SPETTACOLI- Pagina 119

Disney Live Action L’ultimo appuntamento di Musical a Corte

Domenica 23 aprile, ore 19

Disney Live Action

L’ultimo appuntamento di Musical a Corte nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi

Dopo il tutto esaurito nelle scorse stagioni degli appuntamenti Disney e Disney+/Pixar, si completa la trilogia con un nuovo concerto che allarga l’universo disneiano ai musical in scena e ai film live action. Walt Disney ha creato la maggior parte dei suoi cartoni animati seguendo le regole del teatro musicale per cui le loro trasposizioni per il teatro e il cinema possono essere considerate musical a tutti gli effetti.

Disney Live Action è un concerto in cui si alternano medley corali, mash-up e singole composizioni per esplorare le storie che Disney sta rinnovando e riproponendo con l’aggiunta di nuove canzoni alle già famosissime colonne sonore: si parte con gli immensi successi nei teatri di tutto il mondo tratti da La Bella e la Bestia, Il Re Leone, Aladdin ed Hercules, con le rispettive nuove versioni filmiche, toccando poi i classici Mary Poppins, Il Cowboy con il Velo da Sposa e Come d’Incanto, per arrivare ai più recenti Cenerentola, Il Libro della Giungla e Pinocchio. Si conclude con un omaggio a Stephen Sondheim, il più grande compositore di Broadway recentemente scomparso, con il film Disney Into the Woodsdel 2014.

PROGRAMMA

Prologo

When You Wish Upon a Star (Pinocchio)

Medley Basta Poco!

Lavorando Insieme (Come d’Incanto), Lo Stretto Indispensabile (Il Libro della Giungla), Un Poco di Zucchero (Mary Poppins)

Medley Bella e la Bestia

La Bella e la Bestia, Something There, Home,If I Can’t Love Her, Qui da Noi
(La Bella e la Bestia)

Into the Woods

Opening (Into The Woods)

Medley Cavoli e Re

Il Tricheco e il Carpentiere (Alice nel Paese delle Meraviglie), Voglio Esser Come Te (Il Libro della Giungla), Principe Alí (Aladdin), IJust Can’t Wait To Be King (Il Re Leone), Lavender Blue (Cenerentola), Go The Distance (Hercules)

Medley Volare via!

Let’s Go Fly a Kite (Mary Poppins), Resta conMe (Rapunzel), Speachless, Un Amico Come Me, A Whole New World (Aladdin)

Il Re Leone

They Live in You, Shadowland (Il Re Leone)

Medley Amore

Can You Feel The Love Tonight (Il Re Leone), I Won’t Say I’m in Love (Hercules), Let’s GetTogether (Il Cowboy con il Velo da Sposa), Belle (La Bella e la Bestia), Someday MyPrince Will Come (Biancaneve e i Sette Nani), Once Upon a Dream (La Bella Addormentata nel Bosco)

Into the Woods

Finale (Into The Woods)

INTERPRETI

Andrea Ascari

Gaia Bellunato

Anna Botticelli

Matteo Giambiasi

Italia Laera

Sofia Megar

Adriano Voltini

Giuseppe Guerrera, pianoforte

Andrea Ascari, progetto e testi

 

La rassegna Lirica e Musical a Corte è organizzata dal Teatro Superga in collaborazione con STM e Fondazione Ordine Mauriziano.

INFO E BIGLIETTI

Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

Posto unico: 30 euro

Info e prenotazioni: 011.6279789biglietteria@teatrosuperga.it

www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Telegram: https://t.me/tsnteatrosuperga

ll summer camp Musica d’Estate a Bardonecchia

1530 luglio 2023, Bardonecchia (To)

Iscrizioni entro il 13/6/2023

 

MASTERCLASS DI ALTO PERFEZIONAMENTO A 1300 metri

CON DOCENTI DI RILIEVO INTERNAZIONALE

PIANOFORTE | VIOLINO | VIOLONCELLO | MUSICA DA CAMERA

Cartella stampa e foto >>

Per chi suona pianoforte, violino, violoncello e musica da camera e vuole perfezionarsi con docenti di rilievo internazionale l’estate che si avvicina è una grande opportunità. A Bardonecchia, nel cuore della Alpi che circondano Torino, dal 1995 l’Accademia di Musica propone con il summer camp Musica d’Estate una formula premiata da una grande partecipazione di studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero (circa 180 iscritti ogni anno). Fiore all’occhiello, sono le loro testimonianze che raccontano con entusiasmo delle masterclass residenziali di perfezionamento con i più grandi Maestri del panorama internazionale, della possibilità di esibirsi in occasione dei seguitissimi concerti cittadini di musica classica che animano il centro storico, delle amicizie nate con altri giovani musicisti in un’atmosfera di complicità e di non competitività che può nascere solo da una grande passione condivisa. A questo si aggiungono inoltre le temperature gradevoli e la pace e la grande fonte di ispirazione date dalla montagna.

Dal 15 al 30 luglio 2023 le MASTERCLASS residenziali di alto perfezionamento in programma sono tenute da Roberto Plano, Enrico Pace, Benedetto Lupo, Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, Roberto Prosseda, Alberto Miodini, Gabriele Carcano, Claudio Voghera, Giovanni Doria Miglietta, Daniela Carapelli (pianoforte), Sonig Tchakerian, Ivan Rabaglia, Piergiorgio Rosso (violino), Enrico Bronzi, Patrick Demenga (violoncello), Trio Debussy (musica da camera).

