Dal 14 al 22 dicembre
E’ un comune modo di dire, un’espressione convenzionale o “idiomatica” (direbbero quelli che hanno fatto le scuole lunghe): “Comè?”. Che vuol dire tutto e niente, in sostituzione del “Come stai, come ti vanno le cose?”. “Coma l’è?”, direbbe un buon piemontese a un altro che, di fisso, risponderebbe “I soma si” (“Siamo qui, ancora qui per fortuna”!). Classici, sbrigativi saluti. Che nascondono significati e contenuti anche importanti ma che, per fretta o pigrizia o per scarsa volontà di raccontare i fatti nostri agli altri, faticano a venire allo scoperto. Eppure in quel “Comè?”, quante cose, quante vite, quante gioie e dolori potremmo estrapolare. Parte da questa constatazione, presuppongo, dall’esigenza di interrogarsi sul mondo odierno e sulla realtà di malessere che spesso pervade il presente, il “Festival Performativo Diffuso”, dal titolo, appunto, “Comè?” pensato e realizzato per “dare voce alla cosiddetta ‘generazione Z’” (ai giovani nati fra gli anni ’90 del secolo scorso e i primi Duemiladieci, figli dei “baby boomer”) e per interrogarsi “sulle azioni necessarie per favorirne il benessere sociale”. A spiegarlo sono gli ideatori stessi del “Festival”: “Cubo Teatro” e “Teatro della Caduta”, Compagnie teatrali piemontesi, che da anni collaborano su iniziative radicate, soprattutto, sul territorio di “Vanchiglia” e “Vanchiglietta”, sotto la consulenza scientifica di Matteo Ghisolfi – laureando in medicina con la passione per la divulgazione scientifica – coinvolto nell’ideazione e “sviluppo dei talk” di approfondimento tematico.
Il via, sabato 14 dicembre (dalle 18) con un “Laboratorio di Fotografia” a “OFF TOPIC” (via Giorgio Pallavicino, 35) e con lo spettacolo “Beata Conoscenza HIV? Parliamone …” alla “Fabbrica delle ‘e’” (ore 20, corso Trapani, 91/b) in programma lunedì 16 dicembre, proseguendo fino a domenica 22 dicembre (ore 17), con lo spettacolo “Baby Miss”, di e con Marco Bianchini, di nuovo negli spazi di “OFF TOPIC”.
“’Comè?’ non è solo un Festival – spiega Girolamo Lucania, direttore artistico di ‘Cubo Teatro’ – ma un viaggio collettivo verso il benessere, la creatività e la scoperta. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza unica, in cui l’approccio artistico possa essere un mezzo per riflettere, interagire e affrontare le sfide contemporanee”. Numerose sono infatti le tematiche che saranno affrontate nel corso del Festival attraverso spettacoli, talk e laboratori “per cercare davvero un dialogo su temi presenti nelle vite di tutti e tutte, ma che hanno una cassa di risonanza più forte sulle nuove generazioni”.
“Comè” non nasce dal nulla. Nulla è improvvisato o ideato senza un’attenta riflessione sul programma e sugli ospiti partecipanti. Le molteplici attività del Festival hanno, infatti, avuto inizio a settembre, coinvolgendo la fascia degli adolescenti con un “Laboratorio di drammaturgia” incentrato sul rapporto fra utente e algoritmi (“Anche le AI sognano milioni di followers”) a cui sono seguite attività nelle scuole: tra Elementari e Liceo è stato aperto un dialogo su temi come “ambiente” (“Il pianeta lo salvo io”) di e con Francesco Giorda, “social”, “algoritmi” e “depressione” (presentazione e discussione del Primo Studio di “Molly”) di Girolamo Lucania con Letizia Russo, “malattie sessualmente trasmissibili” (“Beata Conoscenza! HIV? Parliamone…” di e con Francesco Giorda.
Importante è stata ed è anche la collaborazione con “FLIC Scuola Circo Torino”, che con il suo “Circo in pillole” porta esibizioni potenti che si distinguono anche come occasioni di riflessione sul corpo e sull’importanza dell’attività sportiva. E poi ancora, “residenze artistiche” che hanno permesso le restituzioni dello spettacolo “We are the war” del “BALT Collettivo” (formatosi nel 2019 con Alessandro Ballestrieri e Francesco Altilio, affiancati in seguito da Eleonora Paris) e che hanno portato a compimento lo spettacolo di Marco Bianchini in replica al termine del Festival. Infine tra novembre e inizio dicembre la “stand-up comedy” tutta al femminile “CHIPS!”, per smontare gli stereotipi di genere.
Per info e programma dettagliato: “Il Cerchio di Gesso / Cubo Teatro APS”, via F.lli Faà di Bruno 2, Torino; tel. 327/4660984 o www.cuboteatro.it
g.m.
Nelle foto:
– Francesco Giorda: “Beata Conoscenza HIV?Parliamone …”
– Giulia Bellucci: “La Fornarina. La Sposa segreta di Raffaello”
– Marco Bianchini: “Baby Miss”