Aprile 2015- Pagina 5

"Tre giorni per il giardino" con il Fai

fai giardiniI migliori espositori per la prima e più completa mostra-mercato italiana di florovivaismo di qualità al Castello di Masino – Caravino da venerdì 1 a domenica 3 maggio

 

Appuntamento da non perdere al Castello di Masino a Caravino (TO), nel cui parco secolare si svolgerà da venerdì 1 a domenica 3 maggio, dalle ore 10 alle 18, la ventiquattresima edizione della “Tre giorni per il giardino”, mostra-mercato di florovivaismo da anni sinonimo di qualità ed eccellenza, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano sotto l’attenta regia dell’Architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino.Anche quest’anno i numerosissimi esperti, appassionati di fiori e amanti della natura e di un giardinaggio rispettoso delle esigenze ambientali che ogni anno visitano la manifestazione potranno ammirare e acquistare le collezioni e le novità di oltre 160 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati, presenti a Masino con il meglio delle loro produzioni.

 

La “Tre giorni”, ideata da Marella Agnelli e Paolo Pejrone nel 1992 sulla base di ambiziosi obiettivi che tuttora caratterizzano l’iniziativa – quali educare il pubblico alla qualità, alla bellezza e alla diversificazione; far incontrare produttori specializzati con giardinieri “dilettanti”; diffondere la cultura del verde; stimolare i vivaisti a migliorarsi e rinnovarsi – è oggi famosa per l’eccezionalità della sua proposta, tanto da essere considerata una delle più importanti e complete esposizioni “verdi” internazionali.Passeggiando per gli stand il pubblico potrà scoprire, in un trionfo di colori e profumi primaverili, nuove e rare meraviglie per il giardino e l’orto e potrà conoscere le moltissime specie floreali e arboree esposte: alberi e arbusti per giardini e terrazzi; piante da frutto e da orto; piante da bacca; piante aromatiche ed erbe medicinali; piante annuali, biennali e perenni da fiore; piante decorative per la foglia; piante acquatiche; piante cactacee e succulente; piante alpine e da roccia; frutti antichi e sementi rare.

 

Tra le novità di quest’anno: nuove varietà di iris rifiorenti, lavandule, rose antiche e moderne inglesi, francesi e americane, nuovi ibridi di clematis, orchidee e rose persiche, frutti antichi e storici adatti alla coltivazione in vaso, Higò – la “camelia dei Samurai” e nuove collezioni di campanule, petunie, agli spontanei, dionaea e tanto altro ancora. Oltre a piante e fiori, in vendita anche cesteria, vasi decorati e sculture; abbigliamento e attrezzi per la cura del verde, piscine naturali, prodotti ornitologici, serre, tessuti, lampade e arredi per esterno, pitture botaniche, voliere per farfalle, mangiatoie per scoiattoli e nidi per insetti utili, complementi per il giardino acquatico, editoria specializzata. In più sarà possibile acquistare frutta, verdura e profumi dell’orto di primavera e altri prodotti biologici.

 

 

Opportunità esclusiva per gli Iscritti FAI:

Giovedì 30 aprile dalle ore 16 alle ore 19 gli Iscritti e chi si iscriverà al FAI avranno la straordinaria possibilità di visitare la “Tre giorni per il giardino” prima dell’apertura al pubblico ufficiale. Un’opportunità unica per vedere gli ultimi preparativi e gli allestimenti finali degli espositori presenti a Masino e di fare acquisti in anteprima.

 

 

