SPORT- Pagina 242

Football Sala, iscrizioni in chiusura per il webinar

La Federazione Italiana Football Sala comunica Ufficialmente che le iscrizioni al Clinic Webinar con Fulvio Colini sono prorogate fino alle ore 14 di Venerdì 11 Dicembre 2020

Il Corso si terrà nella modalità On-Line il 13 dicembre dalle ore 20.30 alle 22.30.

Il Clinic parlerà de: “Lo sviluppo tattico del futsal” e della “Figura e costruzione del coach” ed è aperto alla partecipazione delle allenatrici e degli Allenatori Sordi, in quanto vi sarà la presenza del Sig. Cericola, che fornirà il Servizio LIS.

E’ morto Paolo Rossi il mito del Mundial ‘82

Questo 2020 non smette di darci brutte notizie. Nella notte è venuto a mancare unaltro mito calcistico: Paolo Rossi.A darne la tristissima notizia la moglie su Instagram.

A 64 anni, dunque, si spegne per un tumore ai polmoni, uno dei più grandi nomi del calcio italiano dell’epoca moderna: Paolo Rossi era infatti uno degli emblemi dei Mondiali vinti nel 1982 in Spagna: di quell’edizione fu capocannoniere con sei reti all’attivo. Quell’anno magnifico gli valse anche la vittoria del Pallone d’Oro. In quegli anni giocava nella Juventus, dove rimase dal 1981 al 1985; la stagione successiva passò al Milan e l’anno dopo chiuse la carriera al Verona.

Vincenzo  Grassano

Toro e Juve si preparano all’11a giornata di campionato

Sabato 12 dicembre ore 18
Torino-Udinese

Domenica 13 dicembre ore 18
Genoa-Juventus

Qui Juve: squadra bianconera al top della forma psicofisica e del gioco espresso dopo l’impresa di ieri sera in Champions League contro il Barcellona. Elogi non solo ai giocatori ma anche al tecnico Pirlo che ha avuto il coraggio di cambiare il reparto più di tutti in sofferenza: il centrocampo.
Fuori, ma non bocciati, Chiesa, Bernardeschi e Kulusevsky, dentro McKennie, Arthur e Ramsey che hanno dato solidità, interdizione e grande fantasia di gioco. Con un Ronaldo strepitoso, esempio di dedizione e sacrificio, oltreché di classe immensa,nessun traguardo è vietato, a partire dalla gara pomeridiana di domenica in campionato a Genova contro il derelitto Genoa.Una gara da vincere per volare anche in campionato.

Qui Toro: doppia seduta atletica al Filadelfia per gli uomini di Giampaolo, ancora scossi per la pesante contestazione subita ieri ad opera di trecento tifosi inferociti della storica curva Maratona. I granata saranno attesi, sabato in casa, da un vero e proprio spareggio salvezza contro l’Udinese, una gara da vincere assolutamente per non sprofondare definitivamente. Ancora problemi in infermeria: il terzo portiere Ujkani ancora positivo al covid, mancheranno anche Millico, Murru, Ansaldi, Verdi e Baselli. Pienamente recuperati Gojak, Vojvoda e Lukic, quest’ultimo in forma strepitosa nel suo nuovo ruolo di trequartista.

Vincenzo Grassano

Tortona- Reale Mutua Torino: più di una sconfitta

Il basket visto a distanza / Basket Reale Mutua Torino, una sola preghiera: assicuraci la promozione 

La partita giocata ieri dalla squadra gialloblù di Torino rappresenta purtroppo un brutto stop sul cammino della riconquista della serie A, che ricordiamo essere l’unico obiettivo minimo da raggiungere per questa squadra.

Non è nei numeri che si rivela l’inquietante partita disputata; infatti il risultato dice solo -6 (70-64), ma è più per demerito degli avversari che tale punteggio sia così basso, perché gli errori tattici oltreché gli abbondanti limiti tecnici delle cosiddette seconde linee di Torino, sono parsi evidenti.

