E’ la generazione 2.0 e anche l’approccio alla terra è cambiato, migliorato dalla tecnologia che permette di analizzare, scoprire, studiare. E così, accanto ad antichi mestieri riscoperti, nascono nuove professioni e figure professionali
Tra i Millennials, i nativi digitali, c’è qualcuno che non ci sta e alza la testa dal telefonino, dall’ipad, dal computer, per usare le mani e ritornare alla terra.
Molti giovani riscoprono antichi mestieri e alcuni di loro tornano a scegliere di essere contadini, allevatori, vignaioli… Ma è la generazione 2.0 e anche l’approccio alla terra è cambiato, migliorato dalla tecnologia che permette di analizzare, scoprire, studiare. E così, accanto ad antichi mestieri riscoperti, nascono nuove professioni e figure professionali.
E’ il caso di Grape, un’azienda start up creata da Simona, Chiara e Fabrizio, tre giovani dottori di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, che hanno aperto la loro sede ad Alba per offrire a viticoltori e tecnici del settore un servizio completo di analisi all’avanguardia dal campo alla bottiglia.
Oggi sono uno dei pochi laboratori in Italia ad offrire un servizio di diagnosi molecolare per la Flavescenza dorata, vero e proprio flagello per i viticoltori.
Ma ancor più all’avanguardia è il lavoro di selezione dei lieviti, apprezzatissimo dai produttori di vino convenzionale, ma anche dalle sempre più numerose cantine che producono vino biologico e biodinamico, che permette ai produttori di impiegare lieviti autoctoni isolati direttamente dai loro vigneti per la fermentazione delle proprie uve…
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