SPETTACOLI- Pagina 147

GustiAmoBardo, percorsi di gusto e sostenibilità in alta Val di Susa

Tre giorni dedicati al gusto per le vie di Bardonecchia in festa, da Venerdì 24 a Domenica 26 Giugno 

Bardonecchia, anche conosciuta come la Perla delle Alpi per la bellezza e l’unicità della sua accogliente Conca, apre le porte alla stagione estiva 2022 con un lungo fine settimana decisamente innovativo e promettente all’insegna del gusto, del divertimento, della condivisione con una serie di eventi per adulti e bambini che  hanno per tema il variegato universo del gusto con uno sguardo attento anche alla sostenibilità ambientale. E’ l’occasione per una grande festa dell’estate appena iniziata con degustazioni conviviali e momenti culturali, con intrattenimenti musicali di qualità e opportunità di puro divertimento per chi desidera approfondire la cultura enogastronomica di questa terra di montagna forte di importanti tradizioni secolari.

Giornate tutte da vivere e di cui fare esperienza concreta e diretta dedicate al food, alle tecniche di distillazione, alla miscelazione, alla presentazione di drink studiati per l’evento. Sono anche giornate dirette a far conoscere le eccellenze locali in percorsi che si sviluppano tra le vie del centro storico, tra gli stand della centralissima Via Medail, nel suo affascinante Borgo vecchio, durante la notte bianca in programma nelle sue piazzette, tra i suoi angoli più caratteristici, che raccontano di secoli di storia fino al Parco archeologico della Tur d’Amun, con quanto resta dell’antico maniero che fu dei signori di Bardonecchia dove è in programma una grande conclusiva grigliata finale. Tutto grazie al fattivo coinvolgimento di produttori di eccellenze gastronomiche del luogo e regionali oltre ai principali bar e locali di Bardonecchia e alle più importanti realtà green italiane.

Lei, la cittadina di alta valle più a ovest  del nostro Paese, che ha visto e vissuto la nascita dello sci in Italia, in uno sviluppo turistico costante e sempre innovativo, non perde l’occasione, anche in questa promettente stagione estiva, per offrire proposte interessanti e coinvolgenti puntando sulla sua eccellenza naturalistica, artistica, culturale ed enogastronomica.

Da Venerdì 24 a Domenica 26 giugno Bardonecchia è in festa e si apre ad un evento che intende coinvolgere tutti, villeggianti, turisti e residenti,organizzato e fortemente voluto dalla Pro Loco Bardonecchia con il patrocinio della Civica Amministrazione e la collaborazione di To Be, un’agenzia torinese organizzatrice di manifestazioni. “ Durante l’evento, con cui inizia la nostra stagione estiva 2022 dice Carola Vajo, Presidente della Pro Loco – si potrà scoprire Bardonecchia a 360°, nella sua territorialità e nelle sue proposte sportive ma anche con uno sguardo all’innovazione ed alla sostenibilità green, nella speranza di poter coinvolgere attivamente molte persone invitandole in allegria a degustare cibi locali sostenibili a chilometro zero.”

                                                                                       Patrizia Foresto

A Chieri vanno in scena tre giorni di Circo Contemporaneo e Musica

“Nice Festival”

E ci sarà anche un omaggio a Don Bosco, con il funambolo Andrea Loreni

Sabato 25 e domenica 26 giugno. Gran finale domenica 3 luglio

Chieri (Torino)

E perché no? Partiamo dal finale. Perché il finale sarà proprio un gran finale. Finale funambolico, nel vero senso della  parola. Domenica 3 luglioore 18piazza Cavour a Chieri. La piazza sarà sicuramente sold hout e tutti col naso all’insù per la camminata da brividi su filo teso che il torinese Andrea Loreni, unico funambolo in Italia specializzato nelle traversate a grandi altezze, compirà sulla piazza in omaggio alla figura di Don Bosco, anche lui equilibrista. Andrea dovrà percorrere 70 metri di cavo d’acciaio, ad un’altezza media di 25 metri dal suolo: il tutto sarà reso più complicato dall’inclinazione del cavo. Spettacolo mozzafiato, in chiusura del “Nice Festival” di Chieri, tre intense giornate programmate nel centro storico della Città per sabato 25 e domenica 26 giugno con chiusura domenica 3 luglio.

 

