Aprile 2015- Pagina 3

Gariglio (Pd): "Serve l’aiuto di tutti per il soccorso in Nepal"

Davide-GariglioNEPAL; PIEMONTE; SOLIDARIETA’ REGIONE, TUTTI GRUPPI CHIEDONO STANZAMENTO RISORSE

 

“In Nepal il numero delle vittime del terremoto continua a crescere e raggiunge ormai diverse migliaia di morti, in segno di solidarietà chiediamo che la Regione Piemonte impegni parte delle risorse per le emergenze internazionali per contribuire a prestare i primi soccorsi”. Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico Davide Gariglio, primo firmatario dell’ordine del giorno collegato alla legge Finanziaria sostenuto da tutti i gruppi consiliari in Consiglio regionale. “Il Piemonte – prosegue Gariglio – ha una lunga tradizione di solidarietà internazionale e quanto è successo in Nepal non può lasciarci indifferenti. Sappiamo che sui territori duramente colpiti – continua –  è operativo il personale della Protezione civile italiana e del Ministero degli Esteri, la Regione Piemonte deve offrire il massimo impegno a una popolazione che ha perso tutto. Da quanto emerge – conclude Gariglio –  i danni sono ingenti ed è quindi necessaria un’ampia solidarietà internazionale”.

Messer Tulipano dialoga con Expo 2015

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tulipano 175 mila tulipani e narcisi annunciano l’arrivo della primavera nel parco del castello di Pralormo

 

Oltre 75 mila tulipani e narcisi dal 2000 annunciano puntuali l’arrivo della primavera, tutto intorno al castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, nell’ambito della manifestazione intitolata Messer Tulipano, che coinvolge tutto il parco progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude con un nuovo piantamento, completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore. Per dar vita al personaggio protagonista della manifestazione, venne chiamato da Consolata Pralormo l’artista Antonio Molino che, immerso nell’atmosfera del parco, disegnò il personaggio da lei stessa immaginato: un gentiluomo olandese d’altri tempi, impeccabile, ma sempre disponibile ad indossare un grembiule da giardiniere, appassionato botanico e raffinato melomane, abile fotografo e tenero custode delle creature del bosco. Da quel momento, Messer Tulipano compare ogni primavera nel parco del castello per far fiorire decine di migliaia di tulipani. 

 

Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose che “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari e di narcisi. Tra le varietà selezionate per la XVI edizione della manifestazione figurano il tulipano nero, tulipani sfrangiati e multiflora, tulipani screziati e alcune delle ultime novità degli ibridatori. Ogni anno la mostra rinnova l’interesse dei visitatori proponendo nuovi allestimenti e esposizioni a tema. Per l’edizione 2015, l’argomento collaterale sarà allineato alle importanti tematiche sviluppate da Expo 2015, dal titolo Nutrire il Pianeta,e l’azienda agricola che circonda il parco sarà coinvolta nell’evento. Si potranno così ammirare anche gli Orti galleggianti. Ispirandosi alle antiche tradizioni Incas e Atzeca, che coltivavano su isole di giunchi degli ortaggi rigogliosi, nutriti dagli elementi presenti nell’acqua intiepidita dal sole, gli architetti paesaggisti Mariolina Monge e Chiara Martini allestiranno nel laghetto settecentesco la “barca delle insalate”, uno spazio insolito per riscoprire colori, forme e varietà inconsuete dell’ortaggio più famoso del mondo, mentre in una grande vasca rettangolare creeranno piccoli orti-giardino galleggianti con vecchie vasche di zinco sospese sull’acqua.

 

Nella serra francese, con l’aiuto di esperti botanici e con la collaborazione del Giardino Botanico Rea, sarà allestita un’esposizione dedicata alle Piante del mondo, dove si potrà ammirare una selezione di specie, autoctone e coltivate, alimentari ed ornamentali, rappresentative dei cinque continenti. Messer Tulipano, gentiluomo olandese d’altri tempi, sempre disponibile ad indossare un grembiule da giardiniere, appassionato botanico che compare ogni primavera a Pralormo per far fiorire i tulipani del parco, si prepara inoltre ad accogliere un illustre ospite: Barbanera. Accanto al castello sarà dunque allestito lo studiolo di Barbanera, il misterioso personaggio, astronomo, astrologo e filosofo, che da quasi tre secoli dispensa nel suo almanacco consigli che, come scrisse Umberto Eco nel 2012, «fanno sentire in armonia con la natura», ma anche un Orto giardino delle quattro stagioni, progettato da Isabella Dalla Ragione, agronoma ed erede di una tradizione familiare che, da generazioni, si dedica al recupero delle antiche varietà fruttifere e, in generale, a progetti per la conservazione della biodiversità. Si potrà godere anche di utili consigli pratici per giardinieri, agricoltori e botanici, tratti dall’immancabile Almanacco di Barbanera

