TEATRO STABILE TORINO

Teatro Stabile Torino: è questione di “Chimica sentimentale”

TEATRO STABILE DI TORINO PRESENTA ON-LINE
“CHIMICA SENTIMENTALE”

UN DOCUFILM DI FRANA SMASHING VIDEOS SULLO SPETTACOLO “10 MG” DI MARIA TERESA BERARDELLI CON LA REGIA DI ELISABETTA MAZZULLO

Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dopo l’accoglienza positiva del docufilm Una terrible repetición su La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca e del progetto CAMERE NASCOSTE. Svelare il teatro a porte chiuse, entrambi curati dal regista Lucio Fiorentino, ha deciso di proseguire su questa linea e proporre al pubblico un nuovo docufilm che testimoni il dietro le quinte dello spettacolo 10 mg di Maria Teresa Berardelli, diretto da Elisabetta Mazzullo affidandone la realizzazione e la regia ai videomaker di Frana smashing videos (Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri), giovane realtà che lavora sul nostro territorio.

Il docufilm dal titolo CHIMICA SENTIMENTALE è inserito nel programma internazionale “Theatre in the Digital Age” è disponibile gratuitamente online sul sito del TST, al link:
https://www.teatrostabiletorino.it/10mg/

Durante questo prolungato periodo di chiusura dei teatri, lo Stabile di Torino continua ad investire nella realizzazione di docufilm per implementare l’offerta e soddisfare la domanda emergente su piattaforme multicanale del proprio pubblico.  

In questo contesto, si inscrive la collaborazione con  l’ETC European Theatre Convention, il più grande network di teatri pubblici del vecchio continente (42 membri di 15 nazioni, tra cui il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale), che ha inserito tra i suoi principali obiettivi Theatre in the Digital Age (Teatro nell’era digitale) con il convincimento che attraverso la ricerca e la sperimentazione delle tecnologie digitali, si migliora l’esperienza teatrale dal vivo e si offre una riflessione significativa delle sue possibilità e dei suoi confini.

Theatre in the Digital Age offre supporto per progetti innovativi di teatro digitale da parte dell’ETC e promuove la costruzione e la sensibilizzazione della comunità digitale internazionale. Il Teatro Stabile di Torino ha così proposto il docufilm dedicato alla sua nuova produzione 10mg che è stato selezionato all’interno del progetto.
ETC darà visibilità al prodotto video attraverso il proprio sito web, un importante ritorno di immagine per le attività online del TST, che da mesi ricevono notevoli riscontri in termini di fruizione e di apprezzamento da parte dei media.
Il progetto è sostenuto da European Theatre Convention come parte del programma ETC ENGAGE – Empowering today’s audiences through challenging theatre cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

Note della regista su 10mg

«Il testo di Maria Teresa Berardelli – dichiara la regista Elisabetta Mazzullo – 10 mg si colloca oggi perfettamente in quello che è lo scenario della nostra vita quotidiana. Il mondo si sta trasformando lentamente, ma inesorabilmente in zone abitate non solo da esseri viventi, ma anche dal dolore, dal malessere che sembra prendere parte a sua volta alla realtà con invadenza potente. Il male del mondo entra a far parte in questo testo nella discussione quotidiana, nei piccoli problemi da affrontare. Ma per una strana afasia, avendo perso le parole giuste da dire, quelle buone che curano l’anima e che aiutano a esprimere la sofferenza, ci si ritrova ad affidarsi solo a pillole da 10 mg. Quelle sembrano risolvere immediatamente e sanare tutte le voragini di disperazione e solitudine con cui la vita mette inevitabilmente a contatto. Ma forse non basterà. Cinque protagonisti, cinque uomini e donne alle prese con le loro fragilità, con il loro maldestro tentativo di resistere al richiamo della morte, resistere con il dialogo, l’ascolto o anche il non ascolto e la rabbia, la lotta, la danza, la musica, in una parola, enorme, con l’amore. Con grande leggiadria anche se con grande cura nella scelta delle parole, Maria Teresa Berardelli dipinge 5 umanità, 5 solitudini che si intrecciano e sullo sfondo appare chiaro che, se non facciamo al più presto i conti con il dolore senza paura e senza ipocrisia, quello stesso dolore ci potrà schiacciare e separare. Un cast di attori che hanno deciso di contribuire, con un progetto che parlasse a loro per primi, alla condivisione di un’idea di rinascita, di riapertura e di nuova connessione con il territorio, con il teatro e soprattutto con il pubblico. Perché li ha chiamati un’urgenza vitale, quella di connettersi ancora una volta, oggi più che mai attraverso l’arte, all’anima di molti. 10 mg è il peso di una pillola, ma può essere anche il peso di un piccolo palloncino lasciato andare per aria, nella speranza che qualcuno lo veda, sorrida e si senta rincuorato. E meno solo».