 Dieci differenti spettacoli, tutti a ingresso gratuito, per un totale di 14 repliche e tanta musica (bande itineranti, clown e giocolieri e laboratori “da circo” creati ad hoc per i bambini), il “Nice Festival” fa parte della rete festivaliera organizzata dal Centro di produzione “blucinQue/Nice” in collaborazione con “Fondazione Cirko Vertigo” che, grazie alla rete di partenariato avviata con i Comuni di Chieri, Grugliasco, Moncalieri, Settimo Torinese e Torino porta, nel corso del 2022, festival di innovazione chiamati “Nice” su ognuno di questi territori che rientrano nella Città Metropolitana. A Chieri il Festival prende il via sabato 25 giugno con ben quattro appuntamenti, preceduti dalle note itineranti della “Prismabanda Street Band” e dalla “Nymphonik Orchestra”. Il primo spettacolo si terrà alle 17,30 in piazza Cavour: si tratta di Exit Floor” degli artisti dell’“Accademia Fondazione Cirko Vertigo”, che emozionerà il pubblico con numeri di scala libera, verticali, filo teso, corda molle e palo cinese, seguito alle 18,30 in piazza Mazzini da Exit Fly”, dedicato invece alle discipline aeree ovvero tessuti, cerchio, trapezio, cinghie e corda aerei e palo volante. Quest’ultimo andrà in scena anche domenica 25 giugno alle 12 e alle 18,45. Il primo spettacolo delle sere di sabato 25 e domenica 26 giugno, rispettivamente alle 20 e 19,45 in piazza Cavour, sarà “Amor” della Compagnia cubana “Havana Acrobatic Ensemble”, ispirato alle opere di Gabriel Garcìa Màrquez, a partire da “Cronaca di una morte annunciata”. La serata di sabato 25 si chiuderà, in piazza Umberto I, alle 21,30 con “Naufragata di Compagnia Circo Zoè, ispirato dalle parole di Herman Melville – autore di Moby Dick – e dal concetto di movimento costante quale fonte di vita. Due spettacoli saranno in scena unicamente nella giornata di domenica 26: giocoleria, roue cyr, acrobatica, mano a mano e danza in un vortice coinvolgente, allegro e delicato. Tutto questo è In Fabula, spettacolo di circo contemporaneo (ore 17,30 in piazza Cavour) di Fondazione Cirko Vertigo che, partendo da uno studio sulla fiaba di Cappuccetto Rosso, rivisiterà l’iconografia del lupo in chiave circense. L’equilibrio fra gli elementi invece è alla base dello spettacolo Krama di Collettivo 6tu, giovane compagnia formatasi nel 2021, in programma in piazza Umberto Ialle 21,30.

L’ultimo giorno di festival, domenica 3 lugliopiazza Cavouralle 16,30, si apre con “Giro della piazza” di Madame Rebinè, una commedia circense divertente, spettacolare e coinvolgente che nasce dal desiderio di celebrare il ciclismo nei suoi aspetti più rilevanti, quello della resistenza fisica e del coinvolgimento del pubblico. Alle 18, come detto, tutti col naso all’insù per l’impresa di Andrea Loreni seguita, alle 19, da Clown in libertà” di “Teatro Necessario”, momento di allegria collettiva in piazza Umberto I: tre simpatici e talentuosi clown, felici di avere un pubblico a loro completa disposizione, cercheranno di allestire, sempre nel segno della musica, uno spettacolo per divertire e conquistare gli astanti tra sequenze di mano a mano, duelli al rallentatore, intricati passaggi di giocoleria, evoluzioni e piramidi. Tante risate anche per l’ultimo spettacolo in programma, “Paccottiglia Deluxe” di “Compagnia Circo Pacco” alle 20,30in piazza Cavour. E fra uno spettacolo e l’altro, alle 17,3018,30 e 20 in piazza Cavour, l’installazione “La dinamica del Controvento” con la pianista Irene Michailidis. Un pianoforte, una macchina del tempo, un’installazione in ferro e vecchi libri: gli spettatori verranno trasportati dalle suadenti note di un pianoforte suonato dal vivo e cullati dal lento movimento di un tappeto che si libra a mezz’aria, ruotando senza sosta.

Per info: www.blucinque.it

  1. m.

Nelle foto:

–       Il funambolo Andrea Loreni

–       “Amor”: Havana Acrobatic Ensemble

–       “La dinamica del Controvento”

Cinema e circo, una lunga storia d’amore

24 giugno – 3 luglio 2022

 

Fondazione Cirko Vertigo e Museo Nazionale del Cinema presentano un progetto unico nel suo genere che trasforma la Mole Antonelliana in un enorme palcoscenico

 

Cinema e circo, una lunga storia d’amore è il progetto, unico nel suo genere, che Fondazione Cirko Vertigo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema realizzerà fra il 24 giugno e il 3 luglio all’interno degli spazi della Mole Antonelliana, uno spettacolo mozzafiato per festeggiare assieme al pubblico il Santo Patrono della Città, il riconoscimento a laurea triennale in Circo contemporaneo dato dalla Commissione interministeriale al percorso formativo di Cirko Vertigo e i vent’anni dalla nascita della Scuola di Nuovo Cirko.

La Mole Antonelliana, monumento simbolo della Città, si trasformerà in un enorme palcoscenico, animandosi di acrobati aerei, danzatori, giocolieri e si pregerà della partecipazione di Andrea Loreni, unico funambolo in Italia specializzato nelle traversate su cavo a grandi altezze. Un evento unico, realizzato in situ e studiato appositamente sulla base della struttura architettonica interna della Mole, con lo scopo di fondere atto performativo e luogo di performance in un unicum in grado di offrire al pubblico un’esperienza irripetibile. Lo spettacolo riceve il contributo di MIC – Progetti speciali, Città di Torino, Regione Piemonte, Iren, NovaCoop e ha il patrocinio di Città Metropolitana di Torino.

“Questa esperienza renderà ancora più magici il Museo Nazionale del Cinema e la Mole Antonelliana – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema -. Siamo entusiasti di ospitare questo grande evento che celebra il cinema e il circo e che sarà sicuramente un’avventura indimenticabile per tutto il pubblico, uno spettacolo fantastico per festeggiare S. Giovanni e per godere amabilmente delle forti emozioni che il verticalismo antonelliano e l’arte circense sanno dare”.

