Luglio 2015- Pagina 5

Attraversare sulle strisce come in un film di Bunuel

pedoni via roma

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia

 

Per il pedoni attraversare via Ventimiglia non è facile. Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia. Del resto la nostra città è stata costruita per sfreccianti autovetture. Si sta ipotizzando una serie di appositi permessi per i pedoni. Dovranno dimostrare con relativi certificati medici perché sono costretti a camminare. Le persone anziane, che non hanno parenti prossimi disponibili e patentati dovranno rimanere nelle proprie abitazioni. Ci sono apposite associazioni che, attraverso volontari, penseranno al vitto. Le mie sono solo polemiche battute?

 

Veramente ciò che ho appena detto vi sembra talmente assurdo che appare surreale? Vi voglio raccontare due piccoli “ritratti”  di una realtà sicuramente assurda che, per l’appunto, per quanto surreale appare fa parte di questo nostro presente. Primo. Prima d’attraversare mi sincero. Sopraggiunge un Suv. Chi lo guida è tra i più solerti nel non considerare le strisce pedonali, e come i più raffinati che  telefonano ovviamente senza auricolare. Lo saluto in segno di scherno visto che non si ferma. Ed a questo punto viene il bello. 50 metri dopo si ferma, tira giù il finestrino e mi urla addosso.Sono colpevole d’aver tentato il suicidio compromettendolo. Proprio cosi. Personali decimi di secondo di sbigottimento e quando m’avvicino alla autovettura, questa riparte velocemente. Secondo. Piazza Vittorio. Come sapete gli attraversamenti sotto i portici dove si innestano le vie laterali sono con le strisce pedonali. Quando guido mi fermo sempre. Il 50% degli automobilisti che precedono s’incazza strombazzando.

 

L’epiteto più carino è “cretino perché ti sei fermato”. Tanto non c’è nessuno. Mia obiezione: come si fa a vedere qualcosa dietro me che io non posso vedere se non fermandomi? Sentendomi in minoranza mi chiedo dove sbaglio. Trovo risposta nel mio incaponito e, appunto minoritario, metodo che consiste nel rispettare e nel voler far rispettare le regole. Sono assolutamente recidivo. Fino al punto che insisto con le mie figlie nel rispetto delle regole. Non saprei fare altro.Perchè mi sento minoritario? Fate empiricamente questo esperimento. Tentate l’attraversamento di 10 strisce pedonali in diversi punti della città. Contate fino a 10 auto che passano. contando chi si ferma. Direi, come si diceva una volta che a spanne il 30% è solerte. Descrivo marginalità sociali? No, racconto di un basso tasso di civismo che ci fa vivere nell’assurdo del capovolgimento della realtà . E non siamo dentro un film di Bunuel.

 

(Foto: il Torinese)

L'assassino: "L'ho fatto per i miei figli" Ma la famiglia della tabaccaia lo vuole aiutare

Tabaccaia asti

Pasqualino Folletto, 46 anni, reo confesso del delitto, si dispera in cella: “L’ho fatto per i miei figli”

 

L’omicida, Pasqualino Folletto, 46 anni, reo confesso del delitto, con problemi economici pare dovuti anche al gioco, si dispera in cella: “L’ho fatto per i miei figli”. Ma non c’è odio nei suoi confronti nelle parole dei familiari di Maria Luisa Fassi, uccisa per 800 euro. I genitori Piero e Pina Fassi e  le figlie Maura e Maria Luisa, molto devoti e dediti a beneficenza e volontariato dichiarano alla Stampa: «Abbiamo saputo che quest’uomo (senza mai definirlo “assassino”, ndr) ha una figlia malata. Purtroppo. Nel nostro piccolo, se vorrà, faremo ciò che è nelle nostre possibilità per rendere meno dolorosa e solitaria la sua sofferenza. La sua famiglia, uccisa anch’essa da un gesto folle non ha colpa per quanto è successo».

