Giugno 2014- Pagina 2

Le diplomazie di partito cercano di salvare l’Authority dipartita

politecnicoLe possibilità di riscatto sono ben poche, in realtà. La speranziella sta negli emendamenti in Parlamento. Salvo che il Governo non ponga la fiducia sul testo che passerebbe così in un nanosecondo distruggendo ogni velleità

 

Il danno e la beffa. Un conto sarebbe rimpiangere l’Authority dei Trasporti che il decreto sulla Pubblica Amministrazione ordina di trasferire a Roma, ma consapevoli che così si otterrebbero notevoli risparmi di denaro pubblico. Invece nulla del genere. L’organismo è infatti ospitato presso i locali del Politecnico al Lingotto (nella foto). Il costo per le esangui casse statali è quindi zero assoluto.

 

Purtroppo, però, il provvedimento non lascia spazio a dubbi: tutte le Authority italiane (come ad esempio quella sulle Comunicazioni, che dovrà abbandonare Napoli) devono essere ospitate nella Capitale – tutte insieme appassionatamente – in un edificio del demanio. Qui dovranno condividere l’organizzazione del personale, degli appalti, degli uffici. Insomma, tutto in comune in nome della spending review.

 

Fonti bene informate affermano che è in corso un lavorio bipartisan  più o meno sotterraneo delle diplomazie dei partiti. n primo luogo Forza Italia con l’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino e il Pd con il senatore Stefano Esposito, l’esponente politico che per primo si accorse (semplicemente leggendo, forse l’unico tra tutti i politici, gli articoli della riforma della PA) del tentativo di scippo da parte di Roma. Quali carte vincenti possono giocare le forze politiche subalpine? E’ superfluo ricordare al Governo che Torino è la città dell’auto, che è in ballo la Tv, che qui c’è un rinomato politecnico ecc. ecc.

 

Le possibilità di riscatto sono ben poche, in realtà. La speranziella sta negli emendamenti che si possono presentare in Parlamento. Salvo che il Governo non ponga la fiducia sul testo che passerebbe così in un nanosecondo distruggendo ogni velleità. Da parte sua, del resto, il premier Matteo Renzi ha già rispedito al mittente la lettera di Sergio Chiamparino e Piero Fassino, nella quale si chiedeva pietà.

 

(Foto: il Torinese)

Torino Pride, dove la diversità è un diritto. E la polemica pure

Gariglio vs Viotti: scontro tra anime Pd. Al centro dell’evento i diritti negati alle persone LGBT, “questione che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa”. E una delle richieste è che vada in porto il disegno di legge che riguarda i transessuali

 

pride1Migliaia i partecipanti alla sfilata del Gay Pride  di Torino, dalla stazione di  Porta Susa , lungo via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello e via Po, fino in Piazza Vittorio Veneto. Ha voluto presenziare  anche il neo-governatore Sergio Chiamparino che, dopo 4 anni di patrocinio negato alla manifestazione da parte del suo predecessore leghista Roberto Cota, ha invece dato il benestare agli organizzatori di fregiarsi del marchio regionale. Il “sindaco di tutti i piemontesi” ha voluto dimostrare di esserlo davvero, in testa al corteo con l’assessore (pardon, assessora) Monica Cerutti per affermare , ha detto, “il diritto alla differenza che in Europa è un fatto acquisito”.pride2

 

La polemica politica, ovviamente, non manca. Il cattolicissimo segretario regionale dem, Davide Gariglio, ha dovuto sorbirsi le critiche dell’eurodeputato dello stesso partito, Daniele Viotti. Il parlamentare europeo, in un intervento su Facebook si è chiesto ironicamente: “al di là dell’adesione formale del Pd piemontese alla manifestazione, attraverso un documento approvato da tutti, chissà quanti rappresentanti del partito parteciperanno realmente alla sfilata?”

 

Lo slogan della parata multicolore è “La diversità è un diritto, l’uguaglianza è un dovere”  e la manifestazione fa parte delle iniziative dell’Onda Pride, iniziata a Roma il 7 giugno. Terminerà il 19 luglio a Reggio Calabria, dopo aver toccato 13 città italiane.