 

“Non poteva esserci migliore occasione per festeggiare i nostri 20 anni con un evento creato appositamente insieme al Museo Nazionale del Cinema per la Mole Antonelliana, monumento simbolo della Città.  Un’arte, quella filmica, che condivide con il circo il fattore k del montaggio ed è alla base della nostra creazione nella quale convergono tra i migliori talenti artistici e tecnici formati in questi 20 anni di attività”, sono le parole del presidente di Fondazione Cirko Vertigo Paolo Verri e del direttore Paolo Stratta.

La direzione artistica e la creazione del progetto è seguita da Paolo Stratta, fondatore e direttore di Fondazione Cirko VertigoCollaborano alla scrittura della creazione Caterina Mochi Sismondi, Fabio Barovero e il critico cinematografico Steve Della Casa oltre ai migliori artisti di circo contemporaneo formati nel capoluogo negli ultimi 10 anni insieme ad artisti professionisti della compagniaIn scena cinemateatro, danza, musica dal vivo e circo contemporaneo, con gli artisti: Gonzalo Jeremìas Alarcòn Alarcòn, Alex Aufderklamm, Guenda Bournens, Alexandre Duarte, Vladimir Ježić, Andrea Loreni, Simone Menichini, Michelangelo Merlanti, Elisa Mutto, Filippo Vivi. Il funambolo Andrea Loreni camminerà nell’occasione su un cavo sospeso a 35 metri dal suolo per un lunghezza di circa 25 metri.

L’azione performativa speciale, omaggio ai grandi registi, attori e compositori che hanno segnato la storia del cinema italiano, abbraccerà le arti del teatro, della danza e della musica dal vivo, con un focus importante sulle arti del circo contemporaneo. Sfruttando la verticalità dello spazio della Mole, gli artisti si muoveranno fra terra e cielo utilizzando le tecniche delle discipline aeree, della danza, muovendosi negli spazi a disposizione del pubblico e sfruttando il senso di spiazzamento provocato negli spettatori per generare meraviglia e al tempo stesso attirare l’attenzione sulla narrazione che prende corpo.

Tutti i movimenti degli artisti saranno accompagnati dalla musica dal vivo realizzata da Fabio Barovero. Le esibizioni aeree si svilupperanno attorno alla gabbia dell’ascensore, mentre la musica arriverà dall’alto sui performer e sugli spettatori, riproponendo le colonne sonore, rivisitate e trasformate in musica ambientale, dei più grandi compositori italiani per il cinema, da Ennio Morricone Nino Rota. L’intero spettacolo andrà a dare corpo a un excursus sui registi italiani che con il loro cinema hanno reso nota l’Italia nel mondo, fra cui Dario Argento, al quale il Museo Nazionale del Cinema ha dedicato la prima grande mostra mai realizzata, aperta fino al 16 gennaio 2022 alla Mole Antonelliana. Luchino Visconti, Sergio Leone, Federico Fellini, Giuseppe Tornatore e Pier Paolo Pasolini sono gli altri grandi registi omaggiati dal progetto speciale, anno in cui le celebrazioni cinematografiche vanno da Pasolini a Rosi e Gassmann.

 

Lo spettacolo potrà essere fruito anche da coloro che non avranno modo di recarsi nel capoluogo torinese in occasione dei festeggiamenti per San Giovanni Patrono. Nello specifico la costante collaborazione di Fondazione Cirko Vertigo con ACCI – Associazione Circo Contemporaneo Italia, di cui il direttore della Fondazione Paolo Stratta è presidente, si accosta a una fitta rete di partnership interregionale con le città di Genova – attraverso l’Associazione Sarabanda Impresa Sociale, che organizza il Festival Internazionale di Circo Teatro Circumnavigando – e Firenze – attraverso l’Associazione culturale La Nottola di Minerva. Le tre città sono unite dalle celebrazioni per il medesimo Santo Patrono, San Giovanni, il 24 giugno. Le due associazioni partner, nell’ottica di un costante ampliamento dei pubblici e della diffusione della cultura del circo contemporaneo, renderanno fruibile l’evento anche ai pubblici delle loro città, proiettando presso le loro strutture le riprese dello spettacolo: l’Associazione Sarabanda proietterà la prima dell’evento performativo speciale presso il TIQU, Teatro Internazionale di Quartiere di Genova mentre La Nottola di Minerva all’interno de Le Murate Caffè letterario, nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo.

 

L’EVENTO SPECIALE CINEMA E CIRCO – UNA LUNGA STORIA D’AMORE

È un progetto di Fondazione Cirko Vertigo

In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema

Con il contributo di MIC – Progetti speciali, Città di Torino, Regione Piemonte, Iren, NovaCoop

Con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino

Partner Centro di produzione blucinQue/NiceFEDEC, Riggers Project, ACCI, Associazione Sarabanda, Associazione La Nottola di Minerva

INFO E BIGLIETTERIA

Biglietti su Vivaticket al link

https://www.vivaticket.com/it/ticket/cinema-e-circo-una-lunga-storia-d-amore/179668, rivenditori sul territorio, Call&Buy chiamando il numero 892234 e tramite APP blucinQue Nice

Orari: 9:30/13:00 e 14:30/18:00 presso gli uffici di Fondazione Cirko Vertigo all’interno del parco culturale Le Serre di Grugliasco (TO)

Nei giorni di spettacolo i biglietti saranno acquistabili anche in loco a partire da un’ora e mezza prima della prima replica di giornata.