Sotto anche di quasi venti punti, Torino ha ripreso quasi la partita grazie ad un irresistibile serie di momenti di “anti-basket” rappresentato dalle due squadre  a turno, dimostrando purtroppo che il livello a cui stiamo assistendo giocare sia il più basso degli ultimi anni.

La cabina di regia di Torino, dalla panchina ai due playmaker, sembra non comprendere bene cosa succeda in campo e effettua scelte scellerate senza apparente logica che conducono infatti ad un gioco molto rarefatto e legato più alla casualità che non ad uno stile da seguire.

Si continua ad insistere con la difesa che vince le partite, ma anche un discreto attacco di solito ottiene lo stesso risultato. Ma è chiaro che se Jason Clarke, oltre ad aver giocato e tirato male, in più si nasconde e non prende mai in mano una squadra che proprio con lui dovrebbe fare il salto di qualità, le possibilità di salire di livello si abbassano… .

Se Diop continua a giocare da “liceale” impaurito senza usare il suo strapotere fisico e in alcuni momenti chiave resta stranamente confinato in panchina, anche il potenziale sotto i tabelloni diminuisce. Pinkins gioca e ci prova, Alibegovic ha sprazzi da tiratore ma poco di più.

Il resto è quel famoso “deliquio” che tempo fa ho già descritto. La panchina lunga di Torino è più sulla carta che in campo. Se Cappelletti non reagisce e torna ad essere incisivo, dietro di lui veramente siamo molto scoperti… .

Il duo Toscano – Penna, oltre all’impegno, che è comunque un pregio, poco può fare per rendere questa squadra migliore.

Tortona ha giocato tranquilla, non si è mai rabbuiata ed alla fine ha portato a casa una vittoria importante. Ed ora vive solitaria in testa ad una classifica che, con le condizioni “casual” che le“limitazioni ambientali” del mondo possono proporre da un momento all’altro, è sempre meglio condurla e non aspettare playoff che magari non ci saranno.

Ora ci aspetta un’altra partita domenica contro Trapani. Sperare di non vedere questo “spettacolo” è un auspicio che ci facciamo tutti, in quanto Torino – città non merita di restare confinata in “A2” (retaggio di tempi andati, quando la seconda lega si chiamava così…). Certo che un cambio di registro anche in ambito di vero spettacolo sarebbe gradito: schiacciate … zero; giocate spettacolari … zero; difese con qualcosa di interessante … zero. Va bene che basta vincere, ma se giocando male oltretutto si perde, la voglia di vedere le partite del grande pubblico, rischia di scemare rapidamente.

Torino è una città difficile, dove oltre alla Juve e al Toro, tutto il resto fa fatica. Gli ultimi anni hanno rappresentato quanto fosse difficile condurre gente al basket. Bologna, negli anni bui della seconda serie riempiva il palazzetto. Perché vinceva e divertiva. La Torino del 2015 di “A2” aveva un altro piglio e, per chi se la ricorda, addirittura quella in “A3” (ovvio che non si chiamasse così la lega Silver di allora, ma era solo per inquadrare la categoria…) con Kuba Wojchekowski & Co. … regalava emozioni e spettacolo.

Ci si aspetta di più. La società c’è, il pubblico ci sarebbe, la passione vive attraverso gli schermi. Servono emozioni e gioco, spettacolo e vittorie, e non necessariamente l’uno o l’altro, anzi, possibilmente, tutti e quattro insieme.

Forza Reale Mutua, assicuraci la promozione… .

Paolo Michieletto

Sesta ed ultima giornata gironi Champions League Barcellona-Juventus 0-3

Ronaldo. Rig.
 McKennie
 Ronaldo. Rig.