 

pride5“Al centro dell’attenzione nella manifestazione – dicono i promotori –  i diritti negati alle persone LGBT, questione che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa. E una delle richieste del Torino Pride è che vada in porto il disegno di legge che riguarda le persone transessuali”.pride4

L’iniziativa è stata promossa da Arcigay e Arcilesbica, Anpas, Casa delle donne Torino e L.I.L.A Piemonte. Gli studenti si sono attiviati sui social networks: su Facebook, Twitter e Instagram circola  l’hashtag #giveme5givemerights, campagna a cura del collettivo Identità Unite.

 

Contro la manifesatzione i militanti di Forza Nuova nella notte hanno esposto a Torino lo striscione “orgoglio eterosessuale”. L’organizzazione di estrema destra dice no a leggi che introducano privilegi per gli omosessuali. Un particolare curioso: il leader pentastellato Davide Bono è arrivato con una buona mezz’ora di ritardo alla manifestazione, a bordo della sua utilitaria. Ma è riuscito comunque a inserirsi nel corteo.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

Nel Colonna di Vignale il sortilegio silente di Torino

L’artista non si è sottoposto alla dittatura dilagante rimanendo fedele al figurativo, al rispetto del passato che non può essere ignorato ma divenire sedimentata memoria iconografica da rinnovarsi con nuove soluzioni. Il nuovo è per lui la rivisitazione della grande arte antica assimilata e ricreata, mai imitata

 

colonna 1Nuove luci e nuovi colori si accendono a Vignale Monferrato grazie all’idea scaturita da Gianni Colonna di porre vivaci dipinti, quasi fossero affreschi, sui muri di palazzi e chiese. Pochi sono attualmente gli artisti che si dedicano al figurativo e ancor meno all’arte sacra in quanto l’arte contemporanea da trascendente si è trasformata in immanente proseguendo un fenomeno iniziato col Romanticismo allorché l’artista si sentì privo di una direttiva e del sostegno divino che gli dava sicurezza.

 

Si assistette ad un prisma dalle mille sfaccettature in una ricerca spasmodica di risposte cui aggrapparsi che portò ad un allontanamento dai temi tradizionali con una euforia di nuove soluzioni che nascondessero l’infelicità romantica. Se i pionieri delle avanguardie storiche che annullarono la figurazione furono geniali nelle intuizioni provocatorie, al giorno d’oggi in molti casi ci troviamo di fronte ad una sempre crescente e ripetitiva “accademia delle avanguardie”.

 

Colonna non si è sottoposto alla dittatura dilagante rimanendo fedele al figurativo, al rispetto del passato che non può essere ignorato ma divenire sedimentata memoria iconografica da rinnovarsi con nuove soluzioni. Il nuovo è per lui la rivisitazione della grande arte antica assimilata e ricreata, mai imitata, depositaria dell’unione di concetto e capacità esecutiva che contribuiscono allo stile di ogni artista.

 

La vasta cultura umanistica, l’amore per la storia dell’arte, coltivati con rigore etico, l’hanno spinto a sottolineare l’importanza del recupero delle antiche pievi immerse nel silenzio della collina vignalese attirandone l’attenzione attraverso quadri fissati sulle pareti. La severità delle architetture, testimoni della pietas contadina che si svolgeva intorno alle piccole chiese plebane, viene infusa di un alito di vita mentre le tematiche religiose danno continuità a quella che era la sincera e genuina fede popolana rinnovando lo spirito del tempo.colonna x

 

Proprio per accordarsi a quel sentire l’artista ha tenuto latenti le sollecitazioni date da illustri opere del passato che vengono fatte riaffiorare con libertà stilistica. L’Annunciazione sul muro della pieve della Madonna di Fossano evoca sia l’atteggiamento di ritrosia e sorpresa all’inaspettata irruzione dell’Angelo come accade in Simone Martini, sia il rosso ampio manto delle Vergini di Van Eyk ma viene tralasciata la sontuosità dell’oro e la minuzia dei particolari fiamminghi per non creare dissonanze con la severità della costruzione romanica.

