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PREMIO BUSCAGLIONE
si chiude con successo la settima edizione della rassegna
dedicata ai giovani talenti musicali italiani
sold-out i tre giorni di live per le semifinali e la gran finale
che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio
si aggiudicano il Primo Premio Buscaglione 2023 e il Premio Booster:
Hey! Himalaya
Premio della Critica, Premio Sold-Out e Premio Riflettori:
Miglio
“è stata l’edizione della rivincita della musica live dopo i tre anni di stop del Covid. Siamo partiti con il record di iscrizioni e abbiamo concluso con tre giorni intensi di musica dal vivo. Più che una competizione, è stata vissuta dalle band e dalla nostra giuria come un grande happening che ha al centro la musica emergente dal vivo”
Francesca Lonardelli, direttore artistico Premio Buscaglione
Dopo i due giorni di semifinali e la gran finale che hanno visto i dieci semifinalisti sfidarsi nei concerti che hanno avuto luogo a Torino dal 4 al 6 maggio, sono i lombardi Hey!Himalaya a vincere l’ambito Primo Premio Buscaglione 2023 ed il Premio Booster. Progetto composto da quattro ragazzi, sperimentano sonorità che ibridano il cantautorato con l’elettronica.
Il singer-songwriter post moderno di Miglio si aggiudica invece il Premio della Critica, il Premio Sold-Out e il Premio Riflettori.
Menzione Murazzi a Frenesi e la Menzione Istituto Musicale di Rivoli Giorgio Balmas a Mivergogno.
Novità assoluta dell’edizione che si è appena conclusa, la Targa Gran Torino, consegnata sabato 6 maggio a Dente come riconoscimento di un’importante carriera che ha influenzato molti artisti del panorama indie italiano.
I PREMI
Primo Premio: 3.000 Euro + tour in 10 festival partner
Premio della Critica: 1.500 Euro + tour in 5 festival partner
Premio Booster: audizione a porte chiusa con Locusta Booking e Woodworm Label
Premio Sold Out: apertura di una data di una band del roster Panico Concerti o Dischi Sotterranei
Premio Riflettori: uno slot intervista rilanciato sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione: Hipster Democratici; Lerane.net, lindiependente.it, outsidersweb.it, Radio Ohm, Radio RBE
Con ben tredici anni di riconosciuta attività e giunto alla sua settima edizione, il Premio Buscaglione è una fucina di talenti che, attraverso le passate edizioni, ha contribuito a scoprire e a dare visibilità a giovani musicisti italiani, contribuendo fortemente alla loro crescita in un complesso sistema che vede gli artisti emergenti inseriti in un network di professionisti musicali nazionali. Negli anni, il Premio Buscaglione ha premiato gli allora esordienti Lo Stato Sociale e lanciato gli Eugenio In Via Di Gioia.
Ad ogni edizione, il Premio Buscaglione scandaglia ogni centimetro d’Italia, intercettando artisti sconosciuti al grande pubblico ma dal potenziale enorme. Con una direzione artistica ed uno staff tutto al femminile, il Premio si è consolidato tra le realtà più importanti tra gli operatori del settore musicale, avviando giovani talenti al professionismo musicale e supportandoli con tour e comunicazione. 15 festival distribuiti in tutta Italia sono infatti quelli che ospiteranno le due band che si aggiudicheranno il Primo Premio ed il Premio della Critica.
Organizzato dall’Associazione F.E.A., con l’obiettivo di trovare la Next Big Thing italiana, il Premio si svolge con cadenza biennale a Torino ed è intitolato a Fred Buscaglione per coltivare la memoria del musicista. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la musica dal vivo emergente e vuole essere prima di tutto un talent scout invece di un talent show, una proposta alternativa in contrasto con i format televisivi dei talent dove il successo è immediato ma non duraturo.
Il Premio Buscaglione è inoltre un luogo di condivisione attraverso le band, gli spazi che ospitano la loro musica durante l’anno, il pubblico che non è solo spettatore ma partecipa attivamente alla selezione degli artisti.
