Al cinema contro il bullismo
IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA insieme alla RETE “PASSA LA PALLA” in occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo
Venerdì 5 febbraio, il Museo Nazionale del Cinema di Torino organizza per le scuole proiezioni in streaming e incontri di approfondimento online con educatori ed esperti sul tema del bullismo e un’attività interattiva con gli studenti a cura della rete Passa la Palla.
Gli studenti delle scuole secondarie di II grado incontreranno Mirko Locatelli, regista e sceneggiatore del film Il primo giorno d’inverno.
Saranno ospiti dell’incontro Elena Ferrara, senatrice della XVII legislatura e promotrice della legge 71/2017, e la band italiana Gli Eugenio in Via Di Gioia.
Scuole secondarie di I grado
Visione in streaming di Jimmy Grimble (J. Hay, UK 2000, 105’)
Ore 11– Incontro su Zoom con le
- Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC
- La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
- Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa
Scuole secondarie di II grado
Visione in streaming de Il primo giorno d’inverno (M. Locatelli, Italia 2080, 88’)
Ore 12– Incontro su Zoom con le classi delle
- Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC e Mirko Locatelli, regista
- La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
- Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa
Too short to wait online
Anteprima Spazio Piemonte
20° GLOCAL FILM FESTIVAL
11 – 14 febbraio 2021 • Live su Facebook e…in vetrina!
Lo scorso febbraio, alla vigilia del primo lockdown, il GLOCAL FILM FESTIVAL diretto da Gabriele Diverio andava in scena con TOO SHORT TO WAIT, che abitualmente anticipa il festival di marzo mostrando i cortometraggi iscritti al concorso Spazio Piemonte. A distanza di un anno, Too Short To Wait ha scelto di non perdere l’appuntamento con il cinema breve piemontese e di raggiungere il pubblico in un altro modo, senza tradire l’obiettivo della rassegna: restituire lo stato dell’arte della creatività cinematografica locale e creare connessioni tra addetti ai lavori e aspiranti filmmaker.
Dall’11 al 14 febbraio 2021 TOO SHORT TO WAIT sarà in diretta sulla pagina Facebook @PiemonteMovieGlocalNetwork con 4 talk con ospiti che proseguono idealmente il ciclo Corsi Corti. Piccole Storie di Cinema, le masterclass brevi che hanno caratterizzato la rassegna negli ultimi 6 anni.
Ogni sera alle 21, professionisti del settore e operatori culturali si avvicenderanno on air insieme ai curatori di Spazio Piemonte Chiara Pellegrini, Roberta Pozza e Dario Cerbone. Giovedì 11 si parte esplorando le varie professioni che stanno dietro alla realizzazione del film con quattro rappresentanti dell’ampio comparto delle maestranze piemontesi, venerdì 12 si continua addentrandosi nel doppiaggio con O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo, mentre sabato 13 sarà la volta del Torino Short Film Market che in poche edizioni è diventato un evento industry del corto di riferimento nazionale e domenica 14 si chiude con Seeyousound Music Film Festival per approfondire anche il formato breve per eccellenza del videoclip.
Ad ogni appuntamento saranno svelati alcuni dei cortometraggi selezionati tra i 106 iscritti per entrare a far parte del programma del Glocal (11-16 marzo) come finalisti dalla sezione Spazio Piemonte e contendersi il Premio Torèt Miglior Cortometraggio, i premi Miglior Attore/Attrice O.D.S., Miglior Corto Animazione e i premi delle giurie partner Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora, Cinemaitaliano.info – Miglior Corto Documentario, Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura, Comix – Miglior Corto Scuole.
Le dirette si terranno dagli spazi dell’Associazione Piemonte Movie, organizzatrice del Glocal Film Festival, e il pubblico potrà seguire le talk dalle vetrine di via Miglietti 20 a Torino curiosando nel backstage e seguendo gli incontri grazie a un impianto audio-video esterno. Lo staff dell’Associazione si assicurerà che all’esterno venga rispettato l’obbligo di distanziamento e l’uso della mascherina.