 

Articolo del 25 luglio 2015 – Una quarantina le coltellate che hanno ucciso Maria Luisa Fassi, la tabaccaia 54enne di Asti assassinata  sabato nel suo negozio di corso Volta. Fonti investigative avevano rivelano questo dato dopo l’autopsia, che è stata eseguital medico legale Rita Celli. Ora sembra che il colpevole sia stato trovato: si Chiama Pasqualino Folletto, un magazziniere  di 46 anni, incensurato, fermato dai carabinieri, che avrebbe confessato una rapina finita male, ipotesi che all’inizio gli inquirenti sembravano avere scartato.

 

L’arresto, spiegano  i militari dell’Arma, attraverso l’agenzia Ansa è “frutto di un meticoloso incrocio di numerosi elementi investigativi: immagini estratte dalle telecamere cittadine, attività tecniche e di sorveglianza dinamica nonché numerosissime escussioni testimoniali”. Alle indagini del carabinieri locali hanno collaborato il Ros di Roma, Torino e Milano, in collegamento con il Reparto Analisi Criminologiche Sezione Psicologia Investigativa del Racis di Roma e con il Ris di Parma.

 

Già si sapeva che era stata una sola persona ad aver ucciso a coltellate la donna. Al lavoro in queste settimane i carabinieri del comando provinciale, sotto il comando del colonnello Fabio Federici, e il pm Luciano Tarditi. All’ospedale Cardinal Massaia era stato Inutile l’intervento chirurgico al quale era stata sottoposta la commerciante,  a causa delle gravi lesioni all’addome e al torace.  Dopo questo e altri fatti di violenza, in quella che era una tranquilla città, è cresciuta  la paura tra gli abitanti. Lo scorso anno un altro tabaccaio venne ucciso a colpi di pistola per rapina. Pochi giorni fa  un camionista è stato ammazzato con un pesante cric  in pieno centro città.

 

Il gioco dell’Oca che narra la Resistenza

Lanciando a turno dei dadi, i giocatori ( da due a sei) possono muovere le  proprie pedine segnaposto su di un percorso che racconta la lotta di Liberazione nelle province di Novara e del VCO 

 

gioco oca 2Si parte dall’armistizio dell’8 settembre 1943 ( casella n.1)  e si prosegue sul tabellone nel senso indicato dai numeri progressivi fino al traguardo (casella n. 63) che corrisponde al 2 giugno 1946, giorno della nascita della Repubblica. E’ la “Resistenza in gioco”, un’originalissima versione del Gioco dell’Oca, a cura dell’Associazione “ Casa della Resistenza” di Verbania Fondotoce. Così, lanciando a turno dei dadi, i giocatori ( da due a sei) possono muovere le  proprie pedine segnaposto su di un percorso che racconta la lotta di Liberazione nelle province di Novara e del VCO senza tralasciare gli avvenimenti più generali. Così chi si troverà alla casella n.18 ( l’insurrezione di Villadossola nel novembre del ’43) potrà tirare ancora i dadi mentre alla n.22 (la battaglia di Megolo, del 13 febbraio 1944) starà fermo un giro oppure dalla 32 ( la Repubblica dell’Ossola ) potrà balzare alla 50 ( la Liberazione, il 25 aprile ’45) e, viceversa, chi s’imbatterà nell’eccidio di Marzabotto ( alla n.37) tornerà indietro alla casella n.12, dove si cita lagioco oca strage della famiglia ebraica degli Ovazza e lì starà fermo un giro. L’andamento della partita, in questo gioco, dipende in tutto e per tutto dalla sorte, dal punteggio dei dadi e dalle indicazioni delle caselle che casualmente si raggiungono, cosa che contribuì al suo successo nei secoli. Il gioco dell’oca inteso nella forma moderna (con il percorso a spirale e le decorazioni tipiche) risale alla seconda metà del XVI secolo. Nel 1580 Ferdinando I De’ Medici fece dono del nuovo e molto dilettevole giuoco dell’oca a Filippo II Re di Spagna, il quale ne rimase affascinato.  Il gioco dell’oca, come in sostanza tutti i giochi di percorso, si presta a una lettura simbolica, già evidente nella scelta delle decorazioni della versione di De’ Medici, con i “pericoli” che rappresentano le difficoltà (fisiche e morali) della vita. Di conseguenza, il gioco viene talvolta citato con intento allegorico nella cultura e nelle arti. In quest’ottica, l’idea di proporre la storia della Resistenza attraverso il gioco è senz’altro originale e offre un suggestione in più per conoscere uno degli episodi fondanti della nostra democrazia repubblicana.