 

Nella sezione Quando la finzione supera la realtà si potranno ammirare straordinari campioni di maestria artigiana: verdure e frutti di cera, marmo, di cartapesta e di vetro, con affascinanti dimostrazioni di un maestro soffiatore. Accanto ad esempi di antiche arti decorative, anche una divertente stampante 3D che darà vita in pochi attimi a frutti perfetti- Nella sezione Vegetable people saranno poi esposte incisioni, stampe e manifesti pubblicitari dal XVII ad oggi, in cui i protagonisti sono frutta, verdura e, in generale, i prodotti della terra e del mare, fonti di nutrimento, ma anche di ispirazione.

 

In utimo la sezione intitolata Cibo da indossare, a cura dello stilista Walter Dang, che inviterà altri stilisti ad esporre le loro opere ispirate alla natura e al cibo, con un intervento speciale dell’hair stylist Franco Curletto. Con la collaborazione di Noberasco, saranno inoltre realizzati accessori, cinture, bijoux, occhiali con noci, nocciole, mandorle, bacche e frutti disidratati coniugando la creatività con l’incredibile varietà di pregiata frutta secca che caratterizza l’azienda ligure. Se, da sempre, la natura è fonte di ispirazione, oggi più che mai la creatività bio-ispirata rappresenta un trend capace di coniugare in sé una stupefacente varietà di forme e colori, e portatore di un messaggio importante di rispetto per l’ambiente: la natura infatti non spreca, non genera rifiuti, utilizza gli scarti come risorse… L’attenzione per i frutti della terra riguarda dunque ciò che mangiamo, ma anche la continua ricerca di nuove fibre e materiali che rispettino l’ambiente e, quindi, la creatività; stilisti e designer, fioristi e gioiellieri hanno trovato nel vegetablestyle l’ispirazione per intere collezioni, arrivando a dar vita a abiti commestibili destinati magari ad essere festosamente mangiati al termine della sfilata. Come sempre, la manifestazione offrirà anche un calendario di iniziative collaterali. Sono, infatti, in programma, ogni fine settimana, degustazioni, conversazioni e laboratori, ma anche animazioni e intrattenimenti per grandi e piccoli.

 

Anche gli appuntamenti riprenderanno l’argomento collaterale della  edizione di quest’anno; così l’11 aprile prossimo Rita Loccisano offrirà un divertente assaggio di Visual Food, trasformando ingredienti di stagione in vere e proprie opere d’arte commestibili, e l’aula culinaria ospiterà lezioni di cucina per imparare tante divertenti ricette a base di insalata. I laboratori Come si gioca col cibo invoglieranno i bambini a assaggiare frutta e verdura, stimolando anche la loro creatività e manualità. Nella zona ludica, trattorini a pedali per i piccoli agricoltori e, a Pasqua e Pasquetta, l’ormai consueta “caccia alle uova Kinder” nel parco, mentre i genitori potranno partecipare alla visita botanica e alla conversazione sulla “Tulipomania”, tenute da Davide Pacifico, botanico esperto di piante bulbose e rizomatose; il 25 aprile in programma l’ Azetario floreale, performance verbo-dramma per scoprire gli affascinanti segreti del mondo dei fiori. 

 Mara Martellotta

 

Messer Tulipano

Castello di Pralormo

Via Umberto I 26, Pralormo (TO)

Tutti i giorni dal 4 Aprile al 3 Maggio 2015

Orario dal lunedì al venerdì 10-18, sabato, domenica e festivi 10-19 Ingresso € 8, € 6,5 per gruppi prenotati e convenzioni (tra cui Abbonamento Torino Musei e Torino+Piemonte Card), € 5,5 per gruppi prenotati infrasettimanali, € 4 bambini da 4 a 12 anni, fino a 4 anni gratuito Gli amici a quattro zampe sono i benvenuti nel parco, al guinzaglio.

Gtt rinnova il sito e mette il semaforo in homepage

tram colori

Rinnovate le pagine web (11 milioni di contatti/anno), invariato l’urlwww.gtt.to.it 

 

Facilmente disponibili tutte le informazioni per organizzare il viaggio: calcolo percorsi e orari in tempo reale – Nuova rappresentazione delle linee con mappe dinamiche – In evidenza biglietti, abbonamenti e rivendite – Una funzione “cerca” per agevolare l’utente – Sito responsive per una visualizzazione corretta su tutti i dispositivi (Smartphone, Tablet, pc tradizionali). E’ on line il nuovo sito Internet GTT, un nuovo strumento per la mobilità di torinesi e turisti a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Ostensione della Sindone. Si tratta di un importante investimento nella comunicazione web di GTT che ogni anno ha ben 11 milioni di contatti, di cui 4 milioni di visitatori unici, e 38 milioni di pagine visualizzate.