Too Short To Wait mette così in vetrina sé stesso non potendo quest’anno farsi vetrina dei corti in concorso; l’appuntamento è sempre stato e tornerà ad essere il “momento della sala” in cui ogni corto iscritto ha modo di mostrarsi sul grande schermo, ma è anche un’occasione per fare un bilancio sulla salute della scena produttiva locale che, a differenza delle aspettative, si è dimostrata non impoverita né monopolizzata nei temi dall’emergenza pandemica con 106 corti iscritti di cui quasi la metà sarebbero stati mostrati in anteprima e con ben 40 donne alla regia.
Inevitabile ritrovare lavori attraversati da un senso di perdita e privazione della normalità quasi fossero strumenti di catarsi, ma l’attualità si ritrova nelle molte storie dedicate all’ambiente e i cambiamenti climatici e non mancano anche piccole/grandi produzioni in cui compaiono volti e voci noti come Giovanni (di Aldo, Giovanni e Giacomo), Angela Finocchiaro, Pino Insegno e Francesco Pezzulli (voce di Leonardo Di Caprio).
Temi ma anche generi e linguaggi dei più vari, che vanno dal muto al thriller passando per il musical; tra gli iscritti anche 19 documentari brevi e 14 corti d’animazione; film che arrivano da ogni angolo della regione e addirittura da tutto il mondo, frutto di registi capaci di allargare lo sguardo ambientando le proprie storie in Messico, Perù, Turchia, Giappone e nel Regno Unito. Anche i più giovani non hanno rinunciato a dar voce alla propria creatività rappresentata da 19 corti realizzati da studenti di scuole di Torino e Moncalieri, e dai giovani della comunità per minori di Casale Monferrato ‘Harambèe’.
:: CALENDARIO DI TOO SHORT TO WAIT ONLINE :: 11-14 febbraio 2021 ore 21 su FB ::
Giovedì 11 febbraio alle 21: il primo talk ci porterà subito tra backstage e diverse fasi di realizzazione di un film con 4 ospiti più avvezzi al dietro le quinte che ad essere protagonisti in video.
Lo speciale dedicato al vasto e qualificato mondo delle maestranze piemontesi porta a Too Short To Wait l’ispettrice e direttrice di produzione Arianna Trono che racconterà di film come Bentornato Presidente di Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana o la serie tv Giustizia per tutti di Maurizio Zaccaro e Eros Puglielli, fino al corto di Ginevra Elkann Vado a messa; Rodolfo De Maistre assistente alla regia classe 1993, che nel 2020 si è cimentato anche nella nuova figura professionale del Covid Manager, darà consigli frutto del lavoro fatto in The King’s Man – Le origini di Matthew Vaughn e la serie La strada di casa 2 di Riccardo Donna; il fonico Marco Montano oltre a parlare delle decine di collaborazioni con show televisivi potrà anche condividere il suo punto di vista da fonico sui documentari ancora in produzione Numero Uno di Enrico Bisi e Gli eroi son tutti giovani e belli di Alberto Puliafito; infine, Enrico Giovannone, da quasi vent’anni attivo anche come produttore, passerà in rassegna alcuni dei titoli che l’hanno visto nel delicato ruolo di montatore: dai più recenti Mother Lode di Matteo Tortone, la serie tv Mediaset Sacrificio d’amore, il corto kolossal Neve Rosso Sangue di Daniel Daquino; fino agli acclamati Pietro e Ruggine di Daniele Gaglianone.