10 mg verrà programmato dal Teatro Stabile di Torino nel corso del 2021.

FRANA smashing videos, composto da Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri, nasce nel 2017. Entrambi “extratorinesi”, si conoscono durante la formazione magistrale all’Università degli Studi di Torino, tra i banchi di Discipline Cinematografiche. Si mettono alla prova dando vita ad alcuni cortometraggi e, a pochi mesi dalla laurea, si lanciano all’avventura realizzando un documentario lungometraggio in una favela di Rio de Janeiro durante i Mondiali di Calcio 2014. Si cimentano in numerosi videoclip musicali e approdano nel mondo del teatro nel 2017, iniziando una collaborazione ancora in corso, con il prestigioso Festival delle Colline Torinesi. Seguono un’assidua collaborazione con il TPE – Teatro Piemonte Europa e diversi progetti con altre realtà della città: Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Festival Nuovi Sguardi, il progetto transfrontaliero Terrac, Spazio Bac e più recentemente Teatro Stabile di Torino.  

DOCUFILM
CHIMICA SENTIMENTALE
riprese, montaggio, regia video
Anna Cordioli, Francesco Moroni Spidalieri

SULLO SPETTACOLO
10 mg
di Maria Teresa Berardelli
regia Elisabetta Mazzullo

con
Andreapietro Anselmi – Marito
Carolina Leporatti – Moglie
Davide Lorino – Direttore
Francesca Agostini – Lei
Lucio De Francesco – Medico

scene e costumi Anna Varaldo
luci Jacopo Valsania
musiche Bettedavis

Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

10mg è sostenuto da European Theatre Convention come parte del programma
ETC ENGAGE – Empowering today’s audiences through challenging theatre
cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea
https://www.europeantheatre.eu/news/10-mg

“Il piacere dell’onestà” per mantenere vivo il rapporto tra spettatore e palcoscenico

Che cosa sta succedendo al di là delle porte sbarrate dei teatri, in questa annata di pandemia che sta sgretolando cartelloni e iniziative, che prende a calci la Cultura (ma la colpa non sta soltanto tutta lì, a Roma si decidono – si sono da tempo decisi – decreti che pensano poco e male alla nostra pancia e nulla ai nostri sentimenti teatrali), che cancella un’intera attività, che soffoca i pensieri e l’aggregazione?

 

Che cosa si fa per tener debolmente viva la candela che forse è ancora in grado di non spegnersi del tutto (aspettiamo questo benedetto 27 marzo e poi vedremo se allontanarci per sempre dal capezzale o tornare timidamente, con ogni accorgimento mai pensato, a occupare un teatro, o una sala cinematografica), grazie ad un occhio privato e vittima della solitudine, non mescolato al rosso delle poltrone e dei sipari, che ci porta nelle case, ancora una volta, almeno le voci e le battute, i corpi che si muovono, gli attori che esprimono sentimenti, un regista che guida ogni cosa attraverso le pagine di un copione?

Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale ha realizzato Camere nascoste. Svelare il teatro a porte chiuse, curato dal regista e videomaker Lucio Fiorentino attraverso una serie di docufilm. Grazie al link www.teatrostabiletorino.it/camerenascoste è possibile riappropriarci con uno sguardo della scena, dopo il Garcìa Lorca della Casa di Bernarda Alba (che aveva avuto brevissima vita sul palcoscenico nei mesi scorsi), con il titolo “Dov’è finita la normalità?” si hanno le prime immagini di The Spank di Hanif Kureishi, che avrebbe dovuto avere il proprio debutto nel dicembre scorso e che verrà riproggrammato nel corso di quest’anno: due attori, Valerio Binasco e Filippo Dini, quest’ultimo a curare anche la regia del testo nella nostra città in prima mondiale, per due amici da sempre legati da un rapporto di solidi affetti e complicità che all’improvviso si incrina mettendo allo scoperto una rete di contraddizioni e divergenze finora mai immaginata. Con “Il fantasma della verità” (titolo spudoratamente bunueliano) ci viene restituito per immagini quel Così è (se vi pare) che con la regia a tratti sconcertante ma solidissima di Dini avevamo visto al Carignano: non soltanto immagini, ma altresì interviste e approfondimenti e sviluppi che ancor più e più chiaramente ci avvicinano al testo pirandelliano.