Tutto in home page
“La prima importante novità è la valorizzazione delle informazioni necessarie al viaggio che ora si trovano in primo piano nella nuova home page” afferma Walter Ceresa, Presidente e Amministratore Delegato GTT. “In poco spazio e con pochi click è possibile pianificare e visualizzare qualunque spostamento con metropolitana, tram, bus, le linee SFM gestite da Gtt, mezzi extraurbani. Per ogni percorso scelto vengono visualizzate le linee da utilizzare, i tempi di percorrenza e i prossimi arrivi in fermata in tempo reale. E’ nuova anche la visualizzazione delle linee: cliccando sul numero della linea si apre una mappa dinamica dei percorsi con le indicazioni dei prossimi arrivi in fermata. Sempre dall’home page è possibile conoscere il biglietto o l’abbonamento più utile e conveniente e identificare la rivendita più vicina. Sono informazioni essenziali che ci permettono di essere ancora più vicini all’utenza, in particolare quella giovanile”.

Il “semaforo” sullo stato della rete.
Un’altra importante innovazione per l’utente riguarda la possibilità di conoscere con una prima occhiata la regolarità del servizio, o l’esistenza problemi (interruzioni di linee, deviazioni, forti ritardi), spesso causati da fattori esterni a GTT (manifestazioni in centro, problemi di ordine pubblico, incidenti tra terzi, auto in sosta sui binari, etc…). Tale possibilità è fornita da un “semaforo” verde in situazione normale, che diventa automaticamente rosso nel caso di inserimento di avviso del tipo “ultima ora”. L’informazione consente all’utente di riprogrammare il viaggio e di non aspettare inutilmente in fermata senza avere informazioni specifiche. Si tratta di una metodologia di comunicazione utilizzata ad esempio dalle aziende di Parigi e di Lione.

Grafica
Per rendere più facile la consultazione, ogni argomento è rappresentato da un’icona. Inoltre durante la navigazione nelle pagine interne è sempre presente il menu laterale con le informazioni necessarie al viaggio. Altra novità è rappresentata dal motore di ricerca dei contenuti del sito presente a fianco del logo in alto a destra.

Accessibilità: un sito per tutti
Il sito è stato realizzato con design responsive ed è quindi in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo con il quale viene visualizzato (tablet, smartphone, pc tradizionali). Sempre in tema di accessibilità, è presente la funzione “alto contrasto” per facilitare la lettura delle persone ipovedenti.In un’ottica di integrazione degli strumenti di comunicazione multimediale, sulla home page del sito sono ben visibili i collegamenti a GTT Mobile, per scaricare l’app, e ai social (le pagine Facebook con 50.000 iscritti e Twitter con 24.000 followers).

I contenuti del sito
L’home page, arricchita con fotografie e icone, presenta nel menu di sinistra tutti i servizi essenziali e gli strumenti di viaggio: linee, orari, mezzi, biglietti e abbonamenti (con il collegamento all’e-commerce GTT, dove è possibile acquistare gli abbonamenti on line), servizi per il turismo e una sezione dedicata a ZTL, parcheggi, car sharing. Nella colonna di destra si trova il link al nuovo form per inviare reclami, segnalazioni o richiesta di informazioni. Ci sono inoltre le informazioni accessorie su servizi specifici (ad esempio l’accessibilità per le persone con disabilità).  La colonna centrale è dedicata alle informazioni e alle promozioni. Qui si trovano gli avvisi e le informazioni di servizio, le variazioni di percorso delle linee e gli avvisi dell’ultima ora sulle perturbazioni della rete (interruzioni, ritardi, deviazioni) con, come si diceva, un “semaforo rosso” per attirare l’attenzione sulla situazione eccezionale. Le promozioni e gli eventi più significativi (ad esempio nuovi biglietti o gli sconti per gli abbonati) vengono pubblicizzati attraverso banner e nel box “Notizie, eventi, informazioni”. Il menu orizzontale in alto è diviso per argomenti principali e da ciascuna voce si ha accesso a sottomenu con voci di dettaglio.  E’ inoltre disponibile una versione in lingua inglese del sito con le principali informazioni (calcolo percorso, linee ed orari, servizi turistici, biglietti e rivendite, etc.) utili soprattutto per i turisti che visitano Torino.

