La mostra è visitabile sino al 18 settembre. Al centro dell’allestimento le foto meno note dell’attrice che magistralmente raccontano una donna complessa e affascinante.
Loredana Barozzino
La mostra è visitabile sino al 18 settembre. Al centro dell’allestimento le foto meno note dell’attrice che magistralmente raccontano una donna complessa e affascinante.
Loredana Barozzino
GRANDE RITORNO DOPO DODICI ANNI
L’ultima esibizione a Torino de Los Van Van risale a dodici anni fa, nel 2010. Il loro ritorno sulla scena torinese li vedrà impegnati nella sera dedicata del 17 luglio durante la kermesse firmata Vertigo Spettacoli per il Festival Latino 2022, in Pianezza.
Los Van Van sono un gruppo musicale cubano, fondato nel dicembre 1969 a L’Avana da Juan Formell.
Il fantasista Formell, dalle contaminazioni jazz inserì il basso, la batteria, i violini ed i flauti, sostituendo il classico singolo cantante con un quartetto vocale. Queste idee “innovative” per l’epoca, diedero vita al gruppo Los Van Van, uno dei primi gruppi cubani a mescolare il Son cubano con contaminazioni Jazz e Rock, creando un disegno ritmico e armonico con le percussioni. La banda nel corso degli anni è andata evolvendosi, marcando negli anni ’80 un cambiamento di stile inequivocabile, inserendo i tromboni, tastiere e violini elettronici.
Il Festival Latino di Pianezza 2022 vedrà la partecipazione di numerosi artisti di fama e si alternerà tra stage di ballo e spettacoli:
14 luglio,
Maykel Fonts, stage di danza dalle ore 18.00 e a seguire il Carnival Cubano.
15 luglio,
Dani j in concerto, esibizione dalle ore 22.30.
16 luglio,
Jessica Patella, stage di danza dalle ore 19 alle ore 20
El Tren del Sabor in concerto alle ore 22.30
17 luglio,
Las Van Van in concerto inizio ore 22.30
Dal 14 al 17 luglio sarà possibile, previa prenotazione, gustare la cena a base dei sapori latini.
Per info e prenotazione: www.vertigospettacoli.it oppure 0112425792 / 339 3029173
Via Torino 29/B, Pianezza (To)
Con il premio Otello Sarzi edizione 2022
Marco Grilli è il migliore burattinaio di Italia e a darne conferma è giunto un importante riconoscimento, il il premio Otello Sarzi 2022 nella sezione del teatro di Figura, appena assegnato allo spettacolo dal titolo “Gianduja e la farina magica”.
Lo spettacolo “Gianduja e la farina magica” è stato premiato con la seguente motivazione : “il classico Gianduja che appassiona e avvince il pubblico di tutte le età rivive magistralmente nella baracca di Grilli, riuscendo, attraverso la tradizione, ad attrarre la moderna contemporaneità”.
“In un momento particolare per l’arte dei burattinai come quello che stiamo vivendo – ha dichiarato Marco Grilli – un riconoscimento di questo prestigio ci fa particolarmente piacere e conferisce energia e entusiasmo necessari per provare a fare ancora meglio nel futuro”.
Il Premio Otello Sarzi è giunto quest’anno alla sua centesima edizione e rappresenta il più prestigioso e storico riconoscimento del comparto. La Compagnia Marionette Grilli è stata fondata da Augusto Grilli nel lontano 1979 e dal ‘90 ha sede presso l’Alfa Teatro e diretta dal figlio del fondatore, Marco Grilli.
Ma la storia della famiglia Grilli è ancora più ricca, in quanto i fondatori dell’Alfateatro, Augusto e Mariarosa, coppia insieme artisticamente e nella vita da oltre cinquant’anni, sono stati anche capaci di creare una collezione di marionette, che include pezzi di grande valore artistico, compresi all’interno di un arco temporale che va dal Settecento fino ad oggi, e sempre incrementata da nuove acquisizioni. Si tratta di un patrimonio di circa 26 mila oggetti, compresi scenari, teatrini, costumi, marionette, burattini e ombre, provenienti da diversi Paesi del mondo quali Francia, Cecoslovacchia, Cina, India, Turchia, Birmania, Stati Uniti.
Si tratta di materiali raccolti in tanti anni di storia del teatro marionettistico da Augusto, che ne è anche stato sapiente costruttore e dalla moglie Mariarosa, scenografa, sarta, catalogatric; da tempo hanno un erede in un grande maestro, Marco Grilli, che con la sua capacità li rende vivi sul palco e in grado di trasmettere sentimenti umani agli spettatori.