fai giardLa visita alla manifestazione sarà resa ancora più piacevole dalla fioritura del cosiddetto “Giardino delle Nuvole” – composto da circa 7.000 piante di candide Spireae Van Houttey donate al FAI da Fondazione Zegna e messe a dimora nove anni fa su progetto di Paolo Pejrone – e dalla visita al settecentesco labirinto di carpini, situato alla fine dell’antico viale di accesso. Inoltre si rinnova anche nel 2015 il gemellaggio tra la “Tre giorni per il giardino” e un grande parco e giardino italiano. Per questa edizione è stata scelta l’Oasi Zegna a Trivero (BI), un territorio protetto esteso 100 km quadrati sulle Alpi biellesi, a poco meno di un’ora dal Castello e Parco di Masino. Già a partire dal 1938 Ermenegildo Zegna, industriale filantropo, immaginò e realizzò attorno all’omonimo Lanificio di Trivero un’imponente opera di valorizzazione che portò alla realizzazione di una strada lunga 36 km – ancora oggi Panoramica Zegna – e numerose opere sociali e ambientali come la messa a dimora di oltre 500.000 conifere e centinaia e centinaia di rododendri e ortensie. Dal 1993 questo patrimonio culturale e ambientale è l’Oasi Zegna, un progetto unico nel suo genere che favorisce e sviluppa la tutela della natura e il rispetto delle tradizioni locali nelle “terre alte” e promuove un turismo ecosostenibile di qualità. Per queste caratteristiche nel 2014 l’Oasi Zegna ha ricevuto, unico caso in Italia, il patrocinio del FAI e quest’anno è gemellata con la “Tre giorni per il giardino” a Masino, dove organizzerà speciali laboratori per bambini sul tema dell’orto e lezioni per adulti sull’impiego in cucina dei fiori, oltre a una conferenza tenuta da Marco Nieri, esperto di Forest Bathing, antica pratica orientale molto diffusa in Giappone che consiste nel camminare e sostare nel bosco per “godere” della natura in tutta la sua vivace biodiversità, riducendo lo stress e ritrovando il benessere psico-fisico, importata – unico caso in Europa – nei boschi dell’Oasi Zegna. Nell’ambito del gemellaggio con la “Tre giorni” sabato 16 e domenica 17 maggio tutti i visitatori della manifestazione del FAI sono invitati all’Oasi Zegna per continuare l’immersione nella natura e nelle affascinanti e colorate fioriture, grazie a una speciale escursione guidata nella splendida Conca dei rododendri e all’inaugurazione della mostra “Flower Landscapes. Fiori, tessuti, ricette” (info www.oasizegna.com).

 

Nei giorni di manifestazione verranno inoltre organizzati a Masino interessanti incontri e presentazioni di libri sul tema dei giardini e della cura del verde, secondo il seguente programma:

 

–    venerdì 1 maggio alle ore 10.30 Enrica Melossi e Umberta Lerner presenteranno il libro “Buon Gardening” di Simonetta Chiarugi (Edizioni Mondadori Electa) alla presenza dell’autrice; alle ore 11.30 intervento di Marco Nieri per Oasi Zegna su “FOREST BATHING – Immergiti. Respira. Rigenerati.”, modera l’Arch. Paolo Pejrone; ore 14.30  Anna Peyron e Paolo Pejrone parleranno alla presenza dell’autrice il libro “Rose Banksiae” di Nicoletta Campanella, primo volume della collana “La vie en Roses” (Nicla Edizioni); alle ore 15.30 Daniele Mongera e Caterina Gromis di Prana presenteranno il volume “Le mie peonie” di Giovanni Buffa (Edizione Maestri di Giardino) alla presenza dell’autore.

–    sabato 2 maggio alle ore 12.30 Daniele Mongera presenterà i libri “Nativa dei prati” di Elisa Tomat e “Le vie dei campi” di Anna Kauber (Edizione Maestri di Giardino); alle ore 14.00 Camilla Zanarotti presenterà il suo libro “I giardini delle Ville Venete” con foto di Dario Fusaro (Sivana Editore).

–    domenica 3 maggio alle ore 13.00  Rosanna Castrini presenterà il libro “Floricoltura Italiana – Storie, uomini, aziende” curato da Arturo Croci e Giovanni Serra (Edizione Mursia).

 

Laboratori per grandi e piccini:

Sabato 2 maggio, alle ore 10.30, 12.00, 14.30, 15.30 e 16.30, l’esperta di tradizioni e sapori tipici Mina Novello terrà interessanti lezioni sull’impiego in cucina dei fiori dell’Oasi Zegna, dal timo alla borragine, dai fiori di sambuco a quelli dell’aglio selvatico.