Trasparenza
Il “footer” in basso ospita le normative sulla privacy e la trasparenza e i contenuti di tipo istituzionale: organizzazione aziendale, aree dedicate a fornitori, rivendite e a chi vuole candidarsi a lavorare nell’azienda. Il nuovo sito è stato realizzato da “Ufficio stampa e Comunicazione esterna” GTT insieme a CSI Piemonte.

E' dei bianconeri la bomba carta al derby della Mole?

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I filmati visionati dalla polizia e le voci discordi

 

La visione degli ultimi filmati fa apparire sempre più probabile che la bomba carta esplosa durante il derby allo stadio Olimpico sia stata lanciata dai tifosi bianconeri E’ invece possibile che siano stati gli stessi torinisti a confezionare la bomba carta che ha ferito una decina di persone?. L’ipotesi appare meno probabile. Si era invece diffusa la notizia sul web che non fosse  stata lanciata da tifosi bianconeri, ma che questa sia stata realizzata sul posto dagli stessi granata che poi sono rimasti feriti. I filmati visionati dalla polizia sembravano in un primo tempo fare propendere per questa ipotesi. Il pm Andrea Padalino ha aperto un’inchiesta. Ma il sito Toro.it scriveva già ieri:I video che circolavano nella rete hanno confermato quella che era stata la prima versione dei fatti. A differenza di quanto dichiarato dal pm Padalino, infatti, la bomba carta non era già nella curva Primavera, ma è stata lanciata dal settore ospiti, della Juventus. La conferma arriva dagli organi di Polizia, che hanno visionato accuratamente i filmati. Ciò faciliterà le indagini richieste anche dal Giudice Sportivo, per poter prendere una decisione definitiva in merito alla chiusura, o meno, delle curve o degli stadi per le prossime giornate”.

 

(Foto: il Torinese)

Università, lezioni al via nelle aule sostitutive

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universitàAl Campus Einaudi, in Rettorato, alla Cavallerizza, a Torino Incontra e in diverse scuole

 

Nei locali messi a disposizione dal Comune e in altre sedi (al Campus Einaudi, in Rettorato, alla Cavallerizza, a Torino Incontra e in diverse scuole) ieri sono ricominciate le lezioni per gli studenti delle facoltà umanistiche dell’università, “orfani” di Palazzo Nuovo chiuso per amianto. Lo aveva  annunciato il magnifico rettore, Gianmaria Ajani, durante l’assemblea con studenti e lavoratori. Palazzo Nuovo, nel pieno dell’inchiesta della Procura di Torino, che vede il rettore indagato per omissione dolosa di cautele, resta per ora chiuso. Prima bisognerà metterlo in sicurezza e si riaprirà a giugno o a luglio.

 

(Foto: il Torinese)

E quel giorno Primo Levi abbandonò la letteratura

LEVI PRIMOL’esperienza nel campo di concentramento lo cambiò profondamente soprattutto da un punto di vista psicologico. Dopo essere tornato a Torino ed essersi ripreso fisicamente, cominciò a dedicarsi quasi febbrilmente alla scrittura di un romanzo che testimoniasse la sua terribile esperienza ad Auschwitz; nel 1947 terminò il manoscritto e lo intitolò “Se questo è un uomo”

 

ALLA SCOPERTA DEI NOMI DI VIE E PIAZZE

 

In memoria del 70° anniversario della Liberazione, quest’oggi, nella rubrica dedicata alle vie di Torino ed ai personaggi da cui hanno preso il nome, parleremo di Via Primo Levi. A differenza di quelle nominate in precedenza, questa via non si trova esattamente a Torino ma in una località limitrofa alla città, più precisamente nel Comune di Collegno. Continuazione di via Domenico Cimarosa, via Primo Levi attraversa perpendicolarmente Viale XXIV Maggio; è composta principalmente da condomini e qualche esercizio commerciale.

 

Primo Levi nacque a Torino il 19 luglio 1919. Figlio di Ester Luzzati e Cesare Levi, appartenenti a famiglie di origine ebraiche, egli visse un’infanzia tormentata a causa di alcune incomprensioni con il padre. Nel 1937 si diplomò al Liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrisse al corso di laurea in chimica presso l’Università di Torino.Le leggi razziali, entrate in vigore in Italia l’11 novembre del 1938, avevano introdotto gravi discriminazioni ai danni di cittadini italiani di religione ebraica o anche solamente (come definito dal regime fascista) di “razza ebraica”. Tali leggi razziali ad esempio impedivano la possibilità agli ebrei di iscriversi all’Università, ma consentivano a coloro che erano già iscritti e che stavano già frequentando gli studi, di poterli portare a termine; Levi, che era in regola con gli esami, nel 1941 riuscì a laurearsi con lode (il suo diploma di laurea riportò la precisazione di “razza ebraica”).