Super Juve, primo posto nel girone per miglior differenza reti negli scontri diretti contro i catalani. A qualificazione già raggiunta la Juventus è la prima squadra italiana nella storia a segnare tre gol al Barcellona in trasferta nelle  competizioni europee.
Una gara pressoché perfetta quella disputata dai bianconeri di Pirlo.
Ancora a segno McKennie: doppietta di Ronaldo,entrambi i gol su rigore. Il fuoriclasse portoghese ha trascinato la Juve agli ottavi di finale, con una superba prestazione, al pari di tutta la squadra. Dopo 25 anni dalla vittoria dell’ultima coppa dei campioni questa volta potrebbe esser davvero la volta buona per alzare la coppa dalle grandi orecchie.
La squadra bianconera è la favorita numero uno per la vittoria finale. Specie dopo prestazioni come quelle viste in questa prima parte del cammino europeo.

Invece il povero Toro deve subire la pesante contestazione da almeno 350 tifosi inferociti, radunatisi oggi pomeriggio al Tempio del Filadelfia.
La squadra granata, dopo un intenso allenamento,ha affrontato la rabbia dei supporters,ascoltando la voce di un popolo granata avvilito e deluso dalle sconcertanti prestazioni fino ad oggi basterà per battere l’udinese sabato alle ore 18? Chissà….intanto mancheranno Verdi,Murru, Ansaldi, Millico, Baselli e l’oggetto misterioso Ferigra, mai convocato. Solo i 3 punti ed una continuità di risultati da qui fino al Natale potranno mitigare i tifosi delusi
in una stagione oramai compromessa,dove l’unico obiettivo è, oramai, la salvezza. Intanto è tornato a parlare il presidente Cairo che ha confermato fiducia al mister Giampaolo ed al d.s.Vagnati.Vedremo fino a quando…

Vincenzo Grassano

Scuola italiana sci: “Rabbia e disappunto”

L’A.M.S.I. – Associazione Maestri Sci Italiani e Il Col.Naz. – Collegio Nazionale Maestri di Sci
Il Presidente del Collegio Nazionale Maestri di Sci Giuseppe Cuc insieme al Presidente
dell’Associazione Maestri di Sci Italiani Maurizio Bonelli, con il presente comunicato stampa
congiunto intendono, in rappresentanza dei 15.000 Professionisti della neve e 400 Scuole Sci
distribuite sul territorio nazionale, segnalare nuovamente ai media nazionali la situazione di
grande preoccupazione che sta coinvolgendo (e coinvolgerà) la categoria dei Maestri di
sci, così in analogia, con tutti gli operatori e le maestranze del comparto turistico montano.

Con estremo dispiacere e disappunto Col.Naz. e AMSI prendono atto di come le misure
del nuovo DPCM hanno purtroppo messo ai margini il mondo della montagna e
soprattutto degli sport invernali, cui i Professionisti della neve sono parte integrante per
il ruolo “didattico” che ricoprono verso coloro, piccoli e adulti, che intendono imparare e
fare propri gli sport di scivolamento, vedi sci alpino, sci nordico e snowboard.

Non sono passati in secondo piano, poi, quei toni mediatici alquanto fuori “tema”, a volte
con retorica populista, che hanno coinvolto il mondo della montagna e del turismo
invernale, in alcuni casi con una preoccupante deriva che vorrebbe fare passare fuorvianti
messaggi in cui le attività dei Professionisti della neve hanno unicamente scopo ricreativo e
sono destinate a solo pochi fortunati abbienti.

La montagna, preme ricordare, è l’unica “zona territoriale” citata nella nostra Carta
Costituzionale, nella quale precisamente all’art. 44 viene fissato, con sorprendente
risolutezza: “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”.

All’interno dei vasti territori montani e dei suoi meravigliosi paesaggi ci sono persone e famiglie
che per generazioni, con alacre impegno e grandi sacrifici, hanno realizzato sistemi d’integrazione
e sostentamento, spesso legati al mondo del turismo invernale. I Maestri di sci fanno parte di
questo “sistemamontagna” non per caso, ma grazie a decenni di assegnamento sulla propria
professionalità e sulla determinazione di chi è abituato prima a lavorare e poi a chiedere.

