SPETTACOLI- Pagina 123

“La Bella e la Bestia” in abiti storici nella Palazzina di Caccia di Stupinigi

Sabato 6 gennaio, ore 15.30 e 17

Nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, nel giorno dell’Epifania, sabato 6 gennaio, si entra nel magico mondo Disney e in uno dei momenti più iconici della storia del cinema: il ballo de “La Bella e la Bestia” nella messa in scena in abiti storici curata da Nobiltà Sabauda.

I personaggi più celebri della fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che ha ispirato il film, rivivono nel Salone d’Onore della Palazzina che ha ospitato nella sua storia le grandi feste da ballo e i ricevimenti di nozze di casa Savoia.  

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Sabato 6 gennaio 2023, due repliche alle ore 15.30 e 17

L’ingresso allo spettacolo è compreso nel prezzo del biglietto

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Senza la prenotazione non si garantisce la possibilità di assistere allo spettacolo seduti

Info e prenotazioni: 011 6200634 stupinigi@info.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

“La spada nella roccia”, show per famiglie

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Domenica 7 gennaio, ore 16

Per Favole a Merenda uno show musicale per la famiglia dinamico, comico, emozionante

 

In Britannia re Uther Pendragon muore senza lasciare eredi al trono, infatti il suo unico figlio Artù è troppo piccolo per governare. Così il grande Mago Merlino, il più grande mago di tutti i tempi, nasconde il bambino affidandolo alle cure del buon re Ector, e per placare il caos scoppiato a seguito della morte del sovrano fa comparire a Londra una misteriosa spada che solo il nuovo re sarà in grado di estrarre.

“La spada nella roccia” è uno show musicale per la famiglia dinamico, comico, emozionante e dal ritmo travolgente. Un’ora e mezza di coinvolgimento con i personaggi più noti delle storie del ciclo bretone, come Mago Merlino, Fata Morgana e Artù.

Domenica 7 gennaio, ore 16

La spada nella roccia

Biglietti: adulto 12 euro – bambino 10 euro

Info

Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

www.teatrodellaconcordia.it

011 4241124 – info@teatrodellaconcordia.it

Una senile, allegra “solitudine”, in puro “stile Franco Barbero”

Il 6 e 7 gennaio, al teatro San Giuseppe di via Andrea Doria 18

Franco Barbero è un attore – lo è sempre stato – dalle solide radici. Piemontesissime, lui di Asti (con un augurio qui per l’avvicinarsi quantomai prossimo degli ottanta), quelle nate nei terreni dei Macario (una bella accoppiata per una decina di commedie) e dei Campanini (con il comico forma compagnia, tra il 1975 e l’80), negli ormai lontani anni Settanta. Un personaggio semplice, fuori dal tempo, una maschera che si fa a poco a poco carattere, sempre più preciso e consolidato. Barbero non ci si rintana ma lo svolge, lo arricchisce, lo infiocchetta ruolo dopo ruolo: legato al testo, sempre pronto a calcare la scena come un bravo soldatino ma pronto altresì a riandare alla scuola del grande Erminio. Con l’improvvisazione, con l’immediata invenzione (“ invenzione è guardare cosa succede in giro e commentare”), magari poggiando sugli umori del pubblico, magari sfoderando l’invidia di qualche collega, magari rubando l’applauso più caloroso della serata. Riesce a crearsi un posto tutto suo, scrittura Sylva Koscina e Stella Carnacina e Femi Benussi, vamp del momento, s’affida anima e cuore ai duetti con l’amica Margherita Fumero, con Nadia Furlon fa coppia per l’operetta, campo facile a tutto il suo umorismo che si traduce ogni sera per genuino divertimento da parte del pubblico, con un repertorio non indifferente di undici operette: non restando chiuso tuttavia all’interno del teatro “leggero”, con la battuta facile o la bellona di turno, ma oltrepassando i dislivelli di quello impegnato, da Shakespeare a Molière, dal lodatissimo “Margarita e il gallo” di Edoardo Erba (con Maria Amelia Monti, ricco di premi importanti come gli Olimpici del Teatro, il Riccione e il Salerno, il premio Idi) alla riduzione dell’”Esclusa” pirandelliana, in cui il regista cui s’affida vuole affidargli ben tre ruoli, da Plauto a Campanile (“Il povero Piero”) per arrivare all’”Orestiade” di Eschile o alla “Venexiana” di autore anonimo a cui ha partecipato a Roma lo scorso anno. Ruoli di piccolo calibro ma sempre tutti con il profumo della concretezza, apprezzati e lodati, quei ruoli su cui lo spettatore attento pone lo sguardo e si porta a casa l’attore autentico.