Tutti gli allievi, sentito il parere del docente, hanno la possibilità di partecipare alle ESIBIZIONI PUBBLICHE organizzate quotidianamente presso la Chiesa di SantIppolito e altre sedi del centro storico di Bardonecchia. Le lezioni delle masterclass si svolgono principalmente presso il Palazzo delle Feste dove, nei giorni del summer camp, ha sede anche la segreteria; alcune lezioni sono programmate presso la Scuola media di Bardonecchia. L’allievo può inoltre assistere alle altre lezioni e studiare individualmente, prenotando unaula studio tra quelle messe a disposizione.

Il termine ultimo per le iscrizioni è il 13 giugno 2023.

Musica dEstate è realizzata dallAccademia di Musica di Pinerolo con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore), Comune di Bardonecchia, Fondazione C.R.T. e con il contributo di Villaggio Campo Smith, Bardonecchia Booking e Haralds. Il nostro grazie va anche alla sempre preziosa sponsorizzazione tecnica di Piatino Pianoforti e Yamaha Musica Italia.

MASTERCLASS DI PIANOFORTE

 

Roberto Plano: 16 – 20 luglio

Enrico Pace: 1821 luglio

Benedetto Lupo: 2730 luglio

Mariangela Vacatello: 23 – 26 luglio

Pietro De Maria: 17 21 luglio

Roberto Prosseda: 28 – 30 luglio

Alberto Miodini: 21 – 24 luglio

Gabriele Carcano: 15 – 17 luglio

Claudio Voghera : 2326 luglio

Giovanni Doria Miglietta: 2729 luglio

Daniela Carapelli: 15 17 luglio

MASTERCLASS DI  VIOLINO

 

Sonig Tchakerian: 17 – 21 luglio

pianista accompagnatore Andrea Stefenell

Ivan Rabaglia: 19 – 22 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

Piergiorgio Rosso: 25 28 luglio

MASTERCLASS DI VIOLONCELLO

 

Enrico Bronzi: 26 – 29 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

Patrick Demenga: 22 24 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

MASTERCLASS DI MUSICA DA CAMERA

 

Trio Debussy: 2528 luglio

TESTIMONIANZE DI ALCUNI ALLIEVI

Musica d’Estate ha significato, nel corso della mia crescita artistica, un punto di snodo fondamentale. Un’occasione per lavorare ad altissimo livello con i più grandi maestri del panorama italiano (e non solo), per stringere amicizie e condividere musica, il tutto contornato dalla pace e dalla grande fonte di ispirazione data dalla montagna”. (Claudio Berra)

“I corsi di Bardonecchia sono sempre un momento atteso della nostra estate. Sono giorni speciali di musica e amicizia, in cui si affrontano le lezioni con serenità e serietà, in cui si ride e si conoscono nuove persone. Col Trio Debussy abbiamo avuto l’opportunità di fare lezioni intense e stimolanti e di porre le basi per il repertorio dell’anno successivo. E’ un clima ideale anche per incontrare nuovi insegnanti, sentire pareri diversi e divertisti tra calcio, biliardino e chiacchierate. Senza ovviamente rinunciare ad ascoltare i bellissimi concerti dei Maestri! (Trio Chagall)

La masterclass a Bardonecchia non è solo un corso che migliora le proprie capacità musicali, ma molto di più, si ha la possibilità di ascoltare e partecipare a concerti eseguiti da giovani i quali sono ascoltati da Maestri di alto livello”. (Giovanni Crisantemi)

Tornare a far lezione con il maestro De Maria è stata una grande, grandissima opportunità didattica. A Bardonecchia ho avuto, tra le altre cose, l’occasione di confrontarmi con ragazzi che vivono le mie stesse ambizioni e stessi ideali. È bello sentirsi compresi. Abbiamo saputo creare legami di stima e fiducia per nulla scontati altrove. Nessuna competizione o sfida, solo tanta voglia di conoscere, amare, crescere. Sicuramente ci tornerò!” (Simona Manicone)

L’opportunità di entrare in contatto con docenti e musicisti di grande spessore è il primo motivo che mi spinge a consigliare caldamente questo tipo di esperienza, unito alla incantevole cornice che invita a piccole escursioni senz’altro rigeneranti. Le frequenti lezioni, i concerti dei Maestri, la possibilità di esibirsi e l’ampia disponibilità di aule studio hanno fatto di questo corso un’importante occasione di crescita musicale. In questo momento così delicato per il nostro Paese, in cui il futuro ci appare incerto, cerchiamo di essere fiduciosi e non abbandoniamo le nostre ambizioni, perché coltivare le proprie passioni può rivelarsi la più efficace delle terapie”. (Laura Cozzolino)

Torno sempre volentieri alla masterclass di Bardonecchia,in quanto ritengo che sia un momento di alta formazione artistica che offre una splendida opportunità di confronto e socializzazione con ragazzi che condividono con serietà e dedizione la mia stessa passione”. (Matteo Borsarelli)

