SPETTACOLI- Pagina 30

“Il lago” di Čajkovskij, grandi étoile e scenografie mozzafiato

In scena all’Alfieri, sino a domenica

Per le suggestioni che genera, per la tecnica e l’alta professionalità e la raffinatezza degli interpreti e di tutti i compagni di lavoro, per essere una ulteriore occasione di “fare cultura grazie a un balletto che continua a dimostrarsi uno dei maggiori capolavori di tutti i tempi”, “Il lago dei cigni” (fino a domenica sul palcoscenico dell’Alfieri), rappresentato per la prima volta al Bol’šoi di Mosca nel febbraio 1877 su musiche di Pëtr Čajkovskij e con le coreografie – da Marius Petipa – riprese qui insieme alla regia da Luciano Cannito, “rischia” di essere uno degli appuntamenti maggiormente appassionanti dell’intera stagione allestita non soltanto dal direttore artistico ma altresì dagli sforzi economici del Fabrizio Di Fiore Entertainment con il suo Roma City Ballet Company. Non soltanto per quel pubblico di habitué che al termine dichiarano quei doverosi e tanti “bravo” ma anche per quanti, raramente e con un certo timore, magari con stupide incertezze, s’avvicinano a una forma di spettacolo che – t’accorgi – di certo non denuncia – a fervida ragione – i decenni che ormai si ritrova alle spalle. Non nascondendoci il piacere di riascoltare ancora una volta le composizioni eterne del grande musicista (per le quali qualcuno, riportano le cronache, alla prima esecuzione azzardò “qualche momento riuscito” ma “in generale la musica è piuttosto monotona, noiosa, interessante solo per i musicisti”).

Anche perché l’antico si sposa perfettamente con il moderno, con le nuove risorse, con quella componente moderna davvero eccellente, con quei tecnicismi decisamente innovatori che trovano uno spazio luminoso sulla scena. “Il lago”, romanticamente perfetto – con la storia d’amore tra il principe Siegfried e la dolce Odette che il perfido mago Rothbart ha tramutato in cigno per aver rifiutato la sua proposta d’amore e con un nuovo sortilegio che muta la dolcezza di Odette nella perfidia di Odile -, è uno scampolo di fiaba, se vogliamo il campo più adatto per aderire con maggior realismo a quelle allegorie (personali e non soltanto) che il cinema di Ken Russell e Darren Aronofsky ha sviscerato, un mondo fatato con cui fare i conti ad ogni occasione. Non solo i costumi firmati da Silvia Califano, la scenografia virtuale soprattutto approntata da Maurizio Gaibisso, pronta a restituire in maniera smagliante la distesa d’acqua e le piante che la circondano, le ricche sale del palazzo e i giardini sontuosi e le grandi vetrate e i tanti angoli ottimamente sfruttati. L’intelligenza artificiale – per la prima volta nella storia del balletto classico – impiega nel migliore dei modi ogni mezzo di cui ha necessità un moderno allestimento, non solo registicamente svelto e accattivante ma altresì visivamente coinvolgente: qui omaggiato dalle presenze di Aya Okumura, ballerina di origine giapponese e stella del Balletto del Teatro Nazionale di Praga e di Dinu Tamazlacaru, di origini moldave e principal dello Staatsbellett berlinese, capaci entrambi di rendere perfettamente, con doti d’eccezione sottolineate dai ripetuti applausi finali, la leggerezza incantata e ogni suo contrario l’una e i differenti stati d’animo, ad ogni istante culminante della vicenda l’altro. Eccezionalità che si dimostra nei valzer e nel tempo di polacca, negli allegri e nei pas de deux, nelle diverse danze – spagnola napoletana e russa -, che coinvolgono appieno l’intero corpo di ballo del Roma City, entro il quale sono da ricordare i primi ballerini Cristiano Zaccaria e il nerissimo mago di Manuel Paruccini. A seguire, nel ripetere il successo meritatissimo della prima nazionale torinese, tournée per l’Italia.

Elio Rabbione

Nelle foto, immagini dello spettacolo “Il lago dei cigni” all’Alfieri sino a domenica.

AL teatro Studio Bunker va in scena “Un’altra Odissea”

Dal 14 al 17 novembre al teatro Studio Bunker con l’Accademia dei Folli andrà in scena un’altra Odissea, uno “squinternato sequel del poema omerico” scritto da Tiziano Scarpa.

