Valori, quindi è passato nel gruppo misto di maggioranza, per poi aderire ai Moderati. Una laurea in Giurisprudenza, attualmente una pratica notarile in corso, ha assunto la presidenza del Consiglio comunale prendendo il posto di Giovanni Maria Ferraris, dimessosi dopo l’incarico di assessore presso la Regione Piemonte.

” All’inizio della mia presidenza – spiega Giovanni Porcino, una tradizione politica familiare ( il padre Gaetano è stato anch’egli consigliere comunale a Torino, prima nell’Italia dei Valori, poi nel Gruppo Misto) – c’è stato sicuramente un certo scetticismo dovuta alla mia giovane età. Il presidente del Consiglio comunale deve, infatti, costituire un elemento di stabilità rispetto a al suo organo di riferimento che, un tempo, aveva competenze esclusivamente amministrative, mentre oggi ha competenze che non sono più esclusivamente di controllo e programmazione”.

“Al di là dei classici procedimenti che dipendono dal Consiglio, come l’approvazione dei bilanci – prosegue Giovanni Porcino – durante la mia presidenza ritengo sia stata degna di nota la riforma del decentramento. La sua discussione era iniziata già sotto la giunta Chiamparino, per iniziativa dell’assessore Marta Levi. Le Circoscrizioni passeranno, grazie alla riforma, da 10 a 5, con un passaggio transitorio a 8. Ci trovavamo, infatti, di fronte a circoscrizioni che non erano spesso omogenee tra loro. Per esempio quella di Mirafiori vantava solo 40 mila abitanti, molto meno dei 130-140 mila raggiunti dalla Circoscrizione San Paolo. Quindi si è pensato che la Circoscrizione Mirafiori fosse opportuno che si fondesse con l’attigua Circoscrizione Santa Rita, come San Salvarlo e Cavoretto con la Circoscrizione Nizza-Lingotto. Sicuramente la riforma del decentramento che abbiamo attuato non risulta quella ideale in toto, ma quella maggiormente rispondente all’esigenza di razionalizzare i costi con i risparmi e le economie prodotte. Alcune circoscrizioni, infatti, amministravano un bilancio molto esiguo. È stata istituita, per ottenere questa riforma, una commissione ad hoc, che ha effettuato uno studio e prodotto una relazione, poi discussa con delibera del Consiglio comunale”.

“La giunta Fassino in questi anni – afferma Giovanni Porcino – ha avuto, secondo me, un duplice merito. Da un lato è stata fondamentale l’opera di risoluzione dell’ indebitamento da parte del Comune di Torino, dall’altro è stato indispensabile attuare la privatizzazione di alcune partecipazioni comunali, quali l’inceneritore Trm e l’aeroporto Sagat. Nel caso, per esempio, della Sagat la riduzione della quota di partecipazione comunale ha, comunque, mantenuto inalterato lo standard dei servizi erogati”.

“È stata fondamentale infatti – precisa Giovanni Porcino – la razionalizzazione da parte della giunta Fassino delle attività che afferiscono al Comune, fatto che ha portato a un graduale ripianamento del bilancio garatendo, in termini di qualità, i servizi erogati. Torino, infatti, dal punto di vista di questi ultimi, non è un Comune a tassazione elevata. Un altro grande vantaggio è rappresentato dal fatto che Fassino, in qualità di Presidente dell’Anci dal 2013, si relaziona costantemente con Roma e con il governo, cui fa presente le problematiche della città. La giunta comunale si è impegnata e io, come candidato alle amministrative, mi impegnerò anche in futuro a potenziare la vocazione non solo industriale, ma turistica torinese, aumentandone la visibilità internazionale”.

“Nel campo del welfare – conclude Porcino – ho molta stima dell’assessore Elite Tisi, che ha ricevuto una delega molto delicata; un progetto veramente importante è stato quello di creare – in collaborazione con i privati – degli asili notturni, che svolgono funzioni assolutamente indispensabili, quali l’erogazione delle cure dentarie. Torino deve anche puntare molto sui giovani e soprattutto coinvolgere quelle fasce giovanili oggi purtroppo ai margini della società produttiva, rappresentate dai “net”, compresi tra i miei 20 e 35 anni, che non lavorano e non studiano, paiono rassegnati e non cercano più una collocazione lavorativa. La presenza di importanti incubatori come quelli universitari e di percorsi di riqualificazione può essere assolutamente fondamentale per questi soggetti, che non vanno dispersi, perché costituiscono una risorsa umana molto preziosa”.