Esprimere l’esperienza di Bardonecchia in poche righe è difficile, se non impossibile. Ormai da 6 anni ad oggi il mese di luglio è quel periodo quando il tempo si ferma, in mezzo a quelle fresche montagne tra musica e risate. Certo, perché lo studio e l’impegno non mancano, ma forse i momenti più belli sono proprio quelli che si condividono con nuovi e vecchi amici , a raccontarsi le più diverse esperienze, musicali e non, restare a parlare fino alle 3 di notte e svegliarsi la mattina alle 8.30 per correre a studiare al Palazzo delle Feste. Eh sì, perché poi hai lezione con il Maestro e non vuoi e non puoi fare brutta figura, ma non puoi neanche rinunciare a sorridere tutta la notte. Giocare al biliardino, chiedere una diteggiatura, un consiglio o semplicemente farsi ascoltare il passaggio che non viene mai. Ecco, abituàti a passare molte giornate segregati in casa per la nostra più grande passione, a Bardonecchia è impossibile sentirsi soli, abbracciati da musica e umanità”. (Gianmarco Moneti)

“Ricordo sempre con grande piacere i momenti trascorsi a Bardonecchia, nei periodi della Masterclass Musica d’Estate. Oltre al luogo in sé, con panorami stupendi e temperature molto gradevoli, i corsi sono, secondo me, organizzati molto bene. Noi studenti abbiamo l’opportunità di farci ascoltare da grandi Maestri e Concertisti, di migliorare le nostre qualità musicali e di esibirci in diversi concerti. Soprattutto durante le esibizioni pubbliche si ha la possibilità di ascoltare altri giovani musicisti e di confrontarsi con loro. Inoltre, il pubblico è sempre numeroso e ogni anno gli abitanti di Bardonecchia sono molto felici di ritrovarci lì a suonare per loro durante il mese di luglio. Noi, quindi, riusciamo a portare nei loro cuori il nostro messaggio musicale e a sottolineare la bellezza e l’importanza della musica. Un’ultima cosa… ogni anno nascono tra studenti musicisti nuove e profonde amicizie. Non mancano, infatti, i momenti di divertimento e le passeggiate serali. Spero vivamente di poter partecipare alle prossime edizioni di Musica d’Estate”. (Gabriele Casciano)

E’ una bella occasione di amicizia e musica condivisa. Si sta insieme, si ascoltano i compagni, si studia molto e si fanno lezioni in tutta tranquillità. E poi colpisce il pubblico, non sempre giovane, che numeroso partecipa attivamente ad ogni esibizione sfidando le continue pioggerelle pomeridiane. Da fare e rifare…” (Matteo Buonanoce)

“Musica d’Estate ha rappresentato un grande momento di crescita grazie al prezioso contributo del docente ed al magico scenario paesaggistico che la cittadina offre. (Alessandra Maglie)

“Musica d’Estate è una splendida occasione di crescita, dove si ha la possibilità di fare lezione con Maestri d’altissimo livello e confrontarsi con molti ragazzi che condividono i tuoi stessi interessi. Il tutto calato in una bellissima atmosfera che esclude ogni competizione e regala tante emozioni. Consigliatissimo a chiunque abbia voglia di arricchirsi sia professionalmente che umanamente!” (Ilaria Brognara)

“Musica d’Estate a Bardonecchia ormai è per me una tradizione intoccabile dell’estate. Avendo partecipato fin da molto piccola (la prima volta avevo 11 anni), ho conosciuto moltissima gente e imparato altrettanto dalle lezioni. Sono sei giorni assai intensi: pieni di studio, certo, ma anche di divertimento e allegria!” (Stella Golini)

ACCADEMIA DI MUSICA

Riconosciuta tra le più rinomate istituzioni di alta formazione, l’Accademia di Musica opera dal 1994 tra Pinerolo e Torino, affiancando all’attività concertistica molteplici attività didattiche orientate alla professione di musicista, che coinvolgono ogni anno più di 600 studenti con corsi e masterclass di alto perfezionamento di pianoforte, violino, viola, violoncello, passi orchestrali, musica da camera, flauto, clarinetto e oboe e con Progetti Speciali. A partire dall’anno accademico 2019/2020, ha inoltre avviato – prima in Italia – i Corsi di Specializzazione per chi ha già la laurea di secondo livello per pianoforte, pianoforte contemporaneo, violino e violoncello riconosciuti dal Ministero (3 punti ai concorsi). L’Accademia ha al suo attivo più di mille concerti: alla quasi trentennale Stagione concertistica a Pinerolo, si affiancano la rassegna Musica d’Estate a Bardonecchia e concerti sul territorio. L’appuntamento biennale dell’International Chamber Music Competition Pinerolo e Torino Città metropolitana vede esibirsi alcuni dei migliori giovani musicisti del panorama internazionale. Da sempre l’Accademia sostiene giovani di grande talento, li forma con docenti di fama internazionale, crea per loro occasioni di esibizione professionale.

Accademia di Musica

www.accademiadimusica.it

UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE:

Paola Bologna

349.7371724 

paola.bologna@accademiadimusica.it

Max Pezzali torna a Torino

SABATO 2 SETTEMBRE 2023 ARRIVA

IL CIRCO MAX

PER LA PRIMA VOLTA DAL VIVO AL

CIRCO MASSIMO DI ROMA

UNICA DATA ESTIVA

INFO E BIGLIETTI: vivoconcerti.com

MAX30, l’inarrestabile tour #HITSONLY nei Palasport 2022/2023 di Max Pezzali torna a TORINO con un nuovo appuntamento al PALA ALPITOUR il 23 aprile 2023.

I biglietti sono disponibili online su vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati.