Nella versione del teatro dei Folli, Ulisse è tornato a vivere tranquillamente a Itaca con la moglie Penelope e il figlio Telemaco. Tutto pare ritornato alla normalità e i Proci sembrano sterminati.

Con l’esperienza accumulata in vent’anni al telaio, Penelope vuole dedicarsi alla moda, magari coinvolgendo Ulisse nella sua attività. Ma uno dei Proci è sopravvissuto e sta per attaccare Itaca con una grande flotta. La famiglia deve scappare per salvarsi e nuove avventure la aspettano in mare aperto. Penelope si nasconde alla corte di una sovrana amica dove metterà alla prova il suo talento. La affianca un vanitoso aedo, consigliere d’eccezione, anche se le sue performance canore lasciano un poco a desiderare. Ulisse e Telemaco vagano da un’isola all’altra, incontrando vecchie conoscenze. Padre e figlio si confidano aiutandosi a trovare quello che cercavano.

Un’altra Odissea mescola comicità, poesia, invenzioni sorprendenti e la giusta dose di riflessione. Rimette in scena i personaggi di Omero attingendo alle loro inesauribili qualità.

Un classico, secondo la celebre frase di Italo Calvino, non ha mai finito di dirci quello che ha da dire. Si potrebbe aggiungere che non ha mai finito di ascoltarci e di dare risposte ai nostri problemi. In controluce appaiono gli scenari di oggi, i ruoli personali da reinventare, i rapporti di potere tra uomini e donne, la convivenza con le altre specie del pianeta. E l’eterno dilemma, vale la pena restare così tanto attaccati alla vita?

 

Un’Altra Odissea

Dal 14 al 17 novembre

Teatro Studio Bunker

Via Niccolò Paganini 0/200 Torino

Giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 19.30, domenica ore 16.

Drammaturgia Tiziano Scarpa, regia Carlo Roncaglia.

Accademia dei Folli

www.accademiadeifolli.com

Tel 3456778879

Prenotazioni@accademiadeifolli.com

 

Mara Martellotta

“Puppets Night-la notte dei pupazzi” al Museo di Rivoli

Venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 novembre 2024 si terrà al castello di Rivoli, Museo di Arte Contemporanea, in piazza Mafalda di Savoia, la notte dei pupazzi, Puppets Night. Si tratta di un lungo e tenero weekend dedicato ai più piccini e ai loro pupazzi preferiti. L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione tra il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e SBAM – Sistema Bibliotecario Metropolitano di Torino Area Nord Ovest, nell’ambito del progetto “Nati per leggere-Piemonte”. Tutti i bambini e bambine sono invitati a portare il loro pupazzo del cuore nel pomeriggio di venerdì 15 novembre, per affidarli alle artenaute del Dipartimento di Educazione, e lasciarmi trascorrere una notte al museo, in compagnia di altri pupazzi. Naturalmente non sono benvenuti soltanto i peluche, ma anche bambole e pupazzetti di ogni tipo. Per l’occasione il Dipartimento organizzerà dei set fotografici a porte chiuse per testimoniare ciò che i pupazzi faranno di notte negli immensi ambienti del castello, tra le sale in cui sono esposti i quadri, ma anche in biblioteca, in biglietteria, bookshop, uffici e laboratori. Sabato 16 e domenica 17 novembre, quando i bambini e le bambine torneranno a riprendere i loro pupazzi potranno partecipare al “Puppets Party”, edizione speciale del “Weekend’arte” per le famiglie, con visita al museo, workshop da vivere insieme ai genitori e ai loro piccoli compagni di gioco. Infine, dal racconto fotografico, potranno scoprire le tante attività notturne dei pupazzi, un modo divertente e originale per conoscere il Museo di Arte Contemporanea nelle sue molte sfaccettature. La notte dei pupazzi si ispira alla Stuffed Animals Sleepover, una pratica diffusa negli USA e in Giappone con il nome di Nuigurumi Otomarikai, che si ritiene possa aver una valenza positiva per incentivare la lettura in famiglia. Dopo gli eventi realizzati nelle biblioteche del sistema SBAM, arriva al Castello di Rivoli in questa edizione inedita, a cura del Dipartimento Educazione, un’altra occasione per promuovere l’incontro con l’arte, la lettura e, più in generale, con la cultura, fino alla più tenera età, dai tre anni in su.

