SPETTACOLI- Pagina 6

A Torino nasce la Gypsy Cinema Academy, diretta da Luca Canale

Tra i docenti Piero Basso della New York Film Academy e Margherita Fumero

A Torino, città che sta diventando sempre più il cuore pulsante del cinema italiano, sorge una nuova, rivoluzionaria realtà formativa dedicata a tutti coloro che vogliono fare della settima arte una vera e propria professione. Si tratta della Gypsy Cinema Academy, lo spin OFF della Gypsy Academy, dedicato al grande schermo dalla prestigiosa accademia torinese, fondata oltre vent’anni fa da Neva Belli, una delle più importanti d’Italia e riconosciuta a livello internazionale. La sede della Gypsy Academy, che avvierà i propri corsi a ottobre, non sarà nella sede centrale di via Pagliani 25, ma nella sede dedicata di via Canelli 57, a Torino. Comprenderà un triennio di studio per la recitazione cinematografica amatoriale e professionale, e un biennio di studio per regia, sceneggiatura e produzione. A dirigere la Gypsy Cinema Academy il giovane e talentuoso regista torinese Luca Canale B., che vanta titoli di film per Prime Video USA, UK, Giappone, e lavori quali Onirica-omaggio a Dario Argento, e l’atteso Lenskeeper-alle porte dell’abisso, scelto come film di chiusura del Torino Underground Cinefest. Al suo fianco l’attore noto al grande schermo Eugenio Gradabosco e una squadra di docenti di altissimo livello, rappresentata da prestigiose figure internazionali. In cattedra anche importanti artisti come l’attore londinese Reece Richards, attore delle serie Sex Education e You, e il direttore alla fotografia americano, con cattedra alla New York Film Academy Piero Basso, di origine torinese. Tra i docenti nostrani, le acclamate attrici Margherita Fumero, famosa per la sua interpretazione in Cane e Gatto, il Diavolo e l’Acqua Santa, Aurora Ruffino, per La solitudine dei numeri primi, l’attore Diego Casale, interprete in Non ho sonno, di Dario Argento, e in È tutta colpa della musica, di Riky Tognazzi, poi il doppiatore, scrittore, sceneggiatore e fumettista Pasquale Ruju. Allo staff si aggiungono docenti come Valter Perrone, esperto in tecniche di combattimento corpo e arma per film italiani e londinesi, e Giulia Colantonio, direttrice artistica della nuova scuola di doppiaggio Dubside, partner della Gypsy. Due settori, quello attoriale e quello registico, che possono confluire in un unico programma di studio.

La Gypsy si avvale di una propria agenzia che, come è stato per numerosi allievi, oggi protagonisti del settore, aiuta i giovani allievi dell’Accademia ad inserirsi nel mondo dello spettacolo e nelle varie produzioni italiane di cinema e televisione.

Mara Martellotta

Juliette Binoche nuova Stella della Mole

Il Torino Film Festival, edizione numero 43, diretta come la precedente da Giulio Base, e che si svolgerà dal 21 al 29 novembre, si preannuncia ricca di un lungo elenco di ospiti internazionali. Il primo nome annunciato è quello di una delle più importanti attrici francesi, Juliette Binoche, che arriverà in città per portare in anteprima italiana il documentario “In-InMotion”, di cui non è solo protagonista, ma anche, per la prima volta, regista.

“Sarà un grande onore accogliere Juliette Binoche – commenta il direttore del TFF Giulio Base – nel suo talento immenso convivono eleganza, passione, fragilità e forza, bellezza e mistero. La sua presenza trasformerà Torino nel cuore pulsante di questa magia”.

In “In-InMotion” l’attrice rivive l’esperienza dell’audace performance teatrale ‘In-I’. Portata in tournée in tutto il mondo insieme al coreografo Akram Khan nel 2008, quando lasciò i set cinematografici per immergersi in un mondo sconosciuto e a tratti spietato, quello della danza contemporanea.