 

Marco Travaglini

PROFUGO RESPINTO DALLA SVIZZERA BLOCCA IL TRENO E FUGGE

profughi 2 

Una volta aperta la porta è scappato verso la Confederazione elvetica

 

Paura a bordo dell’Eurocity 57 Basilea-Milano, quando un extracomunitario che i gendarmi svizzeri avevano respinto ha manomesso la valvola di sicurezza della porta di una carrozza. Il treno è stato così costretto a fermarsi nella galleria del Sempione, tra Canton Vallese (Svizzera) e Valle d’ Ossola. Una volta aperta la porta è scappato verso la Confederazione elvetica. Il treno è poi è arrivato in stazione, a Domodossola, con 45 minuti di ritardo.

Sassaiola a Chiomonte e al Tour de France arriva la conferma del sostegno d'oltralpe alla Tav

notavbs.org

Thierry Braillard ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali

 

Alla Passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte della Torino-Lione alcune centinaia di No Tav, nell’ambito dell’ormai tradizionale campeggio estivo di Venaus, hanno messo in atto un fitto lancio di petardi e fuochi d’artificio nella zona dei lavori. Questa volta non ce l’hanno fatta ad avvicinarsi alle reti. Sono stati allontanati dale forze dell’ordine, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Non si sono verificati scontri.
   

Intanto, si apprende dall’Ansa che “Il Governo francese e il presidente della Repubblica tengono molto alla Torino-Lione. Ero presente anch’io a Lione al momento del vertice franco-italiano nel dicembre 2012. E’ un progetto magnifico che il Governo sostiene”. Sono le parole del segretario di Stato francese per lo Sport, Thierry Braillard, che ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali.

 

(Foto: archivio)
   

Deutschland Uber Alles

MERKEL

E’ pur vero che parliamo dei Campioni del mondo in carica e con pieno merito pero’, ragazzi,  non se ne puo’ proprio piu’. Si parla di cifre pazzesche: 35 milioni allo Shalke, 04, 55 milioni al Bayern – come se la Germania di soldi non ne avesse abbastanza – ma compriamo un greco che almeno li aiutiamo, no?

 

Rieccoci a parlare del mercato della Juventus, il mercato non dorme mai e leggiamo nomi su nomi, roba da far venire capogiri non per i nomi in sè ma per la quantita’ degli stessi: Portoghesi, Spagnoli, Brasiliani e…….TEDESCHI. E, su quest’ultimi, mi soffermo e mi chiedo: ma anche nel calcio dobbiamo dipendere da loro? E’ pur vero che parliamo dei Campioni del mondo in carica e con pieno merito pero’, ragazzi,  non se ne puo’ proprio piu’. Si parla di cifre pazzesche: 35 milioni allo Shalke, 04, 55 milioni al Bayern – come se la Germania di soldi non ne avesse abbastanza – ma compriamo un greco che almeno li aiutiamo, no? Cosi’ i soldi verranno depositati in banca e quei poveri cristiani potranno prelevare, no? Perche’ l’Europa avendo sospeso gli aiuti, (e non mi permetto di entrare nel merito di cio’ che non mi compete) ha messo i greci in una condizione surreale che speriamo di non vivere mai. E qui sorge una domanda: durante le 342.565 ore che le televisioni italiane hanno dedicato alla crisi greca chi era il fulcro di tutto? LEI!! Deutschland Uber Alles, ANGELA!!!