Dopo le celebrazioni dei suoi 30 anni di carriera a luglio con la doppia data di SAN SIRO CANTA MAX, e dopo le date di Pesaro, Milano e Roma dello scorso autunno, si riparte nei Palasport a celebrare la carriera straordinaria di Max. Cantare a squarciagola, questa è la chiave per uno spettacolo basato solo ed esclusivamente sulle grandi hit della sua carriera: da HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO, lo straordinario debutto che ha conquistato all’istante tutta Italia nei primi anni novanta, alle leggendarie SEI UN MITO e NORD SUD OVEST EST, passando per la romanticissima COME MAI e la nostalgica, commovente GLI ANNI, la scaletta ripercorre successi caratterizzati da melodie indimenticabili e testi che sono entrati di diritto nel vocabolario di più generazioni, per un viaggio indietro nel tempo che fa rivivere le emozioni di un passato e un vissuto che nessun altro come Max Pezzali sa raccontare e riportare alla luce.

Max Pezzali inoltre tornerà a Roma con la data evento IL CIRCO MAX, al Circo Massimo sabato 2 settembre 2023, luogo storico della Capitale nonché tra le più suggestive e celebri location di musica dal vivo all’aperto in Italia e nel mondo.

IL CIRCO MAX SARÀ L’UNICA TAPPA ESTIVA OPEN AIR DI MAX PEZZALI NEL 2023, l’unico imperdibile appuntamento estivo che continuerà a coinvolgere intere generazioni con veri e propri momenti iconici e di travolgente entusiasmo.

CALENDARIO PALASPORT 2022 – 2023

Sabato 26 Novembre 2022 | PESARO @ Vitrifrigo Arena – (DATA ZERO)

Lunedì 28 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Martedì 29 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Mercoledì 30 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Giovedì 8 dicembre 2022 | ROMA @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Venerdì 9 dicembre 2022 | ROMA @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Lunedì 20 marzo 2023 | TORINO @ Pala Alpitour SOLD OUT

Martedì 21 marzo 2023 | TORINO @ Pala Alpitour SOLD OUT

Giovedì 23 marzo 2023 | BRESCIA @ Brixia Forum SOLD OUT

Sabato 25 marzo 2023 | PADOVA @ Arena Spettacoli – Padova Fiera

(Padiglione 7) SOLD OUT

Domenica 26 marzo 2023 | PADOVA @ Arena Spettacoli – Padova Fiera

(Padiglione 7)

Martedì 28 marzo 2023 | BOLOGNA @ Unipol Arena

Mercoledì 29 marzo 2023 | BOLOGNA @ Unipol Arena SOLD OUT

Venerdì 31 marzo 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum SOLD OUT

Sabato 1° aprile 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum SOLD OUT

Domenica 2 aprile 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum

Giovedì 6 aprile 2023 | Eboli (SA) @ Palasele

Venerdì 7 aprile 2023 | Eboli (SA) @ Palasele SOLD OUT

Lunedì 17 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Martedì 18 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Giovedì 20 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 21 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Domenica 23 aprile 2023 | TORINO @ Pala Alpitour

Mercoledì 26 aprile 2023 | LIVORNO @ Modigliani Forum

Giovedì 27 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 28 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Lunedì 1° maggio 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 5 maggio 2023 | CATANIA @ PalaCatania SOLD OUT

Sabato 6 maggio 2023 | CATANIA @ PalaCatania

Martedì 9 maggio 2023 | BARI @ Palaflorio

Mercoledì 10 maggio 2023 | BARI @ Palaflorio

Venerdì 12 maggio 2023 | ANCONA @ Pala Prometeo

Sabato 13 maggio 2023 | ANCONA @ Pala Prometeo

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti

fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

info: www.vivoconcerti.com

info@vivoconcerti.com

Piemonte: arrivano i casting di Zecchino d’Oro 2023

Martedì 25 aprile gli aspiranti piccoli solisti potranno esibirsi a Torino

Arriva a Torino il Casting Tour di Zecchino d’Oro in cui tutti i bambini e le bambine che vogliono provare a diventare solisti dell’edizione 2023 dello Zecchino d’Oro potranno esibirsi con una delle più belle canzoni dello Zecchino d’Oro.

L’appuntamento è al centro commerciale Officine S, in Corso Mortaramartedì 25 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18.00: una intera giornata dedicata ai più piccoli, in cui tutti i bambini dai 3 ai 10 anni potranno riscoprire l’emozione di cantare dal vivo e divertirsi insieme.

Per partecipare ai casting e provare a diventare uno dei solisti di Zecchino d’Oro 2023 è necessario iscriversi, fino a domenica 23 aprile (compresa), sul sito: https://zecchinodoro.org/stage/torino2023/.

Qualora le iscrizioni sul sito risultassero chiuse, è possibile comunque presentarsi liberamente in qualunque orario per essere accolti dallo staff appena possibile.

La partecipazione è gratuita.

Il casting tour di Zecchino d’Oro è realizzato in collaborazione con Wobinda Produzioni.

È disponibile anche la playlist ufficiale dei casting, che contiene i classici dello Zecchino e le canzoni delle ultime edizioni che hanno conquistato grandi e piccoli: ogni bambino potrà scegliere la propria canzone preferita, impararne il testo e prepararsi a cantare. Per ascoltare la playlist ufficiale: https://bit.ly/playlist-zecchinodoro-casting

I bambini che supereranno questa prima fase saranno poi riascoltati dalla giuria dell’Antoniano in una seconda fase di selezione, che si terrà nel corso del 2023.