E non soltanto teatro. Ma anche il cinema, dalla metà degli anni Settanta, s’è accorto di lui, chiamato a lavorare tra gli altri con Maurizio Nichetti e Pieraccioni, con Michele Placido e Tinto Brass, con Roberto Benigni (“La tigre e la neve”) e Marco Tullio Giordana (“Romanzo di una strage”, pellicola mai troppo lodata sull’atroce vicenda di piazza Fontana, da Matteo Rovere al Silvio Soldini del “Comandante e la cicogna”. Non soltanto le produzioni della nostra Film Commission, non soltanto le strade e gli angoli di Torino e piemontesi, Barbero rientra in tantissime opere disseminate per lo stivale, entrando nel cinema importante, tra le firme che contano. E allora il viso è di quelli che riconosci immediatamente, la tivù fa il resto e si entra nelle case: apparizione dopo apparizione, da “Don Matteo” a “Padre Pio”, dal “Grande Torino” di Claudio Bonivento alla serie di “L’onore e il rispetto”, dalla “Farfalla granata” di Paolo Poeti sulla figura indimenticabile di Gigi Meroni a Rocco Schiavone, dalla “Strada di casa” all’ultimo “Cuori”, con quegli amori e malattie che il publico ormai si aspetta come il pane.

Una faccia, un compagno affabile e allegro, un carattere. Come il Piero, che porta sabato 6 (alle ore 21) e domenica 7 (alle 16) al teatro San Giuseppe di via Andrea Doria 18 nella commedia “Un Natale fuori stagione” scritta da Antonio Valleggi, che ne cura anche la regia. “Anche qui, “abbastanza Barbero” come carattere”, sottolinea ancora una volta l’attore. E Valleggi, che festeggia per l’occasione i suoi cinquant’anni come regista, di rimando: “Barbero è davvero un attore completo, di quelli che il pubblico apprezza enormemente e io sono stato sinceramente felice quando ha risposto sì alla proposta che gli avevo fatta di lavorare insieme”. Una traccia all’apparenza semplice, la figura di un vecchio solitario, vedovo e rintanato nella sua casa in Liguria, una vita scombussolata all’improvviso dall’irrompere di una sconosciuta, Manola, che si fa passare per la badante argentina che la figlia ha deciso di mettergli accanto. Uno svelamento che è un bel colpo di teatro, un albero di natale abbandonato sul terrazzo della casa, un pregiudicato che ha scoperto il nascondiglio della ragazza: ma non soltanto, nella suspence e nel divertimento, nello scorrere allegro delle situazioni e delle battute, s’incrociano temi come la solitudine degli anziani, la difficoltà nel trovare un lavoro correttamente retribuito, la diffidenza verso gli stranieri, la triste piaga della violenza sulle donne. “Temi trattati con leggerezza – spiega ancora Valleggi mentre tratteggia questa sua “commedia brillante con il sorriso” -, mai resi con banalità. È uno di quei testi, composti in questa ultima decina d’anni in cui ho privilegiato la scrittura, a cui tengo di più. Ho trovato, con Franco, altri due eccellenti interpreti, Nathalie Bernardi e Igor Toniazzo, con loro sperimento ancora una volta la bellezza del palcoscenico, quello studio che mi porto dietro ogni giorno, la voglia e il piacere di creare con l’attore la precisione della battuta, l’esattezza della posizione, il potere di una pausa che ci aiuta a riflettere”. Guardando ad una vita da sempre accompagnata dal teatro (da LeRoi Jones a Molière a “Notturno”, racconto di fantascienza (del 1941) tratto da Asimov, Valleggi non ha dubbi: “Il teatro è una delle forme di espressione che dovremmo coltivare sempre perché ci regala uno spaccato di noi stessi a 360°.”

