Il Gruppo SEL ha interrogato la Giunta su un caso che riguarda le condizioni di lavoro inadeguate negli appalti della Regione, in particolare nel settore sanitario. Si è discusso del caso dell’ospedale San Giovanni Bosco.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In seguito a una segnalazione di degrado inviata dalla Filcams CGIL, il Dipartimento di Prevenzione della Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASLTO4 ha effettuato un sopralluogo nella struttura e, il 22 marzo 2016, ha inviato un verbale al Direttore Generale dell’ASLTO2, al Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero S.Giovanni Bosco di Torino e alla Filcams stessa. In ogni reparto, bagni maleodoranti, corridoi sporchi, pavimenti usurati, polvere e sporcizia addirittura nelle camere di degenza, carrelli dei rifiuti in pessimo stato abbandonati. Come è possibile? Dal 1° aprile 2015 è attivo il nuovo appalto pulizie e sanificazione, vinto dalla ditta La Lucente S.p.A. con sede a Modugno (Ba), che ha decurtato del 40% le ore di attività di pulizia rispetto al precedente appalto, pur prevedendo sostanzialmente le medesime prestazioni dell’appalto precedente. Da allora, non a caso, si riscontrano notevoli carenze del servizio. La domanda è semplice: come si possono svolgere le stesse mansioni e mantenere gli stessi standard con così tante ore in meno? All’interrogazione del Capogruppo Marco Grimaldi, l’Assessore Saitta ha risposto che la Regione si impegna a chiedere un aumento delle ore di lavoro e un’integrazione dell’appalto e continuerà a vigilare finché le condizioni non miglioreranno sensibilmente. La Giunta ha inoltre intenzione di procedere da questo momento in avanti con gare centralizzate. “È evidente che, in questo caso, il non rispetto da parte dei committenti delle condizioni minime di dignità del lavoro ha un effetto non solo sulle lavoratrici e sui lavoratori stessi, ma sulla qualità del servizio, con gravi conseguenze per la salute dei pazienti”. – Dichiara Grimaldi – “Se non si pone fine al taglio indiscriminato delle ore di lavoro questa situazione non potrà mai migliorare. Noi continueremo la nostra battaglia e non lasceremo soli i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative. Siamo parlando di donne e uomini, non di formiche. Basta briciole”.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE