In Sala Rossa la discussione sul Bilancio preventivo 2014. Il documento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio
“Approvare il bilancio di previsione a esercizio in corso, ha esordito l’assessore, sta diventando una brutta consuetudine che va contro le regole della programmazione e del buon senso a cui ci obbligano norme in continua evoluzione”.
Passoni ha quindi tratteggiato il contesto nazionale ed europeo all’interno del quale si colloca il bilancio comunale evidenziando come, nonostante il comparto degli enti locali sia responsabile dell’indebitamento totale del Paese per solo il 2,5%, i Comuni, sul fronte della spesa corrente, centrino una riduzione del 2,5% dal 2010 al 2012, mentre quella dello Stato conosce un aumento dell’8% rispetto al 2008.
Il documento finanziario di Palazzo Civico prevede il pareggio a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 milioni in meno rispetto al 2013.Le entrate tributarie ammontano a 899 milioni, un leggero aumento rispetto allo scorso anno, compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) pari a 263 milioni di euro.
In riduzione la spesa per il personale: 5,5 milioni di euro in meno rispetto al 2013 (pari al 33,99% sul totale della spesa corrente), 75 milioni in meno rispetto a sei anni fa.
Confermata la scelta di non destinare a spesa corrente le entrate straordinarie come gli oneri di urbanizzazione, scelta che contribuisce, spiega Passoni, “a rendere più sicuri i conti perché basati su entrate certe e ripetibili nel tempo”.
Sul fronte investimenti si rileva un aumento di risorse dopo anni di contrazione: da 177 milioni di euro del 2013 ai 201 milioni di quest’anno, dei quali 83 per opere pubbliche, 50 per manutenzioni straordinarie e 68 per altri investimenti. Il debito diminuisce di altri 112 milioni di euro, oltre 450 milioni dall’inizio della consiliatura, nel 2011.
Aderendo anche nel 2014 al decreto “sbloccacrediti”, continuerà a diminuire il debito verso i fornitori per “ridare ossigeno ad un sistema che sconta un’endemica mancanza di liquidità”.
Concludendo l’illustrazione del Bilancio, Passoni ha criticato quei provvedimenti della spending review “che stanno intaccando anche la qualità e la quantità di risorse che le amministrazioni spendono nell’acquisto dei servizi” con ripercussioni occupazionali in particolare nell’ambito della cooperazione sociale.
Nonostante il quadro presentato, l’assessore ha sottolineato come il Bilancio salvaguardi le spese relative a welfare, servizi educativi e decentramento e abbia abbattuto la tassazione comunale sugli immobili di 68,5 milioni di euro rispetto al biennio 2012 – 2013.
(S.L. – F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio Comunale – Foto: il Torinese)
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