Info www.cirkovertigo.com

L’arte di essere Raffaella Carrà

Intervista all’autore del manuale per essere liberi, felici e rumorosi edito Blackie Editon

Intramontabile caschetto biondo e liscissimo, un sorriso smagliante, gioielli brillanti, un vestito di glitter, in mano il microfono impugnato come uno scettro. Ce la ricordiamo così Raffaellà Carrà, icona pop della tv degli anni ’90 personaggio simbolo di un’intera generazione. Donna talentuosa e rivoluzionaria in grado di segnare profondamente la cultura del nostro Paese, sfidando tutte le convenzioni sociali dell’epoca. E’ a lei che lo scrittore e giornalista Paolo Armelli ha dedicato il suo primo libro “L‘arte di essere Raffaella Carrà– Un manuale per essere liberi, felici e rumorosi. E far l’amore con chi hai voglia tu ” (edito Blackie Edition). Un libro che combina il genere del saggio con quello del romanzo, scandagliano la vita, le conoscenze gli incontri che hanno segnato l’esistenza e la carriera della donna più amata dagli italiani e non soloOgni capitolo analizza un principio, una frase o un motto della Carrà, abilmente utilizzato dall’autore per raccontare non solo una storia, ma anche un messaggio più profondo che la donna dal caschetto biondo più famoso d’Italia voleva trasmettere al suo pubblico. Per capire meglio da dove è nata e come si è sviluppata l’idea di questo libro abbiamo incontrato Armellini alla Libreria Bodoni di Torino (Via Carlo Alberto, 41).

Cosa ti ha spinto a parlare proprio di Raffaella Carrà?

L’idea è venuta da Blackie Edition, sulla scia di una precedente edizione dedicata Bill Murray. Al contempo, c’è una motivazione personale che mi lega a questo personaggio: ha rappresentato una figura totalizzante nella mia vita e, quando ho studiato la sua storia, ho capito con quanti stimoli e ispirazioni avesse costellato il mio immaginario: abbiamo unito i puntini.

Studiando la sua storia di vita, cosa pensi abbia rappresentato per il nostro Paese questa donna?

E’ stata un’icona senza tempo e non ha mai stancato il pubblico. Una forza della natura in grado di unire la sua carriera “tradizionale” ad una carica rivoluzionaria: dall’ombelico scoperto al dire “fai l’amore con chi hai voglia tu”. Ha anche presentato molti programmi da sola circondata dai “carraba boys” invece che dalle solite vallette. Inoltre ha sempre mostrato la sua vicinanza alla comunità LGBTQ+. Forse non voleva espressamente cambiare le cose, ma di fatto- con il suo esempio– le ha trasformate profondamente.

Era consapevole di essere un personaggio antesignano dei tempi?

Lei guardava molto all’estero e cercava di anticipare i trends, ma in ogni caso non era così consapevole di quanto stesse cambiando davvero le cose. Per tale ragione, rileggendo la storia della sua vita, possiamo dire che è stato una donna modernissima.

Il tuo libro è suddiviso in dieci capitoli ognuno ispirato ad un motto o una frase tipica della Carrà. Qual è il tuo preferito?

Fai l’amore con chi hai voglia tu” perché esprime l’importanza che questo personaggio ha dato alla libera espressione dei propri sentimenti. I giudizi sulla sessualità e sul corpo sono impregnati di pregiudizi, talvolta anche tossici. Per tale ragione la sua battaglia non passa mai di moda e può ancora ispirarci.

Sul tema della sessualità, il nostro è un Paese libero?

Non del tutto, ci sono ancora molti pregiudizi. Abbiamo ancora difficoltà a riconoscere un’effettiva parità tra uomini e donne e verso le comunità LGBTQ+C’è un forte scollamento tra la realtà e la politica o il mondo istituzionale. Quindi ben vengano queste icone che vanno notare il corto circuito tra quello che le persone vivono e le regole imposte dai grandi sistemi.

Alla luce dell’analisi della storia della vita della Carràche cosa ha avuto di diverso dalle altre donne della spettacolo di quel momento?

Oltre alla libertà intellettuale e sessuale, sicuramente la caparbia. Ha combattuto per tutto quello in cui credeva. Nel 1970 diceva “partecipo ad un programma sulla Rai, ma voglio tre minuti solo per me“. Ha preteso il proprio spazio e questo è stato il primo segnale di una carriera caratterizzata da coraggio e indipendenza.

Valeria Rombolà

A Torino da giugno a settembre un’estate di teatro, musica, danza, cinema

TORINO, CHE SPETTACOLO! GLI EVENTI TI EMOZIONANO, LA CITTÀ TI SORPRENDE – ESTATE 2022

Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti verdi.

Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto, di trascorrere del tempo in compagnia, di partecipare con gli amici e familiari a occasioni di svago e socialità.

Per il 2022 l’assessorato alla Cultura della Città attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo ha selezionato un cartellone variegato di proposte ad alto profilo culturale: 12  progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, da giugno fino a settembre offriranno – a cittadini e turisti – spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness a contatto con la natura, talk e seminari nei cortili, parchi e giardini in diverse zone della città.

