Scoprire l'Oriente di Marco Polo al Mao

 

MAO_MarcoPolo

Ci si potrà immergere nei paesaggi e nelle culture piene di suggestioni della MAOTurchia, Iran, Iraq, deserto dei Gobi e del Catai nella Cina del Nord, fino alla corte del Gran Kahn dei Mongoli, e all’India

 

 

Fino al 3 maggio prossimo si potrà compiere al Mao, Museo di Arti Orientali di Torino, un viaggio affascinante guidati da Michael Yamashita, seguendo la Via della Seta, ovvero quelle migliaia di chilometri percorsi da Marco Polo in 24 anni di viaggio a piedi, a dorso di cammello o di asino. Ci si potrà immergere nei paesaggi e nelle culture piene di suggestioni della Turchia, Iran, Iraq, deserto dei Gobi e del Catai nella Cina del Nord, fino alla corte del Gran Kahn dei Mongoli, e all’India, seguendo il reportage di viaggio di questo fotografo americano di origine giapponese, che figura tra gli autori di punta del National Geographic.

 

Attraverso 76 immagini fotografiche, realizzate in quattro anni e suddivise in tre sezioni geografiche, da Venezia alla Cina, in Oriente, e sulla via del ritorno per mare, attraverso le coste dell’Indonesia e dell’India, Yamashita si è messo sulle tracce del grande veneziano, celebrandone l’impresa. Armato di quattro macchine fotografiche, di una dozzina di obiettivi e di un migliaio di rullini, portando con sé una copia della traduzione commentata del Milione, il fotografo  ha ripercorso le tappe del grande viaggiatore, che ha innovato la concezione che l’Occidente nutriva dell’Oriente, e che avrebbe poi affascinato Cristoforo Colombo, stimolato nella sua impresa proprio dal viaggio di Marco Polo.

 

Accanto alle immagini si potranno seguire anche alcuni video documentari, inclusi nella lista dei venti migliori realizzati dal National Geographic Channel negli ultimi dieci anni. Era il 1271 quando il giovane Marco lasciò Venezia con il padre Niccolò e lo zio Matteo, entrambi intraprendenti mercanti, per avventurarsi lungo quell’intreccio di strade che conduceva dalla Serenissima fino all’Estremo Oriente, attraverso l’intera Asia. Era la cosiddetta Via della Seta, fatta di strade, mare e fiumi, percorsa da carovane di viaggiatori e di mercanti, lungo la quale, oltre a merci rare e non ancora conosciute, si diffondevano culture e costumi di popoli  in continua contaminazione.

 

Mara Martellotta

 

Mao, via San Domenico 11

Orari mostra: martedì -domenica 10-18

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