Per il quarto anno consecutivo la Regione Piemonte, Torino e l’Inalpi Arena saranno teatro della Frecciarossa Final Eight, l’Evento della Lega Basket Serie A che assegna la Coppa Italia, giunta in questa occasione alla sua edizione numero 50 che sarà festeggiata con un logo speciale.
La Frecciarossa Final Eight è divenuta un appuntamento sempre più importante nella stagione del grande basket italiano, mettendo in competizione le 8 migliori squadre al termine del girone di andata.
L’Inalpi Arena, ampliata di ulteriori 500 posti, ospiterà pertanto anche nel 2026 la prestigiosa competizione in programma dal 18 al 22 febbraio 2026, offrendo al pubblico un’esperienza unica grazie alla sua atmosfera spettacolare e alla capacità di accogliere migliaia di tifosi in totale sicurezza e comfort.
Una delle principali novità della Frecciarossa Final Eight 2026 sarà la disputa a Torino della Fase Finale della IBSA NextGen Cup 2025/26, la manifestazione giovanile che vede protagoniste le formazioni Under 19 delle squadre di Serie A trasformando l’Inalpi Arena nel palcoscenico ideale per celebrare il futuro del basket italiano e coinvolgendo anche il Pala Sermig per alcune delle partite.
La conferma della sede di Torino è stata ufficializzata dopo gli incontri tra il Presidente di Lega Basket Maurizio Gherardini, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ed i rispettivi assessori di competenza.
Oltre alla Regione ed alla Città di Torino, l’Evento è realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino e il coinvolgimento della FIP Piemonte.
Nei prossimi giorni sarà aperta la biglietteria che permetterà subito agli appassionati di acquistare i propri abbonamenti e non perdere il grande spettacolo della Frecciarossa Final Eight 2026.
“Come LBA siamo felici di poter rinnovare per il quarto anno consecutivo il nostro connubio con la Regione Piemonte e la Città di Torino, cosa che ha reso l’evento della Final Eight di Coppa Italia un momento assolutamente da non perdere, un’organizzazione di esempio e richiamo in Italia e in Europa, con spettatori e visibilità in costante ascesa. Sono certo che gli 8 club partecipanti sapranno garantire spettacolo ed emozioni e una settimana di grande basket”, ha dichiarato Maurizio Gherardini, Presidente LBA.
“La conferma della Final Eight a Torino e in Piemonte rappresenta un ulteriore tassello di un percorso virtuoso che abbiamo iniziato anni fa e che considera i grandi eventi sportivi come un’occasione imperdibile di visibilità e di promozione turistica. A questo si aggiunge l’alto livello della competizione che porterà qui non solo le 8 migliori squadre ma anche i giovani talenti del circuito NextGen. Come avviene per il tennis, con l’effetto “ATP” anche per la Final Eight registriamo un effetto volano con tanti giovani e giovanissimi che si avvicinano a questo sport anche nella nostra regione. La Coppa Italia fa bene al Piemonte perché porta spettacolo, passione e pubblico, e fa bene ai nostri ragazzi che sempre di più imparano a conoscere e praticare questo sport straordinario fatto di agilità, determinazione, strategia e spirito di squadra” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo e sport, Paolo Bongioanni.
“Torino – afferma il Sindaco Stefano Lo Russo – si conferma sempre di più il palcoscenico ideale per le grandi competizioni sportive nazionali e internazionali. Siamo davvero contenti che la Frecciarossa Final Eight torni nella nostra città per il quarto anno consecutivo, che sarà anche quello della sua cinquantesima edizione, per regalare a tifosi e appassionati una settimana di grande sport e divertimento e accendere i riflettori sulle bellezze del nostro territorio”.