 

Poco tempo dopo la laurea, suo padre si ammalò di tumore e le conseguenti difficoltà economiche unite alla sempre più difficile situazione dovuta alle leggi razziali, resero davvero complicata e ardua la ricerca di un lavoro. Venne assunto da un impresa in maniera “non in regola”, con il compito  di trovare un metodo economicamente conveniente per estrarre le tracce di nichel contenute nel materiale di scarto di una cava d’amianto; a questo periodo risalgono i primi scritti letterari che verranno pubblicati molti anni dopo all’interno della raccolta “Il Sistema Periodico”. Nel 1942 si trasferì a Milano dove, dopo essere venuto in contatto con alcuni ambienti antifascisti militanti, entrò a far parte del Partito d’Azione clandestino.

 

Dopo l’8 settembre 1943 (armistizio di Cassibile), si rifugiò in montagna e si unì a un nucleo di partigiani operante in Val d’Aosta, ma il 13 dicembre venne arrestato dalla milizia fascista; durante l’interrogatorio preferì dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano e per questo venne spedito nel campo di prigionia e concentramento di Fossoli (Emilia-Romagna). Il 22 febbraio 1944 Primo Levi e altre 650 persone ebree, vennero destinati al campo di sterminio di Auschwitz in Polonia: Levi fu registrato con il numero 174.517 e fu subito trasferito al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto comeAuschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Levi attribuì la propria sopravvivenza ad una serie di incontri e di coincidenze fortunate, come ad esempio l’incontro con Lorenzo Perrone (civile occupato come muratore), il quale nonostante il grande rischio personale, riuscì a fargli avere regolarmente del cibo. Altro evento rilevante fu il suo reclutamento come chimico(verso la fine del 1944) presso la Bruna, una fabbrica per la produzione di gomma sintetica; qui Levi ebbe la possibilità di svolgere mansioni meno faticose e di barattare del materiale in cambio di cibo. Probabilmente però, l’evento che gli salvò definitivamente la vita, fu il suo ricovero nel gennaio del 1945 dopo aver contratto la scarlattina. Poco prima della liberazione da parte dell’Armata Rossa, Levi si ammalò di scarlattina e venne ricoverato nel Ka-Be (infermeria del campo), scampando così miracolosamente alla marcia di evacuazione da Auschwitz (definita anche la marcia della morte, comprese lo spostamento forzato di circa 80.000 prigionieri da Auschwitz a lager interni alla Germania: durante l’estenuante marcia morirono più di 15.000 persone).

 

L’esperienza nel campo di concentramento lo cambiò profondamente soprattutto da un punto di vista psicologico. Dopo essere tornato a Torino ed essersi ripreso fisicamente, cominciò a dedicarsi quasi febbrilmente alla scrittura di un romanzo che testimoniasse la sua terribile esperienza ad Auschwitz; nel 1947 terminò il manoscritto e lo intitolò “Se questo è un uomo”. L’opera, nonostante fosse uno dei primi memoriali di deportati ebrei nei campi di sterminio nazisti, non ebbe un grosso successo di vendita; Levi abbandonò il mondo della letteratura e si dedicò alla professione di chimico, trovando lavoro presso una ditta di vernici a Settimo Torinese. Nel 1956 però, a una mostra sulla deportazione a Torino, incontrò uno straordinario riscontro di pubblico e dopo aver così ripreso fiducia nei propri mezzi espressivi, ripropose “Se questo è un uomo ad Einaudi, che decise di pubblicarlo;questa nuova edizione incontrò un successo immediato.

 

In seguito, incoraggiato dal successo internazionale del suo libro, nel 1962 incominciò a lavorare a un nuovo romanzo sul viaggio di ritorno da Auschwitz; questo romanzo venne intitolato “La tregua” e, un anno dopo, vinse la prima edizione del Premio Campiello.Nel 1975 decise di andare in pensione e di dedicarsi completamente all’attività di scrittore: nello stesso anno uscì “ Il Sistema Periodo” ed in seguito numerosi altri romanzi come “La chiave a stella” che nel 1978 vinse il Premio Strega.L’11 aprile del 1987 venne trovato morto alla base della tromba delle scale della propria casa di Torino in corso re Umberto 75. Data la difficile situazione psicologica ed emotiva in cui si trovava a causa del terribile ricordo della detenzione ad Auschwitz, rimane il dubbio ancora oggi, se la caduta, che ne ha provocato la morte, sia dovuta a cause accidentali o se sia stato un suicidio.