Venerdì 1 e domenica 3 maggio in programma laboratori didattici sul tema dell’orto a cura di Oasi Zegna grazie ai quali i bambini impareranno a travasare una piantina di basilico rosso nel proprio vasetto personalizzato e a fare a casa una gustosa ricetta per  impiegare in cucina ciò che la natura offre. Inoltre sabato 2 e domenica 3 maggio, alle ore 10.00, 11.00, 15.00 e 16.00, verranno organizzati divertenti laboratori ludico-didattici dal titolo “Con le mani nella terra, i piccoli giardinieri crescono”, tenuti dall’esperta di didattica orticola Nadia Nicoletti. Inoltre domenica 3 maggio, alle ore 14.00 verrà proposto un laboratorio dal titolo “Come riciclare i rifiuti” a cura di ORTO ETICO.Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate agli splendidi interni del Castello a cura degli studenti e dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso.

 

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Caravino.Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di GDF SUEZ, dal 2011 sostenitore del FAI,  al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI. Grazie anche a Andreas STIHL, sponsor delle manifestazioni “verdi” organizzate nei Beni del FAI.

 

Orario:

Da venerdì 1 a domenica 3 maggio: dalle ore 10 alle 18.

Anteprima speciale per gli Iscritti FAI e per chi si iscriverà giovedì 30 aprile dalle ore 16 alle 19.

 

Ingresso:

Biglietto per la sola manifestazione: Adulti € 9,00; Ragazzi (4-14 anni) € 5,00; Iscritti FAI 4,00; Residenti gratuito.

Biglietto cumulativo manifestazione + visita al Castello: Adulti € 15,00; Ragazzi (4-14 anni) € 7,00; Iscritti FAI € 4,00; Residenti gratuito.

Parcheggio interno alla manifestazione: 2 € fino a esaurimento postiAltri parcheggi esterni: gratuiti

Anteprima speciale per gli Iscritti FAI: Per gli Iscritti e per chi si iscriverà al FAI ingresso gratuito riservato giovedì 30 aprile dalle ore 16 alle 19.

 

Aree di ristoro:

Area attrezzata per ristorazione, adiacente alla mostra, con piatti caldi, menu tipici della tradizione canavesana.

-“Ristorante del Castello” presso il Salone Marchesa Vittoria, con menu stagionale (prenotazioni 335.5204114).

Per informazioni: FAI – Castello di Masino, tel. 0125-778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it

 

 

 

 

 

Pd a passo di danza sotto la Mole. Ma a ballare la rumba è solo il Chiampa

chiampa renzi

ACROBAZIE REGIONEACROBAZIE REGIONE 2IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

La musica non cambia e chiunque sieda sulla poltrona di sindaco di Torino è destinato a stracciare i record di preferenze dei cittadini. Lo ha dimostrato, ancora una volta, la recente classifica dei sindaci italiani che colloca Filura fra i prediletti dai propri concittadini nei maggiori centri italiani. Certo con concorrenti come il napoletano De Magistris o il romano Marino non era un’impresa difficile ma comunque Piero ha allungato: più 3,8 % rispetto al giorno delle elezioni

 

Ieri l’Italia ha celebrato il 70° della Liberazione e tutta (tutta?) Torino ha festeggiato a ritmo di jazz… forse perché a liberarci sono stati gli americani, ma se avessero prevalso gli auspici di una parte considerevole del partigianato “rosso” magari ora avremmo un festival cadenzato dalle balalaike. Mentre l’assessore Braccialarghe si beava delle sua musica preferita, con la soddisfazione di chi ha trasformato una passione personale in un rito pagato dall’intera cittadinanza – anche il 2 giugno la Festa della Repubblica vedrà una jam session tra swing e blues – il suo superiore, il sindaco Fassino, si lanciava nella marinera, ballo nazionale peruviano “per coppie indipendenti”. Infatti, il nostro sindaco metropolitano riceveva, proprio il giorno della Liberazione, la vicepresidenta della Repubblica del Perù Marisol Espinoza Cruz, a Torino per un concorso europeo dedicato appunto a questo ballo nato “dall’incontro tra l’eredità degli spagnoli e degli africani con la cultura dei quechua peruviani ed importante patrimonio culturale della nazione peruviana”, come informa, con la consueta accuratezza, la velina del civico ufficio stampa.