Un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

“Sarà l’estate del ritorno alla socialità e allo stare insieme – sottolinea il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo un lungo periodo di limitazioni. La Città di Torino vuole promuovere in ogni modo la voglia di stare all’aperto, di condividere il tempo con amici e familiari nei tanti luoghi della città. Il programma per l’estate è ricco e offre tante opportunità per i cittadini e i turisti, vogliamo rendere Torino sempre più accogliente, vivace e con un programma diffuso in tutti i quartieri. Infine, ringrazio – continua il Sindaco – tutti coloro che stanno lavorando con noi per rendere il cartellone di ‘Torino che Spettacolo! Estate 2022’ un programma di qualità per i prossimi tre mesi”.

 

PUNTI ESTIVI:

Associazione Tedacà

EVERGREEN FEST 2022

Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino

www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

Hiroshima Mon Amour

HIROSHIMA SOUND GARDEN

Via Carlo Bossoli 83, Torino

https://hiroshimamonamour.org/

l’ARTeficIO

APS ESTATE IN CIRCOLO

Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino

www.larteficio.com

Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211

SUN OF A BEACH Vol. IV

SPAZIO211, via Cigna 211, Torino

www.spazio211.com

Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus

ESTATE SENZA CONFINI

Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino

www.casadelquartiere.it

Associazione Museo Nazionale del Cinema

BARRIERA A CIELO APERTO 2022

Bagni pubblici, via Agliè 9, Torino

Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino

Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino

Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino

Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino

www.amnc.it

Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus

ESTATE A SUD 2022

Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino

CPG, Strada delle cacce 36, Torino

www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

Associazione Culturale Goodness

IL GIARDINO DI OFF TOPIC OFF TOPIC

Via Pallavicino 35, Torino

https://www.thegoodnessfactory.it

Associazione Nessuno

IL CORTILE DELLA FELICITÀ

Via Lombroso 16, Torino

www.lombroso16.it

Assemblea Teatro

ANCORA TI RACCONTO UN LIBRO dalla pagina alla scena

MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino

CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino

Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino

www.assembleateatro.com

Stalker Teatro Soc. Coop.

IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI

Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino

www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

Banda Larga

APS IMBARCHINO ESTATE OF MIND

Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino

PAV, Parco d’Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino

https://rbl.media/it/

A Parigi durante la Belle Époque: il nuovo podcast di Brachetti

SU AUDIBLE ARRIVA “ET VOILÀ! LA BELLE ÉPOQUE”

 

IL NUOVO PODCAST DI ARTURO BRACHETTI PRODOTTO DA STORIELIBERE.FM IN ESCLUSIVA PER AUDIBLE

 

La rivoluzione dello spettacolo e del modo di concepire il varietà e l’intrattenimento

raccontata dalla leggenda del trasformismo

 

 

Disponibile ora  esclusiva su Audible.it

 

____________________

 

 

Un viaggio alla scoperta di un’epoca leggendaria di grandi trasformazioni, e del suo epicentro, Parigi, per raccontarci come quegli anni abbiano contribuito in maniera decisiva a delineare il mondo in cui viviamo oggi 

 

Il podcast dà voce agli oggetti, ai luoghi simbolo e ai protagonisti che hanno cambiato la storia dello spettacolo d’intrattenimento, il varietà, una forma d’arte che rappresenta un capitolo importante della nostra storia individuale e collettiva

 

14 puntate da circa 50 minuti ciascuna in cui Arturo Brachetti, maestro indiscusso dell’arte del trasformismo e showteller, ci conduce alla scoperta di una dimensione mitica della storia, Parigi durante la Belle Époque

A Cavallermaggiore, si va per giardini “teatrando”

“Iter in hortis”

Domenica 19 giugno

Cavallermaggiore (Cn)

Saggio e allettante il titolo latineggiante. “Iter in hortis”, come dire “viaggiare per giardini”, “andar per giardini”. Bell’idea, indubbiamente, quella dell’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi” che, insieme a “Le Terre dei Savoia”, ha pensato bene di organizzare per domenica 19 giugno, a Cavallermaggiore (Cuneo), nell’ambito della “Giornata dei giardini e delle essenze”, una vera e propria azione teatrale open air tesa alla scoperta e riscoperta dei giardini, dei parchi e degli spazi verdi della città, attraverso le suggestioni della letteratura e della storia. Pensato ed ideato da Marco Pautasso (presidente di “Progetto Cantoregi”)  con Fabio Ferrero e Paola Galletto, il progetto si avvarrà della recitazione di Annalisa Aragno, insieme a Irene Avataneo e a Corrado Vallerotti. Esordio, dunque, domenica 19 giugno in terra cuneese a Cavallermaggiore, con un itinerario che partirà dai Giardini del Priorato di San Pietro (Orto tintorio e Giardino dei semplici) in Piazza Baden Powell, per poi spostarsi al Giardino Sobrero, quindi arrivare al Giardino Genta, per concludersi alla Chiesa dei Battuti Bianchi, dove un allestimento scenico e sonoro (con musiche da “Le quattro stagioni” di Vivaldi, reinterpretate da Max Richter) ispirato al mondo della natura accoglierà i visitatori. Il percorso, della durata di un’ora, sarà proposto alle ore 10, alle ore 11, alle ore 15.30 e alle ore 16.30. Una scelta di letture di brani letterari e di citazioni (da “Il giardino dei Finzi-Contini”  di Bassani, “Il giardino segreto” di Hodgson Burnett e “Apprendista di felicità. Una vita in giardino” di Pia Pera) accompagneranno i partecipanti a ogni tappa, accrescendo così quel rapporto dialogico tra vita e giardino, volto a sottolineare i valori del rispetto dell’ambiente e della cura della natura.