 

Pensate che per non vederla piu’ mercoledi’ sera anziche’ il tg mi sono visto il riassunto della tappa del Tour de France e mentre ero immerso nei miei pensieri un corridore si alza sui pedali e stacca tutti in salita, spettacolo puro: sono estasiato e mi chiedo chi e’, alzo il volume : Simon Geschke (DEUTSCHLAND) Eh no!!! BASTA!!! Ho virato su Discovery, c’era un servizio su di un meraviglioso uccello che canta e riproduce i suoni che assimila durante la sua vita:cellulare, motosega, antifurti etc. Andate a vederlo e’ divertente , si chiama Uccello Lira e lui nell’Euro non ci entrera’ mai….non si e’ messo d’accordo con il valore del concambio,beato lui…

 

Ma torniamo al calcio. Noi adesso compriamo i tedeschi. Che ci vogliano insegnare anche il giuoco del calcio? A NOI? Eppure qualcosa non torna. Ripenso sempre con un certo piacere quel 4 luglio del 2006 di Germania Italia , mi sembra ancora di essere li’, e’ stata una giornata indimenticabile. Dopo aver trascorso la mattinata a Dusseldorf ci trasferiamo a Dortmund e alle 17 siamo gia’ allo stadio, tutti di azzurro vestiti tranne me che sfodero il bianconero di ordinanza (e’ piu’ forte di me) in piena Calciopoli. Dirigendoci verso il nostro ingresso noto come la rappresentanza di azzurro sia pressoche’ pari al nulla…non importa pochi ma buoni,poi una volta entrati il mio pensiero diventa : beh pochissimi ma buoni, perche’ alle 20,45 lo stadio e’ tutto nero, giallo e rosso e tutti indossano rigorosamente la maglia bianca fieri del loro essere tedeschi come si deve!!!

 

Di fianco a noi un teutone mastodontico in canotta sostiene un enorme drappo con scritto Italia=mafia=pizza,date le circostanze sorrido , ma se vinciamo…magari no…ma se vinciamo…beh se vinciamo forse scappo che e’ meglio, vedremo. Ma quello striscione proprio non mi va giu’ . La partita ha inizio,emozione incredibile, un fragore di fondo nitido e assordante: DEUTSCHLAND ma pian piano il poco di azzurro comincia a vedersi di piu’ e le nostre voci anche ,perche’ loro ci patiscono non c’e’ nulla da fare , ci patiscono; scorrono i minuti e ci sentiamo piu’ forti, arriviamo ai supplementari e quello striscione…..beh adesso mi fa venire fame perche ‘ sono le 23 e mi ricordo di non aver mangiato.

 

Iniziano i supplementari e, signori, entra il nostro capitano: rasato e tirato a lucido come non mai, ricordo che dopo pochi minuti sbaglia un gol “quasi fatto” e alle mie spalle tra 83.000 persone mi raggiunge una voce: “eccolo li il vostro capitano,e’ solo capace a r………e”. M volto di scatto assieme ad un mio caro amico, lo intravedo e’ un uomo di mezza eta’ che quasi si nasconde, lo guardo e faccio finta di nulla, c’e’ la partita, passano pochi minuti e segna Grosso. E’ una gioia immensa ed irrefrenabile, non capiamo piu’ nulla ,ci abbracciamo ,esce persino qualche lacrima, siamo pochi ma BUONISSSIMI adesso e partiamo con il classico ” po’ po’ po’ po’ po’po’ po’”, i tedeschi accusano il colpo ma non e’ abbastanza. Guardo il drappo, e’ ancora appeso a non piu’ di tre metri da me, Cannavaro parte dalla difesa come un gladiatore la palla arriva a Del Piero ed e’ l’ apoteosi a non piu’ di 15 metri sotto di me. Ed e’ festa!!!