Da pochi giorni è ultimo arrivato “Le bestie” a mostrarci le riprese delle prove (anche questo spettacolo verrà programmato nel corso di quest’anno), approfondite in ogni loro sguardo d’analisi, ancora di un testo di Pirandello, quel Piacere dell’onestà che proprio a Torino ebbe il suo battesimo 104 anni fa, nel novembre del ’17, con la compagnia di Ruggeri. Anche per questo riavvicinamento tra spettatore e palcoscenico, il link ci offre immagini, stralci di dialogo a spingerci verso la curiosità, sentimenti, percorsi a viva voce attraverso i personaggi della commedia, in primo luogo il Baldovino di Valerio Binasco (sua anche la regia, affrontata quasi di sghembo, immergendosi nella “profonda sgradevolezza” del protagonista con un “forte disagio”, con una costante amarezza, scena dopo scena, arrivando ad uno sfacciato “odio questo spettacolo”). Trasportando l’azione agli anni Cinquanta del ‘900, in un ambiente freddo e spoglio inventato da Nicolas Bovey, Angelo Baldovino piomba nelle regole borghesi di un ferreo nucleo familiare e le contorce, ne mina le ipocrisie, egli solitario perdente, appartato da tutti e da tutto, ma allo stesso tempo sottile raisonneur, lucido esempio del panorama pirandelliano, capace di dare comodamente la mano a Leone Gala o ad un Ciampa, che all’ombra di quei ragionamenti indossa la maschera di padre e di marito, restituendo con il matrimonio una veste d’onestà a una ragazza che è stata resa madre da un uomo sposato: ma con quei ragionamenti l’uomo costruisce e incappa in quel ruolo di facciata che subito odia e allontana, convinto com’è che a quel finto concetto debba subentrare la verità più assoluta, la ragione e l’intelligenza in grado di ristabilire l’ordine. A quel che per ora intravediamo sulla scena, Binasco conduce con un sottile percorso di sguardi e di sentimenti, di dialettica e di inaspettata disperazione il proprio personaggio, di esatta ribellione; Orietta Notari è una grintosa suocera che vorrebbe dettare e mantenere ben saldo quel personale gioco delle parti ma che è costretta a soccombere; Giordana Faggiano e gli altri attori si muovono attraverso la partitura che Binasco ha impostato. Li attendiamo al debutto, sulle vere tavole del palcoscenico.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini sono di Luigi De Palma

L'Arialda, incontro al Gobetti

ARIALDAIncontro in occasione del debutto alle Fonderie Limone di Moncalieri, dal 19 al 31 gennaio 2016 in Prima Nazionale, dello spettacolo L’ARIALDA di Giovanni Testori con la regia di Valter Malosti, nuova produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, organizzato dal Centro Studi del Teatro Stabile

Per RETROSCENA, il progetto realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con l’Università degli Studi di Torino/Dams, in collaborazione con Circolo dei Lettori, Torinodanza Festival, Torino Spiritualità e Museo Nazionale del Cinema

al TEATRO GOBETTI – Sala Colonne (Via Rossini 8 – Torino)
venerdì 15 gennaio 2016, ore 17,30

Sulla nuova produzione L’Arialda di Giovanni Testori

Valter Malosti dialoga con la prof. Federica Mazzocchi (DAMS Università di Torino), autrice del recentissimo libro Giovanni Testori e Luchino Visconti, L’Arialda 1960, Ed. Scalpendi, Milano 2015

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.

Attenzione: l’incontro si svolge venerdì 15 gennaio e non giovedì 21 gennaio come precedentemente annunciato sul pieghevole dell’iniziativa.