 

E la Sala dei Marmi dell’augusto Palazzo di Città si è trasformata in una balera sudamericana, con un’ardita dimostrazione, a coppie rigorosamente indipendenti, di Piero e Marisol che volteggiavano in abiti simil-caraibici… almeno questa è la scena che si è immaginato Ghinotto, purtroppo non presente all’evento epocale. Comunque sia, jazz, marinera o altro, la musica non cambia e chiunque sieda sulla poltrona di sindaco di Torino è destinato a stracciare i record di preferenze da parte dei cittadini. Lo ha dimostrato, ancora una volta, la recente classifica dei sindaci italiani che colloca Filura fra i prediletti dai propri concittadini nei maggiori centri italiani. Certo con concorrenti come il napoletano De Magistris o il romano Marino non era un’impresa difficile, ma comunque Piero ha allungato, addirittura con più 3,8 % rispetto al giorno delle elezioni, salendo così al 60,5 % di gradimento. E sì che, a girare sotto i lunghi portici e nelle splendide piazze torinesi, il sentiment verso l’amministrazione civica non pare proprio dei migliori. Cosicché, delle due l’una. O i torinesi sono di bocca buona e si fanno piacere tutti e tutto senza troppe pretese. Oppure, abituati a secoli di sudditanza sabauda, preferiscono sfogarsi con il mugugno e non mettere troppo in discussione i “padroni del vapore”, anche considerando che ormai l’egemonia post-comunista-diessina-piddina si avvia al quarto di secolo… e somiglia sempre più a una dinastia di genere monarchico.

 

A fronte del risultato più che lusinghiero, Fassino ha avuto due reazioni: la prima, ufficiale, in qualità di presidente dell’Anci, per ribadire che i sindaci restano un punto di riferimento importante per i cittadini e dunque il governo non deve pestar loro troppo i piedi, “altrimenti ci arrabbiamo”; la seconda, ufficiosa, di autentica stizza (“mai ‘na gioia”) perché il brillante gradimento dei torinesi lo inchioda sempre più a proseguire per il secondo mandato in Comune.Anche il Chiampa del resto, quando era sindaco, mieteva record di popolarità, mentre oggi è a “mangiare cicoria” in piazza Castello e la prossima settimana gli tocca pure una sfiancante maratona in Consiglio regionale per cercare di far passare il bilancio 2015 in zona Cesarini. Insomma, dovrà ballare la rumba, come gli hanno promesso le opposizioni forzaitaliche e grilline, altro che volteggiar con la marinera!

Ghinotto

(Foto: il Torinese)

Qual è la vera verità sul caso Moro?

Moro BrlavagnoRichiesta di audizione di tre saggisti che, con le loro pubblicazioni, tentano di seguire un rigoroso percorso documentale di ricostruzione senza cadere nelle trappola, forse affascinante, ma fallace, delle dietrologie

 

Qual è la verità vera del Caso Moro .  Attorno al rapimento dello statista democristiano ed alla sua uccisione, a partire dal tragico agguato in via Fani nel quale venne trucidata la scorta. Cinque procedimenti giudiziari, due Commissioni parlamentari non  sembrano aver tolto il velo a tutti gli interrogativi. E c’è chi come il deputato piemontese del Pd, Fabio Lavagno, componente della Commissione d’inchiesta (nella quale ci sono tra gli altri anche due altri parlamentari subalpini, Federico Fornaro ed Enrico Buemi) è convinto che il continuo sparigliamento di carte abbia creato una “cortina fumogena” adatta a fare crescere e sviluppare teorie complottiste più o meno fantasiose. Così ha rivolto al deputato Giuseppe Fioroni, presidente della Commssione Moro la richiesta di audizione di tre saggisti che, con le loro pubblicazioni, tentano di seguire un rigoroso percorso documentale di ricostruzione senza cadere nelle trappola, forse affascinante, ma fallace, delle dietrologie.  Spiega Lavagno : “La richiesta di audizione riguarda Vladimiro Satta, curatore della documentazione della Commissione Stragi dal 1989 al 2001, Marco Clementi, docente universitario e autore di vari volumi su Aldo Moro e le Brigate Rosse, e del giovanericercatore Gianremo Armeni. Quest’ultimo, in particolare, è autore di un saggio, appena pubblicato, dal titolo “Questi fantasmi. Il primo mistero del caso Moro”, nel quale confuta, con accurata ricerca delle fonti, le testimonianze di Marini da cui è scaturito il mito fondativo, caro aidietrologi, relativo alla moto Honda, in sella alla quale ci si è voluto mettere chiunque fosse utile a dimostrare le più disparate teorie. La ricerca della verità storica a cui si ispirano i lavori della Commissione d’inchiesta e a cui ci richiama quotidianamente l’attività del Presidente Fioroni, sono certo trarrà positivo riscontro da queste audizioni.”