Il TFF ha annunciato che verrà consegnato a Juliette Binoche il premio “Stella della Mole”, riconoscimento assegnato dal Museo Nazionale del Cinema a figure di spicco del cinema internazionale che abbiano dato contributi significativi al mondo della settima arte. Il rogramma della prossima edizione verrà annunciato ad inizio novembre, ma si può già fare qualche anticipazione: l’omaggio a Paul Newman, nell’anno in cui avrebbe compiuto 100 anni, con 24 film in programma, tra cui un paio, “Butch Cassidy” e “La Stangata”, saranno un omaggio al grande Robert Redford, scomparso di recente.

A condurre le serate di apertura e chiusura, Giulio Base ha chiamato l’attrice Laura Chiatti, con cui ha lavorato in Don Matteo e “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino

Mara Martellotta

I temi di oggi riflessi nei grandi autori dell’antichità

Al via il 4 ottobre, al teatro Erba, il Festival di Cultura Classica

Otto spettacoli, alcune novità e altre riproposte già ampiamente sperimentate con il successo del sold out, ad aprire la stagione dell’Erba di corso Moncalieri. Prende il via sabato 4 ottobre il Festival di Cultura Classica, stagione numero 27, efficace intelligente e seguitissimo patrimonio tragico e comico nonché processuale che ha le sue basi e i suoi esempi nell’antichità, autori del passato, greci o latini, e ripropositori del presente, da Euripide a Cicerone a Plauto ieri, da Marinelli a Mussapi a Colm Tòibìn oggi, serate e nomi che avranno, per le repliche del mattino e non soltanto, gli approfondimenti e la guida dei dibattiti del prof. Paolo Accossato. Appuntamenti dove il passato è lo specchio inevitabile della nostra epoca, dove ancora una volta vengono narrate guerre e migrazioni, affetti distrutti e prepotenze crudeli, ambizioni e corruzione.

S’inaugura con il Teatro libero di Palermo, con Antonella Delli Gatti, Roberta Belforte e Irene Timpanaro ad interpretare “Non una di meno”, urlo attualissimo che ricalca “Le troiane” euripidee, testo scritto da Manlio Marinelli – autore tra l’altro di “Aristotele teorico dello spettacolo” e di “La seconda maestra”, dal 2001 insegnante di materie letterarie nella scuola secondaria, drammaturgo e regista, da oltre vent’anni ideatore di laboratori teatrali -, dove attraverso le acque del Mediterraneo donne di un tempo, Ecuba Andromaca Cassandra, hanno vissuto la stessa tragedia di tante donne di oggi, perseguitate e ferite nel corpo e nell’intimo, alternando fragilità e forza, obbedendo e soggiacendo a una guerra imposta dagli uomini. La regia, la scena e i costumi sono di Lia Chiappara, si replica domenica 5 alle ore 16. Miriam Mesturino proporrà con la regia di Girolamo Angione e la partecipazione di Matteo Anselmi e Roberta Belforte (14 ottobre, ore 21, alla presenza dell’autore Roberto Mussapi, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei) “i Nomi e le Voci: Enea, Didone e il Tuffatore di Paestum”, una perfetta unione tra Parola e Voce, tra Musica e Gesto. Il 16 ottobre (ore 21) si darà ancora una volta vita a “Ciò che uno ama. Poeti lirici dell’antica Grecia in scena”, spettacolo-conferenza guidato da Luciano Caratto e Elisabetta Gullì con la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents.

Il Festival vive da sempre anche del proprio versante comico, apprezzato e seguito, Plauto a farla da padrone, Elia Tedesco nelle vesti di regista – con la collaborazione di Girolamo Angione – e di interprete. Da “Trinummus” deriva “La commedia delle tre dracme” (venerdì 17 ottobre), adattata all’oggi dal lavoro appassionato di Gian Mesturino e ancora Angione, storia di un giovane scialacquatore salvato da un vecchio amico del padre e da uno di quei servi che tanta parte hanno nelle pagine dell’autore di Sarsina, immancabilmente dotati d’una insuperata vena ironica e di una straripante comicità. Come non mancherà di divertire il “Miles gloriosus” da noi tutti conosciuto come “Il soldato fanfarone” – stesso team per la realizzazione -, venticinque anni di repliche alle spalle e successo più che assodato, un soldato tracotante e superbamente beffato e un servo che la furbizia ce l’ha in ogni parte del corpo, titolo tra i più famosi anche per la ricca galleria di personaggi che è capace di sfoderare.