Venerdì 12, in collegamento da O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo, diverse figure professionali come il doppiatore e il responsabile del mixer audio spiegheranno al pubblico online la fase del doppiaggio attingendo a 35 anni di lavoro che questa cooperativa, attiva a Torino dal 1983, può vantare. Unica in Piemonte ad operare nel settore artistico sia in ambito formativo (con 200 iscrizioni all’anno), per il perfezionamento del profilo attoriale e vocale, sia nel servizio di doppiaggio curando ogni fase di lavorazione dall’adattamento dialoghi fino alla post-produzione. O.D.S. realizza doppiaggi di produzioni straniere per tutti i maggiori broadcaster, piattaforme online e per il cinema, collabora con realtà come Sky, Rai, Mediaset, Netflix e La7 oltre che con emittenti radiofoniche; loro il doppiaggio di Border. Creature di confine di Ali Abbasi (premio Un Certain Regard a Cannes 2018), Lucky di John Carroll Lynch e le memorabili 19 stagioni del cartoon South Park.
Sabato 13 si parla di un altro tassello dell’industria cinematografica, quella dei mercati e degli eventi volti a creare occasioni di incontro e visibilità per favorire la nascita di collaborazioni tra professionisti: Torino Short Film Market in 5 edizioni è diventato un evento industry del corto di riferimento, con sessioni di presentazione dedicate a progetti internazionali di commedie brevi, progetti di realtà virtuale narrativa oltre che di registi e/o sceneggiatori, di case di distribuzione e organizzatori di Festival che prevedono cortometraggi. Enrico Vannucci (programmer e selezionatore) ne parlerà a Too Short To Wait e, in questa occasione, verrà presentato anche il nuovo progetto dell’Associazione Piemonte Movie: la Casa del Cinema Corto del Piemonte – CCCP al Cinecircolo Dravelli di Moncalieri (To). Alessandro Gaido, Dario Cerbone e Stefano Tropiano racconteranno quello che sarà il primo esperimento regionale di cineforum integralmente dedicato a questa forma d’arte che, oltre ad essere porta d’accesso per molti giovani autori, sta conquistando anche il pubblico; il progetto si comporrà di rassegne in collaborazione con le molte realtà che a questo formato dedicano attenzione e occasioni di contaminazione con le altre arti, per fare del “Cinecircolo Dravelli – CCCP” un punto di riferimento dell’area metropolitana torinese per tutto ciò che riguarda il mondo del cortometraggio nella sua forma produttiva e culturale.
Domenica 14 sarà la volta di SEEYOUSOUND International Music Film Festival con ospiti Alessandro Battaglini, curatore del contest videoclip Soundies e vicedirettore, e Matteo Pennacchia, curatore del concorso corti 7Inch, che parleranno di come dall’incontro tra cinema e musica scaturiscano opere d’eccezionale potenza, ma anche del formato breve musicale per eccellenza – il videoclip.
Seeyousound, nato a Torino dal 2015, è stato il primo festival internazionale di cinema a tematica musicale in Italia ed è pronto a portare in scena la 7a edizione che si terrà dal 19 al 25 febbraio online su PLAYSYS.TV, piattaforma streaming vod di Seeyousound che proporrà lungometraggi e documentari, materiali d’archivio e prodotti cross-mediali incentrati sulla musica, destinati al pubblico italiano e disponibili tutto l’anno.
Alla talk parteciperà anche il vincitore del Premio Vecosell – Miglior Videoclip 2021, assegnato da Seeyousound e dal Glocal, Edoardo Brighenti che con il suo Julie Dancing For Brian Eno ha vinto il concorso di video musicali ‘Mixing Colors’ lanciato dal leggendario musicista e produttore Brian Eno, grazie al quale Julie Dancing For Brian Eno è diventato il videoclip ufficiale della canzone Iris di Roger e Brian Eno ed è attualmente proiettato al The Music Center di Los Angeles.
Edoardo Brighenti, regista e assistente alla regia torinese di base a Londra, attualmente lavora come assistente creativo del regista vincitore del premio BAFTA Tinge Krishnan e il suo ultimo cortometraggio ‘Dog’s Life’ – un film di 90 secondi girato in 8mm durante il lockdown a Londra – è già stato selezionato dai festival cinematografici InterFilm e Izmir Film Festival, validi per la qualificazione agli OSCAR.