Massimo Iaretti

L'Anief e la riforma della scuola

MATURITA STUDENTESSA

L’incontro, che era aperto al personale docente ed ata, precario e di ruolo, è stata occasione per fare il punto sul disegno di legge governativo

 

L’aula magna dell’Istituto alberghiero Colombatto di Torino ha ospitato nei giorni scorsi l’assemblea Anief  Torino incentrata sul disegno di legge di riforma (ennesima) della scuola. L’incontro, che era aperto al personale docente ed ata, precario e di ruolo, è stata occasione per fare il punto sul disegno di legge governativo, sui 90 emendamenti presentati in Parlamento da Anief e sulle iniziative che il sindacato tra predisponendo nel caso in cui il testo dovesse diventare legge. Sono intervenuti il coordinatore Anief Torino, Marco Giordano e Giuseppe Faraci, presidente Anief Piemonte.

Massimo Iaretti

Aree giochi anche per i bimbi disabili

parco giochi

Una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Torino

 

Un passo in avanti degno di una città civile, questo è il risultato della mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Torino su impulso di Laura Onofri. Il documento impegna a Città a rendere accessibili le aree giochi ai bambini ed alle bambine che hanno disabilità e, al tempo stesso, rendere accessibili quelle che già esistono, man mano che si effettuano interventi di sistemazione. Il “parlamento” torinese ha, poi, approvato anche un emendamento di Vittorio Bertola che chiede di progettare questi interventi in collaborazione con famiglie e associazioni di disabili.

 

Massimo Iaretti

I volti di Cristo e di Leonardo per un turismo di fede e cultura

LEONARDO

Questo capolavoro senza tempo, opera  del più straordinario genio italiano, sarà eccezionalmente esposto nella Sala del Senato di Palazzo Madama dal 24 aprile fino al 2 giugno

 

Se una qualsiasi grigia città degli Stati Uniti, dove sanno valorizzare anche l’oggetto più insignificante, lo custodisse in un proprio museo sarebbe famosa in tutto il pianeta e sarebbe assalita da milioni di turisti. Stiamo parlando dell’autoritratto di Leonardo, una delle più note espressioni dell’arte rinascimentale, ospitato da qualche secolo (e tanti torinesi neppure lo sanno)  nella Bibiloteca Reale di Torino. In ogni angolo del globo chi pensa a Leonardo immagina il volto reso famoso da quel disegno. E’ un’opera d’arte che dovrebbe, al pari – e forse più della Mole Antonelliana – rappresentare Torino in tutto il mondo, un simbolo attraverso il quale evocare la nostra città. Il sindaco Piero Fassino, già tempo fa disse che il Comune era intenzionato a promuovere una campagna di abbinamento dell’autoritratto all’immagine della città. Speriamo che alle parole seguano i fatti. Questo capolavoro senza tempo, opera  del più straordinario genio italiano, sarà eccezionalmente esposto nella Sala del Senato di Palazzo Madama dal 24 aprile fino al 2 giugno. Il disegno realizzato a sanguigna, con i  suoi chiari e scuri, i tratti del volto, le rughe, il contorno delle narici, la caratteristica piega della bocca, potrà essere ammirato da torinesi e turisti giunti in città per l’ostensione.  L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Palazzo Madama e Biblioteca Reale. Prosegue intanto l’ostensione del sacro lino, caratterizzata anche dalla Notte bianca della Fede di scena venerdì 24, evento  diffuso in diretta sul web. Sui  social network della Sindone e sul sito ufficiale www.sindone.org, tutte le tappe di un cammino spirituale rivolto ai giovani. Le pagine Facebook e Instagram (Sindone2015) pubblicano le immagini della preghiera d’ingresso dell’arcivescovo, mons.Cesare Nosiglia. A notte inoltrata le conclusioni di questa maratona spirituale davanti al lenzuolo sacro.