Ancora i “Grandi processi dell’Antichità”, materia che si vede rispecchiare nelle grandi orazioni di accusa e di difesa di Cicerone, ancora “Le Troiane”, il testo antico di Euripide che non s’arricchisce di incastri moderni ma che dalle sue stesse parole lascia comprendere e far proprio, al pubblico del terzo millennio, il messaggio che ha dentro di sé. La regia è di Stefano Fiorillo, interprete con Patrizia Pozzi. Ancora, nell’interpretazione di Francesca Bianco ed Eleonora Tosto, “Ismene/Antigone”, ovvero un ulteriore rimando alla tragedia che inizia là dove finisce “Edipo re” di Sofocle, la storia dell’erede dell’amore incestuoso tra il sovrano di Tebe e la madre Giocasta, murata viva in una grotta per aver disobbedito al tiranno, un antico titolo che nelle nuove pagine di Colm Tòibìn – autore di origini irlandesi, commediografo e giornalista e critico – prende il titolo di “Pale Sister”, la regia è di Carlo Emilio Lerici, la produzione del Teatro Belli di Roma. Un testo scritto nel 2019, una tragedia vista con gli occhi della sorella Ismene in chiave schiettamente contemporanea (le lotte di una nazione contro il dominio britannico hanno insegnato) e femminista, un personaggio e una personalità non certo “pallidi” ma al contrario il prevalere di pacatezza e di buon senso, messi a confronto dallo scrittore con l’intransigenza di Antigone. Tra l’altro, sottolineano le note della compagnia: “Tòibìn prende gli elementi alla base della tragedia greca – sostanzialmente pietas e terrore – e, a questi, aggiunge istanze attuali come il genere, il potere e il suo abuso e la contrapposizione tra il silenzio e la parola. La risposta, ponderata e delicatamente distillata, di Tòibìn a Sofocle scava fino in fondo alle radici del coraggio. Come certe persone riescono a trovare dentro di sé la forza di seguire la propria coscienza trovandosi di fronte ostacoli insormontabili? Una questione molto attuale, soprattutto se vista attraverso gli occhi di una giovane donna impotente.”

Nelle immagini, due momenti di “Non una di meno”; Elia Tedesco, interprete di “La commedia delle tre dracme”.

Elio Rabbione

Al San Paolo di Rivoli un cartellone di  classici e sperimentazione

Il teatro San Paolo di Rivoli ha svelato il suo cartellone per la stagione 2025/2026, proponendo un legame variegato che coniuga il classico e la sperimentazione. La direzione artistica, anche quest’anno curata da Niko Ferrucci di Campotheatro, ha lavorato per assemblare un’offerta che soddisfi gusti e interessi di un pubblico sempre più eterogeneo, all’insegna dell’innovazione e della qualità. La stagione si aprirà sabato 18 ottobre con la commedia comica “Quel pomeriggio di un giorno da star”. Si assisterà alla rapina più esilarante del secolo, firmata Campotheatro e con in scena gli interpreti Niko Ferrucci e Sergio Cardinale. La stagione prosegue venerdì 7 e sabato 8 novembre con lo spettacolo “Ma che bell’Ikea”, commedia tutta da ridere, in cui non sarà difficile riconoscere una parte della nostra vita. La compagnia Redarto di Roma portera in scena il 21 e 22 novembre una nuova produzione dal titolo “Va quasi tutto bene”. Ancora una compagnia romana sarà impegnata nelle serata di venerdì 12 e sabato 13 dicembre con sul palco il gruppo di Danilo De Santis che proporrà il “Padel Nostro”, commedia che narra la storia di Luna, giovane promessa del tennis che sacrifica tutta la sua gioventù per raggiungere grandi risultati sportivi. Le risate saranno assicurate anche nelle sere del 9 e 10 gennaio, quando i riflettori si accenderanno per illuminare Marco Malerba e Maurizio Poggio nella comicissima “Taxi per due”, storia di un tassista sposato con due donne, con le quali vive in due appartamenti differenti. Un giorno, però, il tassista viene ricoverato in ospedale per un incidente e, fornendo due indirizzi diversi, innesca una serie di situazioni inimmaginabili, e iniziano i guai.