Così l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta: “Torino ha scritto pagine importanti della pallacanestro italiana – dichiara l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta – ospitando eventi internazionali e vedendo crescere talenti che si sono formati nelle nostre società. Il fatto che LBA ci abbia scelto per il quarto anno consecutivo conferma quanto la nostra città sia in grado di attrarre e consolidare manifestazioni sportive di alto livello. Un ringraziamento va anche al pubblico che, ogni anno, dimostra sempre più passione e partecipazione”.“In un inizio anno già ricco di eventi, il ritorno della Final Eight di Basket a Torino rappresenta nuovamente un’ottima opportunità per la città e per il suo territorio – ha dichiarato Massimiliano Cipolletta, Presidente della Camera di commercio di Torino -. Come ente camerale ci impegniamo fin da ora a sostenere l’appuntamento cogliendo l’occasione, come nelle passate edizioni, per valorizzare le nostre eccellenze turistiche e agroalimentari, con azioni di promozione destinate ad appassionati, tifosi e turisti. Lo sport è di casa a Torino e i grandi appuntamenti rappresentano anno dopo anno un investimento strategico per il posizionamento della città e per la crescita dei flussi turistici con effetti positivi e prolungati”.
TORINO CLICK
Il contesto
Per il Mondiale 2026, il torneo si svolgerà con 48 nazionali finaliste, un ampliamento rispetto alle edizioni precedenti.
Ciò implica che ogni confederazione continentale ha una propria ripartizione di posti diretti + posti riservati ai play‐off.
Il format dei play-off
I play-off si dividono in due grandi tipologie, a seconda della zona geografica:
I play-off all’interno della confederazione (soprattutto per l’Europa)
Si qualificano direttamente 12 nazioni, ovvero i vincitori dei 12 gruppi della fase di qualificazione europea.
I play-off europei vedono 16 squadre: i 12 secondi posti dei gruppi + le 4 migliori squadre della UEFA Nations League (o più precisamente i migliori «non qualificati» tramite il gruppo) che non sono già tra i primi due.
Il formato sarà: quattro “percorsi” indipendenti, ciascuno con 4 squadre. Ogni percorso prevede una semifinale in gara unica e una finale in gara unica, e il vincitore di ogni percorso ottiene il posto mondiale.
Le partite sono programmate nel marzo 2026.
Enzo Grassano
Un nuovo record mondiale per il team studentesco del Politecnico di Torino Policumbent. I membri del team e l’atleta paralimpico Diego Colombari hanno raccontato con parole e immagini, all’apertura del Consiglio di Amministrazione del 23 ottobre scorso, che li ha omaggiati con un lungo applauso, come nella giornata di sabato 18 ottobre, del record mondiale di distanza percorsa in un’ora.
“I miei più grandi complimenti al team per lo straordinario risultato, frutto di passione, perseveranza e duro lavoro. I team studenteschi sono un fiore all’occhiello del nostro ateneo e tutta la nostra comunità segue orgogliosa i loro progetti e gli straordinari risultati che stanno raggiungendo in diversi settori, in cui le competenze tecnologiche vengono abbinate a entusiasmo e grandi valori umani. Queste ragazze e questi ragazzi sono i rappresentanti migliori dell’importanza delle STEM e del metodo di studio del Politecnico di Torino – ha commentato il Rettore Stefano Corgnati”.
Il Rettore ha poi ringraziato il consigliere del Politecnico Andrea Gavosto per aver facilitato la messa a disposizione del circuito di Balocco, senza il quale il record non avrebbe potuto essere raggiunto. Protagonista dell’impresa è il prototipo Hand – Trike Cerberus, un mezzo a tre ruote spinto dalla una pedalata a braccia del ciclista, posto in posizione reclinata, studiata per le persone con disabilità agli arti inferiori, interamente ideato e progettato dal team studentesco Policumbent, dell’ateneo torinese, guidato dal campione paralimpico Diego Colombari.
34,90 km percorsi in un’ora: si tratta della più lunga distanza mai registrata per la categoria “Men Arms Only, Single Reader” dell’International Human Powered Vehicle Association (IHPVA), che ha così battuto il precedente record del 1999 di 33,11 km dell’atleta inglese Kevin Doran.