 

Indovinate il mio primo pensiero qual e’? Cercare quel tifoso italiano che ha insultato il mio capitano, lo scovo, lo punto con il dito, lui allarga le braccia con l’intento di ammettere l’evidenza davanti al talento di un campione VERO e alla fine ci abbracciamo, io della Juve lui del Toro insieme e uniti, come sempre dovrebbe essere, qui a Dortmund a 1.500 km di distanza dalle nostre terre sabaude,dalle nostre famiglie,i tedeschi se ne vanno con la coda tra le gambe ma con un’educazione da cui abbiamo in fondo solamente da imparare ….

 

E il drappo? QUELLO E’ RMASTO LI’…. L’HO TOLTO IO !!!!!! Non si poteva vedere! Allora, in questo slancio di patriottismo, diciamo viva Zaza, viva Totti, viva Marchisio viva Cannavaro e viva l’Italia e viva pure Khedyra che sara’ anche tedesco ma e’ proprio bravo e poi ce l’abbiamo noi…. Per finire in bellezza alla “volemose bene”, apriamo le frontiere e ben vengano i Goetze e i Draxler,che da noi saranno sempre i benvenuti,perche’ diciamolo avremo mille difetti , saremo etichettati come “spaghetti pizza e mandolino ma LEI ,ANGELA ,SI PROPRIO LEI le vacanze le passa sempre qui. Alla Juve pero’ LEI non la prendiamo. Non credo che coi piedi sia un fenomeno…

 

Marco Rousset

 

StrEat Food Festival di scena ai Muri

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Presenti specialita “di strada” non solo italiane ma provenienti da tutto il mondo

 

Torna a vivere il lato sinistro dei Murazzi, con lo StrEat Food Festival Torino, che si tiene questo fine settimana. L’iniziativa è promossa dall’associazione Mas, che organizza 70 banchetti dedicati allo street food. Presenti specialita “di strada” non solo italiane ma provenienti da tutto il mondo. Nello spazio tra il Ponte Vittorio Emanuele I e il ponte di corso Vittorio anche musica dal vivo, cabaret, hip-hop e i dj di Radio 105. 

 

(Foto: Essepiesse/il Torinese)

 

 

Addio a Berardino, il questore degli anni di piombo

polizia via po

Era conosciuto anche per una sua passione: i  presepi. Ne realizzava uno diverso ogni anno, attorno al quale riuniva la famiglia.
   

E’ morto nella notte l’ex questore di Torino Annino Berardino. Lascia la moglie e tre figli. Aveva 86 anni, ed era stato capo della polizia torinese tra il 1989 e il 1992. Affrrontò i periodi difficili dell’autunno caldo, della contestazione e dell’emergenza terroristica. Era conosciuto anche per una sua passione: i  presepi. Ne realizzava uno diverso ogni anno, attorno al quale riuniva la famiglia per Natale.
   

(Foto: il Torinese)

Tornano gli autovelox, occhio alla velocità! Resta il mistero delle multe "fantasma"

AUTOVELOX

Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque)

 

Lunedì 20  luglio 2015, oltre ad essere un giorno di caldo rovente,  è’ anche una data che sarà poco cara agli automobilisti perché -attenzione attenzione – vengono ripristinati gli autovelox in città. Spediti infatti ad Arezzo, dove c’è l’unica ditta in Italia autorizzata dalla Corte Costituzionale a tarare i tanto cari marchingegni alle casse del Comune , sono rientrati con tanto di idoneità a svolgere il proprio compito. Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque) . Resta ancora senza risposta il quesito sui ricorsi delle multe fatte prima del 19 giugno, prima cioè della revisione, sul quale il Ministero dovrà esprimersi e comunicare alle amministrazioni come procedere. Una sentenza della Corte Suprema suggerisce di chiedere ” l’annullamento del verbale in autotutela perché illegittimo”, senza necessariamente ricorrere all’aiuto di un avvocato, tenendo conto che si può presentare ricorso entro 30 giorni al Giudice di pace e 60 giorni alla Prefettura . La media di multe registrata in passato è’ quella di 10mila all’anno; è’ ufficialmente aperta la competizione tra Comune e automobilisti.