Mara Martellotta

“E non è facile guardare il buio se il buio è tanto”

Music Tales, la rubrica musicale 

E non è facile guardare sotto se è troppo alto

E non è facile guardare il buio se il buio è tanto

Nella canzone “Golpe” di Giorgia, uscita lo scorso 19 settembre, il termine “golpe” non indica un colpo di stato politico, ma una metafora per un amore intenso, totalizzante e destabilizzante che sconvolge le certezze di chi lo vive.

È una ballata pop intensa, con elementi pop soul. Arrangiamento che punta molto sull’ espressività vocale e sulle dinamiche di crescendo, fragilità vs potenza

Il titolo “Golpe” è preso come metafora: non è un golpe politico, ma un colpo al cuore, qualcosa che sconvolge improvvisamente, destabilizza.

Viene raccontato un amore complicato, pieno di silenzi, di scelte che vengono fatte in due ma che lasciano ferite. C’è la richiesta di sincerità (“Quando piangi come fai?”, “Mentirsi è una pistola”) e il desiderio di essere presi, di essere guardati con verità

Il “bacio nel mezzo di un golpe” rappresenta un momento di passione travolgente che accade in una situazione di equilibrio precario e inatteso, un vero e proprio stravolgimento emotivo.

La penna straordinaria di Edoardo D’Erme (Calcutta),che adoro, insieme a Davide Petrella, Dario Faini, Gaetano Scognamiglio e la stessa Giorgia hanno partorito un brano che, a mio parere non ha l’intensità emotiva e strutturale di “La cura per me” ma fa comunque sognare.u una delle più incantevoli bocche della musica italiana.

Con “Golpe”, Giorgia non ci offre una semplice canzone d’amore, ma un atto di coraggio emotivo. In un tempo in cui si urla per nascondere il dolore, lei sceglie di sussurrarlo, di cantarlo con una voce che trema ma non cede. È un colpo al cuore, sì ma non per distruggere. Per risvegliare. Per ricordarci che anche quando il buio è tanto, il sole può ancora tornare. E noi con lui.

“Ci sono volte in cui vivere la vita è come entrare a mani tese in un cespuglio spinoso di fiori. Dopo ti senti tremendamente graffiato ma pieno di luce.”

CHIARA DE CARLO

https://www.youtube.com/watch?v=OFgDOjWWjQs

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere

prenota il tuo posto al link qui sotto

https://www.ticketmaster.it/artist/xche-sanremo-e-sanremo-tickets/1367624

RESPECT LO SPETTACOLO

Job Film Days, anteprima mondiale  di “How to Talk to Lydia”