 

Il tacito colloquio tra Madre e Figlio della pieve di Molignano, pur rimandando a precedenti Pietà fissate nell’immaginario collettivo, si distacca dalla dolorosa elegia di un Giambellino o dalla tragedia cosmica di un Sebastiano del Piombo perché viene profuso un atteggiamento pacato di serenità e speranza fatto di teneri sguardi. All’interno della parrocchiale, l’Assunta, di cui si coglie la luce di De La Tour è chiaramente ispirata da Antonello nel rigore prospettico ma diverso è lo spirito che qui è di umiltà e calda umanità data dall’abito rosso sfilacciato che sostituisce la preziosità del manto blu dipinto a lapislazzuli.

 

La vasta cultura umanistica di Colonna si evidenzia nel quadro posto sul campanile della chiesa di San Lorenzo in cui la stella cadente, citazione pascoliana, non è simbolo drammatico di “pianto di stelle” bensì fonte di luce che illumina il cielo, un cammino di speranza e di conoscenza, lo stesso delineato dal dipinto sulla scuola media con una teoria di pecore ispirate dallo “specchio della vita” di Pellizza e dal famoso fregio di Gauguin.

 

Fare arte è non solo giungere a riuscita estetica ma anche recuperare valori religiosi, morali, esistenziali con meditazione sul significato della vita. L’aver intitolato ogni opera “giorno notte”, e non è estraneo il richiamo alla tomba Medicea michelangiolesca, propone una rilettura intellettuale dell’alchemico ricongiungimento degli opposti che si alternano negli eterni cicli e ricicli della natura. Sempre presenti tre elementi: luna, luce, casa accostati in un processo di semplificazione stilistica derivata da una severa ricerca di essenzialità spaziale di sublimata purezza.

 

La luna, del tutto estranea alla concezione panteistica romantica, è un cerchio geometricamente delineato che sovrasta un paesaggio dove tutto si arresta, avulso di presenza umana, incorruttibile e impassibile alle passioni mentre è la luce artificiale improvvisamente emanata dalla casa ad evocare presenza di vita. Lo stesso uso del colore a stesura levigata con padronanza di mestiere degna dell’arte classica “ripulita e simile alla seta” come diceva Felice Casorati suo maestro, contribuisce a conferire un senso di ordine spaziale, accenti di atemporaneità e di realismo magico. Costantemente in Colonna, torinese trapiantato in Monferrato di cui coglie a volte lo splendore di un albero o di un vaso di fiori, è presente il clima di sortilegio silente assorbito a Torino “città metafisica” a detta di De Chirico.

 

Giuliana Romano

 

In coda per la cultura, Torino capitale Unesco

Ma non finisce qui. Il capoluogo piemontese, infatti, sta per ottenere un’altra medaglia: quella di Città creativa dell’organismo internazionale

 

preraffaellitiNel 2015 la nostra città non sarà solo capitale europea dello Sport. E’ fresca la notizia che l’Unesco ha scelto Torino come sede per il primo summit mondiale dei propri siti.

 

Mentre pochi giorni fa Langhe, Roero e Monferrato sono entrati a pieno titolo tra le sedi “patrimonio dell’umanità” dell’organismo internazionale.

 

Ma non finisce qui. Il capoluogo piemontese, infatti, sta per ottenere un’altra medaglia: quella di Città creativa dell’Unesco, a testimonianza della vivacità culturale torinese che ha fatto scuola ormai anche all’estero.

 

Nella foto la coda di turisti in piazzetta Reale per visitare la mostra di pittura sui Preraffaelliti a Palazzo Chiablese.

 

(Foto: il Torinese)

 

Investito dal tram 16 è grave al Cto

tram ztlNon sono chiare le dinamiche dell’incidente sul quale stanno indagando gli agenti della polizia municipale

 

Questa mattina un uomo è stato investito dal tram della linea 16 all’angolo tra corso Re  Umberto e corso Einaudi.

 

Non sono chiare le dinamiche dell’incidente sul quale stanno indagando gli agenti della polizia municipale. La linea 16 è stata deviata in via Sacchi.