Un bicchiere fresco di acqua e menta attenderà i visitatori alla fine del tour, per una perfetta conclusione di un percorso i cui protagonisti sono le piante e le persone: lo sciroppo verrà preparato dagli ospiti dei “Gruppi Appartamento” della locale Cooperativa Sociale “LABORATORIO”, guidati dalle esperte mani di Matteo Chiesa dell’erboristeria “ERBOCHIESA”.

“Iter in hortis” è un vero e proprio viaggio nel mondo della natura “fatto di sguardi– sottolinea Marco Pautasso – immagini, parole, suoni per conoscere e osservare prati, alberi, piante da frutto, fiori, giochi d’acqua, e scoprire le storie dei luoghi”. E prosegue: “Il giardino è teatro della condizione umana, metafora della vita, insegnamento a prenderci cura, a far crescere ciò che coltiviamo. E coltivare il proprio giardino interiore è un po’ ritrovare se stessi, come scriveva Voltaire nel suo ‘Candide’. Ogni giardino racchiude il più grande dei misteri, quello della vita e del suo eterno rinnovarsi, è allegoria della corrispondenza tra il nostro esistere e il ciclo universale della vita”.

g.m.

Per info“Progetto Cantoregi”, tel. 349/2459042 o www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it

Tutti, o quasi, i segreti di una Drag Queen

Sabato a Torino, tra carri colorati e bandiere arcobaleno sfileranno anche le Drag Queen. Ma cosa sono esattamente? O meglio chi sono? Ne abbiamo intervistata una: Barbie Bubu.

 

Sono nervosa

 

Una creatura dalla sfavillante parrucca azzurra mi guarda dall’alto del suo metro e ottanta enfatizzato da zeppe bianche vertiginose. Attorno a lei la gente balla, la ferma, le parla. In un attimo ritorna nel personaggio sicuro di sé che coinvolge e diverte. Fa battute, trascina il pubblico che ride.

 

Barbie Bubu, questo il suo nome d’arte, è una Drag Queen. Si esibisce la domenica al Senzafronzoli, una serata con aperitivo e musica sul Lungodora Napoli. Ma cos’è esattamente una Drag Queen? Cosa fa e cosa serve per diventarlo? Portiamo indietro le lancette di almeno due ore. Più precisamente alle 19 di una ormai calda domenica torinese.

 

Arrivo su Lungodora Napoli, parcheggio e la trovo già al tavolino del dehors che affaccia sul fiume. O meglio, lo trovo perché ad aspettarmi c’è Dario. Ha la valigetta dei trucchi aperta e sta già preparando il viso alla lunga trasformazione.

 

Quanto ci metti a prepararti?

Da quindici minuti a due ore, dipende da chi è presente. Se ci sono altre Drag nei paraggi devo essere perfetta. (ride)

La trasformazione avviene sotto gli occhi di tutti. Chiunque può venire, vedere come mi trucco e fare due chiacchiere.

 

Davanti a sé una valigetta piena di trucchi, che però sono sparsi anche sul resto del tavolo, e uno specchio.

 

E cosa usi per truccarti?

Pigmenti, ombretti puri che si trovano nelle profumerie. Ma prima di arrivare a questa routine ho fatto molti esperimenti. Le Drag Queen in passato usavano la colla, poi il borotalco o il sapone di Marsiglia per coprire le sopracciglia. All’inizio usavo anche i kit truccabimbi, hai presente? Quelli che si usano per dipingere i volti dei bambini.

 

E il nome Barbie Bubu come nasce?

 

Ero ad una festa del carnevale 2001 e indossavo una parrucca con nove o dieci Barbie. In cima a tutto avevo conficcato un Ken, il fidanzato di Barbie. Per tutta la sera il presentatore mi chiamò Barbie, e così è rimasto. Quella sera ci fu un concorso che vinsi. Con i mille euro del premio mi pagai l’Atelier di Teatro Fisico di Philip Radice. Provai tutte le discipline, dalla dizione al tip tap. Bubu deriva dal clown interpretato da Philip Radice che rimanda a un orso tenero e dolce. È un nome che mi hanno dato, non l’ho scelto io, però mi rappresenta a pieno.

 

Forse però dovrei chiederti come nasci come Drag Queen.

Con la voglia di fare. Che era solo mia. Dopo quella serata proseguii. Feci molti stage, l’ultimo con Eugenio Allegri, morto di recente, maestro della Commedia dell’Arte. Però la mia storia inizia ben prima, dal teatro di strada dove facevo il trampoliere. O forse dovrei andare ancora indietro nel tempo, quando facevo pattinaggio artistico a rotelle. Sono stato atleta e istruttore di pattinaggio, tesserato Coni, con cui ho anche lavorato. Poi nel 2001 iniziai a fare la Drag Queen e a un certo punto smisi. Il pubblico però mi cercava, io avrei potuto proseguire e fare il teatrante ma sono tornato a fare la Drag Queen.  