La prenotazione è obbligatoria.

Info e prenotazioni: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli – tel: 0119565213

educa@castellodirivoli.org

 

Mara Martellotta

“Voci di Natale per San Pancrazio” a Pianezza il 21 Novembre

Un grande concerto benefico gratuito in Santuario con gli Anno Domini Gospel Choir, l’ex Matia Bazar Silvia Mezzanotte e i cantautori Andrea Mingardi, Bungaro e Danilo Amerio. Presentano Simona Tagli e Maurizio Scandurra.

Avrà luogo giovedì 21 novembre alle ore 21.00 ‘Voci di Natale per San Pancrazio’, il grande concerto benefico che unisce gospel, musica leggera e solidarietà con il Patrocinio del Comune di Pianezza.

Come location, gli ambienti suggestivi del Santuario di San Pancrazio di Pianezza in Piazza Santuario 3, amato tempio di spiritualità che sin dal lontano 12 maggio del 1450, data della famosa apparizione del martire che lo intitola, richiama annualmente migliaia di fedeli: complice altresì la fama del luogo sacro legata anche alla benedizione di veicoli leggeri e pesanti contemporanei e d’epoca.

L’atteso evento – anteprima pop della 27ª Edizione del ‘Gospel Jubilee Festivaldel 21 Dicembre a Torino al ‘Teatro Agnelli’ con ospiti i ‘The Voices of Victory’ di Orlando, in Florida – è promosso da ‘Alsil Onlus’ (Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro), FMPI (Federazione Medie e Piccole imprese), ‘E.Bi. Conf.’ (Ente Bilaterale) e ‘FSP Polizia di Stato’.

Finalità della nobile iniziativa, promuovere la raccolta fondi destinata all’acquisto di un nuovo impianto acustico per il luogo sacro da adibire a scopo liturgico e musicale.

Protagonisti della serata gli ‘Anno Domini Gospel Choir’ fondati e diretti dal Maestro Aurelio Pitino (che abbandonò a fine anni ’80 il successo internazionale come cantante dance per seguire la fede), la prima e più famosa corale gospel cristiana di fama internazionale con all’attivo collaborazioni di pregio con artisti quali Antonella Ruggiero, Andrea Bocelli, Raphael Gualazzi (che accompagnarono sul palco di Sanremo 2014), Mariella Nava, Dolcenera, Gerardina Trovato, Franco Fasano, Gatto Panceri e moltissimi altri.

Con loro, quattro guest star della grande canzone italiana: Silvia Mezzanotte, raffinata ex voce dei Matia Bazar, e i rinomati cantautori italiani Andrea Mingardi (l’autore più prolifico per Mina degli ultimi vent’anni), Bungaro (anche firma di grandi successi, tra gli altri, per Marco Mengoni, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Giusy Ferreri) e Danilo Amerio (anche penna raffinata per Anna Oxa, Fiordaliso, Mietta, Umberto Tozzi, Raf, Marco Masini e Mia Martini, tanto per citarne alcuni).

Presentano la conduttrice tv Simona Tagli, nei mesi scorsi anche grande protagonista al ‘Grande Fratello’ sulle reti Mediaset, e il giornalista Maurizio Scandurra, anche noto opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

Durante la serata, verrà omaggiata a fini benefici al miglior offerente anche un’opera a tema del noto artista pop piemontese Stefano Berardino, ideatore italiano della cosiddetta ‘MotoringArt’ nonché seguitissimo sui social content creator per ‘Stellantis & You Torino’.

La società civile ha il dovere di interagire e collaborare con le istituzioni religiose che concorrono al benessere del territorio”, esordisce Luca Pantanella, Presidente di ‘Alsil Onlus’ e di ‘E.Bi.Conf’ Piemonte, nonché primo promotore della kermesse anche quale Vice Presidente Nazionale di FMPI e Segretario Generale Provinciale Torinese del Sindacato FSP Polizia di Stato. “I Padri Passionisti di San Pancrazio sono un punto di riferimento prezioso per la spiritualità piemontese, e svolgono un servizio attento all’ascolto della comunità. Felici di aver dato vita a questo progetto, e altrettanto fiduciosi nella grande partecipazione di quanti vorranno dare il proprio, generoso contributo partecipando al concerto”.