TSTW – Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie in sinergia con Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival, con il contributo di Regione Piemonte, con il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Centro Nazionale del Cortometraggio e Seeyousound International Music Film Festival. Main Partner ODS. Main Sponsor Compagnia dei Caraibi.
TOO SHORT TO WAIT :: anteprima Spazio Piemonte :: Glocal Film Festival
11 – 14 febbraio 2021 :: www.facebook.com/PiemonteMovieGlocalNetwork
INFO: www.piemontemovie.com – info@piemontemovie.com – 328.845.82.81
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Dalle recenti polemiche con gli ebrei italiani sulle minacce alla figlia Asia da parte del Mossad israeliano (https://amp.ilgiornale.it/news/cronache/
mossad-e-incubi-dario-argento-1463849.html qui la aspra requisitoria di Vittorio Sgarbi) al passato riferimento all’occupazione nazista di Torino, nel lungo piano sequenza di ” Profondo Rosso”, in cui compare l’hotel Nazionale di piazza Cln dove nel 1943 la Gestapo ne aveva fatto il suo quartier generale, nel cinema e nella biografia di Dario Argento han sempre convissuto l’ebraismo dei mitici Luxardo materni, la cristianità della sua educazione religiosa e l’esoterismo magico di cui é cultore, fino a farne la cifra del suo cinema in generale e Torino la location ideale del suo genio intellettuale e cinematografico. Da villa Scott in prima collina, a piazza Solferino, fino alla Galleria d’arte moderna, la nostra città ha sempre esercitato per il regista romano un fascino irresistibile fino a girarvi anche ” Il Gatto a nove code” e ”Quattro mosche di velluto grigio”. Sensitivi, pratiche di stregoneria, chiromanti e assassini di ogni tipo sono intepretati sempre da attori italiani e stranieri di vaglia, come la Clara Calamai dei telefoni bianchi, il David Hemmings reso famoso da ”Blow Up” di Michelangelo Antonioni, un giovane esordiente Gabriele Lavia fino alla seconda moglie da poco scomparsa Daria Nicolodi e Karl Malden. Da un passato giovanile militante contestatore di estrema sinistra amico di Piperno e Scalzone alla macchina da presa, Dario Argento si innamora della Augusta Taurinorum durante un viaggio in città con il padre e viene attratto dal suo stile ibrido liberty- barocco e dalla sua atmosfera metafisica e razionale, fredda e teutonica. La ” tedescheria d’Italia” come la definì Zino Zini diviene sfondo di riprese in steadycam, carrellate e dissolvenze incrociate, primi piani di occhi sbarrati dal terrore, uccisioni misteriose nel buio, scene di suspense e litri di sangue sparsi su scalinate di marmo, ascensori a grate e nebbiose giornate. Negli anni ‘70 della Torino di Giovanni Arpino e delle lotte operaie. Oggi arrivato ai suoi ottant’anni Dario ricevendo un premio alla carriera all’ ultimo festival del Cinema di Roma intervistato ha detto: ” il mio antidoto alla paura in tempi di covid é la preghiera e la sua compagna di sempre, la solitudine contemplativa” musa di tanti suoi soggetti per il grande schermo. Dove oggi la realtà supera ogni immaginazione il messaggio dell’Argento uomo resta quello di sempre : credere contro l’assurdo, come diceva Blaise Pascal.
Aldo Colonna
La Boheme del Regio in streaming
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Profondo rosso per il cinema piemontese
“Nel 2020 le sale cinematografiche piemontesi hanno perso 47 milioni di euro di incasso, con oltre l’80 per cento di presenze in meno rispetto agli anni precedenti. Sono dati disastrosi per le oltre 300 aziende del settore, con 800 dipendenti e un indotto importante, molte delle quali rischiano di chiudere se non intervengono misure di sostegno efficaci”.