 

Pare che l’uomo, poi soccorso e trasportato in gravi condizioni al Cto, sia scivolato su un’aiuola spartitraffico e sia finito sotto il tram che stava passando in quel momento.

 

(Foto: il Torinese)

Renzi dagli industriali incontra la Torino del lavoro. Che non c’è

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Lo scenario che il presidente del Consiglio troverà a Torino non è dei migliori. Le recenti indagini dell’Unione, di Bankitalia e dell’Agenzia delle entrate delineano le incertezze dell’economia regionale

 

renzi matteoLo stato maggiore degli imprenditori piemontesi è pronto a ricevere in pompa magna Matteo Renzi, lunedì prossimo, in occasione dell’assemblea dell’Unione Industriale. A fare gli onori di casa i vertici locali Gianfranco Carbonato e Licia Mattioli e il presidente nazionale Giorgio Squinzi. Parterre politico capitanato da Piero Fassino e Sergio Chiamparino .Il plenum degli industriali subalpini sarà ammantato di  particolare allure, visto che si svolgerà presso lo stabilimento Maserati di Grugliasco, teatro di successi imprenditoriali recenti e di altrettanto recenti polemiche tra Sergio Marchionne (anche lui ci sarà, insieme con John Elkann) e i lavoratori del sito industriale. Ma l’ad di Fiat-Fca ha saputo prevenire le polemiche facendo retromarcia sul blocco degli straordinari e dando il via libera al trasferimento dei 500 dipendenti da Mirafiori.

 

Certo lo scenario che il presidente del Consiglio troverà a Torino – parlando dal punto di vista della situazione economica – non è uno dei migliori. Le recenti indagini della stessa Unione, di Bankitalia e dell’Agenzia delle entrate delineano, infatti, un quadro di luci e ombre sull’economia regionale. Intanto, l’occupazione. E’ vero che ci sono timidi segnali di ripresa ma risalire la china dallo scorso anno, quando a Torino quasi un giovane su due era disoccupato, non sarà semplice. Il  tasso di disoccupazione complessivo  nel 2013 ha raggiunto l’11,4%, avvicinandosi ai livelli del Mezzogiorno italiano e superando tutte le città metropolitane del Centro e del Nord.

 

Di recente, anche il Rapporto Giorgio Rota ha messo in luce i punti critici della  città di chi sta meglio e quella di chi sta peggio, dove  Mirafiori è decisamente peggiorata, rispetto a tre decenni fa; i quartieri del centro, invece, registrano per le persone benestanti un miglioramento in termini di ricchezza. Insomma, il concetto è: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi. Il quadro di alti (pochi) e bassi dipinto dallo studio mette in evidenza anche dati incoraggianti, come la crescita dell’export: quasi il 9%, o gli investimenti per la ricerca che, sul nostro territorio, sono i migliori a livello nazionale. E ancora, il processo di diversificazione economica che vede calare il peso della tradizionale grande industria dell’auto per puntare su nuove prospettive come il turismo, i servizi e la cultura.

 

Quello che proprio non va è il mercato immobiliare, che risente ancora di una forte stagnazione.  Per quanto riguarda poi il comparto auto, mentre Maserati nei primi mesi 2014 raggiungerà le vendite effettuate complessivamente durante tutto lo scorso anno, Fiat va a gonfie vele in Europa e America ma arranca in Italia. Per restare in questo settore,  va registrato che i delegati sindacali  Fiom della Maserati e di Mirafiori hanno chiesto al premier un incontro  per lunedì, a margine dell’assemblea degli industriali torinesi per illustrargli personalmente il loro punto di vista e le loro preoccupazioni sulla situazione occupazionale.

 

CB

 

Torino-Lione, occhio alla mafia delle grandi opere

TUNNELSolo negli ultimi tre anni in Piemonte sono state condannate oltre 100 persone per reati legati alla ‘Ndrangheta ma – nonostante le recenti operazioni condotte dalla Dda – l’organizzazione malavitosa calabrese non è certo scomparsa

 

Non lo ha detto proprio apertis verbis ma la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, nel corso della sua visita a Torino, ha fatto capire che la realizzazione della Torino-Lione è “attenzionata” dalle autorità. Il rischio che, come avviene sempre in caso di grandi opere, la mafia si possa infiltrare nei lavori di costruzione è considerevole.