Festival partner: Apolide, Arcella Bella, Artico Festival, Fans Out Festival, Filagosto, Live Rock Festival, Memorabilia, Mind Festival, Mira On Air, Omega X Resistenza, Rock & Rodes, Rockunmonte, SEI – Sud Est Indipendente, Tanaro Libera Tutti, Tenetevi il Resto
Media Partner: Hipster Democratici, Outsiders Webzine, Le Rane, Radio Ohm, Radio RBE, L’indiependente
Vincitori passate edizioni
Nervi: Primo Premio, Premio Tempesta Dischi e Premio Sold Out
Noè: Premio della Critica
Yosh Whale: Primo Premio e Premio Tempesta Dischi
La notte: Premio della Critica
Il Branco: Premio Sold Out
Blindur: Primo Premio e Premio Tempesta
Albedo: Premio della Critica
La Municipàl: Premio MEI
Matteo Fiorino: Premio King Kong Radio 1
Etruschi from Lakota: Primo Premio
Eugenio in via di Gioia: Premio della Critica
Pagliaccio: Premio Tempesta Dischi
Lo Stato Sociale: Primo Premio
Andrea Cola: Premio Tempesta Dischi
Giovanni Block: Primo Premio
Jang Senato: Premio della Critica
Da vedere! L’associazione culturale D.N.A. “Dominanti Nature Artistiche” presenta lo spettacolo teatrale MK-ULTRA “Oggi finisce tutto. Oggi rinasce”…in scena il 13 e 14 maggio alle h.20.45 presso il locale “La Falegnameria” in via San Donato 45 a Torino.Gli attori protagonisti sono CARLOTTA MICOL DE PALMA e
JACOPO SICCARDI,
regia: Alice Viglioglia – Carlotta Micol De Palma
Testo: Carlotta Micol De Palma
Scenografie: Giorgio Cecconi….la trama è molto bella,coinvolgente.In un futuro non meglio precisato, due amici di nome Gynaika e Zoo sono gli unici “sopravvissuti” alle tirannie del dittatore Ischys,capo supremo di questo NUOVO MONDO. I due protagonisti si troveranno ad affrontare le difficoltà di una convivenza complicata ed obbligata,costretti a sopravvivere,di nascosto da sguardi indiscreti, in un luogo nascosto ed a scontrarsi con i numerosi pericoli che li circondano.Il titolo nasce da eventi reali accaduti nel 1953 quando la CIA sperimentò sostanze chimiche per controllare la mente.
Enzo Grassano
Per la stagione d’opera 2023 il teatro Regio di Torino propone “La figlia del reggimento”, opera comunque di Gaetano Donizetti, con la partecipazione straordinaria di Arturo Brachetti, e sul podio, per l’occasione, Evelino Pido’. La regia immaginifica è del duo Barbe &- Doucet.
Inizia la mattina 29 aprile, alle ore 11, la vendita per l’Anteprima Giovani de “La figlia del reggimento” di Gaetano Donizetti, in scena venerdì 12 maggio e riservata al pubblico under 30.
Da sabato 13 maggio al 23 maggio tornerà al Teatro Regio, dopo 29 anni di assenza, “La figlia del reggimento “, la più fortunata opera francese scritta da Gaetano Donizetti, in un nuovo allestimento coprodotto dal teatro La Fenice di Venezia.
La regia immaginifica mescola con un tono umoristico elementi reali e elementi surreali, come risulta tipico delle produzioni del duo Barbe & Doucet.
L’opera, piuttosto impegnativa, è diretta da Evelino Pidò, ambasciatore dell’opera romantica e del bel canto nel mondo, che torna al teatro Regio alla guida di un cast superbo di specialisti del repertorio, il soprano Giuliana Gianfaldoni nella parte di Marie, il grande tenore John Osborn in quella di Tonio; il mezzosoprano Manuela Custer quale interprete della marchesa di Berkenfield e il baritono Roberto De Candia, che vestirà i panni di Sulpice.
Straordinaria la partecipazione di Arturo Brachetti nel ruolo della Duchessa di Krackentorp, un personaggio che pare un cameo, capace di esaltare le doti dell’artista, icona del trasformismo internazionale.