 

(Foto: www.spaziotorino.it)

 

Delitto Rosboch: interrogato, Gabriele piange. E spunta il dna di una quarta persona

defilippi rosbochNel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele
 

Gabriele Defilippi, il 22enne incarcerato per il delitto dell’insegnante Gloria Rosboch ha parlato per sette ore nell’interrogatorio davanti  al pm Giuseppe Ferrando. Nel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele. Presto i due saranno sottoposti a un faccia a faccia presso la procura a Ivrea. Anche questo interrogatorio, come il precedente, è stato secretato.  Mercoledì prossimo verrà ascoltata Caterina Abbattista, la madre di Gabriele, in carcere anche lei. Il figlio dice che la donna non sapeva nulla della truffa erosboch tantomeno dell’assassinio. In qualche modo implicata nel caso potrebbe essere Efisia Rossignoli, la donna che chiamò la povera Gloria fingendosi funzionaria di banca per rassicurarla sui suoi soldi: avrebbe avuto 11 contatti telefonici con Gabriele proprio il giorno dell’omicidio. Infine Sofia Sabhou, la fidanzatina di Gabriele che le avrebbe raccontato del piano per uccidere l’insegnante. Nonostante ciò la ragazza non ha messo in allarme nessuno, neppure dopo la scomparsa della Rosboch. Intanto, sull’auto usata per l’ultimo viaggio fdi Gloria prima di morire è stata rinvenuta traccia del dna di una quarta persona, oltre alla vittima, a Gabriele e a Obert. Di chi si tratta?

 
 

Grandi manovre al Lingotto: ecco le modifiche alla viabilità

lingoto fiatPer consentire la realizzazione degli accessi della stazione Bengasi il cantiere attuale verrà ampliato con alcune modifiche della viabilità

Nel corso della prima settimana di Aprile, per consentire la realizzazione degli accessi della stazione Bengasi il cantiere attuale verrà ampliato con alcune modifiche della viabilità: nella parte Nord su via O.Vigliani saranno istituite due corsie di marcia in direzione ovest e una corsia in direzione est (lato Po); nel lato est della piazza, a seguito dell’allargamento del cantiere in corrispondenza dell’accesso est, saranno istituite due corsia di marcia in direzione nord ed una in direzione sud (Moncalieri). Sarà in ogni caso garantita l’attuale percorrenza in tutte le aree dove è presente il cantiere.
Via Nizza ang. via Vado (Lingotto)
Al fine di procedere con l’attività di indagine sulle reti di sottoservizi presenti e con l’esecuzione delle opere propedeutiche alla successiva apertura dell’asola del retrostazione Lingotto, saranno effettuate le seguenti modifiche della viabilità di v. Nizza, in prossimità dell’intersezione con v. Vado. Al fine di limitare i disagi per la circolazione, i lavori sono stati organizzati in n. 2  fasi: 

FASE 1 – Ricerca sottoservizi (sottofase ovest) ed esecuzione opere propedeutiche all’apertura dell’asola del retrostazione Lingotto. Le modifiche alla viabilità previste per questa fase consistono in un parziale restringimento della carreggiata stradale interessata dai lavori, con istituzione del limite di velocità 30km/h. Divieto di fermata – ambo i lati – sulla carreggiata ovest di  v. Nizza nel tratto compreso tra v. Garessio e v. Vado. Arretramento di circa 50m della fermata bus n. 912 – Lingotto Expo.

FASE 2 – Ricerca sottoservizi (sottofase est) e successiva apertura asola. Le modifiche alla viabilità previste per questa fase consistono in un parziale restringimento della carreggiata stradale interessata dai lavori, con istituzione del limite di velocità 30km/h. Divieto di fermata – ambo i lati – sulla carreggiata ovest di  v. Nizza nel tratto compreso tra v. Garessio e v. Vado. Arretramento di circa 50m della fermata bus n. 912 – Lingotto Expo. Uso promiscuo della corsia riservata bus.

I lavori sono programmati a partire da lunedì 4 aprile 2016; la prima fase avrà una durata di circa 4 settimane, mentre la fase 2 (successiva alla prima) permarrà sino a cessate esigenze (ultimazione dei lavori di scavo della galleria di linea).

(foto: il Torinese)

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