Dal 3 luglio al 7 agosto
Cinema en plein air. E al chiar di luna. Per il quarto anno, torna infatti anche quest’estate, dal 3 luglio al 7 agosto (tutte le domeniche), “Imbarkino”, la rassegna di cinema all’aperto tenuta nel quasi omonimo locale “Imbarchino” nel cuore del Valentino (viale Umberto Cagni 37, tel. 011/0461895), trasformando il pratone – anfiteatro naturale – antistante il fiume, in una sala cinematografica open-air sotto le stelle. Semplicemente una “k” al posto del “ch”. Ed ecco spiegato il titolo della rassegna, organizzata da “Banda Larga APS” (una delle associazioni concessionarie di “Imbarchino”), in collaborazione con “Lights On” (casa di distribuzione di cortometraggi) e “Associazione Zampanò” per il supporto tecnico. Titolo che nasce dal gioco di parole fra il nome del luogo ospitante e “Kino”, in tedesco, per l’appunto, “Cinema”. Ben duemila gli spettatori intervenuti nelle precedenti edizioni, dedicate in particolare al sodalizio fra cinema e musica. Ora, alla sua quarta edizione, “Imbarkino” si concentra su un’eclettica selezione di sei film d’autore, “accomunati – dicono gli organizzatori – da storie in grado di emozionare e far riflettere attraverso il racconto di luoghi, vite e imprese straordinarie”. Dal film di apertura della rassegna “Jodorowky’s Dune” (Frank Pavich) dedicato al più grande film di fantascienza mai realizzato, sogno e ambizione del visionario cineasta Alejandro Jodorowsky, passando dalla storia del sedicenne Youri, protagonista della pellicola francese “Gagarine – Proteggi Ciò Che Ami” (Fanny Liatard e Jérémy Trouilh), che non vuole rassegnarsi all’imminente demolizione del proprio complesso abitativo nella periferia di Parigi, fino alla storia di “Martin Eden”, unico film italiano della rassegna, diretto da Pietro Marcello, giovane marinaio che si innamora di una giovane dell’alta borghesia napoletana e alle misteriose e criptiche vicende degli agenti 223 e 663 nell’iconico capolavoro di Wong Kar-Wai “Hong Kong Express”.
Come per ogni edizione, si confermano anche quest’anno le collaborazioni con i festival cinematografici torinesi “Cinemambiente” e “Seeyousound”. Il primo presenta “La Donna Elettrica” di Benedikt Erlingsson, il racconto di una donna che decide di sabotare gli impianti siderurgici che compromettono la vita degli abitanti della verde Islanda scagliando frecce sulle loro linee elettriche; il secondo propone “Solo Gli Amanti Sopravvivono” (“Only Lovers Left Alive”) – onirico film del cineasta americano Jim Jarmusch uscito nel 2013 e diventato subito un’opera di culto tra i cinefili.
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, a eccezione di “Martin Eden”, proiettato in lingua italiana con sottotitoli in inglese.
L’appuntamento per il pubblico è alle ore 21. Le proiezioni inizieranno alle ore 21.30.
È anche attivo un “form online” a cui è possibile registrarsi per ricevere aggiornamenti sulla programmazione di “ImbarKino”: bit.ly/Imbarkino_2022
g.m.
Achille Lauro farà tappa nel Parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi il giorno dopo, domenica 3 luglio: l’artista romano sarà accompagnato da una orchestra di 52 elementi, oltre ai 5 componenti della band, e metterà in scena uno show tutto nuovo, dagli arrangiamenti ai costumi, evoluzione di tutto ciò che ha mostrato finora.
A questo link il comunicato stampa aggiornato
CONCERTO SOTTO LE STELLE …
Sabato 2 e domenica 3 luglio, in occasione dei 25 anni dell’Associazione Voci Libere e del suo Free Voices Gospel Choir, il Comune a sud-ovest nell’area metropolitana di Torino ospiterà “Gospel sotto le stelle”, evento nazionale di riferimento per gli appassionati di musica gospel che richiama ogni anno oltre 3.500 partecipanti con un programma di laboratori corali e coreografici e un grande concerto con star internazionali nella piazza principale
Oltre 700 concerti realizzati, 80 coristi, 15 solisti, 4 musicisti, un corpo coreografico di 6 ballerini guidati dalla direttrice Laura Robuschi, 7 compact-disk autoprodotti, centinaia di spettacoli organizzati a tema con laboratori di canto e laboratori di coreografia, corsi di black music nelle scuole di tutto il Piemonte e molteplici partecipazioni presso le maggiori rassegne nazionali di musica gospel. A questo si aggiungono innumerevoli collaborazioni artistiche con docenti di fama internazionale e altrettante collaborazioni con associazioni di volontariato sociale, istituti religiosi, enti pubblici e privati (tra cui: Emergency, AISLA, Altro Domani, AIDO, AIRCC di Candiolo, AVIS, Rainbow for Africa, Sermig, Oltre i Confini, Casa UGI, Fondazione Magnetto, FCA Italy, AC Milan e Juventus FC).