 

E invece come nasce il fenomeno Drag Queen?

Secondo me è una disciplina che deriva dalla Commedia dell’Arte, quando gli uomini si travestivano da donne perché alle donne era vietato fare spettacoli.

 

E tu hai anche una scuola in Santa Rita per diventare Drag Queen.  

Esatto, e organizziamo anche eventi di ogni tipo. Dalle serate ai workshop per aziende. E non hai idea di quanto la gente si diverta a vestire i nostri panni per un giorno o qualche ora.

 

Dimmi qualcosa di questa scuola. Cosa si insegna?

 

Tutto. Come ci si trucca, come ci si veste, come ci si atteggia e come si preparano i vestiti o le parrucche. E poi insegniamo a stare su un palco, ad avere percezione di sé stessi e degli altri. Forniamo una formazione a tutto tondo che include anche dizione, portamento, funzione della quarta parete, bilanciamento del palco. L’obiettivo della scuola è proprio quello di fornire tutto ciò che serve per fare spettacolo e intrattenimento. Tutto declinato in chiave Drag.

 

E quali sono le caratteristiche che bisogna avere?

Umiltà ma anche un forte ego, quella sensazione per cui “ti senti figa”. Che in fondo hai, altrimenti smetti di fare la Drag. Ci vogliono anche autostima e grande forza d’animo. Può sembrare un controsenso, ma quando sali su un palco da Drag Queen, ti senti nuda perché il pubblico ti giudica. La prima cosa a cui pensa è: ma è gay?

 

Ecco appunto, una Drag Queen è gay?

Non necessariamente. Ci sono eterosessuali che fanno le Drag Queen o le donne, che fanno le Bio Drag Queen. Chiunque può vestire i panni di una Drag Queen che sostanzialmente è una diva, l’esagerazione della soubrette, un’eterna Wanda Osiris.

 

Barbie, ma a livello personale ti ha creato problemi fare la Drag Queen?

Si. In passato, molte relazioni sono naufragate perché il mio partner mi diceva: o me o la Drag. Oggi fortunatamente non è più così.

 

E Torino come accoglie questo fenomeno?

La ricezione è stata positiva sin dall’inizio, ma devo dire che nei primi tempi mi esibivo in locali gay. Oggi invece porto la Drag in teatro, organizzo il concorso di Miss Drag Queen Piemonte e Valle d’Aosta e mi chiamano anche per fare la testimonial durante eventi. Ho collaborato anche con brand. Uno studio di Hair Style mi ha chiamato per fare la ragazza immagine durante la tappa di Santena del Giro d’Italia. Qualcuno mi ha fermato per dirmi che ero l’attrazione più bella dell’evento. (ride)

 

Le Drag stanno uscendo dai piccoli locali. Ora hanno persino una loro trasmissione, Drag Race da poco sbarcata anche in Italia.

E la vincitrice di Drag Race Italia sarà il nuovo Ambassador di Max Factor. Sono in molti a cercarci, avvicinarci e a seguire i nostri corsi. Grazie a Drag Race io co-conduco anche una trasmissione televisiva su Primantenna.

 

Beh, a me le Drag mettono di buonumore. Sembra di avvicinare una fata madrina.

A scuola la figura della Drag si ispira a quella dei clown. Come i clown abbiamo abiti sgargianti, parrucche, trucco marcato. Ma al posto del papillon indossiamo gioielli. E tacchi vertiginosi.

 

Ci sono stati momenti difficili?

(Fa una pausa e mi fissa per qualche secondo, poi riprende con il trucco e la chiacchierata). Molti han provato a cambiarmi. Mi dicevano di non mettere la parrucca bionda, per esempio, perché ricordavo troppo Platinette. Ma io sono rimasta fedele a me stessa. E poi la Barbie è bionda.

 

Questa sera però Barbie Bubu indossa una parrucca Blu intonata ad una mise bluette e bianca. Ci siamo trasferite in camerino. Sull’abito mette una giacca dello stesso colore che era della sua mamma. La indossa per la prima volta, non senza emozione. La cosa che più mi colpisce non è solo quanto sia variegato e sfaccettato questo mondo, ma quante emozioni, anche contrastanti, riesco a percepire in lei. Ho visto la grinta, la generosità nel raccontarsi, ma anche il pudore nello svelare chi c’è sotto una maschera. E poi la sicurezza mente avanza verso il pubblico.

 

Sono le 21, la nostra chiacchierata è terminata, Barbie Bubu è pronta per entrare in scena. Sale le scale, prende un microfono, saluta il pubblico e si muove sicura tra una battuta e l’altra. Io la lascio e vado a prendere qualcosa da bere, perché quando si alza il sipario, un artista non è più tuo. È del suo pubblico.

 

La incrocio dopo un po’, continua a sorridere, ma quando le chiedo come sta, per una frazione di secondo si fa seria, quasi impaurita. E mi dice quelle parole: sono nervosa. Alla fine è tutto lì, una, nessuna e centomila. Un solo personaggio portato in scena da mille autori: l’uomo fragile, l’artista spavaldo, la diva esigente, il figlio malinconico. Puoi afferrarli? Per qualche effimero secondo si, ma solo se decidi di avvicinarti senza pregiudizi.