Il casting tour toccherà tutte le regioni per cantare e divertirsi insieme con le canzoni più belle dello Zecchino d’Oro. Per scoprire la vera ricchezza di Zecchino d’Oro: imparare a esprimere sé stessi e accogliere gli altri.

 

Per ulteriori informazioni:

www.zecchinodoro.org

www.antoniano.it

Il pianista Malicki e l’Orchestra del Conservatorio Bonporti al Teatro Juvarra


Un concerto-spettacolo divertente, autoironico e travolgente che vede protagonista la straordinaria tecnica del pianista polacco, accompagnato da 45 orchestrali del Conservatorio di Trento, dedicato sia agli amanti della musica classica sia a chi non vi si è mai avvicinato

Domenica 30 aprile, ore 21

TEATRO JUVARRA – Via Filippo Juvarra, 13

Domenica 30 aprile alle 21.00 il Teatro Juvarra di Torino ospita l’unica data in Piemonte del concerto-spettacolo del pianista polacco Waldemar Malicki accompagnato dall’orchestra di 45 elementi del Conservatorio Bonporti di Trento. Non si tratta esclusivamente di un concerto di musica classica, bensì di una produzione unica nel suo genere, che propone l’enfasi e l’energia del pianoforte supportato da una grande orchestra sinfonica composta da 45 elementi e la performance di Waldemar Malicki, divenuto celebre per i suoi concerti/spettacolo che uniscono una grande tecnica esecutiva a momenti divertenti di interazione con il pubblico. Il suo talento versatile gli permette di eseguire prodezze impareggiabili sulla tastiera. Nei suoi concerti Malicki sorprende il pubblico grazie ad una combinazione di virtuosismo musicale e raffinatezza verbale. Arguzia, sorpresa, fantasia sconfinata e un tocco di piccante serviti con gusto ed eleganza.

Un’occasione per chi non si è mai avvicinato alla musica classica e, allo stesso tempo, una forte emozione per chi la classica l’ha sempre amata e la vede, in questo caso, proposta da un grande maestro nell’esecuzione ed un grande divulgatore nel suo racconto. Il Maestro Malicki parla un ottimo italiano e i suoi piccoli e comprensibili errori grammaticali rendono il tutto ancora più vero e divertente. L’autoironia unita alla sua tecnica interpretativa sono di fatto gli strumenti che hanno reso Waldemar Malicki uno dei più amati esecutori d’Europa.

Ad accompagnare il pianista un’orchestra sinfonica di 45 elementi, tutti giovani talenti provenienti da diverse città italiane ed estere, cresciuta nel Conservatorio Bonporti di Trento e diretta dal Maestro Andrea Raffanini.

WALDEMAR MALICKI

Nato a Lublino (Polonia) nel 1958 Malicki è cresciuto in un contesto di studi musicali e umanistici: è senza dubbio questo doppio approccio accademico ad averlo stimolato nel cercare un contatto costante con il suo pubblico, coinvolgendolo e divertendolo. Nel 1982 si è diplomato all’Accademia di musica di Danzica.

Ad oggi ha all’attivo ben 38 album e ha ricevuto 3 premium Fryderyk dall’industria discografica polacca. Si è esibito in molti festival, Festival a Lusławice, Holiday Festival of Stars a Międzyzdroje, Chopin Festival a Duszniki-Zdrój, Masuria Cabaret Night a Mrągowo. È il fondatore del quintetto di tango di Astor Piazzolla. È stato presidente della Società Ignacy Jan Paderewski. Insieme al regista Jacek Kęcik e al direttore d’orchestra Bernard Chmielarz, gestisce il progetto Philharmonic of Wit, unendo la musica orchestrale (prevalentemente classica) al cabaret. La sua straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico in maniera entusiasmante e divertente lo ha reso un personaggio estremamente conosciuto anche al di fuori dei confini della musica classica.

In Italia si esibirà con la giovane l’Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento proponendo un repertorio prevalentemente contemporaneo che comprende brani di E. Grieg (Holberg suite), D. Zboch (Vivaldiana), F. Delius (Walk to the paradise garden), T. Procaccini (New York Picture), G. Gershwin (Rapsodie in blue) e una serie di improvvisazioni e variazioni umoristiche di Waldemar Malicki.

L’evento è prodotto da Piattaforma Servizi in collaborazione con Muvix Europa, il Conservatorio Bonporti di Trento, con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro e Planet Art Entertainment.

Biglietti 15 € + prev. In vendita su mailticket.it

https://bit.ly/WaldemarMalicki

Waldemar Malicki e l’Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento

Teatro Juvarra, Torino

Via Juvarra, 13

Domenica 30 aprile, ore 21

www.teatrojuvarra.it

Torino Jazz Festival, al via sabato 22 aprile la XI edizione

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Dal 22 al 30 aprile torna la rassegna dedicata al Jazz: 9 giorni di programmazione, 93 appuntamenti di cui 49 concerti, 234 musicisti coinvolti in 62 luoghi sparsi in tutta la città.

 

Si inaugura sabato 22 aprile. In apertura, dalle ore 11.00, la JST Jazz Parade, accompagnata dall’animazione Lindy Hop a cura de ‘La Bicicleta’ ASD si esibirà nei quartieri e nel centro cittadino per far rivivere la tradizione delle band itineranti che ha nella marching band di New Orleans la sua declinazione più brillante e divertente. Al mattino la JST Jazz Parade suonerà nei mercati, mentre al pomeriggio il percorso si snoderà nelle vie del centro, partendo da piazza Palazzo di Città per arrivare in piazza San Carlo e terminare la marcia animando con il suo trascinante programma le Gallerie d’Italia – Torino.