I 15.000 Maestri di Sci Italiani non sono sprovveduti e come ricorda la loro stessa storia, da
sempre, rappresentano i primi custodi delle regole che la montagna impone. Con equilibrio
e discrezione i Professionisti della neve, infatti, hanno approcciato l’emergenza Coronavirus
rimettendosi con scrupolosa attenzione alle Direttive delle nostre Istituzioni. Era la sera del
10 marzo quando il Presidente del Consiglio Prof. Avv. Giuseppe Conte, in diretta televisiva
annunciava agli italiani che “purtroppo tempo non ce n’è. Occorre rinunciare tutti a
qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità”.

In quel preciso istante l’intera categoria dei maestri fece sue le indicazioni d’immediata
interruzione dell’attività nelle aree sciabili, ed è stata quindi tra le prime a rinunciare e
interrompere la propria occupazione nel pieno della stagione turistica.

Ora con il DPCM del 3 dicembre un altro colpo di scure giunge inesorabile sui
Professionisti della neve, privati come detto di una parte consistente della stagione scorsa,
quella 2019/2020 e, ora, con la prospettiva di non rimettere gli sci ai piedi sicuramente fino
al 7 gennaio 2021; ma, poi, cosa succederà?

Per i nostri Maestri di sci e per tutte le loro famiglie non sarà assolutamente facile, ma con il
consueto senso di responsabilità la Scuola Italiana Sci si sta adattando e si adatterà, pur non
condividendo le scelte prese che ci riguardano, crediamo dettate dalla non conoscenza
di base del mondo della montagna e delle figure professionali che la compongono.

La Scuola Italiana Sci in questi mesi non è stata ferma: sono stati predisposti scrupolose
Linee Guida, scrupolosi Decaloghi e Vademecum, condivisi con gli impiantisti, per
garantire la totale sicurezza agli allievi prima, durante e post lezioni.

Pertanto, in questo delicato contesto il Collegio Nazionale Maestri e l’Associazione
Maestri di Sci Italiani, richiamiamo ancora una volta l’attenzione del Governo e di
tutti coloro che hanno responsabilità nella gestione di questa calamità, affinché nelle
prossime settimane il settore non sia nuovamente dimenticato o, peggio, ritenuto
sacrificabile come in parte già avvenuto.
A tal proposito il presidente Col.Naz Beppe Cuc e AMSI Maurizio Bonelli intendono
sottolineare che se si chiedono ulteriori sacrifici, per il bene comune, la categoria è pronta
a sostenerli ma rivolgiamo un accorato appello a chi ha responsabilità di Governo, affinchè,
anche in considerazione dell’andamento pandemico si rivaluti, prima dell’inizio delle
festività di fine anno, possibili soluzioni diverse rispetto alla chiusura. La montagna e i suoi
operatori meritavano rispetto invece sono stati sacrificati e soggiogati da un atteggiamento
sordo, poco lungimirante che in totale assenza di concertazione ha di fatto decretato un
gravissimo danno per la categoria. La storia restituirà, come sempre, l’esatto valore delle
cose e di chi in totale disprezzo ha ritenuto di poter immolare e sacrificare un intero
comparto e le aspirazioni di milioni di consumatori che hanno visto sfumare le loro giuste e
sacrosante aspettative. Il rispetto delle persone e delle regole sono per noi elementi
assoluti, chiediamo semplicemente di lavorare, non come se il COVID non ci fosse, ma
rispettando e facendo rispettare le regole che, il Governo vorrà imporci, con concreta
determinazione e solida risolutezza, regole e misure che tra l’altro abbiamo già individuato
a tutela di Noi stessi e di tutti i nostri allievi. Ora come già evidenziato si apre la partita dei
ristori che ci auguriamo tengano in considerazione le nostre proposte che si dovranno
concentrare sul calo di fatturato dei mesi di novembre 20, dicembre 20 e gennaio 21
rispetto agli stessi mesi delle passate stagioni. Se così non fosse sarà ancora una presa in
giro per la Nostra categoria.