Loredana Barozzino

Asd dancing school, un nuovo grande successo

Dopo il grandissimo successo che ha visto esibirsi sul palcoscenico del Teatro Superga di Nichelino 80 ballerini il 3 giugno in sold out, l’ asd dancing school Lunedi’ 13 Giugno ha replicato lo spettacolo “Tra inferno e Paradiso” presso piazza Perlasca ad Orbassano

Un grandissimo successo anche questa serata vista l’affluenza e i numerosi complimenti ricevuti, l’asd Dancing school diretta da Alessandra Colucci dopo aver vinto numerose competizioni nel corso di quest’anno accademico tra cui un importante concorso internazionale che ha visto protagoniste la compagnia della scuola Experiance dance project e la solista di soli 8 anni Aurora Giannelli è adesso impegnata in un importante campionato nazionale con alcuni gruppi della scuola che si terra’ a Roma la prima settimana di Luglio.
Un altro importante traguardo per un’allieva della Asd dancing school Aurora Piazzolla (20 anni) che ha superato una pre selezione per il programma televisivo Amici di Maria De Filippi con una coreografia pluripremiata di Alessandra Colucci dal titolo “contatto” e sara’ impegnata a breve con le selezioni ufficiali presso gli studi del programma di Mediaset.

“Collisioni 2022” Ritorna ad Alba il Festival “Agrirock”

Tutto dedicato ai giovani. Inizio effervescente con l’attesissimo Blanco

Da sabato 9 a domenica 17 luglio

Alba (Cuneo)

Nei giorni scorsi la presentazione in Regione Piemonte, ancora capofila (insieme, fra gli altri, al Comune di Alba, alle Fondazioni CRC e CRT con Banca d’Alba) nella realizzazione del Festival, che fra meno di un mese, dal 9 al 17 luglio, tornerà ad accogliere il grande pubblico, in versione interamente made in Italy, in piazza Medford ad Alba. Edizione speciale speciale, “Collisioni 2022” sarà quest’anno interamente dedicata ai giovani. Ne sono attesi – dicono gli organizzatori – più di 50mila, provenienti da tutt’Italia. L’obiettivo è quello di realizzare per loro un grande happening musicale, per festeggiare finalmente la prima estate di “normalità” dopo due anni di chiusure di concerti, scuole, attività ricreative e sportive. “Verso i giovani– hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Vittoria Poggi – abbiamo un debito come comunità, essendo stati proprio loro i più frenati nel percorso più delicato della loro formazione durante la pandemia. E a loro diciamo grazie, così come agli organizzatori, agli sponsor e all’amministrazione per avere mantenuto alta l’asticella della qualità di questa edizione con ospiti che sapranno infiammare l’entusiasmo di un pubblico che arriverà da tutta Italia e non soltanto”. Partenza, dunque, sabato 9 luglio, allorché la line up del Festival ospiterà l’unica data estiva in Piemonte (il concerto è già sold out da giorni) dell’attesissimo Blanco, preceduto da un live di gIANMARIADomenica 10 si prosegue con i Pinguini Tattici Nucleari preceduti da La Rappresentante di Lista (ormai un tormentone la loro “Ciao ciao” presentata all’ultimo Sanremo). Mentre sabato 16 luglio, sarà la volta di “Tutto Normale”, la grande giornata del Festival, nata da un’idea degli studenti di Alba e organizzato da “Collisioni” in collaborazione con “Banca D’Alba”, per consentire a tutti i giovani presenti di assistere a 5 concerti con un solo biglietto5 ore non stop di live che vedranno susseguirsi ininterrottamente sul palco alcuni dei nomi attualmente più osannati dalle nuove generazioni, da Madame a Tananai a sangiovanni fino a Frah Quintale e Coez. In chiusura, domenica 17 luglio, il concerto-spettacolo del famoso Stand-up Comedian Valerio Lundini accompagnato ad Alba dalla band I Vazzanikki, anche loro amatissimi dai giovani. A corollario del Festival – e sempre in un’ottica di particolare attenzione ai giovani – da segnalare anche il progetto speciale “La generazione delle idee” che (con la collaborazione di Fondazione CRC, che quest’anno festeggia i suoi trent’anni) ha permesso di coinvolgere nell’ambito di “Collisioni” migliaia di studenti della provincia di Cuneo, con laboratori e incontri in presenza a partire dal mese di marzo per la preparazione di videointerviste, workshop di fotografia, Social e radioweb, per rendere protagonisti proprio gli under 30 all’interno delle giornate del Festival. “Collisioni”, infine, anche quest’anno non perderà il suo carattere di “Festival Agrirock”, ospitando le eccellenze del territorio, dal latte piemontese (“Latterie Inalpi”) distribuito in forma di Yogurt ai prodotti di filiera corta di “Confederazione Italiana Agricoltori Cuneo” fino ai vini del “Consorzio Asti Docg”, bollicina ufficiale di “Collisioni”.

I biglietti di “Collisioni” (tranne per il concerto di Blanco, ormai esauriti) sono disponibili online su “Ticketone” e sugli altri circuiti o presso i punti vendita autorizzati.

Per ulteriori infowww.collisioni.it o press@collisioni.it

g.m.

Nelle foto:

–       Blanco

–       La Rappresentante di Lista (Ph. Gabriele Giussani)