Elio Rabbione

Nelle immagini, la locandina di “Un Natale fuori stagione”, Franco Barbero in scena e fuori scena; un momento di “Al bar dello sport” di Francesco Massaro, dove con grande successo Barbero fu l’ostile cognato di Lino Banfi, emigrato pugliese a Porta Palazzo.

Per i più piccoli l’Epifania con Lucilla

Amatissima anche dai genitori, la star di Youtube con oltre trecento milioni di visualizzazioni, arriva live con il suo spettacolo, per salutare le vacanze natalizie con il sorriso perché

“Lucilla viene dal sole portando raggi di felicità per giocare e cantare con i bambini!”.

Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, divertente, coinvolgente ed interattivo,

è pensato per stupire i bambini e portare allegria a tutta la famiglia con canzoni,

coreografie da ballare col pubblico e tante sorprese.

Uno spettacolo ricreativo e al contempo educativo che si basa sui concetti base del primo apprendimento come

numeri, lettere e suoni,

grazie all’esperienza di Lucilla, laureata in scienze dell’educazione.

Il LUCILLA SHOW, organizzato da Dimensione Eventi,

avrà luogo al Teatro Atlantic di Borgaro Torinese (Via Lanzo 163)

 sabato 6 gennaio e a grande richiesta vedrà una doppia replica:

– ore 16 (SOLD OUT)

– ore 18.30

Per le ore 18.30 tre settori disponibili:

PRIMO SETTORE: 31 euro

SECONDO SETTORE: 28 euro

TERZO SETTORE: 22 euro

I bambini al di sotto di uno anno compiuto di età non pagano.

“La locandiera” di Miriam Mesturino, femminismo e languori

Repliche all’Erba nel mese di gennaio

È stata definita la più bella commedia di Carlo Goldoni, nata al teatro Sant’Angelo di Venezia negli ultimi giorni del 1752, “La locandiera”, anche “la più morale, la più utile, la più istruttiva”, stando alle parole dell’autore. In una Firenze che mette l’autore al riparo dai malumori della maggiore classe veneziana, un brillante personaggio femminile, tratteggiata con pieno realismo e a tutto tondo (lontano da quelle maschere che erano ancora materia della commedia dell’arte e che possono essere qui incarnate dalle due comiche), una donna non priva di difetti ma dalle molte virtù, intraprendente e combattiva, onesta e corteggiata, un esempio ante litteram di donna manager, antesignana evidente del femminismo odierno, inequivocabile esempio di donna ”moderna” che bada giorno dopo giorno ai propri interessi, esempio, seppur piccolo, di una borghesia mercantile che nel secolo di Goldoni si sta espandendo, una donna capace di tenere a bada gli assalti amorosi dei nobili e nobilastri che arrivano nelle stanze della sua locanda. Una donna che usa parole secche e abili moine, che lusinga e che allontana, che sa tenere a bada, che usa attenzioni e che non esita a mettere all’angolo un atteggiamento o una parola di troppo dell’avversario: con lei non vince il Conte che forte del proprio denaro sfoggia regali preziosi, né tantomeno il Marchese, capace ancora di vantare una nobiltà ormai trascorsa e di trincerarsi dietro azioni che salvaguardino le sue debolissime sostanze. Nè il Cavaliere, “disprezzator delle donne”, campione di misogenia, che, pure desideroso di alzare una inviolabile barriera e sbandierando ogni sua personale convinzione, scivola a poco a poco travolto dai gesti d’attacco sempre guantati della locandiera.

A fronte di una nobiltà verso cui l’autore è profondamente critico, si pone il “popolano” Fabrizio, che non accampa aspirazioni sociali ma ad ogni apparizione rivendica il suo innamoramento, strenuo e antico, per Mirandolina. Di cui il lieto fine, “amoroso”, non riuscirà a scalfire il carattere malizioso ma soprattutto l’intraprendenza e l’indipendenza, irrinunciabili.

