Dal 4 luglio una speciale rassegna in pellicola assieme a Hiroshima Mon Amour e Museo Nazionale del Cinema.
Ritorna l’appuntamento con il cinema all’aperto a Eataly Lingotto e questa volta in una veste completamente nuova, con l’eccezionale proiezione di pellicole in 35 millimetri. Dal 4 luglio e per ogni martedì fino all’1 agosto ecco “Cinema in 35mm”, la rassegna cinematografica organizzata da Eataly in collaborazione con Hiroshima Mon Amour e Museo Nazionale del Cinema.
Sarà un’esperienza unica, con proiezioni in 35 mm che permetteranno di ritornare alle atmosfere del cinema di una volta, quando si entrava in sala e si abbassavano le luci, si sentiva il rumore meccanico del proiettore azionato dal macchinista. E poi il buio e l’inizio del film, l’intervallo a metà, la grande scritta FINE e i titoli di coda. Location d’eccezione per questo viaggio nel passato, sarà la Terrazza al primo piano di Eataly Lingotto.
La selezione di pellicole proposte ha come fil rouge una visione fantascientifica del mondo. Si inizia con le atmosfere da noir postmoderno di Strange Days, con la regia della Premio Oscar Kathryn Bigelow, per poi proseguire con il primo capitolo della saga Matrix dei Wachowskis, un grande classico di Romero come Il giorno degli zombi, il primo Robocop di Paul Verhoeven e, per chiudere in bellezza, Mars Attacks!, un cult della sci-fi comedy firmato da Tim Burton.
A cura degli chef di Eataly Lingotto, inoltre, il servizio bar in Terrazza, con una proposta di sfizi salati e dolci e una ricca carta bere, tra calici di vino, birre e bevande analcoliche. E mostrando il biglietto per la proiezione, sarà possibile cenare nei ristoranti Pizza&Cucina e Cucine del Mercato e avere uno speciale sconto del 20%.
Il biglietto singolo è proposto al pubblico al prezzo di € 10. Per prenotare il proprio posto: www.torino.eataly.it
Apertura porte alle 21 e inizio proiezione alle 21.30.
Il programma:
Martedì 4 luglio | STRANGE DAYS (Kathryn Bigelow, 1995)
Los Angeles, ultime ore del secolo. L’ultima moda è un dischetto, un “clip” che permette di vivere qualsiasi esperienza dal vivo. In uno di questi clip il protagonista Lenny Nero assiste all’uccisione di una prostituta. È l’inizio di un intrigo che fa risalire alla morte di un leader nero ucciso dalla polizia.
Martedì 11 luglio | MATRIX (The Wachowskis, 1999)
Seguendo un tatuaggio sulla spalla di una ragazza, l’hacker Neo scopre che la cosiddetta “realtà” è solo un impulso elettrico fornito al cervello degli umani da un’intelligenza artificiale. Solo Neo, con l’aiuto del pirata informatico Morpheus e della bella Trinity, può tentare di scoprire la verità.
Martedì 18 luglio | IL GIORNO DEGLI ZOMBI (George A. Romero, 1985)
Usciti dalle tombe e dalle cripte, gli zombi sono ormai padroni del mondo, anche se un manipolo di uomini, asserragliati in un bunker, tenta di organizzare un’ultima resistenza.
Martedì 25 luglio | ROBOCOP (Paul Verhoeven, 1987)
Un poliziotto è catturato da una banda di gangster cui dava la caccia, torturato e ucciso. Ma qualcosa di lui rimane viva e viene innestata in un robot che il capo della polizia fa adottare dal corpo per gli incarichi più pericolosi.
Martedì 1 agosto | MARS ATTACKS! (Tim Burton, 1996)
Una flotta di dischi volanti raggiunge gli Stati Uniti. Mentre il Presidente organizza un comitato di accoglienza e qualcuno pensa già di fare affari con loro, gli alieni attaccano e lo scontro è aperto.




Iconica l’immagine-guida della mostra. Eccolo, Freddie. Trionfalmente agghindato da regina (i baffi non fanno testo), abito lungo e vistoso – portato con fierezza quasi fosse opera del grande royal designer Norman Hartnel, sarto di fiducia per anni della royal family – la regia corona in testa e, ahinoi (voluta trasgressione?) la stravagante fuoriuscita dall’ingombrante veste a coda di piedi scalzi in libertà. Tutta la regalità e l’ironica stravaganza. Del resto proprio lui diceva:”Amo molto la regina e lo sfarzo. E la amo anche perché è stravagante”. Appare così in uno scatto del 1987 il leggendario Freddie Mercury, al secolo Farrak Bulsara, origini parsi (Stone Town, Zanzibar, 1946 – Londra, 1991), mitico e carismatico frontman dei “Queen”.
di Freddie, Brian, John e Roger.
Del resto, lo stesso Freddie era solito ripetere spesso: “Quality and style will always shine trough– darling /Qualità e stile risplenderanno sempre – tesoro”. E da questo spaccato unico, da questo accesso privilegiato nascono le foto presentate in mostra, dove la carriera dei Queen è documentata anche da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen: centinaia di memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band, dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di “Radio Gaga” e molto altro ancora. Ad implementare il percorso espositivo sarà inoltre una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band.
L’appuntamento è a Busca. In quell’antica fetta (dalle origini pre-romane) del Cuneese al termine della Valle Maira, dove, sabato 1 e domenica 2 luglio, torna la Rassegna, ormai giunta alla sesta edizione, “Carte da decifrare”, promossa e organizzata dalla “Fondazione Artea” di Caraglio (primo fondatore la “Regione Piemonte”) e dal Comune, in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro” di Torino. Una due giorni per due imperdibili appuntamenti di musica e letteratura, concepiti “su misura”, fra arte e natura, in tre suggestive location buschesi: il “Castello del Roccolo” (costruito a partire dal 1831 dai Marchesi Taparelli D’Azeglio e fra i più preziosi revival neo-medievali in Piemonte), le locali “Cave di Alabastro” (antichissime suggestive grotte, in parte a cielo aperto, caratterizzate da cinque lunghe e profonde gole simili a dei canyon) e la “Collezione La Gaia” sulla collina di Busca, che con le sue oltre 2.500 opere (collezionate in quarant’anni da Matteo e Bruna Viglietta) è oggi considerata fra le più grandi collezioni private di arte contemporanea a livello mondiale. Tre magnifici patrimoni del territorio che – secondo la filosofia di “Carte da decifrare” – diventeranno nel prossimo weekend straordinari e meravigliosi palcoscenici per scrittori e musicisti di notevole levatura. “Questa nuova edizione della rassegna – sottolineano i direttori artistici Marco Pautasso e Claudio Carboni – si conferma infatti un ‘format’ davvero unico ed originale, in cui luoghi di rara suggestione diventano protagonisti intrecciandosi mirabilmente alle trame letterarie e musicali cucite insieme da artisti d’eccezione, offrendo al pubblico un’esperienza ambientale, culturale e sensoriale di rara potenza”.