 

Simona Pili Stella

Scientology: "I diritti umani limitano la libertà di stampa?"

giornaliPresentazione e tavola rotonda in occasione della Giornata Mondiale

 

 Riceviamo e pubblichiamo

 

Torino: lunedì 4 maggio, alle ore 17.30 presso la Chiesa di Scientology di Torino in via Villar, 2 si terrà un incontro ispirato alla Giornata Mondiale della Libertà di Stampa che ricorre il 3 maggio di ogni anno. L’appuntamento è suddiviso in due parti collegate tra loro dal tema della Giornata: la presentazione della rivista “Una Voce per l’Umanità” edita dalla Chiesa di Scientology Internazionale e una tavola rotonda sulla delicata relazione tra Diritti Umani e Libertà di Stampa. Giornalisti, avvocati, cittadini e loro rappresentanti locali verranno invitati a scambiare punti di vista ed informazioni sull’etica del diritto e della libertà, con al centro le sempre più importanti ed attuali problematiche sollevate dall’impatto privato e sociale dei mass media e di internet.

 

affaripubblicitorinoit@yahoo.it

 

 

Derby della Mole, ecco le nostre pagelle granata

toro carosellotoro flagtoro bandieraCommento post-derby

Venti anni. Un lasso di tempo lunghissimo che ha segnato le memorie delle generazioni granata più giovani. Generazioni che per anni non hanno potuto urlare di gioa per una vittoria della loro squadra sui rivali. Per questi tifosi i derby più memorabili erano quelli del 2001/2002, segnati dalla rimonta all’andata da 0-3 a 3-3 e dal 2-2 del ritorno in cui Maresca sbeffeggiò la piazza granata imitando le corna di Ferrante, una leggenda per il Toro, dopo il goal del pareggio. Ma ieri finalmente i giocatori in campo e il loro condottiero, mister Ventura, hanno fatto un regalo bellisimo ai tifosi. Viste il giorno dopo, le azioni salienti del match, danno quasi la sensazione che fosse destino che il Toro portasse finalmente a casa i tre punti nel derby perchè, si sa, la fortuna è cieca, ma per vent’anni aveva simpatizzato solo per “l’altra squadra”. Invece ieri è successo qualcosa di magico, la fortuna ha scambiato i colori bianconeri per quelli granata e ha fatto sì che tre tiri della Juve, al posto che regalare l’ennesima beffa al popolo torinista, sbattessero contro il palo, permettendo così ai ragazzi di Ventura di raggiungere una storica vittoria che, oltre alla gloria, regala ai granata altri due motivi per essere felici. In primo luogo la vittoria dà tre punti al Toro che, approfittando dei passi falsi di Sampdoria e Fiorentina, si porta a -2 dal sesto posto che significherebbe ritorno in Europa League. In secondo luogo, per la società, l’allenatore e i giocatori, la vittoria vale due volte tanto, anzi quattro. Esatto perchè battere una squadra la quale ha quattro volte il tuo monte ingaggi (27 milioni il Toro, 118 la Juve) non può che darti una carica mentale difficile da contenere per i futuri avversari. Quella di ieri dunque è stata una vera impresa che consentirà alla squadra di affrontare il Palermo, mercoledì, con un pieno di autostima e ai tifosi più giovani, dopo venti anni di sonni agitati, di andare a letto tranquilli e soddisfatti perchè il Toro è tornato!

 

(Foto: il Torinese)

Filippo Burdese

 

LE PAGELLE GRANATA

Dopo vent’anni il Toro ritrova il successo nel derby e grazie alle sconfitte di Sampdoria e Fiorentina si porta a -2 dal sesto posto che vale la qualificazione in Europa League. A decidere la partita sono i goal di Darmian e Quagliarella che ribaltano il risultato dopo il vantaggio bianconero firmato da Pirlo su punizione e danno tre punti importantissimi alla squadra di Ventura.

 

Padelli 7: resta immobile sui tre pali colpiti dalla Juve e sul capolavoro di Pirlo, merita un voto alto per il miracolo sul colpo di testa su Sturaro che permette ai granata di mantenere il vantaggio;

 

Maksimovic 6,5: le sue uscite palla al piede permettono spesso al Toro di respirare, per il resto è sempre concentrato e si fa trovare sempre pronto;

 

Glik 7: a inizio partita il suo intervento in anticipo su Matri vale quanto un goal, si carica la difesa sulle spalle e sfoggia la solita grande prestazione. Capitano vero;

 

Moretti 6,5: non sbaglia nulla e mantiene sempre alta la concentrazione annullando spesso Pereyra e chiunque si trovi nella sua zona. E’ costretto a prendere un giallo per un brutto fallo su Tevez;