Da tredici anni Torino Spettacoli porta in scena, appuntamento d’obbligo della compagnia, il che vuol anche dire aggiornamenti nei ruoli, con la svelta regia di Enrico Fasella, il testo goldoniano, interprete Miriam Mesturino: la quale ormai si rigira tra le mani il personaggio come vuole, con intelligenza e con grande divertimento, esatta a ogni estro e a ogni sospiro, languori e svenimenti e quotidiane filosofie, aspra e dolce secondo chi le stia davanti. Con lei, Alessandro Marrapodi che dà una bella corposità al suo Conte di Albafiorita, dagli occhi alle invenzioni vocali è tutto da goderselo, come il Cavaliere di Ripafratta di Luciano Caratto denuncia un più che convincente percorso di robustezza iniziale per poi mostrare con giusti ritmi il proprio cedimento. E ancora il godibilissimo Stefano Fiorillo come Marchese, Barbara Cinquatti e Maria Elvira Rao nei ruoli delle due comiche. Stefano Bianco è Fabrizio: emozione e imperizia forse gli fanno nascondere in più occasioni il peso e la presenza determinante del personaggio, la voce gli si soffoca e pare abbia voglia sul termine degli interventi di sparire in fretta dalla scena. Le repliche (nei prossimi 11, 15 e 16 gennaio alle ore 10, il 12 alle ore 11, sabato 13 alle 21 e domenica 14 alle 16) sono lì a dargli più coraggio. Nota a margine per uno spettacolo applauditissimo da un pubblico numeroso, davvero divertito, nella sala dell’Erba di corso Moncalieri.

Elio Rabbione

Nuove repliche per Extreme Magic Show

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Successo straordinario per l’appuntamento natalizio con la magia alla Casa del Teatro che ha già venduto oltre 4000 biglietti

Fino al 7 gennaio in scena un varietà per tutta la famiglia prodotto da Muvix con gli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana. Arrivano così a 22 le repliche programmate di cui numerose sold out

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Gli artisti del Circolo Amici della Magia sono abituati allo stupore e alla meraviglia ma questa volta si sono superati. Il loro Extreme Magic Show, prodotto da Muvix Europa e in cartellone alla Casa del Teatro fino al 7 gennaio sta inanellando una serie di sold out a catena superando i 4000 biglietti già venduti. Un successo straordinario che ha indotto gli organizzatori ad aggiungere, a grande richiesta, due ulteriori repliche (mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio alle 15.30) che portano a 22 il totale degli spettacoli previsti.

Lo spettacolo porta in scena il tentativo del giullare Nespolo di diventare principe attraverso il bacio di una principessa, ma per raggiungere il suo obiettivo, dovrà superare le prove del Grande Maestro di Magia, Marco Aimone (primo prestigiatore laureato alla Silvan Magic Academy, da diversi anni Presidente del Circolo Amici della Magia di Torino). L’inedita coppia sarà protagonista di istanti di divertimento e meraviglia.

Guest star di questa edizione, Ottavio Belli, uno degli Illusionisti Italiani di maggior successo nel mondo, laureato in Cina come “Excellent Act Award” e “Special Prize of the Jury” al “Chimelong International Circus Festival”. Ottavio Belli e Claudia Veneziano sono specializzati nelle grandi illusioni, effetti magici di grande impatto visivo in grado di regalare istanti di suspense e stupore e proporranno una serie di effetti di notevole spettacolarità. Diego Allegri, artista molto seguito dai giovani su YouTube nei suoi tutorial magici, coinvolgerà il pubblico in numeri di manipolazione sorprendenti. Ma ci sarà spazio anche per la poesia e la magia delle ombre cinesi, forma d’arte visuale antichissima e ricca di suggestione e meraviglia.

Meraviglia, dunque, sorpresa e divertimento per trascorrere 75 minuti di grande spettacolo tra realtà e illusione, dove manipolazione di oggetti misteriosi, sparizioni, riapparizioni e coinvolgimento del pubblico sono solo alcuni degli ingredienti di uno spettacolo divertente e per tutta la famiglia.

La produzione è curata da Muvix Europa, realtà di produzione artistica capace di coniugare l’illusionismo con le più diverse discipline dello spettacolo, per realizzare soluzioni su misura.

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria della Casa del Teatro (Corso Galileo Ferraris 266), oppure sui siti www.magic-show.it e casateatroragazzi.it.