La distanza percorsa sull’ora è stata calcolata sul numero dei giri completi per la lunghezza del giro, a cui viene aggiunta la distanza calcolata come la velocità media del quinto e ultimo giro per il tempo rimanente al passaggio alla fotocellula al quarto giro. Un sodalizio, quello tra Cerberus e Diego Colombari, che già nel 2024 si era dimostrato vincente con il record mondiale di velocità alla World Human Powered Speed Challenge. Il risultato ottenuto ha quindi replicato la combinazione perfetta della prestazione fisica dell’atleta e dell’eccellenza tecnico-ingegneristica del prototipo che, con questo secondo record mondiale, conferma l’altissimo livello del team, capace ancora una volta di superare i limiti trasformando Cerberus, concepita per la velocità massima in una macchina da endurance, con nuovi sistemi di aerazione e una trasmissione più efficiente.
La sfida più grande per l’atleta e il team è stata proprio quella dell’aerazione: è stato necessario modificare l’aerodinamica del veicolo creando delle prese d’aria che, in assetto da velocità pura, non possono essere usate perché aumenterebbero la resistenza aerodinamica. Anche Diego Colombari ha dovuto affrontare cambiamenti nei suoi allenamenti spostando il focus della preparazione sulla resistenza delle condizioni registrate nell’abitacolo durante alcuni test, vicini ai 50 gradi con il 65% di umidità.
Gian Giacomo Della Porta
Dal 24 al 26 ottobre 2025 – orario 9 – 18
Una mattinata all’insegna dello sport, della partecipazione e dell’entusiasmo in piazza Piemonte, ieri, di fronte al Grattacielo della Regione, dove si è tenuta l’inaugurazione della tre giorni di “Tennis in Città 2025”.
L’area antistante il palazzo regionale si è trasformata in un vero campo di gioco a cielo aperto, accogliendo studenti e appassionati che hanno preso parte all’evento, cimentandosi sui campi allestiti per l’occasione.
A dare il via alla manifestazione sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Paolo Bongioanni, insieme ai rappresentanti della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e della Federazione Italiana Tennistavolo, che hanno salutato i tanti giovani presenti e sottolineato l’importanza di iniziative capaci di avvicinare lo sport alle persone.
L’iniziativa, promossa dalla FITP in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale, porta gli sport da racchetta nel cuore urbano del territorio, trasformando le piazze e i parchi in spazi di socialità, movimento e inclusione. L’obiettivo è favorire la diffusione della pratica sportiva, in particolare tra bambini e ragazzi, offrendo loro un’occasione per scoprire il tennis e il tennistavolo in un contesto informale e accessibile.
Nel percorso di avvicinamento alle Nitto ATP Finals di Torino, “Tennis in Città” rappresenta ormai una tradizione consolidata: un progetto che unisce promozione sportiva, educazione e coinvolgimento del territorio.
In questa tappa conclusiva del 2025, piazza Piemonte ospiteràper tre giorni 1 campo da tennis e 4 aree dedicate al tennistavolo, aperte a tutti e animate da maestri e tecnici federali.
Tutti i cittadini potranno cimentarsi gratuitamente con racchetta e pallina venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 ottobre, dalle ore 9 alle 18, grazie alla presenza costante di maestri professionistipronti a guidare i partecipanti di ogni età, dai principianti ai più esperti. Un’occasione per provare il tennis e il tennistavolo in modo divertente e sicuro, immersi nell’atmosfera delle grandi competizioni.
La giornata inaugurale è stata impreziosita dall’arrivo al Grattacielo Piemonte della coppa delle Nitto ATP Finals, simbolo del grande tennis mondiale. Il prestigioso riconoscimento rimarrà esposto nell’atrio del Palazzo della Regione Piemontenelle giornate dal 24 al 26 ottobre, dalle 9 alle 18, offrendo a cittadini e visitatori la possibilità di ammirare da vicino l’ambito trofeo che verrà assegnato ai migliori tennisti del mondo nel torneo di fine stagione.
