IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
E’ tipico dei regimi antidemocratici e illiberali spostare l’attenzione dai temi scottanti, deviando l’attenzione dei sudditi. E’ una cattiva abitudine che ha contagiato anche le amministrazioni comunali. Urlare all’ improvviso che lo smog a Torino e’ intollerabile dopo che per un anno l’Amministrazione Appendina ( anche lei resa femminile come la sindaca ) non ha mosso un dito, e’ privo di senso. Come si fa a dire che non bisogna uscire di casa e paralizzare di fatto la Città , quando esperti acclarati sostengono che il blocco e’ inutile. Ci fu un sindaco di Torino ,Valerio Zanone, che si prefisse di mettere a dimora tante piante in più ,anche per combattere l’inquinamento atmosferico. Poi Zanone tornò a Roma e il progetto saltò. Altri sindaci hanno invocato il blocco inutile senza intervenire sugli impianti di riscaldamento in modo credibile. Solo Fassino non cedette alla demagogia dei Verdi . Adesso la sindaca Appendino vuole addirittura che non si mettano in funzione gli impianti di riscaldamento . Oggi ci sono torri che” mangiano” l’inquinamento ,un po’ come le candele mangiafumo. Sono una soluzione che andrebbe sperimentata. Soprattutto un provvedimento elementare e di efficacia immediata , in assenza di piogge, sarebbe lavare le strade. Possibile che non venga in mente? Tutto il clamore suscitato può invece coprire quello provocato dal secondo avviso di garanzia, usando il tema della salute dei torinesi per la propaganda? Se così fosse apparirebbe piuttosto abietto. Finora la sindaca non ci ha ancora invitato ad andare in bicicletta come ai tempi di Achille Starace ma ha già predisposto le piste , usando strade in cui le auto sono costrette alla follia dei 30chilometri orari. Invece di pensare a nuove piste ciclabili pensi a lavare le strade quando non piove. Un provvedimento utile, immediato, senza creare allarmismi tra la gente.
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