EXTREME MAGIC SHOW

Prodotto da Muvix Europa in collaborazione con il Circolo Amici della Magia di Torino

Con Marco Aimone, Diego Allegri, Ottavio Belli e Claudia Veneziano e Nespolo Giullare (Manuel Bruttomesso)

Fino al 7 gennaio 2024

Mercoledì 3 gennaio ore 15.30 e ore 18

Giovedì 4 gennaio ore 15.30 e 18
Venerdì 5 gennaio ore 18 e 21

Sabato 6 gennaio 15.30, 18 e 21

Domenica 7 gennaio 15.30 e 18

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI – Corso Galileo Ferraris 266, Torino

Intero € 20
Ridotto € 16 (over 65, abbonati stagione 2023/2024, associazioni e CRAL convenzionati)
Ridotto ragazzi € 12 (under 14)

Info e prenotazioni Tel. 389.2064590 – biglietteria@casateatroragazzi.it

magic-show.it – casateatroragazzi.it

BIGLIETTERIA

Fondazione TRG c/o CASA del TEATRO RAGAZZI e GIOVANI
c.so Galileo Ferraris, 266 – 10134 Torino
tel. 011/19740280 – 389/2064590
biglietteria@casateatroragazzi.it     www.magic-show.it –  www.casateatroragazzi.it

Successo anche per il concerto – bis di Capodanno

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Ottima affluenza di pubblico anche per il secondo concerto di capodanno, in questo caso di musica classica, oggi alle 16,30 in piazza Castello a Torino. “Abbiamo voluto iniziare l’anno scommettendo ancora una volta sulla cultura, celebrando insieme il 2024 e una delle nostre eccellenze, il Museo Egizio, Torino, che entra nell’anno del suo primo bicentenario e a cui è dedicato il programma eseguito sul palco di Piazza Castello”, ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Trasmesso  in diretta su SKY Classica HD, il concerto verrà riproposto questa sera su Rete 4 alle 23:45.

Piazza Castello sold out per il concerto di fine – inizio anno

Pienone in piazza Castello ieri sera in attesa della mezzanotte. A brindare simbolicamente in piazza 10 mila torinesi che hanno assistito al “concertone” di San Silvestro. Metropolitana aperta fino alle 3 del mattino per consentire il rientro. Le foto sono tratte dalla pagina Facebook del sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Tante le novità di Diagon Hall, il nuovo spazio culturale de l’ARTeficIO

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“Il Falò dei Folli”

 

Risale all’ottobre 2023 l’apertura del nuovo spazio culturale dell’associazione l’ARTeficIO, Diagon Hall. È il risultato di anni di militanza in eventi di media portata in location esclusive, dove la musica dal vivo è stata l’attività principe dell’ente.

“Abbiamo deciso di riabbracciare le iniziative legate ai valori tradizionali che sembrano quasi non esistere più – spiegano i direttori artistici Alberto Corrado e Daniela Cressano de l’ARTeficIO – riflessione, introspezione, comunicazione e confronto sono gli elementi chiave degli appuntamenti che trovano sede nel nuovo, piccolo centro culturale dalle grandi idee. Meno ruoli, quindi, e più vicinanza tra le persone. Diagon Hall è anche il luogo adatto per concretizzare i progetti d’arte di professionisti e associazioni esterne, ideale per workshop, masterclass e seminari”.

“Il piccolo centro culturale – aggiungono i direttori Daniela e Alberto – è caratterizzato da incontri letterari, tra cui “Dialoghi tra prosa e poesia”, tenuti da Gian Giacomo Della Porta e da Jacopo Marenghi, in programma mercoledì 21 febbraio. Laboratori di scrittura riparativa, fotoscrittura e masterclass sul mercato musicale discografico, ma anche attività da dedicate al benessere psicofisico, come shivaflow Yoga e Teatro”.