‘Natura morta con custodia di sax’, produzione originale di Peppe Servillo & Tjf All Stars aprirà ufficialmente il Festival 2023 alle OGR.  Un viaggio al cuore del jazz dal libro di Geoff Dyer.

Tutti i concerti del TJF 2023 stanno riscuotendo, in prevendita, notevole interesse da parte del pubblico. Sono già sold-out i 2 appuntamenti con Stefano Bollani in programma domenica 30 aprile in chiusura del festival. Inoltre, in seguito all’esaurimento dei biglietti per ‘Natura morta con custodia di sax’ con Peppe Servillo & TJF All Stars (OGR sabato 22 aprile ore 21) e per ‘80th birthday tour’ con Kenny Barron Trio (OGR domenica 23 aprile ore 21), per consentire l’ascolto a un numero maggiore di spettatori sono stati aggiunti 300 posti laterali a scarsa visibilità (non a fronte palco) in vendita a 8 euro da mercoledì 19 aprile alla biglietteria del festival e su Vivaticket.

Per informazioni sui biglietti: www.vivaticket.it 

http://www.torinojazzfestival.it/biglietteria-tjf/

Shen Yun, danze cinesi pre-comuniste

C’è tempo ancora fino a domenica 23 aprile al Teatro Regio di Torino e dal 25 al 30 aprile al Teatro Arcimboldi di Milano per godersi due ore di danza cinese, che non è solo un festival di musica dal vivo , esplosione di colori , scenografie incredibili , costumi dettagliati , tecnologie digitali uniche, in un solo spettacolo, 15 momenti per l’esattezza.

Ma l’occasione per assistere alla bravura dei giovani interpreti della scuola di New York fondata da FULUN GONG, attuano la vera danza cinese, antica di 5000 anni, una tecnica unica di danza , che si potrebbe definire, in modo riduttivo, acrobatica e spirituale.

L’intero spettacolo trasmette un importante messaggio al mondo.

Un messaggio politico e spirituale.

Esiste un’altra Cina, nel mondo, una Cina pre-comunismo con una cultura che il regime ha represso. Una Cina che i dissidenti che sono riusciti a fuggire ora esprimono attraverso l’arte.

Una Cina sensibile, spirituale e conservatrice di radici, e cultura, differenziata per zone di appartenenza, che sono state estirpate per rendere tutti uguali così da poter facilitare il controllo.

E fondamentalmente una riflessione che le recenti misure Covid 19 ci hanno palesato.

Gran bel lavoro quello di SHEN YUN, che come si evince dal nome

Shen significa divino. Yun è il portamento personale, o lo spirito interiore.

Insieme, il nome Shen Yun significa la bellezza degli esseri divini che danzano.

Lo spettacolo è consigliato a chi è sensibile alle cose belle.

GABRIELLA DAGHERO

Doppio debutto all’Auditorium RAI: dirige il maestro tedesco Thomas Guggeis, pianista il francese Alexandre Kantarow

giovedì 20 aprile e venerdì 21 aprile

Doppio debutto  giovedì 20 aprile alle ore 20.30 e venerdì 21 aprile alle 20 ( in live streaming su raicultura.it) per il direttore tedesco Thomas Guggeis e il pianista francese Alexandre Kantarow nel concerto che vedrà protagonista l’Orchestra Nazionale della RAI all’Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino.

Thomas Guggeis, balzato all’attenzione del grande pubblico dopo aver sostituito nel 2018 Christoph von Dohnanyi alla Staatsoper di Berlino nell’acclamata produzione di Salomè di Strauss, attualmente ricopre il ruolo di “Staatkapellmeister” alla Staatsoper di Berlino.

In apertura di serata egli proporrà  “Le danze di Galanta” di Zoltan Kodaly, scritte nel 1933 per celebrare gli ottanta anni della Filarmonica di Budapest e ispirate alle melodie tzigane tipiche di Galanta, la città in cui il compositore ungherese trascorse alcuni anni della sua infanzia.

Alexandre Kantorov, per il suo debutto con l’Orchestra Nazionale della RAI, proporrà il Concerto n 1 in fa diesis minore per pianoforte e Orchestra op.1 di Sergej Rachmaninov, iniziato dal compositore all’età  di soli diciotto anni, nel 1890, quando era allievo al Conservatorio di Mosca.

Questo concerto fu iniziato nel 1890 nel suo primo tempo, eseguito come saggio scolastico a Mosca nel marzo 1892, solista lo stesso compositore e direttore Vasilij Safinov. Nel frattempo completò  la partitura scrivendo i due movimenti mancanti. La prima esecuzione completa si ebbe a Londra il 4 ottobre 1899.

Nel 1917, poco prima di fuggire dalla Russia colpita dalla Rivoluzione d’ottobre, il compositore decise di sottoporre il suo op 1 ad un’ampia revisione. La partitura viaggiò con lui in America e venne modificata, lievemente nel primo tempo, radicalmente nel secondo e nel terzo, riveduta completamente nell’orchestrazione.In questa veste definitiva viene normalmente eseguita nelle sale da concerto e ricevette il suo battesimo il 29 gennaio 1919, a New York, diretto da Modest Altschuler, solista l’autore. In questo concerto la concezione dell’armonia risulta molto più moderna, come dimostra la trasformazione di una sezione del terzo tempo dalla originaria tonalità del re maggiore a quella lontanissima del mi bemolle maggiore.