Mercoledì 10 maggio al Piccolo Regio Puccini, con ingresso libero, si terrà la Conferenza Concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi , con la partecipazione di Evelino Pidò, direttore d’orchestra, del baritono Roberto De Candia e del soprano Amélie Hois, del tenore Francesco Lucii e del basso Guillaume Andrieux, che interpreteranno arie dell’opera di Donizetti, accompagnati al pianoforte da Carlo Caputo.
Il 12 maggio, a partire dalle 19, si potrà condividere un aperitivo e, nel Foyer del Toro, assistere a una breve presentazione spettacolo con la partecipazione straordinaria di Arturo Brachetti, prima dell’inizio, alle ore 20, dell’anteprima Giovani.
Al termine 300 under 30 potranno accedere al Foyer del Toro per assistere a “Contrasti”, una sezione che ospita sia Cecilia sia Corgiat. La prima è un’artista e cantautrice torinese diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Corgiat, alias di Giovanni Corgiat Mecio, è produttore italiano di musica elettronica, specializzato in Composizione musicale Elettroacustica presso il Conservatorio di Torino.
Per Anteprima giovani l’ingresso è riservato a under 30 e a minori di anni 14 accompagnati da un maggiorenne under 30.
“La fille di régiment” rappresenta un’opera comique in due atti di Gaetano Donizetti, una delle tante opere composte dal maestro quando era a Parigi.
Le donne forti sono una costante nella produzione di Donizetti e Marie, la protagonista della Figlia del reggimento, risulta la più solare e insieme la meno femminile. Ha imparato dell’esercito napoleonico ad amare la patria e a imprecare come un soldato. Per la ragazza tutto cambia quando scopre di essere la figlia di una marchesa, anche se la vita aristocratica la delude un poco. Ritroverà il sorriso grazie all’aiuto dell’adorato Tonio, con l’aiuto dei papà militari.
Composta a Parigi nel 1840, si tratta della prima e fortunata opera francese di Donizetti di cui, messo da parte ogni snobismo, i transalpini si innamorarono, tanto che adottarono il “Salut a la France” come inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese.
L’opera risulta una successione di marce brillanti, numeri vocali di virtuosismo sbalorditivo e episodi spiritosi. Molto nota l’aria di Tonio “Ah! mes amis” con i suoi nove do di petto. A farceli ascoltare sarà la voce di John Osborne, affiancato dalla Marie di Giuliana Gianfaldoni e da un cast di specialisti del repertorio.
La regia dell’opera è firmata dal duo Barbe & Doucet.
L’edizione è in lingua originale francese.
Ne “La figlia del reggimento”, uno dei capolavori dell’opera comique, la musica si alterna a scene recitate. Melodramma comico in due atti, musicato nell’estate e autunno del 1839, su libretto di Jules Henry Vernoy de Saint Georges e Jean Francois Bayard, reca la versione italiana di Callisto Bassi. Fu rappresentata per la prima volta a Parigi, al Thétre de l’Opera Comique l’11 febbraio 1840.
Mara Martellotta
Lunedì. Al Cafè des Arts suonano i Lametia. Al teatro Colosseo arriva Raf.
Martedì. Al Blah Blah si esibiscono i Bikini Mood. Allo Spazio 211 è di scena Peter White. Al teatro Colosseo 2 concerti consecutivi con orchestra per i Modà. Al Jazz Club suona il trio Underbar.
Mercoledì. Al Jazz Club si esibisce Zelda & The Blues Society. All’Osteria Rabezzana suona Emanuele Cisi con i Four & More.
Giovedì. Al Mad Dog si esibisce il quartetto Twombao. Allo Spazio 211 è di scena Mick Harvey con J.P Shilo, la cantante Amanda Acevoe e il quartetto d’archi Sometimes With Others. Al Dash suona la Ukuele Turin Orchestra. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena i Sick Tamburo. Al Jazz Club suona il quartetto MiTo Hammond.
Venerdì. Al teatro Colosseo Angelo Branduardi con Fabio Valdemarin, presenta “Confessioni di un malandrino”. Al Magazzino sul Po si esibisce Farina Tree e Follia Nuda. Al Concordia di Venaria è di scena Cosmo. Al Folk Club si esibisce Jon Gomm. All Hiroshima Mon Amour è di scena Lucio Corsi. Al Blah Blah suonano i Vicious Rumors. Allo Spazio 211 si esibiscono i Leatherette con i Hangarvain. A El Paso suonano i Regrowth, Middle Finger e Toxic Youth.