“Con ‘Tennis in Città’ abbiamo voluto portare lo sport fuori dai palazzetti e dentro la vita quotidiana delle persone – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio –. Piazza Piemonte e il Grattacielo rappresentano la casa di tutti i piemontesi, e oggi diventano anche la casa del tennis. È emozionante vedere tanti giovani avvicinarsi a questa disciplina: significa seminare cultura sportiva e investire sul futuro. Lo sport è crescita, educazione e inclusione, e continueremo a sostenerlo con convinzione.”
L’assessore Paolo Bongioanni ha aggiunto: “Il successo di questa edizione conferma la forza del movimento sportivo piemontese. Tennis in Città entusiasma e coinvolge, facendo scoprire lo sport a nuovi appassionati, soprattutto tra i ragazzi. I campioni che vedremo alle Finals ispirano, ma sono giornate come questa a trasformare l’ispirazione in passione vera. Portare il tennis tra la gente significa costruire una comunità più sana, più unita e più consapevole.”
Addio a Giuliano Besson, campione e uomo vero
E’ trascorso meno di un anno da questa foto, dal momento felice della presentazione del libro sulla vita straordinaria di Giuliano Besson, il discesista della Valanga Azzurra, l’eterno ribelle che si era erto paladino dell’intera squadra, insieme a Stefano Anzi, e con Anzi era stato radiato per aver osato mettere in dubbio lo strapotere della Federazione.
Leggi l’articolo:
Addio a Giuliano Besson. Campione della Valanga Azzurra, imprenditore e uomo vero
Nonostante il lavoro da remoto ci abbia reso tutti più sedentari, alcune città italiane spiccano sulle altre per i livelli di attività. Torino è al nono posto, con un numero incredibile di percorsi per il running o per la camminata, e il 28% dei residenti che si spostano a piedi o in bici. Quali altri dati confermano i livelli di attività e quali altre città si classificano tra le più attive? Per rispondere a queste domande, la piattaforma per uno psicologo online “Unobravo” ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori tra cui: densità delle palestre, abitudini di camminate e ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interesse online per il fitness.
Le dieci città più attive d’Italia risultano essere Padova, Bergamo, Prato, Monza, Milano, Rimini, Brescia, Bolzano, Torino, Firenze e Verona. Torino è nona in classifica con più di 2 mila ricerche mensili da parte dei residenti su temi riguardanti il fitness; un numero incredibile di percorsi per il running e per la camminata, piu di 2 mila, e il 25% dello spazio urbano occupato da aree verdi; nella regione c’è anche un tasso di obesità molto basso, di circa il 10%, e il 28% delle persone viene definito “attivo”, ovvero che pratica attività motoria regolare. Padova si posiziona come la città più attiva d’Italia grazie a numerosi spazi verdi, estesi percorsi per correre, fare escursioni e una significativa percentuale di persone che si spostano a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro. Foggia risulta essere la città meno attiva d’Italia, con il minor numero di percorsi per correre o camminare e tassi ridotti di mobilità tra i cittadini.
Nonostante la crescente attenzione verso il benessere fisico, il lavoro da remoto ha ridotto i livelli di movimento quotidiano per molte persone, aumentando i rischi di effetti negativi sulla salute mentale. Attività semplici come camminare o andare in bicicletta possono aiutare, ma mantenersi attivi non dipende solo dall’impegno personale, ma anche l’ambiente in cui viviamo è determinante. Città con spazi verdi e luoghi accessibili in cui praticare sport, facilitano il movimento durante le attività quotidiane. Per analizzare come le città italiane favoriscano stili di vita attivi e salvaguardino il benessere dei propri residenti, Unobravo, piattaforma per uno psicologo online, ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori fra cui densità delle palestre, abitudine alla camminata, al ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interessi online per il fitness.
La psicologa e psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris, direttrice di Unobravo, spiega l’importanza del design urbano nel promuovere l’attività fisica e i motivi per cui lo sport migliori il benessere mentale. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’attività fisica non deve per forza richiedere grandi sforzi.
Integrando il movimento nella routine quotidiana, l’attività fisica diventa una routine naturale che contribuisce al benessere fisico e mentale.
