La media è di un nuovo bando aperto ogni tre settimane negli ambiti più disparati: dai progetti di ricerca e sviluppo agli interventi in materia di risparmio energetico a quelli per la reindustrializzazione e l’internazionalizzazione delle imprese locali
L’assemblea dei soci di Finpiemonte S.p.A ha approvato nella riunione del 23 luglio il bilancio di esercizio 2013, che presenta ricavi per oltre 10 milioni di euro e registra un utile netto di poco inferiore ai 300mila euro, ed ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione per il triennio 2014-2016, che sarà composto da Fabrizio Gatti, riconfermato presidente, e dai consiglieri Giuseppe Benedetto e Annalisa Genta.
Durante l’assemblea, alla quale era presente l’assessore regionale alle Attività produttive e ai Rapporti con le Società a partecipazione regionale, Giuseppina De Santis, è stato annunciato che lo scorso anno Finpiemonte ha erogato agevolazioni per oltre 324 milioni di euro a circa 6.400 beneficiari. La media è di un nuovo bando aperto ogni tre settimane negli ambiti più disparati: dai progetti di ricerca e sviluppo agli interventi in materia di risparmio energetico a quelli per la reindustrializzazione e l’internazionalizzazione delle imprese locali. L’effetto leva complessivo per il totale delle agevolazioni erogate è stato pari a 6,44: per ogni euro speso di risorse pubbliche sono stati attivati cioè 5,44 euro di investimenti privati.
“La società – ha commentato Gatti – ha cercato di interpretare al meglio la mission affidatale dagli azionisti, che nell’attuale congiuntura non può limitarsi alla sola funzione strumentale di erogatore di agevolazioni pubbliche, ma deve tendere sempre più verso il ruolo di facilitatore nell’interlocuzione fra le istanze del territorio e i grandi investitori e operatori istituzionali”.
L’assessore De Santis si è soffermata sul fatto che “la nuova programmazione dei fondi europei rappresenta per il Piemonte l’opportunità di superare le criticità esistenti nel sistema produttivo. Bisogna confermare le iniziative di successo e agire con discontinuità rispetto a ciò che non ha funzionato, concentrando ulteriormente risorse su ricerca e innovazione, sui contratti di insediamento, sulla partecipazione ai grandi cluster nazionali ed europei. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla finanza d’impresa, gestita attraverso fondi rotativi e risorse della Banca europea per gli investimenti. Su questo punto va riconosciuto il buon lavoro svolto da Finpiemonte relativamente agli accordi già raggiunti, che auspichiamo possa proseguire ancora meglio in futuro nell’individuare gli strumenti più innovativi e vantaggiosi per l’accesso al credito delle imprese”.
(Fonte: www.regione.piemonte.it)
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