Concludono i Presidenti Bonelli e Cuc: ai medici, agli infermieri, a tutto il personale sanitario
e a chi, purtroppo, gli effetti del virus li ha dovuti subire sulla propria pelle, a tutti questi
garantiamo che il loro impegno e la loro determinazione saranno il nostro primo obiettivo.

www.amsi.it – www.collegionazionalemaestridisci.it

Basket: Torino senza problemi vince in scioltezza

Torino Piacenza  In una giornata come quella di ieri non si può fare altro che dire che una partita vera e propria non si è giocata.

Non per colpa della Reale Mutua, che in realtà ha disputato una partita corretta e di qualità adeguata alla bisogna… , intendendo per corretta una semplice sgambata d’allenamento con una squadra letteralmente meno forte. In questa situazione è probabile che vedremo molte partite di questo genere con squadre più attrezzate come Torino anche se ipotizziamo esserne non più di una o due come Torino e altre squadre che invece non aspettano altro che passi la nottata della stagione 2020 2021.

Torino ha giocato bene, per quanto l’avversario fosse realmente poco consistente. I due giocatori sempre fuori livello rispetto al campionato che disputano cioè Diop e Jason Clarke hanno effettivamente una marcia in più. Il rientrante Pinkins dimostra quanto la sua assenza si sia vista nelle partite di Supercoppa in quanto esperto e perfettamente adatto a questo campionato. Per il resto questa volta non possiamo dire altro che i ragazzi della Reale Mutua hanno fatto quello che volevano  in quanto  gli avversari hanno comunque alzato bandiera bianca quasi subito all’inizio del secondo quarto. Dopo l’intervallo un parziale inquietante di tanti azero… ha fatto sì che questa situazione diventasse come si dice in gergo statunitense “garbage time”  negli ultimi 20 minuti. Il gioco è stato interessante semplicemente per verificare alcuni atteggiamenti tattici, ma di questo non possiamo minimamente preoccuparci in quanto Torino è sicuramente una squadra migliore di altre e una candidata forte alla vittoria del girone… Si dice che non porti bene fare pronostici di questo genere ma anche mascherarsi dietro un dito non è intelligente… e credo che la situazione abbia ben rappresentato le differenze in campo. Possiamo ben sperare che Torino possa realmente condurre in porto questa stagione e speriamo in bene e “speriamo in bene”scritto due volte, questo sì per motivi scaramantici, che tutto questo accada.

La partita e non raccontabile in quanto non da poco è il divario in termini di qualità tecnica e tattica.

La Reale Mutua Torino ha fatto quello che doveva; ha giocato bene e non è sicuramente una colpa essere più forti.

La parte bella è che i tifosi erano rappresentati cartonati sugli spalti… e di cartone eravamo tutti noi davanti allo schermo tristi di non essere vicino ai giocatori. Sperando in tempi migliori in cui si possa sorridere dal vivo, se proprio vogliamo trovare un piccolo difetto, la bella iniziativa dei tifosi cartonati appare in video poco visibile, in quanto i cartonati tifosi…in divisa gialla sul sediolino giallo… non fanno risaltare e vedere bene il calore gialloblù… chesi vorrebbe sempre presente al nostro vecchio palasport. Tolte quindi le esperienze di marketing emozionale sportivo,… , speriamo che già fin da domani Torino possa cominciare la sua cavalcata verso quel mondo che più gli appartiene: quella serie Ache non è così distante.

Paolo Michieletto

Martedì sesta e ultima giornata fase a gironi Champions League

Barcellona-Juventus ore 21

Sabato 12 dicembre
11esima giornata di campionato
Torino-Udinese ore 18

Qui Juve: allenamento defaticante per i bianconeri di Pirlo reduci dalla vittoria nel derby, dopo una non esaltante gara, vinta comunque nel secondo tempo grazie alla tanta grinta messa in campo unita alla voglia di vincere, qualità indiscutibile nella formazione bianconera. Martedí sera gara conclusiva della fase a gironi di Champions League, fuori casa, contro il Barcellona, una super sfida che varrà per decidere chi tra le 2 squadre arriverà prima nel girone, essendo entrambe le compagini già qualificate agli ottavi di finale.
Ci sarà turnover nella formazione della. Juve in tutte le zone del campo. Di sicuro il rientro di Morata al centro dell’attacco.