 

(Foto: www.palazzomadamatorino.it) 

 

In occasione dell’esposizione del disegno di Leonardo, il primo piano di Palazzo Madama resterà aperto straordinariamente anche il lunedì con orario 10-18. Il volto del genio. Leonardo da Vinci a Palazzo Madama – Piazza Castello, Torino 24 aprile –2 giugno 2015. Orario esposizione: lunedì-sabato 10.00 -18.00 domenica 10.00 -19.00. Biglietto: intero €12, ridotto €10, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte, la biglietteria chiude un’ora prima.

 

 

Manichini e minacce: la mamma dei cretini è sempre incinta

salvini-appeso

Purtroppo il clima per il 25 aprile e il primo maggio è ad alta tensione

 

La macabra vicenda dei tre manichini appesi a testa in giù, trovati ieri a Torino, con minacce scritte contro il sindaco Piero Fassino, il presidente del consiglio Matteo Renzi e il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ci conferma che la mamma dei cretini è sempre incinta. Per gli imbecilli che hanno compiuto un simile gesto dimostrativo per la commemorazione del 25 aprile, l’intento era di replicare l’esposizione dei cadaveri di Mussolini e di Claretta Petacci a Milano, a piazzale Loreto, 70 anni fa: una brutta pagina della storia, da qualsiasi parte politica la si guardi. La Digos sta indagando. Il manichino cher appresenta Piero Fassino, era davanti al circolo Anpi. Il secondo davanti alla sede del Pd di via Cervino con le sembianze del premier: “Pd uguale fascismo. A piazzale Loreto c’è sempre posto”. “Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom. Dalle leggi razziali alle leggi razziste”. Infine, davanti alla sede della Lega Nord è stato appeso il fantoccio con le sembianze di Salvini ed è stata vergata la scritta: “Lega uguale fascismo. A piazzale Loreto c’è sempre posto”. Purtroppo il clima per il 25 aprile e il primo maggio è ad alta tensione.

Un 25 aprile a ritmo di jazz per il 70° anniversario della Liberazione

acqui 25 aprilepartigiani CoazzeUn programma di letture significative in alcuni “luoghi simbolo della memoria”, interpretate dall’attore Danilo Bruni, e brevi esibizioni di una orchestra dixieland viaggiante, la Equipage Ambassadors Dixie and Street Parade, ospitata a bordo di mezzi militari d’epoca

 

aprile 25Con la tradizionale fiaccolata di giovedì sera, per le vie del centro, si sono aperte le celebrazioni per il 25 aprile a Torino. Hanno partecipato al corteo il sindaco Piero Fassino e i presidenti di giunta e Consiglio regionale Sergio Chiamparino e Mauro Laus. La giornata di sabato è invece all’insegna del Jazz della Liberazione, iniziativa che celebra il 70° anniversario con un programma di letture significative in alcuni “luoghi simbolo della memoria”, interpretate dall’attore Danilo Bruni, e brevi esibizioni di una orchestra dixieland viaggiante, la Equipage Ambassadors Dixie and Street Parade, ospitata a bordo di mezzi militari d’epoca. Si incomincia al mattino, davanti  alla stazione GTT  della linea Torino – Ceres, che per l’occasione sarà aperta per tutta la giornata con visite guidate al museo ferroviario e poi al Giardino del Corpo Italiano di Liberazione.