“Diagon Hall è l’ultimo spazio diffuso nato dalla volontà de l’ARTeficIO – precisano i direttori de l’ARTeficIO. Attraverso gli eventi che organizziamo, continuiamo a divulgare arte, cultura e socialità come abbiamo fatto questa estate durante il festival “Estate in Circolo” presso il Giardino dell’Anagrafe centrale, con l’intento di restituire al pubblico torinese un luogo di aggregazione e divertimento. Lo scorso autunno abbiamo iniziato la nostra collaborazione con il Mercato Centrale di Torino dove, presso i loro spazi, insieme alle associazione Turin Cats, La Paranza del Geco e Creacion Tango, tutte le settimane sosteniamo attività dedicate al mondo della danza. Il teatro Juvarra e il circolo ‘Amici della magia’ sono sedi di grandi eventi che ci vedono coinvolti come coorganizzatori: Swing Grand Galà, i concerti del TJF e Stage of Mind Coreographic Hip – Hop Event”.

“’Il falò dei folli’ è l’idea di un nuovo format di incontri firmati l’ARTeficiO, in cui vogliamo ritrovare il senso di un confronto autentico con ospiti un po’ folli. Vogliamo raccontare la persona, non il personaggio che di solito vediamo sul grande palco dei social. Vogliamo guardarci negli occhi, fare domande, ridere insieme, prendere il tempo per riflettere.

In un’epoca di immensa interconnessione digitale e stimoli di ogni genere, viene sempre più a mancare la reale vicinanza e la scoperta dell’altro. Possiamo condividere l’intimità della nostra casa attraverso uno schermo e provare quel senso illusorio di vicinanza a personaggi che ammiriamo, ma nessuno smartphone potrà mai creare quel legame che nasce dall’incontro dal vivo.

Proprio per questo, all’ingresso di Diagon Hall chiederemo al pubblico di depositare i propri smartphone in una scatola che custodiremo fino alla fine della serata, per permettere loro di ritrovare quella condivisione e quell’interesse comune di cui sentiamo tanto la mancanza”.

Mercoledì 31 gennaio, alle ore 21:00, verrà ospitato Isidoro Sofia “Isidaurum”, il fuorisede. Mercoledì 28 febbraio incontrerà il pubblico di Diagon Hall Valerio Minato, noto fotografo torinese.

infoeventi@larteficio.com

www.larteficioshowroom.com

Telefono: 329 2538654

 

Mara Martellotta

Successo per lo spettacolo “Foglie morte”, andato in scena al Teatro Sporting Dora di Torino

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Lo spettacolo teatrale “Foglie morte”, organizzato dall’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, in collaborazione con l’Associazione culturale Genta Rosselli, andato in scena al Teatro Sporting Dora venerdì 26 gennaio, e replicato sabato 27, è stato un successo di pubblico e critica.

Unico atto scritto da Simonetta Murruzzu e Simona Gamberini, che ne è anche la regista, interpretato dalle magistrali attrici Giusi Loschiavo, Marica Cotognini e Floriana Colrito, narra la drammatica vicenda di tre donne costrette in una stanza, ognuna di esse divorata dalla sua storia personale e legata alle altre da un inconsapevole destino comune, che le rende compagne di prigionia e estranee ormai a qualsiasi possibilità di redenzione dal dolore.

Il tema, più che mai attuale e di fondamentale importanza, è quello della violenza sulle donne.

Grazie a un testo breve, intenso e vero in ogni singola parola, le autrici hanno saputo preparare la scena di un messaggio mai banale. La bravura delle attrici Giusi Loschiavo, maschera affascinante che pone domande e getta luce in un pozzo buio; Marica Cotognini, i cui cambi espressivi misurano l’intensità del dramma; Floriana Colrito, che sembra portare il peso incarnato di tutta la storia, ha contribuito a rendere la rappresentazione un modello intellettuale che possa andare oltre il semplice aspetto emotivo, per andare in tutti quei campi umani da riscoprire: il buonsenso, il raziocinio che getta le basi di una nuova cultura.

Isabella Portaccio, Presidente dell’Associazione organizzatrice, ha dichiarato che con lo spettacolo “Foglie morte” si vuole dare un segnale concreto, sensibilizzare e accendere un’altra luce sull’argomento. Un fine che è anche quello dell’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, impegnata a dare una possibilità di ri-nascita a chi non ha le disponibilità economiche, sociali e culturali. Un progetto che vuole sostenere, attraverso azioni concrete di aiuto solidale, tutte quelle persone che faticano ad affrontare la quotidianità, contribuendo nel loro percorso di vita.

 

Gian Giacomo Della Porta