Dicembre 2014- Pagina 25

Furchì al processo: “Posso guardare negli occhi la moglie di Musy”

musy fur

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Giampaolo Zancan, il legale della famiglia Musy ha annunciato che denuncerà per falsa testimonianza Maria Cefalì, testimone del processo. E’ moglie di Felice Filippis, amico dell’imputato

 

«Io posso guardare tutti negli occhi e per prima la moglie di Musy perché non ho assolutamente fatto un gesto del genere». A parlare, nell’aula del Palagiustizia,  è Francesco Furchì, l’uomo accusato dell’omicidio del consigliere comunale torinese, colui che secondo l’accusa avrebbe indossato il casco nero Acerbis Nano per travisarsi e poter sparare alla sua vittima. «Sono in carcere da 22 mesi per un’accusa gravissima – ha aggiunto –  Avrò anche dei difetti, però a 50 anni non posso neanche pensare di fare qualcosa del genere».

 

Giampaolo Zancan, il legale della famiglia Musy ha annunciato che denuncerà per falsa testimonianza Maria Cefalì, testimone del processo a Furchì. La Cefalì è moglie di Felice Filippis, amico dell’imputato. La donna aveva negato frasi e vicende venute alla luce durante un’intercettazione. Ha anche negato di aver sentito la frase del marito che faceva riferimento a Furchì: «se parlo io cent’anni si piglia». Ha anche detto di non ricordarsi della pistola con cui sarebbe stato ucciso Musy. In un’intercettazione invece  aveva detto: secondo me la pistola è in Calabria, se ne  è liberato.

La Regione a proposito di vaccini

vaccino
L’assessorato regionale alla Sanità ribadisce l’importanza che la campagna di vaccinazione (giunta ormai a buon punto) sia portata a compimento

 

Non è attribuibile alla vaccinazione antinfluenzale la morte del sessantottenne paziente di Barge (CN),  per il cui decesso venerdì scorso era stata sospettata la vaccinazione antinfluenzale effettuata il giorno precedente. L’autopsia eseguita il 1° dicembre nell’ospedale di Saluzzo su richiesta del medico curante ha rivelato la rottura dell’aorta ascendente, che ha determinato il tamponamento cardiaco e il conseguente arresto cardiocircolatorio. Il riscontro consente di escludere la responsabilità del vaccino antinfluenzale utilizzato in Piemonte (il vaccino Agrippal) nel causare il decesso del paziente.

L’assessorato regionale alla Sanità, che con il Servizio regionale di riferimento per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive monitora la situazione,  ribadisce l’importanza che la campagna di vaccinazione (giunta ormai a buon punto) sia portata a compimento perché, mentre non esistono fondati sospetti sulla sicurezza del vaccino, i rischi della mancata vaccinazione dei soggetti a maggior rischio sono invece noti e gravi.

 

Scrittori di Scrittura con la Pastorale della Cultura

CIRCOLO LETTORI
“Scrittori di Scrittura”: reading di presentazione con Paolo Di Paolo

Nell’ambito dell’iniziativa «Scrittori di Scrittura», martedì 2 dicembre  2014, alle 18, al Circolo dei Lettori in via Bogino 9 a Torino, si tiene un reading-presentazione de «Perché non sono ancora.La resurrezione» di Paolo di Paolo* (Effatà Editrice). Intervengono: Paolo di Paolo, autore; don GianLuca Carrega, direttore della Pastorale per la Cultura della diocesi di Torino; Stefano Gobbi, Dinoitre Eventi. Paolo di Paolo  è il sesto degli autori torinesi che si cimentano nella riscrittura della Bibbia, in un ciclo nato per esplorare i testi sacri da una prospettiva letteraria inedita.
 

Di Paolo nel 2003 entra in finale al Premio Italo Calvino per l’inedito, con i racconti Nuovi cieli, nuove carte. Ha curato libri insieme a scrittori italiani come Antonio Debenedetti, Raffaele La Capria, Dacia Maraini e Antonio Tabucchi. È autore tra l’altro di:  Ogni viaggio è un romanzo (2007) e di Raccontami la notte in cui sono nato (2008; Ue 2014).Per il teatro ha scritto Il respiro leggero dell’Abruzzo, interpretato fra gli altri da Franca Valeri,  e L’innocenza dei postini, messo in scena al Napoli Teatro Festival Italia 2010. Lavora anche per la televisione e scrive sulle pagine culturali di alcuni quotidiani,  tra cui “Il Sole 24 Ore”, “L’Unità” e “La Stampa”. Con Dove eravate tutti (Feltrinelli, 2011) ha vinto il Premio Mondello e il SuperPremio Vittorini 2012. Con Feltrinelli ha pubblicato anche Mandami tanta vita (2013, vincitore Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole e finalista Premio Strega) e, nella collana digitale Zoom, La meravigliosa stranezza di essere vivi (2012). Nel 2014 ha pubblicato per Rizzoli  Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era, sentito omaggio a un maestro del Novecento,  e La mucca volante, suo esordio nella letteratura per ragazzi.
 