Privo di temi portanti che abbiano una forte connotazione espressiva, il Concerto n. 1 risulta il più  oggettivo e astratto tra i quattro concerti per pianoforte e Orchestra dell’autore, il più  asciutto emotivamente e il più  complesso, ma anche il più estraneo a quella estetica che anni dopo dettò allo stesso Rachmaninoff la dichiarazione secondo cui “La musica deve esprimere il paese di nascita del compositore,  i suoi amori, la sua religiosità,  i libri che l’hanno influenzato, le pitture che ama, la somma delle sue esperienze”.

Nella seconda parte della serata Guggeis proporrà il concerto  per Orchestra di Bela Bartok, dedicato alla memoria di Natalia Kussevitzky e eseguito per la prima volta dalla Boston Symphony Orchestra a New York nel 1944. Il brano risulta il capolavoro  della maturità  del compositore,  scritto durante i difficili anni dell’esilio americano e si dimostra capace di attenuare gli aspetti più aggressivi e arditi tipici del linguaggio dell’artista ungherese, in favore di una significativa linearità  espressiva e di una immediata cantabilità che si richiama alle melodie di una patria lontana.

I biglietti da 9 a 30 euro sono in vendita sul sito dell’OSN della RAI o presso la biglietteria dell’Auditorium della RAI di Torino.

Informazioni 0118104653.

MARA MARTELLOTTA

Museo nazionale del Cinema, Enzo Ghigo: “Tanti progetti e un nuovo allestimento della Mole”

RITRATTI TORINESI

Presidente della Giunta regionale piemontese dal 1995 al 2005, appassionato di ciclismo tanto da essere eletto presidente della Lega del Ciclismo Professionistico e, dal novembre 2019, Presidente del Museo del Cinema di Torino: Enzo Ghigo – torinese doc classe 1953 – è uno dei piemontesi più riconosciuti e apprezzati in Italia.

La sua ultima carica è proprio il segno della stima per  il lavoro svolto per la Regione Piemonte. Grazie al suo intervento, il Museo dei Cinema ha registrato un boom di ingressi, facendolo schizzare tra le attrattive più visitate in Italia. Per questo abbiamo voluto sapere quali siano state le strategie usate e anche qualche curiosità sulla sua precedente carriera da politico.

Dagli ultimi report turistici, il Museo del Cinema di Torino ha superato- per indice di gradimento dei visitatori (90,9%)- il Museo Egizio e attrattive nazionali come il Colosseo e l’Arena di Verona. Come avete fatto a raggiungere questi risultati?

Le ragioni non sono ascrivibili ad un’unica considerazione, ma ad una molteplicità di fattori: un ruolo chiave è stato giocato dai festival e dalle masterclass. Quest’ultime hanno coinvolto degli artisti internazionali, come Tim Roth, Christopher Nolan e Kevin Spacey. Grazie, soprattutto, a quest’ultimo le televisioni di tutto il mondo hanno parlato del Museo e, di conseguenza, hanno avvicinato molti turisti alla Mole. Il Museo ha saputo modificare la sua immagine, facendone salire il gradimento.

Si nota anche dal numero di visitatori in costante crescita, come registrano i dati di gennaio 2023.

Il trend è estremamente positivo, anche nei primi giorni di aprile. Poi ci sarà la mostra di Tim Burton, che ci permetterà di raggiungere ottimi risultati anche nell’ultima parte dell’anno. Dopo il Covid si è registrato un forte incremento dei visitatori nei musei, dato che è in contrasto con quelli dei cinema: i visitatori ricercano un’esperienza unica, mentre sono meno interessati a vivere un’esperienza visiva in modo differente. Stiamo lavorando anche su questo aspetto ed io faccio il tifo affinché il pubblico torni in sala.

Quali sono, alla luce di questi successi, i prossimi obiettivi?

E’ questa la vera scommessa. Stiamo pensando al nuovo allestimento del Museo che è un’impresa davvero interessante, perché il fatto di essere ospitati all’interno della Mole, è sicuramente un’ottima garanzia. Prima di tutto vogliamo lavorare sull’aspetto tecnologico, in quanto-a differenza di un museo tradizionale- raccontiamo un’arte che è ancora in evoluzione. Vogliamo dare voce a quello che piace al pubblico di oggi e alle nuove generazioni. Un progetto del genere richiederà almeno 4 o 5 anni.

Le mostre hanno avuto sempre una grande importanza per il Museo. Qual è stata quella di maggior successo?

Probabilmente sarà quella dedicata a Tim Burton che, pur avendo un pubblico molto ben connotato, ha interpretato molti generi e piacerà a tipologie differenti di spettatori. Ci sarà anche una sezione dedicato alla serie “Mercoledì” e questo sarà un aspetto unico perché nella medesima mostra in Malesia non era presente.

La Mole è la sede del Museo del cinema. Ma qual è il legame personale che ha con questo monumento simbolo?

Io sono nata a febbraio del 1953 e mia madre mi raccontava che mentre era in giro con me nei miei primi mesi di vita  era caduta la guglia della Mole. Anche quando nel 2000, con la Giunta di cui ero allora Presidente, decidemmo di trasferire la sede del Museo qui e questa si rivelò un’ottima scelta.