Sono i numeri che ben rappresentano i 25 anni di attività dell’Associazione Voci Libere, no-profit nata allo scopo di divulgare la cultura afro americana e i valori di libertà e solidarietà propri della musica Gospel, che nel 1997 a Beinasco ha dato vita al Free Voices Gospel Choir, tante voci libere e diverse come diverse sono le esperienze, la storia e il sentimento religioso di ogni corista, che confluiscono in un unico canto animato dalla passione comune per un modo di fare musica e lanciare un messaggio di fede e di speranza.
Dal 2000 il Free Voices Gospel Choir è promotore di “Gospel sotto le stelle”, tra le più importanti manifestazioni a carattere nazionale, giunta quest’anno alla 22° edizione, che ha saputo richiamare nel tempo migliaia di cantanti, appassionati e professionisti della musica gospel sotto la guida esperta di artisti internazionali, tra cui: Cheryl Porter, Bob Singleton, Bazil Meade, Daniel Stenbaek, Anthony Morgan, Nehemiah H.Brown, Karen Gibson, Malcolm Chambers, Chris Harris, Rose Harper, Vaughan Phoenix, Wendell Simpksin.
L’edizione 2022 di Gospel Sotto le Stelle vedrà la partecipazione eccezionale del Reverendo Calvin Bridges (considerato una “leggenda della musica gospel“, nato a Chicago, erede dei pionieri della musica Gospel e Soul della città culla del Gospel) e del Maestro Rudy Fantin (forte delle collaborazioni con molti artisti di caratura mondiale come Stevie Wonder, Cheryl Porter, Noa, Ian Paice, Swingle Singers, Donald Lawrence, Myron Butler, Michael Stuckey, Michelle John e Karima) che insieme alla Direttrice Laura Robuschi condurranno il coro e gli ospiti partecipanti in un laboratorio corale che abbina studio e formazione ad allegria, spirito di comunità e ricerca delle migliori sonorità che confluiranno nei concerti di sabato 2 (tenuto da ’’Al Ritmo dello Spirito’’ e da Bru.Co) e domenica 3 luglio (Concerto Finale Edition 25° Anniversario Free Voices Gospel Choir) alle 21.30 in Piazza Vittorio Alfieri. La partecipazione ai concerti è libera e gratuita fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni: freevoicesgospel.com
“Talento e sogno sono due doni preziosi che non potevo tenere solo per me. Da questo connubio è nato 25 anni fa il Free Voices. Coltivato con amore, dedizione e passione oggi il sogno è diventato una grande realtà che semina la speranza e i valori della libertà attraverso la musica in pubblico, nelle piazze, nelle chiese, nei teatri, nelle carceri, nei festival di paese o nei grandi eventi internazionali“.
Laura Robuschi, Direttrice e Founder di Free Voices Gospel Choir
“Questa del 2022 è per noi un’edizione speciale di Gospel sotto le stelle. Non sono tante le associazioni che con costanza e visione affrontano 25 anni di strada rafforzandosi e ingrandendosi col passare del tempo. Io sento forte l’emozione di condividere questa esperienza con gli amici che da tutta Italia si stanno unendo a noi per una quattro giorni di canto e spiritualità e ringrazio il Comune di Beinasco e tutti i partner che ci sostengono e incoraggiano”.
Sergio Rofi Pallone, Presidente dell’Associazione Voci Libere
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Un altro straordinario concerto che arricchisce il cartellone di un festival sempre più al centro della musica è quello di sabato 2 luglio: al Sonic Park Stupinigi si aprirà infatti la serie di concerti estivi in Italia per Zucchero “Sugar” Fornaciari, reduce dal grande successo nel Regno Unito per il World Wild Tour e i quattordici entusiasmanti concerti all’Arena di Verona dal 25 aprile all’11 maggio.