Come Amministrazione Comunale, siamo lieti di ospitare artisti cristiani conosciuti e stimati in tutto il mondo, le cui canzoni sono ormai patrimonio comune. Per noi il Santuario di San Pancrazio è un simbolo rappresentativo di cui siamo fieri, oltre che grati alla Comunità Passionista che lo anima con fervore quotidiano”, sono le parole di Antonio Castello, Sindaco di Pianezza.

Mentre per Maurizio Scandurra, anche giornalista cattolico, “Doveroso ringraziare anche tutti i partner piemontesi che hanno reso possibile tutto questo con sensibilità e disponibilità davvero uniche: il Comune e la ‘Pro Loco’ di Pianezza, ‘Pianalto My Land’, ‘Mib Solutions’, ‘Adlstudio Sas’, ‘Hqs – High Quality Sound’ di Fabrizio Argiolas, i celebri ristoranti astigiani ‘Golden Truffle’ e ‘L’ Antico Granaio’ di Calliano Monferrato, le onoranze funebri ‘Giubileo’, il Meeting Center ‘Giubileo Incontri’ e le Farmacie del ‘Gruppo Marinello’. Idem per i media partners tra cui ‘Radio Grp’, il settimanale d’informazione ‘Il Mercoledì’ e l’agenzia di comunicazione ‘Inde Studio’”.

In qualità di Rettore del Santuario di San Pancrazio, esprimo sincera gratitudine a tutti i partecipanti coinvolti, anche a nome dei miei confratelli, per questa lodevole iniziativa, a testimonianza del buon esempio di cooperazione che enti religiosi e società civile sono chiamati a dare ogni giorno per il bene di tutti”, chiosa infine Padre Giuseppe Cortesi.

Ingresso libero sino a esaurimento posti in Piazza Santuario, 3 a Pianezza. Ampio parcheggio interno.

Per informazioni, è disponibile il numero di telefono 329 7811407 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Debora Villa a teatro: “Tilt, Esaurimento Globale”

Giovedì 14 novembre, ore 21

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Un viaggio interiore alla ricerca della felicità della funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica

 

Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla capacità cognitiva e relazionale. Pandemia, guerre, crisi climatica-energetica-economica, politica; terremoti, paure, insicurezze e psicosi collettive sono all’ordine del giorno e barcamenarsi in questo mare di problemi è cosa davvero ardua. Dal traffico a tiktok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare TILT sono davvero tanti. Ma esisterà un modo per gestire questo cortocircuito?

“TILT – Esaurimento Globale”, nato da un’idea di Debora Villa che ne ha curato la regia e scritto a quattro mani insieme a Carlo Gabardini, porta all’attenzione degli spettatori un’attenta analisi della società e di ciò che siamo diventati. Seguendo questo filo rosso si muove il nuovo spettacolo di Debora, funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica. Ma non è uno spettacolo catastrofista piuttosto un viaggio interiore alla ricerca della felicità. Debora interroga sé stessa cercando di capire che cosa significhi davvero essere felici. In continua interazione con il pubblico, invitato ad entrare metaforicamente nel suo cervello, parla di esaurimento per trovarne la causa, che forse, si trova proprio nelle origini dell’umanità, e magari una soluzione.

A rompere totalmente gli schemi della narrazione teatrale un pezzo freestyle scritto per lei da Shade e musicato da Jaro. Due icone del mondo della musica contemporanea. Al grido di “la forza delle donne non la uccidi” si fondono due generazioni unite dal desiderio di conferire alle donne il giusto riconoscimento nella storia.

 

«Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva. La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione tra le persone. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto “una risata vi seppellirà” si diceva tempo fa e mai come adesso questo detto può essere attuale. Anche perché: se proprio me ne devo andare… preferisco farlo ridendo!». Debora Villa

DEBORA VILLA

Di origini milanesi, si forma negli anni tra il 1993 e il 1996 frequentando la scuola di teatro “Quelli di Grock” e successivamente il laboratorio per attori tenuto da Raul Manso. Integra poi lo studio sul corpo con seminari di mimo-danza con Hal Yamanouchi e Marcel Marceau e di danza con Maria Consagra; completando con studi sul canto con Germana Giannini e Daniela Panetta. Continua il suo percorso formativo diventando allieva dal 2018 nella Master Class italiana di John Strasberg. L’attrice e comica Debora Villa lavora da quasi vent’anni per la televisione, la radio il cinema e il teatro, alternando ruoli comici o di conduttrice brillante, a ruoli seri d’attrice in fiction tv e spettacoli teatrali.