Lo hanno riferito in un’audizione della Sesta commissione sulla situazione dei cinema in relazione all’emergenza Covid i presidenti di Agis e Anec Piemonte, Luigi Boggio e Arrigo Tomelleri.
Per gli auditi il comparto potrà avere una ripresa non prima dell’estate, con il rischio che molti esercenti, anche in centro città a Torino, decidano di cessare l’attività perché non più in grado di coprire i costi fissi: “I benefici al settore non possono arrivare dal credito d’impresa, serve liquidità. Per questo chiediamo la possibilità di accedere alle risorse del Por-Fesr 2021-2027, rientrando nei bandi regionali rivolti alle piccole, medie e microimprese e a quelli sulla cultura, ma anche interventi mirati di Finpiemonte”.
Per riaprire le sale in modo economico sarà necessario garantire la sicurezza sanitaria e proiezioni che siano appetibili per il pubblico: “Prevediamo che quando riapriranno le attività del tempo libero ci sarà un aumento esponenziale della richiesta – hanno detto – come avvenuto con le riaperture dei cinema in Estremo Oriente. Oggi il nostro settore è essenziale al raggiungimento del risultato economico dei film, rappresentiamo il 70 per cento del fatturato, ma se non ci saranno più strutture sarà un problema”.
I consiglieri Gianluca Gavazza (Lega), Daniele Valle (Pd) e Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre) hanno chiesto chiarimenti per capire come si possa intervenire sul bilancio regionale per andare incontro alle esigenze della categoria e quali siano i bandi di maggior interesse per il comparto.
L’assessore alla Cultura Vittoria Poggio è intervenuta per ricordare che incontrerà le associazioni il prossimo 18 febbraio per discutere in modo più approfondito le questioni, assicurando il massimo impegno della Regione in merito alle richieste sui bandi e la pianificazione del Por-Fesr.
Il 22 gennaio è uscito Senza barriere, il singolo con cui il cantautore torinese Giovari inaugura la sua nuova avventura musicale, dopo aver pubblicato le uscite precedenti sotto il suo nome di battesimo. Giovari è stato uno dei finalisti a Castrocaro 2019 ed è da poco entrato a far parte dell’etichetta Musicantiere. http://open.spotify.com/album/4fC0CyCGp1dOCHcT1nihYT
ARMARSI DI PENSIERI POSITIVI E DI BUONE AZIONI ABBATTENDO LE BARRIERE CHE CI LIMITANO
La voglia di scappare c’è sempre, per trovare nuovi stimoli, nuove idee, un nuovo modo di vedere il mondo, ambire a una nuova realtà dove il rispetto reciproco non è un pensiero utopico e dove i sogni fatti da bambino a volte si realizzano. Ma spesso questo vuol dire lasciare casa anche contro la nostra volontà per scappare da noi stessi e dagli altri. E non sempre siamo benvoluti dove arriviamo. C’è chi cerca la libertà di poter stare senza giudizi, non sentendosi sempre messi alla prova. Cercandola affrontiamo viaggi non sempre in prima classe. Viaggi pieni di speranza e paura, di curiosità e mancanze, di sconforto e ripensamenti, di conquiste e perdite.
Da piccoli affidavamo i nostri desideri a una barchetta di carta convinti che avrebbe raggiunto la propria meta senza problemi, con la sola spinta del vento, senza imbarcare mai acqua, ma nella realtà non è così semplice. Le barriere sono sempre tante e il più delle volte siamo noi stessi con le nostre azioni a crearle. E così il bambino che c’è in noi si nasconde: troppi ostacoli da superare da solo, troppe battaglie da combattere.