A questo link il comunicato stampa completo
30 giugno – 11 agosto 2022
Sette appuntamenti con il cinema nel parco storico, |
“Cinema nel Parco” è un’immersione totale nella natura, al centro di un’arena di oltre 2.000 metri quadrati disegnata da 7 maxi schermi, nel parco centrale del Castello di Miradolo (TO). Per non disturbare l’equilibrio del parco, l’audio è udibile solo attraverso cuffie silent system luminose. LA PROGRAMMAZIONE Giovedì 30 giugno: Crudelia Giovedì 7 luglio: Il ritratto del Duca Giovedì 14 luglio: Raya e l’ultimo drago Giovedì 21 luglio: Jojo Rabbit Giovedì 28 luglio: Encanto Giovedì 4 agosto: La figlia oscura Giovedì 11 agosto: Il piccolo Yeti
INFO Dalle 19.30 è possibile fare un pic-nic nel Parco con i cesti di Antica Pasticceria Castino. È possibile ritirare i cesti direttamente nella Caffetteria del Castello, previa prenotazione. Menù differenziato per adulti e per bambini. Disponibile proposta vegetariana. Costo: 10 euro cesto bimbi, 14 euro cesto adulti. Non è consentito il pic-nic libero. La prenotazione è obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
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Giovedì 30 giugno – venerdì 1 luglio
Giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio il Parco della Tesoriera di Torino (Corso Francia, 186/192), nell’ambito dell’EvergreenFest, ospita «ESISTENZE RESISTENTI», evento organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con Arci Valle Susa Pinerolo, e dedicato a Franco Sbragia e Giovanni Battisti, poligrafici de «La Stampa» e vittime della lotta al regime fascista.
Giovedì 30 giugno, alle ore 20, lo storico Giovanni De Luna (docente di Storia contemporanea all’Università di Torino, autore di numerosi saggi tra i quali La Resistenza perfetta, La Repubblica inquieta e Il Partito della Resistenza. Storia del Partito d’Azione) e il direttore del quotidiano «La Stampa» Massimo Giannini, moderati da Emiliano Paoletti, direttore del Polo del ‘900, animeranno il dibattito intitolato «1922-2022: Esistenze Resistenti», ricordando le figure diS bragia e Battisti e approfondendo i temi della marcia su Roma, del fascismo, della Resistenza e della Memoria.
Introducono l’incontro i saluti istituzionali e gli interventi dei rappresentanti di Aned Torino, Anpi Comitato Provinciale di Torino ed Istoreto.
Venerdì 1 luglio, alle 21, sul palco dell’EvergreenFest saliranno Bandabardò e Cisco: una delle band più longeve del panorama musicale italiano, con oltre 1500 concerti e più di 25 anni di attività, e la storica voce dei Modena City Ramblers, renderanno omaggio a Franco Sbragia e Giovanni Battisti con un concerto che è anche la tappa torinese del tour “Non fa paura”.
Un progetto artistico triennale, a firma di Andrea De Rosa, nuovo direttore del TPE Teatro Piemonte Europa, nominato nel dicembre scorso – classe 1967, ha calcato i palcoscenici della prosa, con Euripide e von Hofmannsthal, con Shakespeare e con Koltès, e dell’opera lirica, con Mozart e con Azio Corghi, con Donizetti e con Maderna, con “Fedra” ha vinto nel 2015 il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per il miglior spettacolo dell’anno, nel 2021 il Premio Hystrio alla regia -, progetto intimamente legato al proprio contenitore, a quel Teatro Astra che è casa e intima residenza sino al 2039, grazie alla convenzione rinnovata nel 2019 con la Città di Torino. Un progetto che pone le proprie radici e intercetta un insperato spazio in un presente che attraverso la pandemia e la guerra e la crisi non soltanto economica è piombato in coni d’ombra e in ampi angoli di minaccia. Con quel contorno di immagini e di parole e di resoconti che alimentano in noi, negli altri, nello spettatore un “evidente sensazione di confusione e stordimento” che prende sempre più piede. Si avverte la mancanza di un luogo di verità, una verità spinta verso i settori più personali o lontani, e il teatro può essere ancora (o illudiamoci con tutte le nostre forze che lo possa essere) quel rifugio, prevalentemente di fine giornata, dove sia possibile interrogarsi all’interno di una esperienza collettiva di conoscenza e di confronto.