“Il fattore ambientale gioca un ruolo cruciale nel determinare i livelli di attività e benessere mentale – ha dichiarato la dottoressa Valeria Fiorenza Perris – città con pochi percorsi pedonali sicuri, spazi verdi limitati, infrastrutture minime per ciclismo o attività all’aperto contribuiscono a una diminuzione dell’attività fisica per tutti i residenti. Promuovere il movimento attraverso spazi urbani ben progettati non solo favorisce la salute fisica, ma sostiene anche la resilienza mentale, riducendo lo stress e fungendo da fattore protettivo contro ansia e burnout. Il movimento quotidiano può influire sul nostro stato d’animo, incidendo positivamente su stress e ansia (l’attività fisica regola gli ormoni dello stress contribuendo a un regolare funzionamento del sistema nervoso), qualità del sonno, ciclo naturale sonno-veglia, favorendo un sonno più profondo e rigenerante, umore e autostima (le endorfine rilasciate durante il movimento possono migliorare l’umore), mentre abitudini mantenute a lungo termine rafforzano la fiducia in sé stessi.
Ritmi interiori: l’attività fisica può creare uno spazio mentale lontano dalle pressioni quotidiane, aiutando a ridurre i pensieri negativi; interazione sociale e attività di gruppo possono generare un senso di connessione rafforzando la resilienza mentale e riducendo il senso di isolamento”.
Gian Giacomo Della Porta
FIAT Torino City Marathon 2025: una maratona da record
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Champions League, 3ª giornata
Il Real Madrid batte la Juventus 1-0 nella terza giornata di Champions League, grazie a un gol di Bellingham al 57′, pronto a ribadire in rete il pallone dopo un palo colpito da Vinicius. Al Bernabéu, i blancos faticano ma portano a casa tre punti pesanti, restando a punteggio pieno nel girone.
La Juventus, nonostante la sconfitta, tiene testa alla corazzata spagnola. Vlahovic crea più di un grattacapo alla retroguardia madrilena, mentre nel finale Openda e Kostic sfiorano il pareggio. Di Gregorio si rende protagonista con una doppia parata decisiva su Mbappé e Openda, evitando un passivo più pesante.
Per i bianconeri è la prima sconfitta europea, restano fermi a due punti e ora servirà un cambio di marcia per inseguire la qualificazione agli ottavi.
Enzo Grassano
LA FONDAZIONE COMPAGNIA DI SAN PAOLO SCEGLIE LA FONDAZIONE VIALLI E MAURO PER UN NUOVO MODELLO DI INTERVENTO SPORTIVO NELLA CITTÀ METROPOLITANA
“Sport senza frontiere”: l’obiettivo è già scritto nel nome scelto per il nuovo progetto promosso dalla Fondazione
Vialli e Mauro e selezionato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo per realizzare un’iniziativa volta alla
promozione dell’attività sportiva amatoriale nell’area della Città metropolitana di Torino.
Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha collaborato anche alla
genesi del progetto, la Fondazione Vialli e Mauro ha presentato oggi un avviso pubblico per la concessione di
contributi a fondo perduto finalizzata a sostenere specifici e documentati progetti, con priorità per quelli relativi
ai quartieri di Barriera di Milano, Aurora, Mirafiori Sud, Falchera, Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento
e Vallette.
«Tra gli obiettivi cardine della nostra Fondazione c’è sin dall’inizio la promozione e lo sviluppo di attività per la
diffusione dello sport – le parole di Massimo Mauro, presidente della Fondazione Vialli e Mauro –. “Sport senza
frontiere” è un’opportunità concreta di realizzare questo obiettivo perché ci permette di finanziare progetti di
sviluppo, pratica sportiva e inclusione sociale sul territorio della Città Metropolitana di Torino. Grazie alla
collaborazione e alle risorse messe a disposizione da parte di Fondazione Compagnia di San Paolo possiamo fare
una cosa bellissima: garantire ai bambini e alle bambine l’accesso allo sport in modo paritario lì dove oggi non lo
è, ridurre quell’enorme divario che purtroppo esiste riconducendo la pratica sportiva amatoriale a un diritto di
tutti, prezioso anche per la crescita e lo sviluppo personale».