Sabato. Da Gilgamesh si esibiscono i Melty. Allo Spazio 211 suonano i The Soft Moon. Al Jazz Club sono di scena i Son Machito. Al Blah Blah suonano gli Alma Thaur. Allo Spazio Kairòs si esibisce Lastanzadigreta. Al Cap 10100 sono di scena i rapper Rico Mendossa, Dani Faiv e Jack The Smoker.
Domenica. Al Jazz Club suonano i Soul Food Family. I Casino Royale suonano alle OGR.
Pier Luigi Fuggetta
Torinodanza 2023 sarà in programma dal 14 settembre al 25 ottobre prossimi e vuole fotografare le idee, i tumulti che caratterizzano questi tempi inquieti e i modi in cui si formano i nuovi immaginari culturali, il bisogno di armonia e di condivisione, utilizzando il corpo come strumento per poter rispondere a nuovi interrogativi e opportunità che la società ci presenta quotidianamente.
Giusto alla sua 36esima edizione il programma di quest’anno si intitola “Dance me to the end of love”. Un programma internazionale che raccoglie 33 rappresentazioni, 3 luoghi teatrali, 4 prime nazionali, sette coproduzioni e 15 compagnie provenienti da otto diversi Paesi, tra cui Australia, Belgio, Germania, Israele, Italia, Regno Unito, Spagna, Svizzera.
Il Festival Torinodanza si conferma una vetrina molto importante realizzata dal Teatro Stabile di Torino e diretta da Anna Cremonini, che ha voluto sottolineare, fin dal manifesto, la relazione presente tra le produzioni più d’avanguardia e la tradizione classica.
“ La danza contemporanea – ha sottolineato la direttrice Anna Cremonini – si avvale di danzatori che hanno una formazione tecnica classica molto accentuata, che non impedisce di coniugarsi con un linguaggio contemporaneo. Un problema abbastanza irrisolto riguarda il concetto di classico, che è patrimonio del repertorio lirico-sinfonico, mentre la danza contemporanea è altrove, nei festival, nelle programmazioni dei teatri. In realtà i due elementi sono strettamente legati, si guardano l’un l’altra
Infatti la coreografia contemporanea non si basa soltanto sui fondamenti della danza classica, ma spazia attraverso qualunque tipo di forma di ricerca e movimento.
Questo rapporto è alla base di tutta la cultura contemporanea e verrà esplorato attraverso il lavoro di artisti come Peeping Tom, Oona Doherty, la Sidney Dance Company o il Ballet du GrandThèatre di Ginevra, Akram Khan
Un’attenzione particolare è rivolta alla scena italiana, con una serie di spettacoli che intrecciano rapporti e esperienze, provando a superare barriere e distinzioni. Protagonisti italiani, ma di carattere internazionale della rassegna, saranno Silvia Gribaudi, Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, Teodora Castellucci e Francesca Pennini.
A questi artisti si affiancheranno anche quelli selezionati nell’ambito del progetto Art-Waves, con il sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino. Protagonisti, questa volta, saranno la Compagniia Egri Bianco Danza, il Balletto Teatro di Torino, la cordata For creata da Francesco Sgro’ e Album Arte con Daniele Ninnarello
Per questo motivo il titolo “Dance me to The end of Love” è assolutamente emblematico.
MARA MARTELLOTTA
Mercoledì prossimo arriva in Osteria Emanuele Cisi uno dei più bravi sassofonisti a livello Europeo. con:
Four & More: un programma di brani originali e di standard della grande tradizione jazz
Attivo dalla metà degli anni ’80, Emanuele Cisi è uno dei sassofonisti tenori più apprezzati sulla scena internazionale. Dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud America e al Sud Africa, il suo suono ha conquistato legioni di jazz fans. Ha inciso una dozzina di album a suo nome, di cui gli ultimi due per la Warner Music, e un centinaio come sideman. Emanuele Cisi si esibirà per la prima volta in Osteria accompagnato da un trio di eccellenti talenti che in periodi diversi del recente passato sono anche stati suoi studenti nella classe di Musica di Insieme Jazz al Conservatorio Verdi.