Ma non tutti hanno paura: c’è chi parte senza sapere cosa lo aspetta, solo seguendo il proprio istinto e la propria voglia di realizzarsi. C’è chi parte perché strappato dalla propria terra in cerca di un posto dove sorridere in pace. C’è chi parte perché non riesce semplicemente a rimanere fermo. Ogni persona che incontri sta affrontando un viaggio e noi abbiamo solo il dovere di non alzare barriere con i nostri atteggiamenti e i nostri pregiudizi, ma di sostenerlo per quanto possibile. Perché partire è un po’ come morire, ma con le persone giuste attorno si può sempre rinascere.
Questa è “Senza barriere”, il brano con cui Giovari sceglie di ripresentarsi al pubblico, dopo i singoli rilasciati nell’arco degli ultimi anni sotto il proprio nome di battesimo.
“Sai di per certo che la strada è lunga, fatta di scelte, ostacoli, sorprese. Serve guardare sempre all’orizzonte senza chiedersi se vi sia mai una fine, e viaggiare con la fantasia scoprendo nuovi punti di vista. Perché le coincidenze esistono, i pianeti si allineano e ogni cosa prende forma dal nulla. Il trucco è semplicemente affrontare il mondo con gli occhi e la speranza di un bambino, che non si pone mai limiti, accettando tutto e tutti a prescindere dall’orientamento politico, sessuale, religioso o dal colore della pelle.”
Ascolta Senza barriere: http://open.spotify.com/album/4fC0CyCGp1dOCHcT1nihYT
Musica: G. Arichetta, A. Di Dio Masa
Testo: G. Arichetta
Arrangiamenti: A. Di Dio Masa
Mix: Gabriele Dessì
Master: VDSS Studio di Filippo Strang
Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde
Una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini
Giovedì 28 gennaio, dalle ore 18.30, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone il documentario Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde (Canada, 2013, 90’), in lingua originale con sottotitoli, della regista québécoise Helen Doyle che ha vinto il premio come miglior film canadese a FIFA – Le Festival International Du Film Sur l’Art nel 2013.
Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale e della proliferazione che essa comporta. La tecnologia digitale e internet hanno profondamente inciso sulle modalità e sui tempi di produzione e circolazione delle immagini, e di riflesso sulla ricezione delle stesse. Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, soprattutto quelle dei conflitti e delle loro gravi conseguenze.
Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura (attualmente esposto a CAMERA con la personale “Paolo Ventura. Carousel”, in attesa di poter essere nuovamente visitabile dal pubblico alla riapertura del Centro), riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.
In una pratica in evoluzione come quella fotografica, fotografi, artisti, artisti visivi – relatori di immagini – propongono nuove strategie, adottano modi diversi per offrirci immagini che siano significative. In questo “oceano di immagini”, Helen Doyle cerca quelle che emergono, costringono l’occhio e, forse, ci aiutano a capire meglio il tumulto del mondo. Incontrando alcuni grandi relatori d’immagine, condividendo la sua passione per la fotografia, la regista ci fa scoprire una vasta tavolozza contemporanea fatta di contrasti scioccanti e matrimoni inaspettati. Le immagini poetiche di Lana Šlezić in Afghanistan, quelle cruente di Philip Blenkinsop in Asia, l’opera monumentale di Alfredo Jaar, le scene di guerra in miniatura di Paolo Ventura, le fotografie di Stanley Greene che si presenta come un narratore e quelle di Geert van Kesteren in Iraq che offre una visione cittadina, la lotta di Letizia Battaglia contro la mafia in Sicilia, il progetto guidato da Nadia Benchallal che ha come punto di partenza la sua nativa Algeria, le tracce ricostruite da Bertrand Carrière sulle spiagge della Normandia e la memoria ritrovata nelle graphic novel di Sera Phousera Ing in Cambogia.
Sulle musiche del noto compositore inglese Nigel Osborne, il documentario sottolinea l’importanza dell’esperienza e della pratica autoriale, ricordandoci che le immagini sono materia da trattare con responsabilità e con cura.
(www.schermodellarte.org).