Si alza il sipario sulla sesta edizione di Job Film Days, che prende via il 30 settembre con il film d’apertura “How to Talk to Lydia”, in prima mondiale al cinema Massimo. Le proiezioni partiranno già nel pomeriggio, mentre al mattino, con Rai Teche, si parlerà del restauro originale. L’opera indaga l’impatto dell’intelligenza artificiale nei grandi centri logistici, mettendo a confronto la freddezza delle macchine con i bisogni umani. La regista Rusudan Gaprindashvili presenterà il film in sala e avrà un momento di confronto con il pubblico al momento della proiezione. La prima giornata di Job Film Days inizia al mattino, alle 10, presso il palazzo della Radio nella Mediateca Rai di via Verdi 31, con “Ouirà”, il restauro digitale. Questo evento speciale, realizzato in collaborazione con Rai Teche, tratterà il tema delle pellicole audiovisive dell’archivio Rai. Condotto da Carlo Conversano, di Rai Teche, sarà rivolto alle scuole. Le proiezioni partiranno nel pomeriggio presso la Sala 2 del cinema Massimo , con il primo film della sezione Scuola, in programma alle ore 15. Si tratta di “Favoriten” di Ruth Beckermann, ambientato in Austria, in una classe elementare  frequentata da bambini stranieri che hanno difficoltà a parlare bene il tedesco. La classe diventa una sorta di microcosmo dell’attuale società europea. Per il concorso Lungometraggi Lavoro 2025, JFD Inail Piemonte, alle ore 17, sempre nella Sala 2 del cinema, toccherà all’anteprima nazionale di “Naima” di Anna Thommen (Svizzera, 2024). L’opera racconta di Naima, venezuelana di 46 anni che vive a Basilea, in condizioni precarie, svolgendo lavori pagati male. La donna inoltre vorrebbe rivedere i figli che abitano lontani. A cambiare la vita potrebbe essere un corso per diventare infermiera, con la prospettiva di avere la stabilità necessaria, ma la sua felicità collide con la dura realtà sul luogo di lavoro. È molto forte, quest’anno più che mai, la dimensione internazionale del festival, diretta da Annalisa Lantermo. Sono in programma 60 film, di cui 3 anteprime mondiali, un’anteprima europea e 25 anteprime nazionali. Il 4 ottobre sarà a Torino per una masterclass, alle ore 17, condotta da Carlo Chatrian, direttore del Museo del Cinema, il regista cinese Wang Bing, una delle voci più autorevoli del documentario contemporaneo. Alle 19 presenterà il suo film “Youth(Spring)”, la prima parte di una trilogia riguardante l’industria tessile nel suo Paese. La produzione di questo film ha richiesto al regista anni di lavoro e una decina di ore complessive di riprese.

“Il tema dei miei film è la vita quotidiana delle persone comuni – racconta il regista cinese Wang Bing – e in Cina i lavoratori più numerosi sono i contadini che diventano operai, perché dalle campagne si spostano verso le grandi città. Quando ho iniziato a girare ‘Youth’ mi sono concentrato sui laboratori tessili che non aprono a tutti i registi. È stato un percorso lungo, ma proprio per questo ho potuto costruire un rapporto di fiducia con i lavoratori. La gente ha bisogno di veder un lavoro maturato nel tempo, perché il mondo non può andare troppo veloce”.

Nel corso del festival, grazie alle pillole d’archivio, brevi video proiettati prima dei film, sarà presentato il Fondo Filmico di ASTUT (Archivio Storico Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino), depositato all’Archivio Nazionale Cinema Impresa. Il Fondo conserva 500 pellicole in 35 mm e 16 mm, fra animazioni, documentari scientifici ed etnografici, tagli, film d’impresa e spot pubblicitari realizzati dalla Comet Film e della Prisma Studio, società cinematografiche torinesi operative tra gli anni Cinquanta e Settanta. Il Job Film Days si protrarrà fino al 5 ottobre prossimo.

Mara Martellotta

“Chieri sunset voices”, due giorni di musica, parole e cultura

Nell’area verde del “Parco PA.T.C.H. – Parco Tessile Chierese”

Venerdì 3 e sabato 4 ottobre (ore 18/24)

Chieri (Torino)

“CHIERI SUNSET VOICES”, come dire “Chieri Voci del Tramonto”. Tutto nasce e si svolge infatti a quell’ora: per due giorni, venerdì 3 e sabato 4 ottobredalle 18 alle 24. Sei ore “tramontane” e “notturne”. Dove? In quel di Chieri (Torino), in via Tana, nell’area verde, sottratta al degrado, del “Parco PA.T.C.H.” (10mila mq con spazi attrezzati per il gioco, il tempo libero e lo sport, opera degli architetti Marco Maccagno e Cristina Cassavia, che un tempo ospitava l’edificio dell’ex Scuola “Angelo Mosso”). Proprio qui, nel fine settimana, si terrà l’evento “CHIERI SUNSET VOICES”, ideato e promosso dall’assessora alle “Politiche Giovanile” della “Città di Chieri”, Vittoria Moglia, in collaborazione con “Biancaneve S. C.” e l’Associazione Culturale “Hiroshima Mon Amour”. In programma, concerti “live”talk e market aperti a tutta la cittadinanza, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

“Il Festival – dichiara l’assessora Moglia – nasce dall’ascolto e dalle idee dei giovani ma si rivolge a tutta la comunità: un appuntamento che mette insieme linguaggi artistici diversi e li fa dialogare nello spazio unico del ‘Parco PA.T.C.H’, una grande area verde nel centro cittadino. La collaborazione con ‘Biancaneve S.C.’ e ‘Hiroshima Mon Amour’, costruita insieme ai nostri uffici, è un valore aggiunto che ci permette di offrire a Chieri un’occasione di partecipazione culturale e sociale di grande respiro”.