Con Emanuele Cisi, sax tenore
Gianluca Palazzo, chitarra
Veronica Perego, contrabbasso
Francesco Brancato, batteria
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SABATO 6 MAGGIO ORE 21
DOPO I SOLD OUT DI FEBBRAIO NUOVA DATA PER “FUGA DA SARAJEVO”
E’ una coproduzione di cinque realtà torinesi
Dopo i sold-out di febbraio, lo Spazio Kairòs, in via Mottalciata 7 a Torino, ospiterà sabato 6 maggio alle 21 una nuova data di “Fuga da Sarajevo”. Opera della drammaturga Monica Luccisano, lo spettacolo trae libera ispirazione dall’intervista della Luccisano a Irina Dobnik, dalle vicende del Kamerni Teatar ’55 e da altri fatti accaduti a Sarajevo al tempo dell’assedio. E’ coprodotto da cinque realtà torinesi: Doppeltraum Teatro, Liberipensatori Paul Valéry, Onda Larsen, Progetto Zoran, Tékhné. In scena sette attrici, Camilla Bassetti, Serena Bavo, Chiara Bosco, Luana Doni, Silvia Mercuriati, Stefania Rosso, Lia Tomatis, coordinate da Luccisano in una regia collettiva.
L’assedio di Sarajevo, aprile 1992-febbraio 1996, è stato il più lungo nella storia bellica del Ventesimo secolo. Il più lungo e doloroso, in seno alle guerre balcaniche, uno dei conflitti più sanguinari che ha prodotto massacri, genocidi e la fuga dalle città assediate. Sarajevo, con i suoi abitanti bersagli liberi in preda alle granate e al tiro dei cecchini, è ridotta al terrore, alla fame e al freddo.
Irina Dobnik è una giovane attrice, poco più che ventenne, del Kamerni Teatar ‘55. Quella esplosione di violenza entra a gamba tesa nella sua vita. Ma in quell’angoscia crescente, il suo teatro intraprende una straordinaria “resistenza culturale”: spettacoli, concerti, prove aperte, performance di ogni genere continuano ad animare il Kamerni durante l’assedio, e non è solo per l’ostinata voglia di vita dei suoi attori e attrici, ma anche di quei cittadini che continuava a frequentare quel luogo trovandovi un rifugio per corpo e mente, quando a Sarajevo è l’inferno.
La compagnia di Irina sta allestendo “Aspettando Godot”. In una sorta di osmosi tra vita e teatro, il lavoro su quel testo va intrecciando l’angoscia di quei giorni. La lavorazione dello spettacolo è sempre più intensa. E via via “Godot” diventa uno specchio in cui si riflette l’attesa infinita di una tregua, e di qualcuno che metta fine all’inferno. Come moltissimi altri, Irina sarà costretta alla fuga.
Il progetto è stato sostenuto dal Consiglio Regionale del Piemonte Comitato Resistenza e Costituzione: lo spettacolo è stato prodotto con il contributo di Città di Torino, TAP Torino Arti Performative e l’intero progetto è stato sostenuto con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese 2022.
LO SPETTACOLO
Ideazione e testo Monica Luccisano
Interpreti e regia collettiva Camilla Bassetti, Serena Bavo, Chiara Bosco, Luana Doni, Silvia Mercuriati, Stefania Rosso, Lia Tomatis, coordinate da Monica Luccisano
Disegno luci Cristiano Falcomer
Artigiano di scena Fabio Palazzolo
Consulenza storica Diego Acampora – TOjeTO
Coproduzione Doppeltraum Teatro, Liberipensatori Paul Valéry, Onda Larsen, Progetto Zoran, Tékhné
Biglietti:
Intero: 13 euro
Ridotto: 10 euro (allievi Onda Larsen, over 65, studenti under 25, disabili)
Info: biglietteria@ondalarsen.org
Biglietti online su: www.ticket.it/festival/approdi.aspx