 

Peres 6,5: lesue accellerazioni sono meno efficaci del solito, ma intimoriscono sempre la retroguardia bianconera. Nella ripresa dopo una bella azione personale si ritrova in area di rigore, ma pecca di egoismo non servendo i compagni meglio posizionati e spreca un occasione;

 

Gazzi 6: il rosso inizia il match in grave difficoltà, prima regalando un pericolosissimo contropiede alla Juve, poi concedendo la punizione da cui nasce il goal di Pirlo. Con il passare dei minuti cresce e torna sui suoi standard abituali;

 

Benassi 6,5: comincia ad accumulare esperienza e si vede. Non si lascia tradire dall’emozione, come più volte successo in passato, non commette errori e corre tantissimo. Esce per crampi (dal 26′ s.t. Vives 6: aiuta il centrocampo a resistere all’assalto finale della Juve, prende un giallo per fallo di mano)

 

El Kaddouri 7: grazie a lui la manovra offensiva granata è più fluida e fantasiosa, sull’azione del 2-1 il suo passaggio smarca Darmian il quale poi confeziona l’assist del 2-1;

Darmian 8: con Quagliarella è lui l’uomo copertina di questo derby. Grazie a un controllo sbagliato riesce a saltare tutta la difesa bianconera e segnare l’1-1 e nella ripresa mette Quagliarella da solo davanti alla porta per il goal del vantaggio ( dal 37 s.t. Molinaro n.g.);

 

Maxi Lopez 6: è il meno incisivo dei suoi, corre tanto e cerca qualche giocata, ma è poco preciso e non entra mai completamente in partita (dal 16′ s.t.Martinez 6: gli viene giustamente annullato il goal del 3-1 per fuorigioco);

 

Quagliarella 8: dribbla Bonucci per poi servire l’assist per il pareggio di Darmian e nel secondo tempo entra nella storia del Toro segnando il goal del definitivo vantaggio. Oltre a questo corre sempre tantissimo e i suoi cambi di gioco sono da 10 e lode;

 

All. Ventura 9: “In questi quattro anni abbiamo costruito una bella torta e questa è la ciliegina”, questa la sua dichiarazione a fine partita che vuole sottolineare il capolavoro creato dal tecnico ligure che ha ridato entusiasmo, onore e risultati a una piazza che senza dubbio lo merita, leggenda.

 

FB

 

Ecco i nuovi manager della sanità regionale

dottori

Tutti i nuovi direttori aziende sanitarie

 

La Giunta, come proposto dall’assessore Antonio Saitta, ha nominato i direttori generali di 16 aziende sanitarie: Giovanni Soro all’Asl TO1, Valerio Fabio Alberti all’Asl TO2, Flavio Boraso all’Asl TO3, Lorenzo Ardissone all’Asl TO4, Massimo Uberti all’Asl TO5, Stefano Manfredi all’azienda ospedaliero-universitaria San Luigi di Orbassano, Silvio Falco all’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, Giovanna Baraldi all’azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, Gilberto Gentili all’Asl di Alessandria, Ida Grossi all’Asl di Asti, Chiara Serpieri all’Asl di Vercelli, Gianni Bonelli all’Asl di Biella, Adriano Giacoletto all’Asl di Novara, Giovanni Caruso all’Asl VCO, Francesco Magni all’Asl Cuneo1, Corrado Bedogni all’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo (vedere l’allegato).

 

“E’ stato svolto dall’assessorato un lavoro eccellente come metodo e contenuti – ha commentato il presidente Chiamparino al termine della seduta – Si era detto che la politica non avrebbe influito sulla scelta degli idonei, e così è stato, tra l’altro applicando per la prima volta la legge Balduzzi sulla composizione delle commissioni giudicatrici. In una seconda fase l’assessore Saitta ha effettuato verifiche ed approfondimento, anche sentendo i territori interessati”. “Vogliamo costruire – ha proseguito Chiamparino – una squadra compatta, con tutti i direttori che partono dai medesimi blocchi di partenza per arrivare a tagliare traguardi come l’uscita dal piano di rientro, il riordino della rete ospedaliera e la realizzazione della rete di assistenza territoriale. Potremo così vincere la sfida di far tornare la sanità piemontese un modello a livello nazionale e contrastare l’esodo verso altre regioni. Ogni direttore dovrà dimostrare capacità di leadership, e il primo esercizio di autonomia e indipendenza sarà la nomina dei direttori sanitari ed amministrativi delle rispettive aziende”. L’assessore Saitta ha voluto evidenziare che “dopo un lavoro utile ad individuare il tecnico più adeguato per risolvere i problemi delle singole aziende, si avvia un percorso di grande novità. Nel contempo inizia la fase di riorganizzazione dell’assessorato alla Sanità, dove verrà costruita una struttura in grado di verificare il raggiungimento degli obiettivi assegnati ai nuovi manager”.