Qui Toro: è un dopo derby amaro per i granata di Giampaolo che proseguono  la caduta libera da psicodramma. Dopo esser passati in vantaggio ed aver controllato agevolmente la Juve nel primo tempo,il Toro è crollato nel seconda frazione di gioco concedendo gioco e campo agli avversari, come puntualmente accade in queste prime 10 giornate di campionato. La situazione in classifica è drammatica…piena zona retrocessione ed involuzione tecnico tattica per alcuni giocatori cardine. Ad esempio il  portiere Sirigu non è più lui. Ad ogni tiro subisce 1 gol. Incerto e non risoluto come gli anni passati. Ultima spiaggia anche per Giampaolo sabato contro l’Udinese. Senza la vittoria sarà, probabilmente, sostituito. Giocare bene un tempo non basta. Ci vuole continuità di gioco e soprattutto di risultati.

Vincenzo Grassano

Il Derby della Mole n.201 è bianconero

/

Juventus-Torino 2-1
McKennie.  N’Kolou
Bonucci

Un derby che ricalca perfettamente l’attuale momento ambiguo delle 2 squadre torinesi:Juve per un tempo distratta e Toro che puntualmente si fa rimontare dopo il vantaggio iniziale.Oramai  subire una rimonta è  diventato di moda, ma così fa proprio male. Il Toro domina il primo tempo con varie occasioni, passa in vantaggio, sbaglia il raddoppio e brucia almeno tre contropiedi importanti. Nella ripresa i granata si abbassano di nuovo troppo, come accaduto contro la Sampdoria, ed ecco che la difesa crolla con le gravi, ennesime indecisioni dell’ex grande portiere Sirigu che consentono alla squadra bianconera,padrona del campo nel secondo tempo,di  rimontare nel  finale su due calci piazzati in cui incomprensibilmente, a centro area, si sono trovati liberi di segnare indisturbati Mc Kennie e Bonucci, in entrambi i casi su cross perfetti di Cuadrado. Il cambio nel finale di Zaza per Lukic, ancora su situazione di vantaggio, ha donato maggiore convinzione alla Juventus di poter schiacciare il Toro nella propria area,con il solo Belotti a provarci, subendo molti  falli ma sempre in mezzo ad una selva di difensori bianconeri.. La squadra di Marco Giampaolo prosegue con il proprio  record di punti persi da situazione di vantaggio. E la classifica piange sempre di più.Ci vuole ben altro per salvarsi.Sorride,invece la Juve di Pirlo che con questi 3 punti ed una ritrovata fiducia s’avvicina sempre di più verso il primo posto.Stasera in ombra Ronaldo e Dybala ma ci hanno pensato le retrovie della squadra bianconera,sempre attenti,puntuali e precisi.Giocatori come Bonucci e Cuadrado che non tradiscono mai.

Vincenzo Grassano

Sabati di trotto all’ippodromo di Vinovo

A Vinovo il trotto sarà grande protagonista per tutti i sabati di dicembre, nel massimo rispetto delle norme previste dal Dpcm.

 

Si comincia il 5 con una prima riunione solida e il 12 al centro del programma ci saranno le qualificazioni per la tradizionale Maratonina d’Inverno che celebrerà la sua finale il 26 dicembre. In mezzo, sabato 19, il clou con il ritorno del ‘Noviziato Ferruccio Pedrazzani’ dedicato ai 2 anni.

 

Un anticipo di questa ultima corsa lo vivremo questo weekend con il Premio Pitagora, interessante miglio per 7 pretendenti. Su tutti segnaliamo Chloe Bar, allieva di Marco Smorgon che sarà anche su quel sulky ma porta anche Cocktail Bar con il suo proprietario, Edoardo Loccisano. Terzo incomodo Camelot Grif, training di Paolo Rossi e guida di Andrea Guzzinati.

Otto le corse in programma, con inizio alle 13.35, compresa quella per i Gentlemen nella quale Jacopo Brischetto e il suo Tarim potrebbero avere la meglio.