LA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga
E’ sbagliato fare di ogni erba un fascio e identificare Islam e terrorismo. Questo è esattamente ciò che gli attentati in Europa vogliono provocare. D’altra parte è vero però che se l’Islam non coincide affatto con il terrorismo, tutti gli episodi di terrorismo hanno una matrice islamica. E questo produce sbandamento nelle opinioni pubbliche, destabilizzazione politica e radicalizzazione nei comportamenti elettorali

Come si vede dagli ultimi tragici episodi, il terrorismo colpisce sia l’Europa sia i paesi musulmani (Turchia e Pakistan per ultimi). I due principali soggetti, Isis e Al Qaeda, hanno in realtà due nemici: l’Occidente miscredente e corrotto e i governi dei paesi musulmani, considerati subalterni o complici. Se non altro per questa ragione, è sbagliato fare di ogni erba un fascio e identificare Islam e terrorismo. Questo è esattamente ciò che gli attentati in Europa vogliono provocare. D’altra parte è vero però che se l’Islam non coincide affatto con il terrorismo, tutti gli episodi di terrorismo hanno una matrice islamica. E questo produce sbandamento nelle opinioni pubbliche, destabilizzazione politica e radicalizzazione nei comportamenti elettorali. Crisi economica non superata e migrazioni incontrollate fanno il resto, spostando soprattutto i ceti popolari, più esposti alle varie crisi, verso posizioni molto lontane da quelle tradizionali, ispirate alla solidarietà sociale.
Se questo è il quadro preoccupante, occorre chiedersi perché i governi europei fatichino a reagire con efficacia. La prima risposta non è quella, fornita a gran voce dalle destre ovunque, della mancanza o non volontà di azioni “forti”. L’Europa appare debole perché affronta divisa un passaggio epocale. L’idea di fronteggiare ogni paese per conto proprio l’emergenza appare una pericolosa illusione, che contribuisce ad aggravarla. Dopo la faticosa ricerca di intesa sui migranti (i cui risultati saranno tutti da valutare), oggi si ripropone la sensazione di confusione ed impotenza nella lotta al terrorismo. Manca un efficace coordinamento, intelligence e polizie dialogano poco, per non parlare di ordinamenti penali variegati e spesso totalmente inadatti. Si comincia a parlare di un’Autorità Europea anti-terrorismo, che superi i confini nazionali. Una sorta di FBI. Che d’altra parte fu inventato ai primi del ‘900 negli USA proprio per superare la frammentazione in decine di stati della prevenzione e repressione dei crimini.
Sarebbe una buona idea. Come sarebbe una buona idea una Forza militare comune, capace di intervenire dove necessario. Sono entrambi strumenti di un costituendo governo europeo, eletto dai cittadini. Oggi tutto ciò appare fantapolitica, ma le varie crisi che stiamo vivendo ci spingono a superare le difficoltà. E se l’Europa a 28 non sarà in grado, e purtroppo non lo sarà, lo dovranno fare i paesi fondatori, ripristinando l’idea, improvvidamente abbandonata, delle “due velocità”. L’alternativa è quella di sprofondare nell’impotenza e di accelerare il declino, che invece non sarebbe ineluttabile.
L’Associazione Nazionale Alpini ha donato al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito una fedele riproduzione in legno dello stemma araldico dell’Istituto di studi militari. La delegazione, guidata dal sindaco di Alpignano dott. Gianni Da Ronco e composta da soci del locale Gruppo ANA, della 5^ Zona e della Sezione di Torino è stata ricevuta a Palazzo Arsenale dal Comandante, Gen.D. Claudio Berto. Realizzata in legno di faggio e mogano, l’opera ha richiesto oltre un mese di paziente lavoro. L’autore, Franco Nicol, non è nuovo a questo tipo di imprese: suoi gli stemmi del
Reggimento Logistico di Rivoli e della Brigata alpina “Taurinense”. Una passione per la scultura, quella di Nicol, sorretta anche da una profonda ammirazione per il nostro Esercito. Dopo lo scoprimento della scultura da parte di due ufficiali in uniforme storica, il Gen. Berto ha ringraziato gli astanti ed ha descritto il significato di un emblema che racchiude la storia di uno degli istituti di studi militari più antichi d’Europa. Nel suo intervento il sindaco di Alpignano ha affermato che il dono rappresenta “un piccolo ma tangibile segno di riconoscenza per il diuturno impegno della forza armata, in Italia e all’estero, a tutela della sicurezza e della pace”.
L’assessore regionale alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta commenta con soddisfazione la notizia della consegna del Poliambulatorio
della Regione Piemonte Antonio Saitta commenta con soddisfazione la notizia della consegna del Poliambulatorio di Ivrea, opera attesa da diversi anni. “A Ivrea e nell’eporediese con il Direttore generale Lorenzo Ardissone – aggiunge – Antonio Saitta – abbiamo concordato un piano di assistenza territoriale che vede nell’avvio dell’attività del Poliambulatorio di Ivrea un tassello essenziale”.
Il Comitato Piemontese della Federazione Italiana Canottaggio e la Società Canottieri Armida di Torino presenteranno gli atleti pararower della squadra di canottaggio 8+ OPEN MIND, di rientro da Amsterdam, dove, con i colori dellArmida, hanno rappresentato il Piemonte alla 77/a edizione della Head of the River Amstel, storica regata internazionale di resistenza che si sviluppa lungo il fiume Amstel sulla distanza di otto chilometri, con partenza dalla località Oudekerk ed arrivo nel cuore della capitale olandese.Con le istituzioni e gli atleti si parlerà del canottaggio paralimpico e dello sport come possibilità di esprimere le abilità di ognuno. Ospiti speciali Silvia De Maria, finalista Paralimpica a Londra 2012, e Walter Bottega, due volte olimpionico, che racconteranno le loro esperienze e lintegrazione fra il mondo olimpico e quello paralimpico.





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