 

Solo negli ultimi tre anni in Piemonte sono state condannate oltre 100 persone per reati legati alla ‘Ndrangheta ma -nonostante le recenti operazioni condotte dalla Dda – l’organizzazione malavitosa calabrese non è certo scomparsa. Anzi, si è adeguata ai tempi in una sorta di “globalizzazione” che la vede alleata con mafie straniere; resta sempre legata ai suoi riti antichissimi ma, al contempo, si è aggiornata con strumenti moderni. Una mafia 2.0.

 

La presidente Bindi si è detta soddisfatta  della sua “missione” torinese, nel corso della quale ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Ha   promesso che prossimamente si terrà  in città una nuova sessione di lavoro. Qui, ha detto,  ha trovato terreno fertile  per la lotta alla criminalità organizzata.

 

 

La Cassazione sui 4 No Tav: il terrorismo è un’altra cosa

TUNNEL2La  condanna non può sussistere se non c’è un “grave danno” per lo Stato e se non è stata creata “un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione” delle opere per la Tav

 

Sono state rese note le motivazioni secondo le quali la Corte di Cassazione ha stabilito che i quattro ragazzi in cella per la notte di “guerriglia” al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte non possono essere accusati di terrorsismo. 

 

Tale condanna non può sussistere se non c’è un “grave danno” per lo Stato e se non è stata creata “un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione” delle opere per la Tav.

 

I giovani attivisti No Tav sono in cella da cinque mesi per avere impiegato bombe molotov nel corso dell’assalto del 13  maggio 2013.

 

E’ stato quindi disposto un ulteriore esame al Tribunale di Torino, tenuto conto che una generica accusa di terrorismo non può essere contestata per i modesti danni materiali provocati. In sostanza, sostiene la Cassazione, il terrorismo è un’altra cosa.

 

(Foto: il Torinese)

Non solo mici al Miagola per l’happy hour vegano

Il locale “dei gatti” invita tutti gli amanti degli animali e della cucina vegana ad una gustosa serata solidale

 

miagolaNon solo felini al Miagola Caffè ma anche conigli, cavie e piccoli roditori. E’ dedicato a loro infatti l’appuntamento del prossimo venerdì 4 luglio in Via Amendola 6/d a Torino, dalle 18 alle 20.

 

Il locale “dei gatti”, in collaborazione con i volontari dell’Associazione Animali Esotici Onlus e la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, invita tutti gli amanti degli animali e della cucina vegana ad una gustosa serata solidale.

 

Si chiama “Zampe Tese” l’happy hour vegano durante il quale verranno raccolte donazioni, fieno, lettiere, alimenti, medicinali, gabbie e trasportini per dare “una zampa” ai trovatelli dell’Associazione AAE.

 

Costo serata 15 euro, prenotazione obbligatoria al numero 011-0371375.

 

Per informazioni: info@aaeconigli.it

 

(foto: il Torinese)

 

 

Il cielo sopra Torino fa capricci. Temporali fino a lunedì

Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna e domenica i rovesci non risparmieranno anche colline e pianure

 

torino pioggiaSabato e domenica all’insegna dell’incertezza, meglio girare sempre con l’ombrello. Soltanto lunedì in  Piemonte tornerà il bel tempo.  

 

Le ondate temporalesche del week end si prevedono più intense nella fascia nord della regione. Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna, e domenica gli acquazzoni non risparmieranno anche la città, colline e pianure, spingendosi verso sud Piemonte.

 

 L’Arpa prevede un’inversione delle correnti, con aria proveniente da nord e  abbassamento dello zero termico.

 

L’evoluzione dei fenomeni atmosferici è aggiornata costantemente nella rubrica METEO in homepage sul “Torinese”.

 

(Foto: il Torinese)