Camera Cafè, le Iene, Così fan tutte, Zelig, Colorado, Pechino Express, Glob, Lilit, Benvenuti a Tavola, I Cesaroni, Matrimoni e altre follie, Alex & Co sono solo alcuni dei lavori ai quali Debora ha partecipato nel corso degli anni. L’attrice ha inoltre lavorato con artisti del calibro di Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Aldo Giovanni e Giacomo, Ricky Tognazzi, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Fabrizio Bentivoglio, Antonio Catania, Lorenza Indovina, Claudio Amendola, Enrico Bertolino, Nancy Brilli, Massimo Ghini, Giuseppe Esposito, Simone Colombari.

Nel 1997 fonda con l’associazione culturale “Società per Artisti” una scuola di teatro a Saronno. Da allora continua ad insegnare attraverso stage e seminari rivolti a persone di ogni età. L’amore di Debora per il palco la portano ad essere un’insegnante appassionata dalla coinvolgente personalità capace di esaltare le qualità attorali e le caratteristiche espressive originali di ogni allievo. Questa capacità empatica, unita alla tecnica e all’esperienza portano Debora a collaborare con aziende su temi importanti come la Diversity, il Public Speaking, il Team building, Acting Coach: dal 2010 infatti si occupa di applicazione teatrale nella formazione aziendale.

In continua evoluzione Debora, maestra di improvvisazione, crea una formula innovativa di spettacoli-laboratorio: show che accorpa la scrittura di uno spettacolo strutturato all’arte dell’improvvisazione. Il coinvolgimento del pubblico come parte integrante dello spettacolo rendono le sue serate uniche. Terminata con successo la tournée dello spettacolo “Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere” tratto dal bestseller di John Gray, da gennaio 2024 torna in scena con “TILT-Esaurimento Globale”, scritto con Carlo Gabardini per la regia di Debora Villa.

 

Info

Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Giovedì 14 novembre, ore 21

Debora Villa

Tilt, Esaurimento Globale

Di Debora Villa e Carlo Gabardini

Con Debora Villa

Produzione Si può fare productions

Biglietti: 18 euro intero, 16 euro ridotto

www.teatrodellaconcordia.it

011 4241124 – info@teatrodellaconcordia.it

Ad Almese e Avigliana si va a scuola di cinema

Partecipano 600 studenti 

Fare cinema fin dalla scuola dell’infanzia. Capita all’istituto comprensivo di Avigliana e Almese grazie al progetto “Con occhi diversi”, proposto da Distretto Cinema e finanziato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e Ministero della Cultura.

L’iniziativa è partita in questi giorni e prosegue fino a marzo. Si inizia scoprendo la storia del cinema, per poi concentrarsi su “Pinocchio”: a seconda delle classi e dell’età degli studenti, il libro di Carlo Collodi viene declinato diversamente, scoprendone tutte le tematiche, dal rapporto bambini-adulti, all’abbandono scolastico, al tema della menzogna. Bambini e ragazzi sono, poi, chiamati a inventare storie sugli stessi temi: se le classi della materna, realizzano poi disegni animati a partire da queste, quelle di elementari e medie producono cortometraggi, di finzione o documentaristici. L’obiettivo è realizzare un cortometraggio per classe, occupandosi di ogni aspetto della realizzazione: per questo, docenti e allievi sono affiancati da professionisti del cinema, ogni giorno impegnati sul set e selezionati da Distretto Cinema, associazione torinese che, in questi anni, ha organizzato iniziative come il festival internazionale Contemporanea, “Cinema a Palazzo Reale” o “Cinema sulla Pista 500”.

La proposta, totalmente gratuita per le scuole, prevede anche una mattinata al cinema: visto che il cinema di Avigliana non ha aderito al progetto di Distretto Cinema, le classi di Almese e Avigliana andranno a Torino per vivere la magia della sala.