«Scrittori di Scrittura» è un progetto promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Torino in collaborazione con la Facoltà Teologica di Torino e Torino Spiritualità. I curatori sono don Gian Luca Carrega per la sezione biblica e Stefano Gobbi della Dinoitre Eventi per i contatti con gli scrittori e la logistica. L’iniziativa intende presentare al pubblico le opere di alcuni scrittori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità.
Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo o dei testi scritturistici di riferimento dall’originale ebraico o greco.

Per tutte le informazioni sul progetto:
www.scrittoridiscrittura.it

L’omicida della strage di Caselle era capace di intendere

caselle strage

Lo ha stabilito la perizia ordinata dal pm

 

Era capace di intendere, al momento del triplice delitto, Giorgio Palmieri, il reo confesso della strage di Caselle Torinese avvenuta nel mese di gennaioo, in cui uccise tre persone. E’ quanto ha stabilito la perizia psichiatrica di Elvezio Pirfo, consulente nominato dal gip Alessandra Danieli. Il prossimo 11 dicembre la perizia sarà discussa in tribunale. Con Palmieri è accustata anche Dorotea De Pippo, la moglie, ex colf della famiglia sterminata: sarebbe lei per l’accusa l’ideatrice del massacro.

Torino Séance legge i Tarocchi “a puntate”

seance

La lettura incomincerà in un locale e finirà nell’altro

 

Giovedì 4 Dicembre, Torino Séance torna nei locali di Torino per leggere i Tarocchi a chiunque voglia passare una serata insolita dedicata alla ricerca introspettiva. Le letture psico-intuitive dei Tarocchi di Torino Séance, tuttavia, sono famose per le loro componenti innovative, che rendono memorabili le loro serate e anche il 4 Dicembre non saranno da meno!

 

La serata si articolerà tra due locali: 

 

Alla Goccia! in corso San Maurizio 61/L
La Vodkeria in Corso San Maurizio 63
La lettura incomincerà in un locale e finirà nell’altro.
Una lettura a puntate?
Possibile?
Come funziona?
Quante domande… Esiste una sola risposta:
partecipate giovedì 4 dicembre alla nuova lettura psico-intuitiva dei Tarocchi di Torino Séance!

 

Ora di inizio 21.30.
Data l’affluenza prevista, è necessario prenotare la propria lettura scrivendo a tarocchi@torinoseance.org specificando l’ora di arrivo.

 

Sito di Torino Séance:
www.torinoseance.org
Link all’evento: 
https://www.facebook.com/events/677139822398678/?ref_newsfeed_story_type=regular
Link alla pagina del “Alla Goccia!”:
https://www.facebook.com/pages/Alla-goccia/59903829322
Link alla pagina di Torino Séance:
https://www.facebook.com/torinoseance?fref=ts
Link alla pagina l’Altro lato dei Tarocchi:
https://www.facebook.com/tarocchiTorinoSeance?fref=ts

Top 11 del derby

juve stadium

Una stracittadina che si è rivelata combattutissima

 

La Juve vince, all’ultimo secondo, una stracittadina che si è rivelata combattutissima con il Toro che è andato persino vicino al vantaggio in più di un’occasione. I granata, grazie a un’azione da urlo di Bruno Peres sfatano la maledizione del goal nel derby che mancava da quasi 13 anni, ma alla fine i bianconeri passano grazie a una prodezza da 30 metri dell’immenso Andrea Pirlo. Ora i bianconeri si godono la vittoria e mantengono il vantaggio di 3 punti sulla Roma seconda e vittoriosa nel posticipo contro l’Inter di Mancini. I granata invece rimangono nelle zone basse della classifica a quota 12 punti, ma con la consapevolezza che, giocando sempre come ieri, la scalata non è impossibile.