Il via, venerdì 3 ottobre.

Sul palco chierese arrivano MURUBUTU e FRANCAMENTE, due artisti lontani per percorso, “ma vicini per profondità, autenticità e potere espressivo”. Oltre che per la “centralità” data da entrambi alla parola, nono solo come mezzo per accompagnare la musica, ma “cuore” stesso della loro espressione. Murubutu (al secolo Alessio Mariani, origini emiliane) fonde rap, letteratura e storytelling in canzoni che rappresentano una sorta di piccolo viaggio narrativo. Francamente (Francesca Siano), giovane artista torinese ma residente a Berlino e rivelazione di “Xfactor 2024”, scrive testi profondi e intimi, che riflettono un pensiero lucido, spesso critico, e sempre molto personale. I suoi brani affrontano emozioni complesse, relazioni, identità, con un linguaggio preciso e diretto. “Per entrambi c’è la volontà di dire qualcosa che abbia peso, che vada oltre l’intrattenimento”. Il loro linguaggio, pur ricercato, resta comunque sempre accessibile, emotivo, diretto.

Sabato 4 ottobre, l’appuntamento è con i giovanissimi della nuova scena rapCuta, nome d’arte di Luca Olivari, giovane artista (21 anni) originario di Torino, vincitore della seconda edizione del “talent” di Netflix  “Nuova Scena”, dove ha colpito in modo particolare per la profondità dei testi e per la capacità di esibirsi in varie prove, fra cui freestylevideoclip e collaborazioni con artisti consolidati. Con lui e sempre protagonista di “Nuova Scena 2025”, un’altra giovane artista piemontese, la ventiduenne originaria di Bolzano Novarese, Kiki, nome d’arte di Alice Chichi. La sua passione per il freestyle l’ha portata a gareggiare in diverse “battle” (sfide) in Italia, fino a raggiungere la semifinale del prestigioso “Tecniche Perfette” nel 2019.

Attesissimo, sempre sabato 4 ottobre, l’“Host” (intrattenitore) più famoso d’Italia, il poirinese Mastafive, 49 anni, pseudonimo di Johnny Andrea Mastrocinque. Figura di spicco nella scena “Hip Hop” italiana, è l’ideatore e organizzatore del torneo di “freestyle rap” più longevo della nazione, il “Tecniche Perfette”, che ha contribuito alla crescita e alla visibilità della scena freestyle in Italia. A Chieri arriva con un nuovo appuntamento di “Fuori per il Cash”, la “battle di freestyle” che si distingue nel panorama delle competizioni italiane “per il suo spirito informale e la sua filosofia inclusiva”. Mastafive aprirà anche la giornata di sabato con un “talk” da lui stesso guidato e che approfondirà il tema dell’incontro tra “rap” e “poesia”, esplorandone connessioni e significati.

Oltre agli eventi dedicati alla musica, “CHIERI SUNSET VOICES” si arricchirà anche della collaborazione delle “Associazioni Giovanili” del territorio, che proporranno attività e giochi per tutti, trasformando il parco in uno spazio di vera partecipazione.

Nelle giornate del festival è inoltre previsto un “mercatino” realizzato in collaborazione con “ExMarket”, un progetto di valorizzazione di artigiani e artisti del territorio. A completare l’offerta, punti ristoro a disposizione del pubblico.

G.m.

Nelle foto: Locandina “CHIERI SUNSET VOICE”; assessora Vittoria Moglia; Murubutu (Ph. Francesca Burrani)

Marco Steffani, il giovane che ama De Andrè

Ogni anno “La Bella e la Voce” individua talenti canori. Questa volta nel corso
dell’edizione 2025 realizzata per il settimo anno consecutivo nella stupenda Vietri sul
Mare, perla della costiera amalfitana, il talento ha il nome di Marco Steffani, giovane
eclettico dall’aria sognante, cosa che rispecchia in pieno il suo interesse per cantautori
come De Andrè. Baglioni e Mango.