Ha fatto riferimento al suo precedente mandato da Presidente della Regione Piemonte. Quali sono le differenze rispetto all’attuale mandato?

Sicuramente le responsabilità. Prima avevo una gestione molto più “ampia” anche solo in termini territoriali, mentre qui lo spazio d’azione è circoscritto. Sicuramente l’esperienza precedente mi ha lasciato molto perchè grazie a quel ruolo, spero, di poter svolgere al meglio questo.

Il Cinema è diventato, dal 2019, al centro del suo lavoro. Ma quali sono i suoi film del cuore?

Posso dirle che il film italiano che mi ha particolarmente colpito è  il capolavoro di Fellini “Amarcord”, mentre a livello internazionale mi è piaciuto molto “Il grande Lebowski” per la particolarità della trama.

Valeria Rombolà

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Ha partecipato alla realizzazione del progetto editoriale

“Sei personaggi in cerca d’autore”, prima nazionale al Teatro Carignano

Valerio Binasco e i giovani attori della Scuola del Teatro Stabile di Torino reinterpretano il capolavoro di Luigi Pirandello

 

Debutta in prima nazionale al Teatro Carignano, martedì 18 aprile, uno dei massimi capolavori di Luigi Pirandello, “Sei personaggi in cerca d’autore”, per la regia di Valerio Binasco, che ne è anche interprete. Lo spettacolo è interpretato da Sara Bertelà, Valerio Binasco, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Jurij Ferrini e dagli allievi della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino. Le scene sono di Guido Fiorato, i costumi di Alessio Rosati e le luci di Alessandro Verazzi. Aiuto regista è Giulia Odetto, assistente alla regia e alla drammaturgia è Micol Jalla.

Questo testo drammaturgico ebbe un debutto molto travagliato al Teatro Valle di Roma il 9 maggio 1921; l’iniziale accoglienza polemica di pubblico e critica lasciarono, però, il passo a un successo internazionale che è rimasto immutato. Valerio Binasco, dopo “Il piacere dell’onestà”, torna così ad affrontare uno dei capolavori di Luigi Pirandello che, meglio di ogni altro, ha saputo contrapporre le contraddizioni presenti tra la scena e il teatro. Binasco ritrova nella storia di questa famiglia spezzata tutti gli elementi che caratterizzano la propria poetica: i binomi arte-vita e umanità-maschere si fondono in un  nucleo di interrogative riflessioni sul valore della rappresentazione dell’identità umana. Nelle sue regie più recenti, Binasco ha messo in luce la dissoluzione della famiglia e le implicazioni che questo fallimento riflette sulla struttura sociale, ponendo in relazione la tradizione nordica del Novecento (Strindberg, Fosse) con la drammaturgia del Premio Nobel siciliano.

“Il primo pensiero sul testo – spiega Valerio Binasco – è che questa pièce teatrale sia concepita per spiazzare e che continui a sorprendere lo spettatore. Se devo dire la verità, i sei personaggi suscitano in me una certa antipatia. Nonostante l’untuosa cortesia del padre, che fa da portavoce ufficiale della famiglia, è indubbio che questi personaggi soffrano di un grande senso di superiorità nei confronti degli attori e del pubblico, ma risulta necessario essere indulgenti con loro perché soffrono anche della loro vita, che è stata un inferno. Non si vede né fine né redenzione per loro, in quanto sono esseri letterari e, quindi, immortali.”

“Personalmente – aggiunge il regista – il plot principale, quello della crisi di una compagnia, è fondamentale. Questa crisi siincarna nel personaggio del regista/direttore, che ha la funzione di medium. La compagnia dei giovani attori percepisce di vivere in un’epoca di crisi del teatro. Questi attori non sono per noi figure incapaci che, in Pirandello, emergono quali attori e attrici annoiati e in ritardo, stupidi, fatui, senza interesse per ciò che fanno. La nostra compagnia è formata dai ragazzi e ragazze della Scuola per attori del  Teatro Stabile che, con il loro entusiasmo, risultano attenti e sensibili. Queste loro qualità fanno percepire alregista/direttore il disagio della sua inadeguatezza. Egli vive in prospettiva contemporanea l’insensatezza del fare teatro oggi. Si chiede se sia solo per salvarsi la vita che debba comunque fare qualcosa e si domanda il motivo per il quale il teatro sia più capace di soddisfarli. “

Il regista/direttore sta cercando il significato del suo mestiere ed è ovvio che lo vada a ricercare nelle opere più intrise di tradizione. Da una prospettiva contemporanea, Pirandello ci appare un classico della modernità nell’ambito dei testi dell’arte moderna.

 

 

Personaggi e interpreti

Padre: Valerio Binasco

Madre: Sara Bertelà

Figliastra: Giordana Faggiano

Figlio: Giovanni Drago

La compagnia: capocomico Jurij Ferrini e le allieve e gli allievi della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino

Gli artisti del Teatro Stabile di Torino incontreranno i cittadini negli spazi di comunità della città.

Venerdì 21 aprile alle ore 17, in via Panetti 1, presso la Casa del Parco, si terrà un incontro con Valerio Binasco sui Sei personaggi in cerca d’autore, a ingresso libero.

Mercoledì 19 aprile, alle 17.30, Valerio Binasco e gli attori della compagnia, presso la caffetteria Lavazza, all’interno del Teatro Carignano, dialogheranno con Matteo Tamborrino dell’Università di Torino.

Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria.

MARA MARTELLOTTA