 

 

aprile 25 2Il pomeriggio, invece, alla Piazza dei Mestieri, che nel passato era sede della Conceria Fiorio, luogo simbolo della Resistenza torinese, dove  sono in programma diversi momenti di musica, con testimonianze e letture. Evento principale della giornata il concerto pomeridiano nel Palazzo di San Celso, in conclusione delle attività previste dagli Istituti ospiti: vedrà esibirsi il gruppo Babemalà, impegnato per l’occasione in alcuni canti simbolo dell’esperienza resistenziale. La giornata prevede una fitta rete di eventi collaterali, comprendenti anche la proiezione del film Materiale Resistente al Cinema Massimo e lo spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione Piazza dei Mestieri Cambiando pelle. L’incredibile storia di una conceria che diventò una piazza, dell’Accademia dei Folli.

 

alleati ivreaGià venerdì si sono svolte diverse iniziative, come l’incontro al Circolo dei Lettori con l’unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare, la cui vicenda è narrata nel libro di Harden Blaine “Fuga dal Campo 14″. Shin Dong-Hyuk è Ambasciatore ONU per i diritti umani. Al cinema Massimo, invece,  la proiezione del film-documento di (Fernando Cerchio, 1945) riservata alle scuole secondarie di secondo grado, introdotta da Paola Olivetti, direttrice dell’Archivio Cinematografico della Resistenza di Torino, che ha raccontato del film e del suo restauro, ad opera dell’Archivio stesso e da Lorenzo Ventavoli, figura storica del cinema torinese ed esercente del Romano, che ha donato agli insegnanti presenti la sua recentissima pubblicazione ” La Resistenza ha 90 anni”.

 

 (Foto: www.cr.piemonte.it)

 

Per il programma completo di Jazz della Liberazione:
www.torinojazzfestival.it

 

Fassino: "No all'oblio dei valori della Resistenza"

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Un ricordo delle vittime del terrorismo e un particolare riferimento alle persone uccise o ferite nell’attentato al museo di Tunisi, tra le quali diverse lavoratrici del Comune e loro familiari

 

Il sindaco Piero Fassino è intervenuto alle celebrazioni per il 25 aprile tenutesi a Palazzo Civico: “Una lotta di popolo, la Resistenza – ha ricordato – , che proprio a Torino conobbe al massimo il suo carattere unitario, coinvolgendo tutti i ceti sociali e tenendo insieme culture assai diverse, dai comunisti ai liberali, dai cattolici ai socialisti. Con i ragazzi di vent’anni al fianco di uomini e donne più anziani, che già avevano conosciuto il confino e l’esilio. La nostra Costituzione repubblicana è ispirata ai valori fondamentali della Resistenza”. Il primo cittadino ha parlato poi  della necessità di “contrastare, a decenni di distanza, il rischio dell’oblio e i tentativi revisionisti e negazionisti. La libertà non è mai acquisita una volta per sempre: ci fu un tempo nel quale diritti che oggi fanno parte del nostro vivere quotidiano, vennero negati e repressi: e ancora oggi parte del mondo è in preda alla violenza e alla negazione dei diritti delle persone”. Fassino ha quindi concluso il suo intervento con un ricordo delle vittime del terrorismo e facendo un particolare riferimento alle persone uccise o ferite nell’attentato al museo di Tunisi, tra le quali diverse lavoratrici del Comune e loro familiari.

 

(www.comune.torino.it)

Vigile urbano di 53 anni muore sparandosi colpo alla tempia

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L’agente si era  sposato di recente e nessuno pensava a un episodio simile

 

Forse soffriva di depressione e pensava di essere malato di cancro, l’agente di polizia municipale di 53 anni che si è sparato un colpo alla testa con la pistola di ordinanza negli uffici del comando di polizia municipale a Castellamonte. Gli esami medici avevano comunque fugato ogni dubbio, l’uomo non era colpito da tumore. La vittima era residente a Cuorgnè. Lo hanno soccorso il comandante e i colleghi che lo hanno trovato nello spogliatoio del comando. L’agente si era  sposato di recente e nessuno pensava a un episodio simile. I carabinieri di Ivrea stanno indagando sulla dinamica del fatto.