 

Storari 6: pochi interventi, ma si mostra sempre molto sicuro sostituendo nel migliore dei modi Buffon;

 

Moretti 7: sicuro e esperto, dalle sue parti passano a turno Vidal, Tevez e Pogba, ma nessuno dei tre riesce a superarlo;

 

Chiellini 7: combatte e risolve le innumerevoli disattenzioni di Evra, le sue chiusure sono sempre decisive;

 

Maksimovic 6,5: marca molto bene Tevez e mette in mostra tutta la sua qualità quando esce palla al piede;

 

Darmian 7: solita grande partita da parte del gioiellino granata, le sue incursioni sono una costante spina nel fianco per la difesa bianconera e quando torna a difendere è un incubo per Lichtsteiner;

 

Bruno Peres 8,5: un goal incredibile, per bellezza e importanza simbolica, merita un voto incredibile. Entra nella storia del Toro, è il più pericoloso dei suoi e dalle sue parti Pogba non riesce quasi mai a passare;

 

Pogba 6,5: solito spettacolo quando ha palla tra i piedi, meno incisivo del solito, ma si deve inventare terzino per sopperire alla pessima prestazione del connazionale Evra;

 

Gazzi 6,5: un instancabile combattente e una sicurezza per il centrocampo granata. Meriterebbe anche un voto in più, ma un suo passaggio sbagliato stava per regalare il 2-1 ai bianconeri prima del dovuto;

 

Pirlo 8,5: stesso discorso fatto per Bruno Peres, ma più che la bellezza, in questo caso, è da premiare l’importanza del goal che, a un secondo dalla fine e con la Juve in dieci, regala ai bianconeri il derby della Mole;

 

Tevez 6: è meno brillante rispetto al solito, ma corre molto per cercare di scardinare la difesa granata;

 

Amauri 6,5: tante sponde interessanti mischiate alla solita cattiveria agonistica che lo contraddistingue;

 

All. Ventura 7: mette in campo una squadra che fa pensare più volte alla Juve all’incubo di una sconfitta in casa nel derby. Il gesto verso il tifoso torinista a fine partita è brutto, ma si scusa e fa capire che l’ha fatto solo per difendere i suoi giocatori, Benassi in particolare;

 

All. Allegri 7: la sua squadra è meno in palla del solito, ma quando rimane in dieci ha il coraggio di continuare ad attaccare e il risultato gli darà ragione;

 

Arbitro Orsato 7: riesce a far valere la sua autorità anche attraverso il colloquio con i giocatori e non sbaglia praticamente niente.

 

Filippo Burdese

Maltempo, il livello dei fiumi sta calando ma è tornata la pioggia

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po patti1po patti 45Tra i 34 ponti che attraversano Torino, quello che da’ maggiori preoccupazioni è il ponte sulla Dora in via Bologna, il più basso in città

 

AGGIORNAMENTO

La pioggia darà una breve tregua, ma è previsto un nuovo peggioramento meteo. Il livello dei corsi d’acqua si sta lentamente abbassando in tutto il Piemonte

 

Anche se in città il rischio, dice la protezione civile, è “moderato”, si vivono con apprensione queste ore in cui la pioggia sta sì cessando, ma i corsi d’acqua sono ancora gonfi. A preoccupare sono proprio quei mille rivoli che scaricano la pioggia accumulata nel Po e nella Dora, scendendo per la collina. Tra i 34 ponti che attraversano Torino, quello che da’ maggiori preoccupazioni è il ponte sulla Dora in via Bologna, il più basso in città. Al momento il livello dell’acqua è al di sotto di due metri rispetto al massimo raggiunto nell’alluvione del 2000. Come è noto il Po ha allagato i Murazzi a Torino. Il sindaco ha firmato l’ordinanza di chiusura al pubblico per tutta l’area e anche per il Borgo medievale.Il fiume è inltre esondato ieri  in alcune zone di campagna come Revello, Cardé e Villafranca Piemonte, dove ha trascinato con sè la zattera del presepe galleggiante. Per gli aggiornamenti sul tempo a Torino e in Piemonte, la rubrica METEO in homepage.

 

(Foto di Silvia Patti)

Spese pazze in Regione, ora tocca ai consiglieri “ripescati”

consiglio aula

Chiesta alle parti la disponibilità a tenersi liberi, anche nel periodo natalizio, in modo tale da concludere in tempi brevi, così da “agganciare” l’eventuale processo a quello degli altri consiglieri già rinviati a giudizio, a fine gennaio

 