Marco coltiva 3 passioni: il canto, lo studio della chitarra e la gestione della sala del
bellissimo ristorante dei genitori, l’Antica Cascina Margherita sita in Barbania, meta
obbligata per chi ricerca l’eccellente cucina e una cantina fornita di vini preziosi.
Sul palco di Vietri la sua performance ha convinto al 100% la giuria che tra i suoi
membri annoverava personaggi come NORMA BENETTI, la vocal coach di Blanco, e
ANDREA AMATI, autore già Sony e Warner con nel palmares brani scritti per Elodie,
Nek, Annalisa, Alessandra Amoroso, Marco Masini, Francesco Renga, Emma Marrone.
Al momento della proclamazione la giuria gli riconosciuto il prestigioso Premio della
Critica.

Proprio insieme ad Andrea Amati sono in fase di preparazione 3 inediti che a breve
troveremo sui principali store musicali. Di questi uno avrà il supporto di un videoclip
di alto profilo professionale

Benvenuto nell’AI! Cattelan al Teatro Colosseo



sold out

La stagione 2025–2026 del Teatro Colosseo si apre con due serate-evento sold out in prevendita affidate ad Alessandro Cattelan, che martedì 30 settembre e mercoledì 1° ottobre porterà sul palco torinese il suo nuovo e attesissimo spettacolo Benvenuto nell’AI!

Un titolo che è già una dichiarazione di intenti: tra ironia tagliente, riflessioni pungenti e momenti di pura leggerezza, Cattelan accompagna il pubblico in un viaggio dentro l’universo dell’intelligenza artificiale, tema che oggi attraversa le nostre vite quotidiane, i media, la cultura e le relazioni. Con il suo stile inconfondibile, capace di mescolare comicità e profondità, il conduttore e autore televisivo più amato d’Italia porta in teatro una riflessione attuale e sorprendente sulle sfide del presente e sui possibili scenari del futuro.

Benvenuto nell’AI! è uno spettacolo ironico e leggero, ma anche un’esperienza che alterna monologo, musica e immagini, in cui la tecnologia diventa pretesto per raccontare sogni, paure e contraddizioni. Un’occasione speciale per incontrare uno dei volti dello show business italiano, Alessandro Cattelan, in una veste teatrale inedita, che conferma ancora una volta la sua capacità di dialogare con pubblici diversi e di trasformare il pensiero critico in intrattenimento.

Con questo debutto, il Teatro Colosseo rinnova la sua vocazione a farsi luogo di racconto del contemporaneo: un “pop theatre” che intreccia leggerezza e riflessione, e che inaugura la nuova stagione con una delle voci più brillanti e innovative della scena italiana.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Avion Travel e Lil Darling Quartet

//

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Martedì. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce Max Altieri & Friends.

Mercoledì. Le Storie Sbagliate rendono omaggio a Fabrizio De Andrè all’Osteria Rabezzana. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena Dotti & The Gang. Al Blah Blah suonano gli XIXA.

Giovedì. Al Folk Club per 2 sere consecutive, suona la Piccola Orchestra Avion Travel. All’Osteria Rabezzana si esibisce Lil Darling Quartet. Al Cafè Neruda è di scena Valentina Nicolotti. Da Banco Vini si esibisce Mr.T-Bone. Al Blah Blah suonano i Maori.

Venerdì. Allo Ziggy sono di scena i Selvans + Strega. Al Blah Blah suonano i We Are Wawes. All’Off Topic si esibisce Giulia Mei. Al Circolo Sud suonano i The MaryAngels. Al Circolo Mossetto suona il quartetto Swanznaggers.

Sabato. Allo Spazio 211 è di scena Natalie Bergman. Al Magazzino sul PO serata hardcore con tanti gruppi denominata “ Torino Hardcore Warm Up.”Al Magazzino di Gilgamesh suona la TopoBand.

Domenica. Al Vinile concerto tributo alle donne del rock “ Copia di Eterea /Women in Rock.

Pier Luigi Fuggetta