Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Mercoledì 29 novembre, ore 21.30
Svoboda
L’orchestra Svoboda è una formazione composta da voce, tromba, tastiere, chitarra acustica, basso elettrico, batteria, percussioni, sassofoni. Da oltre vent’anni la loro musica oltrepassa i generi ricreando la colonna sonora di un sorprendente viaggio geografico-emotivo attraverso il pianeta. Superando ogni confine e mescolando le culture, Svoboda accompagna in un mondo musicale dove armonia, melodie e ritmi rinascono a nuova vita grazie ad una voce senza limiti.
FORMAZIONE
Silvano Bargelli, tastiere
Stefania Cammarata, voce
Gianni Daniello, batteria
Roberto Freggiaro, basso
Doriano Goglio, tromba e flicorno
Massimo Iamone, chitarra
Paolo Ginanneschi, percussioni
Sergio Zaccardelli, sassofoni
Ora di inizio: 21.30
Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta
Info e prenotazioni
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it


Iris Kaltenbäck, per la prima volta dietro la macchina da presa (un passato di sceneggiatrice, “Le vol des cicognes” è del 2015, mai apparso da noi), ci offre con “Le ravissement” (2023) – non soltanto per noi “il rapimento” ma altresì “l’infatuazione” o “l’incantamento” – il quadro preciso dell’urgenza senza confini di certi sentimenti, dello scompiglio che possono creare, di uno sconvolgimento totale verso gli altri che può annientare una vita. Sono bisogno d’amore, sono lo specchio del desiderio di uscire da una troppo duratura solitudine. Accompagna la regista con una fermezza e una durezza (come sono costantemente duri i tratti della protagonista Hafsia Herzi, eccellente, pochi i sorrisi, quasi sempre innaturali e forzati) senza mai sbavature il cammino interiormente doloroso di Lydia, intrappolata nelle sue giornate e nelle sue menzogne, in quella costruzione assurda di un universo parallelo che finisce col coinvolgere tutti. Racconta con autentica padronanza un’amara vicenda tutta in salita, affaticata, dolorosa e offre ai due protagonisti principali (Milos è Alexis Manenti) l’occasione per altrettanti ritratti fatti di cuore e di animi controversi.