Sno stati interrogati su loro richiesta e altri lo saranno nei prossimi giorni o presenteranno memorie difensive nel corso dell’udienza preliminare i dieci consiglieri regionali per i quali è stata disposta l’imputazione coatta con l’accusa di peculato per Rimborsopoli. L’udienza si svolge davanti al gup Daniela Rispoli, e verrà riaggiornata fino al 20 dicembre:  è stata chiesta alle parti la disponibilità a tenersi liberi, anche nel periodo natalizio, in modo tale da concludere in tempi brevi, così da “agganciare” l’eventuale processo a quello degli altri consiglieri già rinviati a giudizio, a fine gennaio. L’accusa è di avere utilizzato i rimborsi del Consiglio regionale per attività non istituzionale, principalmente per pranzi e cene. In questa tornata sono sulla graticola, tra gli altri, il segretario regionale Pd Davide Gariglio, il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna e l’assessore Monica Cerutti. Per il centrodestra sono tornati in ballo Giampiero Leo, Fabrizio Comba e Gianluca Vignale.

L’albero luminoso in piazza Castello inaugura il “Natale coi fiocchi”

alberone

Il Presepe di Lele Luzzati, altra tradizione delle festività natalizie sotto la Mole, verrà invece inaugurato sabato 6 dicembre

 

Albero di Natale gigante,  alto ben 18 metri, in piazza Castello, proprio di fianco al Calendario dell’Avvento (allestito accanto a Palazzo Madama) di cui è stata inaugurata la prima casella, da parte dei Vigili del Fuoco, come da tradizione. L’artista Andrea Fidelio si è esibito in una performance di giocoleria: ha così dato il via al  13/o Festival Internazionale di Strada. Il Presepe di Lele Luzzati, altra tradizione delle festività natalizie sotto la Mole, verrà invece inaugurato sabato 6 dicembre. Tra le numerose iniziative di ‘Natale coi fiocchi’  è da segnalare la pista di pattinaggio, oltre a numerosi concerti, spettacoli e manifestazioni sportive.

 

(Foto: Turismo Torino e Provincia)

Muore il sindaco della lotta all’amianto

coppo

Casale Monferrato piange uno dei migliori sindaci del dopoguerra. Nel 1987, primo in Italia, mise al bando l’amianto

 

Sembra quasi uno scherzo del destino. Il 2 dicembre del 1987, l’allora sindaco di Casale Monferrato, Riccardo Coppo firmava un’ordinanza con la quale vietava l’uso su tutto il territorio comunale di Casale Monferrato del cemento – amianto. La fabbrica dell’Eternit era chiusa (o meglio, era stata abbandonata, come ha recentemente detto il sindacalista Nicola Pondrano) da circa un anno e non c’era ancora una piena consapevolezza del tragico valzer di decessi al quale negli anni ci si è abituati. Con un atto di coraggio, il primo cittadino di Casale Monferrato, in carica dal 1984 (nel primo anno di guida dell’amministrazione comunale aveva dovuto affrontare, con successo, un’altra emergenza quella dell’acquedotto comunale le cui fonti erano state inquinate dagli scarichi abusivi di residui industriali in un pozzo che, sfortuna volle, andò poi a contaminare la falda che alimentava l’acquedotto comunale) era andato contro un sistema di multinazionali, firmando un provvedimento che è entrato poi nella storia. E nella prima mattinata del 1 dicembre 2014, esattamente ventisette anni dopo ha terminato il suo cammino terreno.

 

Esponente nel mondo cattolico, impegnato in politica, aveva svolto tutto il suo excursus nella Democrazia cristiana prima nel Ppi, nella Margherita e, infine, nei Democratici. Eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1970, dal 1974 al 1975 e dal 1982 al 1984 aveva ricoperto l’incarico di assessore all’urbanistica, applicandosi notevolmente e acquisendo una particolare competenza in materia. Poi dal 7 dicembre 1984, al termine di una drammatica seduta che aveva sancito la spaccatura del Psi di Mario Oddone, che nelle precedenti elezioni si era attestato al 25% veniva eletto per la prima volta primo cittadino con una maggioranza composta da Dc, Pri, Pli, Psdi e cinque consiglieri “transfughi” del partito socialista. In carica sino al 12 gennaio 1988 tornava a fare l’assessore in una delle prime giunte Dc – Pci d’Italia guidata dal quasi omonimo (ma comunista) Ettore Coppo. Poi era nuovamente sindaco dal 1990 al 1999 e, dal 2004 al 2009, assessore all’urbanistica. “Con Riccardo Coppo scompare un uomo che ha svolto un ruolo particolarmente significativo in questa città, sindaco in anni difficili, che ha saputo prendere decisioni coraggiose” hanno commentato il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, ed il presidente del consiglio comunale Davide Sandalo.

 

Massimo Iaretti