 

Clelia Ventimiglia

Buche e disagi, una calda estate di cantieri

Come vuole la tradizione, il periodo estivo segna l’inizio della stagione dei cantieri in città. saranno non pochi i disagi per chi non va in vacanza. Ecco l’elenco dei principali lavori segnalati dal Comune

 

cantiere castelloDal 13 luglio al 30 agosto il ponte Vittorio Emanuele I sul Po (Gran Madre) sarà interessato da lavori di manutenzione straordinaria che riguardano  anche interventi sui marciapiedi per consentire l’eventuale transito ai tram a pianale ribassato. Il ponte rimarrà quindi chiuso al traffico veicolare e, solo per il mese di agosto, anche a quello ciclo pedonale. Durante tutto il cantiere i percorsi delle linee 13, 53, 56, 61 e 70 e del bus City Sightseeing linea A subiranno variazioni. Informazioni sul sito di GTT.

 

Fino all’8 agosto verranno  effettuati interventi di manutenzione straordinaria in via Cigna trabuche via Lauro Rossi e piazza Ghirlandaio, mentre dal 15/16 luglio al 10 agosto sono previsti interventi eseguiti da GTT in via Vanchiglia ed in corso Francia in corrispondenza del numero 307.

 

Proseguiranno  fino al 29 agosto i lavori per la realizzazione di due attraversamenti pedonali rialzati e di ampliamento delle banchine delle fermate in corso Cairoli, con traffico verso corso Vittorio Emanuele II trasferito sul controviale, e fino al 2 settembre la sostituzione dei binari del tram all’incrocio tra corso Einaudi e corso Duca degli Abruzzi.

 

Poi, dal 15 luglio al 6 settembre, per lavori  alla nuova sede Lavazza, ci saranno restringimenti di carreggiata all’incrocio tra i corsi Brescia e Palermo e via Bologna, con divieto di transito in via Ancona.Infine, il Comune informa che dalla prossima settimana la società Metroweb effettuerà interventi per la posa di cavi per telecomunicazioni e trasmissione dati in un’ampia zona tra i corsi Unione Sovietica, Cosenza, Siracusa e via Tirreno e in alcune vie limitrofe.

 

Per i lavori di scavo necessari alla posa dei cavi, che termineranno in parte a fine luglio ed in alcuni casi il 26 agosto, saranno introdotti divieti di sosta e di fermata (in alcuni casi tra le 8.30 e le 17.30, in altri per 24 ore) in vari tratti di molte strade tra le quali le vie Emanuel, Mombasiglio, Baltimora e Lesegno, i corsi Siracusa, Correnti, Allamano, Agnelli, Monte Lungo, IV Novembre, Orbassano, Tazzoli e Sebastopoli e le vie Monfalcone, Gradisca, Filadelfia, Forno, Barletta, Tripoli, Graglia, Osoppo, Gorizia, Guido Reni, Veglia, Castelgomberto, Croce, Frinco, Boston, Gonin, Saliceto, Monte Novegno, Acciarini, Nomis, Pordenone, Zambelli, Ogliaro, Bainsizza, Briccarello, Del Prete, Sarpi, Ragusa, Tempio Pausania, D’Arborea, Pertinace, Riva del Garda, Dina, Dandolo e Caprera. Previsto anche il limite di velocità di 30 chilometri orari. Lavori Iren in corso Regina Margherita, ang. corsi Lecce e Potenza.

 

www.comune.torino.it – Foto: il Torinese