All’Ic Avigliana sono stati coinvolti tre plessi dell’infanzia (Don Campagna, Airone, Rodari) per un totale di 60 bambini e quattro plessi della primaria (Berti, Frank, Calvino, Rosa), per un totale, in questo secondo caso, di 16 classi: si tratta di 320 bambini. Per l’Istituto comprensivo di Almese hanno invece aderito due scuole dell’infanzia, la Casorati (a Rubiana) e La giostra (a Villar Dora), e due scuole primarie: il plesso Falcone Borsellino di Milanere (classe seconda) e la Collodi di Villar Dora (due classi seconde e due classi quinte). In totale, più di 100 alunni tra infanzia e primaria. A questi, si sommano gli studenti della scuola media “Riva Rocci” di Almese dove hanno aderito sei classi (3ª A, 3ª D, 2ª A, 2ª C, 2ª D e 2ª E): anche in questo caso, si tratta di un centinaio di allievi.

Al Teatro Juvarra una serata per ridere, riflettere e capire, in ricordo dello storico direttore Sergio Martin

Lunedì 11 novembre, alle 21, il Teatro Juvarra ospiterà una serata ideata per ricordare Sergio Martin, direttore artistico dello Juvarra e del Café Procope dal 1989 al 2003, scomparso cinque anni fa. La serata vuole far ragionare su un progetto autenticamente multidisciplinare “Juvarra Café Procope”, quando questa parola non la utilizzava nessuno. Una serata per ricordare il progetto del teatro e del café, attivi insieme per dieci anni, dal 1993 al 2003, con la direzione artistica di Sergio Martin. Le testimonianze saranno raccolte dal Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, con l’intento di lasciare memoria del fermento culturale della città alle nuove generazioni di artisti, ricercatori e studenti di discipline artistiche. Lo slogan delle stagioni teatrali dirette da Martin era “Per ridere, riflettere e capire”, cosa che forse non si è fatto ancora abbastanza. Martin sognava di fare la rivoluzione, con i suoi trascorsi politici e professionali. Non l’ha saputo, ma l’ha fatta creando due spazi collegati che hanno proposto ogni forma di espressione artistica: teatro contemporaneo, teatro comico, messe in scena sperimentali, incontri letterari, serate danzanti di Tango argentino e Flamenco, concerti di musica etnica, Folk, jazz, blues, cantautori e mostre.

Anche i dj il sabato sera, tutti insieme a pochi metri. Una fucina di artisti da cui sono transitati grandi nomi come Franca Rame, Fernanda Pivano, Guccini, Lella Costa e tanti altri, ma da cui hanno mosso i primi passi diversi giovani artisti oggi molto affermati, come Valter Malosti, Michele Di Mauro, Luciana Littizzetto e il compianto Ezio Bosso. Qualcosa di unico sul territorio nazionale, almeno così credono sia stato Maura Sesia e Patrizia Veglione, promotrici della serata insieme a un gruppo di ex dipendenti dello Juvarra che si sono autoproclamati “Collettivo Teatri Futuri” (Anna Salza, Ivana Goglio, Francesca Pippia, Stefania Luverti, Alessandro Negro, Elena Varola e altri ancora), in collaborazione con il Circolo Amici della Magia di Torino, che oggi ha sede nell’ex Café Procope, e con Muvix Europa che dirige attualmente il Teatro Juvarra. L’11 novembre saranno presenti grandi ospiti tra cui musicisti, direttori e testimoni per un collage di testimonianze. Tra gli altri, Ricky Ferrero, Igor Sciavolino, Marco Aimone, Alfonso Cipolla, Giampiero Leo, Alessandro Marrazzo, Giorgio Li Calzi e Sergio Ariotti. Sono previsti interventi di protagonisti di quella florida epoca culturale, contaminati da collage di spettacoli, musica e magia.

La serata è a ingresso libero, gradita la prenotazione a info@teatrojuvarra.it

 

Mara Martellotta

In scena al Gobetti “Un sogno a Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna”

Maddalena Crippa tra gli interpreti

Tratto da un bestseller dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz, è nato un testo teatrale creato da Alberto Bassetti, testo di grande intensità e suggestione, magistralmente interpretato da Maddalena Crippa, Maximilian Nisi e Adriano Giraldi, sulle musiche di Mario Incudine. Lo spettacolo, coprodotto da La Contrada, Teatro Stabile di Trieste e Srca Azzurra, s’intitola “Sogno a Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna”, che rimarrà in scena al teatro Gobetti fino al prossimo 17 novembre.