Modalità di fruizione: per vedere il film sarà sufficiente accedere alla piattaforma Streeen.org e acquistare la visione a 2,80 Euro (pagamento con carta di credito o carta prepagata). Il film sarà in streaming dalle ore 18.30 di giovedì 28 gennaio e per 72 ore dal momento dell’acquisto.
Solenghi rende omaggio a Woody Allen
“Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”
Tullio Solenghi & “Nidi Ensemble” omaggiano Woody Allen in streaming dal Teatro Superga di Nichelino
Sabato 30 gennaio, ore 21
Nichelino (Torino)
“Dio è morto (Marx è morto) e neanch’io mi sento tanto bene”: prende il titolo ripescando nel borsone strapieno delle innumerevoli (ma quante saranno?) boutades di Woody Allen, al secolo Allan Stewart Konisberg, lo spettacolo in streaming dedicato da Tullio Solenghi, ospite del “Teatro Superga” di Nichelino, al “più europeo dei registi statunitensi”, nonché al “maggiore esponente della comicità intellettuale ebraica new-yorkese”. In realtà la battuta, di cui sopra, pare non sia proprio parto originale dell’improbabile e surreale e un po’ tanto cinica vena umoristica dell’oggi 85enne Woody (eterno ragazzo), che invece l’avrebbe sottratta (secondo il “Dizionario delle citazioni sbagliate” di Stefano Lorenzetto, edizioni Marsilio) dal “Teatro dell’Assurdo” di Eugène Ionesco; in tutti i casi alla storia è passata legata più al suo nome che a quello del celebre drammaturgo rumeno. Con tutto il massimo rispetto, per carità, anche per il secondo. E a ricordarla sarà proprio il genovese Solenghi (altro genio della nostrana comicità), che, sabato prossimo 30 gennaio alle 21, in un intelligente mix di parole, musica e humour, rilleggerà online alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen (che esordì negli anni Cinquanta proprio come autore comico, quando moltissimi fra i suoi primi lettori non avevano ancora visto i suoi film) coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite da Alessandro Nidi e dal suo “Ensemble”. Si passerà così dai “Racconti Hassidici” alla parodia delle Sacre Scritture tratti da“Saperla Lunga” (titolo originale “Getting Even”, una serie di “pastiches” affondati in uno humour spiazzante di chiare radici yiddish), allo spassoso “Bestiario” tratto da “Citarsi Addosso” (pubblicato per la prima volta nel ‘72, superbo memoriale della nevrosi metropolitana alleniana), intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Woody, il sommo Graucho Max(il terzo dei cinque indimenticabili fratelli), evocato dalla musica Klezmer, la musica tradizionale degli ebrei aschenaziti dell’Est Europa. In rapida carrellata si rincorreranno suoni e voci, musica e racconto in un’alternanza di primi piani a comporre un “montaggio” divertente ed ipnotico teso a raccontare la storia e la vita di un genio perennemente a disagio, certo di una sola cosa, della sua innata (e ben coltivata) incapacità di integrarsi nel rullio del caos metropolitano. E, in fondo, da nessuna parte: “Provo un intenso desiderio – dichiarava Allen – di tornare nell’utero…di chiunque”.
Lo spettacolo che vedrà sul palco il grande Tullio Solenghi rientra nel format “Nel Salotto con”, ideato dal “Teatro Superga”, come nuovo modo per vivere la cultura in un periodo sospeso senza tenere spoglio il palcoscenico: un servizio di streaming fruibile dal salotto di casa che porta tra le mura domestiche gli spettacoli della stagione trasmessi in diretta su piattaforma dedicata direttamente dal palco del teatro di Nichelino.
Biglietti: 8,99 Euro su nelsalottocon.it. L’accesso allo streaming è limitato ad un dispostivo per ogni account. Se si acquistano più biglietti per lo stesso spettacolo, è necessario contattare biglietteria@teatrosuperga.it e richiedere gli ulteriori account.
Info: https://nelsalottocon.it – info@nelsalottocon.it
g. m.