Un progetto che si confronterà dunque con la mancanza di certezze e con la ricerca della verità, un confronto che, per la stagione che si estenderà sino al maggio 2023, si intitolerà “Buchi neri” e guarderà alla verità scientifica, uno dei punti e delle visioni più importanti di questi ultimi mesi che hanno accompagnato la vita privata e pubblica di noi tutti. Materia per molti tratti imperscrutabile, dai contorni oscuri, labili, confusi, quasi reclamizzata con buoni tratti di personalismo, una materia capace di confondersi a volte con quella stessa che è all’origine di ogni fatto teatrale: ecco perché De Rosa “ha chiesto ai registi e ai drammaturghi di confrontarsi con questa chiara e specifica direzione artistica, chiedendo loro di farsi parte attiva, di contribuire con le loro creazioni a un programma che, almeno nelle sue principali produzioni, cercherà di dare un contributo di riflessione e di approfondimento, oltre che artistico, su questo tema”.
Primo spettacolo della stagione, dal 12 al 20 novembre, “Processo a Galileo”, con Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano, uno sguardo nuovo al di là del dramma brechtiano sul grande scienziato, dovuto alla regia a quattro mani di Carmelo Rifici e Andrea De Rosa, cui seguirà “Costellazioni” scritto da Nick Payne, per la regia di Raphael Tobia Vogel e l’interpretazione di Elena Lietti, in cui uno dei risvolti più bizzarri della fisica quantistica, secondo il quale potrebbero esistere infiniti universi, viene applicato ad un rapporto di coppia. Ancora “”Frankenstein”, tratto dal romanzo di Mary Shelley, riletto da Filippo Andreatta intorno al tema, intravisto e anticipato, della manipolazione del corpo e delle leggi della natura; “Principia”, con cui Alessio Maria Romano opererà su un linguaggio scientifico composto attraverso danza e suono, spazio e luce, al di là dei confini della logica, tuttavia con chiari riferimenti alla nostra realtà di ogni giorno. Chiudono le produzioni del TPE “Nottuari”, tra misteri e marionette inquietanti che trovano le proprie radici nei racconti horror e filosofici di Thomas Ligotti, e “La tecnologia del silenzio”, un testo affascinante sulla carta in cui Giorgina Pi pone la domanda se “le democrazie non abbiano strumentalizzato la scienza come pratica di sottomissione”. Titoli tutti che a molti potrebbero risuonare poco “teatrabili” e che avranno necessità, confortante e decisamente curiosa, di una serie di incontri con scrittori, divulgatori, scienziati e filosofi che si occupano di questi argomenti: decisamente un terreno nuovo su di un palcoscenico, ma altresì un terreno di fattiva discussione.
Nel corso della stagione verranno ripresi titoli che già hanno avuto un grande successo, “L’angelo di Kobane” di Henry Taylor con Anna Della Rosa, “Festen”, tratto dall’omonimo film di Thomas Vinterberg, Gran Premio della Giuria a Cannes, regia di Marco Lorenzi con Danilo Nigrelli e Irene Ivaldi, “Ciara. La donna gigante” di David Harrower, regia di Elena Serra e interpretazione di Roberta Caronia, “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Wallace, interpretato da Lino Misella e Paolo Mazzarelli e regia di Daniel Veronese, argentino, classe 1955, capace di ricostruire sul palcoscenico mostri maschili con il loro falso rapporto con le donne, la violenza, il desiderio di possesso, le gelosie che sfociano nel delitto.
Tra le ospitalità, tra gli altri, Filippo Nigro in “Le cose per cui vale la pena vivere”, un testo di Duncan Macmillan e Jonny Donahoe, “La Gilda” di Giovanni Testori con Laura Marinoni nelle serate 20 e 21 dicembre, Umberto Orsini nelle “Memorie di Ivan Karamazov” da Dostoevskij (17 – 22 gennaio 2023), Fanny& Alexander che propongono “Storia di un’amicizia” da “L’amica geniale” di Elena Ferrante, Maddalena Crippa attrice e Peter Stein regista del “Compleanno” di Pinter e “Favola” con la Piccola Compagnia della Magnolia. Appuntamento per gli appassionati di cinema, e non soltanto, da non perdere, una serata in compagnia di Paolo Sorrentino (la data è in via di definizione), un’occasione in cui verranno proiettati i monologhi presenti nei suoi film, esplorando lo speciale rapporto tra il suo cinema e il teatro.
Elio Rabbione
Nelle immagini, il direttore Andrea De Rosa; Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano in “Processo a Galileo”; scene tratte da “Costellazioni”, “Festen” e “Interviste con uomini schifosi”