«Sport senza Frontiere rappresenta appieno i valori di fiducia, flessibilità e capacità di adattamento che orientano
la nostra strategia per i prossimi quattro anni. Attraverso il regranting, affidiamo alla Fondazione Vialli e Mauro
una gestione semplificata delle risorse, riducendo gli oneri amministrativi per garantire un sostegno più rapido ed
efficace. Questa modalità ci consente di raggiungere in modo più diretto le comunità periferiche di Torino,
sostenendo realtà sportive radicate sul territorio, in grado di attivare processi di coinvolgimento e promuovere il
benessere delle persone. Con questo approccio, la Fondazione conferma la volontà di favorire interventi più agili,
incisivi e capaci di generare un impatto concreto e duraturo», dichiara Alberto Anfossi, Segretario Generale della
Fondazione Compagnia di San Paolo.
L’avviso, presentato alla presenza anche dell’avvocato Sergio Viale che ne ha illustrato i dettagli tecnici, è rivolto
alle Associazioni, anche non riconosciute, alle Circoscrizioni, agli Enti religiosi, agli Istituti scolastici pubblici e
privati (solo ETS o gestiti da Enti religiosi), agli Enti di gestione di interventi di edilizia sovvenzionata (ovvero le
Agenzie, gli Enti sportivi in possesso dei requisiti richiesti dal d. lgs. 36/2021, aventi natura di ente non profit e
iscritti al RADS/Registro Coni) oltre agli Enti del terzo settore e alle Cooperative operanti nel campo dello
spettacolo, dell’informazione e del tempo libero.
Il contributo concesso per ogni singola richiesta non può essere inferiore a 2.000 euro e non può essere
superiore a 8.000 euro ed è vincolato alla realizzazione delle attività sportive per cui è stata presentata la
richiesta di finanziamento.
Si considerano spese ammissibili:
– le spese per l’acquisto di beni strumentali, attrezzature e materiali per l’elaborazione e realizzazione del
progetto
– le spese sostenute dai volontari impegnati nello svolgimento del progetto
– gli oneri assicurativi dei soli associati impegnati nello svolgimento del progetto per la quota parte, relativa al
periodo di realizzazione dello stesso
– le spese per collaborazioni professionali esterne, consulenti e personale retribuito impegnati nella realizzazione
del progetto
– le spese per la messa a norma di strutture di proprietà o in possesso/detenzione essenziali per la realizzazione
del progetto
– le spese per locali e strutture e relative utenze, esclusivamente per la quota imputabile alla specifica
realizzazione del progetto
– le spese generali per l’ordinario funzionamento dell’Associazione/Ente ancorché non esclusivamente destinate
alle attività previste dal progetto, purché riferibili e funzionali allo stesso
La domanda di contributo, completa di tutti gli allegati, dovrà pervenire entro il termine ultimo di venerdì 31
ottobre 2025 mediante consegna a mano presso la sede della Fondazione Vialli e Mauro (via Piave, 8 Torino)
oppure via mail all’indirizzo PEC fondazionevialliemauro@legalmail.it.
Ogni singolo progetto ammesso al contributo dovrà essere attuato nel termine massimo del 31 dicembre 2026.
Sul sito della Fondazione Vialli e Mauro (www.fondazionevialliemauro.org) è disponibile un’apposita sezione con
tutti i dettagli relativi alla presentazione della domanda di contributo, il contenuto dell’iniziativa, gli obiettivi, i
tempi ed include anche una descrizione di come si deve utilizzare il contributo concesso a fondo perduto. La
Fondazione mette, inoltre, a disposizione dei soggetti interessati risorse proprie per garantire supporto nella
compilazione delle domande e per fornire tutti i chiarimenti necessari, in applicazione del principio di massima leale
collaborazione per il raggiungimento del risultato previsto dal progetto.
L’avviso pubblico è disponibile al link: https://www.fondazionevialliemauro.org/libri#SCORPIILPROGETTO
Per maggiori informazioni relative alla Fondazione: www.fondazionevialliemauro.org