L’Ansa dice che oggi in tutto il Paese il numero degli hotel è di circa 728 per un totale di 29.700, posti letto, e poche settimane fa è stata presa la decisione di affidare a una società straniera specializzata nel settore del turismo la valutazione e classificazione e accreditamento delle strutture alberghiere
La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.
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Interessante pezzo di Cristiana Missori pubblicato su Ansa Med, sull’Albania intesa come meta turistica di mare e di cultura: “Da Tirana – con la sua architettura di epoca fascista – a Berat, ”città dalle mille finestre” – tra stradine strette e tortuose su cui si alternano case bianche dai tetti rossi, antiche moschee e chiese ortodosse affrescate – per poi puntare a Sud, verso l’antica città di Argirocastro – con i suoi tetti in pietra e le case incorniciate da rose e tralci d’uva centenari – fino al parco archeologico di Butrinto, a pochi chilometri a confine con la Grecia. Il Paese delle Aquile si apre al turismo culturale oltre che a quello balneare della riviera ionica, dove anni di scellerata gestione hanno purtroppo portato alla distruzione del paesaggio”. Così dice l’autorevole agenzia stampa.
Come spiega ad ANSA Nuova Europa il ministro per il Turismo, Arben Ahmetaj. ”Fino a due anni fa – dice – rincorrevamo i numeri”. A scegliere di visitare il Paese sono soprattutto turisti kosovari (che rappresentano il 38% sul totale degli arrivi); macedoni (14%); greci (10%), montenegrini (6%) e italiani (5%), ma s’iniziano a incrociare “visitatori che provengono anche dall’Est e dal Nord Europa”. Un vero target cui mirare l’Albania ancora non ce l’ha. ”Al momento non possiamo permetterci di fare dei distinguo in merito alla tipologia di turista che vorremmo”, riconosce Ahmetaj, ma bisogna migliorare le infrastrutture. Molte sono già di buon livello.
Si stima ci siano circa 300 milioni di dollari disponibili per la realizzazione di diversi progetti per lo sviluppo delle reti portuale e stradale, ma anche aeroportuale. Si prevede la costruzione di un secondo scalo aeroportuale a Saranda, nel Sud, principale meta turistica marittima. L’Ansa dice che oggi in tutto il Paese il numero degli hotel è di circa 728 per un totale di 29.700, posti letto, e poche settimane fa è stata presa la decisione di affidare a una società straniera specializzata nel settore del turismo la valutazione e classificazione e accreditamento delle strutture alberghiere, che oggi si fregiano di stelle in molti casi non appropriate. Grecia, Austria e Paesi Arabi stanno già investendo nel turismo del Paese delle Aquile, per l’Italia ci sono ottime opportunità.
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