‘Un sogno a Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna’ racconta di Max e Masa e del loro amore. Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Masa Dizdarevic, donna austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, con due figlie che vivono lontano da lei. Scatta qualcosa, un’attrazione potente che non ha la possibilità di concretizzarsi, perché Max torna in patria e prima di ritrovare Masa passano tre anni. Masa ora è malata, ma l’amore finalmente si accende. Da lì in poi smuove un vento che accende le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Comincia l’avventura che porta Max nei luoghi magici di Masa, in un viaggio che si fa rito, scoperta e risurrezione.

“Non trovo nelle quattro figure in scena – spiega il regista Alberto Pizzech – semplicemente il dipanarsi di un percorso emotivo, di una semplice storia d’amore. Quel racconto privato, nella scrittura di Rumiz, che Alberto Bassetti ha ben colto nel suo riadattamento, è la metafora degli sconfinamenti, del nostro lasciarsi invadere, della possibilità di incontrare, di costruire storie che ci spostino dal nostro punto. Su cosa si fonda l’Europa, se non su questi comuni destini, su questo sangue, su amori nati sulle ceneri di palazzi crollati, sulle schegge di bombe che hanno dilaniato architetture? L’Europa è figlia di queste storie, è la sua storia e noi siamo il risultato di quei processi storici che dialogano con la nostra storia personale”.

Teatro Gobetti, via Rossini 12

Orario spettacoli martedì giovedì sabato 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45, domenica ore 16.

MARA MARTELLOTTA

Rock Jazz e dintorni a Torino: Ligabue e Frankie Hi-nrg Mc

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Al teatro Regio si esibisce Ligabue.

Martedì. Al Jazz Club è di scena Matteo Salvadori.

Mercoledì. Al teatro Colosseo arriva Malika Ayane. Al Jazz Club suonano i Dicks Fall. Al teatro

Concordia si esibisce Anna Pepe. All’Osteria Rabezzana sono di scena i The Last Coat of Pink. Al

Peocio di Trofarello suonano gli Atomic Rooster. Al Blah Blah si esibiscono i Dicks’Fall. Allo Ziggy

sono di scena i San Leo +Makepop.

Giovedì. Per Moncalieri Jazz alle Fonderie Limone, concerto dal titolo “Cine & Jazz” per un omaggio

ai centenari :Marcello Mastroianni, Marlon Brando, Henry Mancini, con l’Orchestra Magister

Harmoniae e la House Band. Al Blah Blah si esibisce Tony Mezzacarica & I Carusi. All’Hiroshima

Mon Amour arriva il rapper Frankie Hi-nrg Mc. Al teatro Colosseo è di scena Diodato. Al Cafè

Neruda suonano i Mashkatarìa. Al Jazz Club si esibiscono i Dionysian. Alla Divina Commedia

sono di scena gli Acoustik Brothers.

Venerdì. Allo Ziggy suonano i Distruzione + Putridity. Al Blah Blah si esibiscono i Temple Of

Deimos+ Palm In A Forest. Al Magazzino sul Po suonano gli Stormo. Per 3 giorni consecutivi

i Pink Floyd Legend Week, ripropongono gli album di maggior successo dei “mitici” Pink Floyd

al teatro Colosseo. Al Capolinea 8 suona il Cantabile Trio. Per Moncalieri Jazz alle Fonderie Limone,

concerto dal titolo “Il Cielo è pieno di stelle”, tributo a Pino Daniele eseguito dal duo Mazzariello-

Bosso. Al Jazz Club suona la Terry Blues Band.

Sabato. Allo Ziggy suonano i Fuori Controllo + Redmoon Heroes. Al Blah Blah sono di scena i

La Crisi+Pigro. Al Folk Club si esibisce il quintetto di Stefano Dall’Armellina. Al Capolinea 8

concerto tributo a Chet Baker con il quartetto di Felice Reggio. Per Moncalieri Jazz alle Fonderie

Limone, suona Albert Hera & Friends con la partecipazione di The Singers Choir. Al Jazz Club

si esibisce la Project Band.

Domenica. Chiusura di Moncalieri Jazz all’auditorium Toscanini, di Torino con lo spettacolo dal titolo

100 anni della radio” con l’Orchestra Rai diretta da Steven Mercurio, con la partecipazione

straordinaria di Tosca. Al Blah Blah suonano gli Spiritual Deception+ Chasing People. Allo Ziggy

sono di scena gli Hibaku Jumoku. Al Jazz Club si esibiscono i Plastic Fingers.

Pier Luigi Fuggetta