 

(www.regione.piemonte.it)

Il Salone delle Meraviglie non guarda all'Expo ed è sfida aperta tra cartaceo e digitale

SALONE LIBRO 22SALONE LIBRO FOTOSalone-del-Libro.“In Italia si legge sempre meno, qui aumenta il numero degli editori – dice il presidente del Salone, Rolando Picchioni – e passa sempre più per il Salone di Torino il confine futuro fra libro cartaceo e tecnologie digitali”

 

Le Meraviglie d’Italia sono il tema conduttore del Salone Internazionale del Libro 2015, anno dell’Expo di Milano. la kermesse del libro sarà occasione, dicono i promotori ” di ripercorrere e ripensare il nostro rapporto con l’immenso patrimonio che abbiamo ereditato. Un tesoro artistico, architettonico, letterario, musicale, linguistico, paesaggistico, che comprende le tecniche materiali, il design, la moda, il cinema, la fotografia e che, nella sua stessa varietà, ha concorso a definire quello che viene riconosciuto come il carattere, l’identità, lo stile italiano”. Con l’Expo, però, è stata cassata per motivi organizzativi l’ipotesi di allestire a Milano uno stand del Salone: troppe spese a carico di Torino e spazi limitati, mentre sarà attivato il pacchetto agevolato Salone Libro + Expo 2015.

 

La 28/edizione del Salone,  che verrà inaugurata dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, è stata presentata oggi presso l’Aula Magna Università di Torino. è in programma al Lingotto dal 14 al 18 maggio.  Sono invertenuti alla presentazione: Rolando Picchioni (Presidente Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura , Ernesto Ferrero (Direttore editoriale Salone Internazionale del Libro ), Piero Fassino (Sindaco di Torino), Antonella Parigi (Assessore alla Cultura, Regione Piemonte), Bärbel Becker (direttrice Progetti Internazionali Buchmesse di Francoforte), Gabriele Kreuter-Lenz (direttrice generale del Goethe-Institut in Italia), Lidia Ravera (Assessore alla Cultura, Regione Lazio), Giuseppe Culicchia (Curatore Programma Officina), Amalia Bosia (Comitato di Gestione, Compagnia di San Paolo), Cristina Giovando (Consigliere d’Amministrazione Fondazione Crt).

 

Sono 80 le new entry fra gli espositori. Il paese ospite è la Germania, iniziativa nata dalla stretta collaborazione con la Buchmesse di Francoforte e il Goethe Institut, che festeggia il sessantesimo della fondazione della sede torinese. Si tratta di un riconoscimento dell’autorevolezza raggiunta dal Salone torinese da parte di chi organizza la più prestigiosa fiera mondiale del settore. E’ una partecipazione che cade in un momento cruciale nelle relazioni tra i due Paesi, e nell’intera vicenda europea, travagliata da tensioni e incomprensioni.

 

“In Italia si legge sempre meno, qui aumenta il numero degli editori – dice il presidente del Salone, Rolando Picchioni – e passa sempre più per il Salone di Torino il confine futuro fra libro cartaceo e tecnologie digitali. Altre 10 nuove Startup hanno vinto il bando lanciato dal Salone per i progetti più innovativi. Fra le idee, quelle per lo storytelling collaborativo, o la piattaforma di servizi online per librai: ma tutte paiono essere bussole sorprendenti. Con 31 giovani editori l’Incubatore totalizza uno fra i risultati migliori di sempre. Sold out anche alla Collettiva ragazzi, con 16 spazi venduti e 5 new entry. Successo crescente anche per Casa CookBook: 29 espositori presenti, più del doppio rispetto al 2014.

 

Tra le centinaia di ospiti ed eventi, da segnalare Emmanuel Carrère che al Salone ritira il Premio Mondello Internazionale dalle mani di Antonio Scurati; molto atteso al Lingotto l’archimandrita Tikhon Shevkunov; Catherine Dunne presenta in anteprima il suo nuovo romanzo, Un terribile amore; l’americana Vanessa Diffenbaugh torna al Lingotto con il suo nuovo romanzo, Le ali della vita. Molto nutrita come sempre la presenza degli autori italiani. Sono attesi al Lingotto, fra gli altri: Antonia Arslan, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Stefano Benni, Daria Bignardi, Isabella Bossi Fedrigotti, Paola Capriolo.