domenica 10 dicembre ore 16
CATS
poltronissima 59,00 / poltrona 48,00 / galerial A 43,00 / galleria B 32,00 / ridotto under 16 33,00
Cats – foto Gianluca Saragò
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C’è già un piccolo passato cinematografico alle spalle della regista sudcoreana Jiyoung Yoo. In “Birth” la giovane Jay è una scrittrice che tenta di sfondare nel mondo dell’editoria, il suo compagno Gun-woo un apprezzato insegnante di lingua inglese che viene spinto dal direttore della scuola a accettare il posto di responsabile della nuova succursale per i più piccoli. Tutto pare filare nel migliore dei modi: se non fosse per una indesiderata gravidanza che viene a disturbare i progetti del futuro. Jay vorrebbe rinunciare al proprio bambino, il suo stato fisico non glielo permette mentre la situazione inizia a rovinare un solido rapporto di coppia; lui coltiva in sé il desiderio di costruire una famiglia e si deve addossare l’intero andamento della casa. Come se non bastasse, a confondere l’esistenza della donna è quella autobiografia con cui costruisce il suo nuovo romanzo “Birth” come la consapevolezza tutta personale che la gravidanza stia rendendo sterile la sua vena di scrittrice, che altre del suo gruppo abbiano quel successo è ormai negato, che anche chi ha sempre creduto in lei e sempre l’ha sostenuta stia tornando sulle proprie idee. Resistono appieno due caratteri che continuano a fronteggiarsi, fermo ognuno nelle proprie convinzioni: ed è nello studio finissimo di quelli che la buona mano della regista eccelle. Tuttavia, secondo un modo di fare cinema intimamente legato al suo tempo e soprattutto ai suoi luoghi, un mondo di silenzi, di sguardi, di scene bruscamente interrotte, di dialoghi asciugati e rarefatti, di fissità protratte per troppi secondi che stridono con i nostri “mezzi” e con i nostri sentimenti di fare cinema.
