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“Respect”: un evento per promuovere la cultura del rispetto e contrastare la violenza sulle donne

Torino, 5 aprile 2025. Al Parco Michelotti. L’intera giornata in streaming su Grp

Rispetto /ri·spèt·to/, sostantivo maschile.
1. Riconoscimento di una superiorità morale o sociale manifestato attraverso il proprio atteggiamento o comportamento: nutrire, provare rispetto per qualcuno; il rispetto verso i genitori; salutare con rispetto; rispetto per le istituzioni.
2. Disposizione ad astenersi da atti offensivi o lesivi, implicita nel riconoscimento di un diritto: “il rispetto per i propri simili”.

Promuovere il rispetto come valore fondante della società e contrastare la violenza di genere attraverso educazione, arte e cultura: questi sono gli obiettivi della manifestazione “Respect”, in programma sabato 5 aprile 2025 presso il Parco Michelotti di Torino.
L’evento si propone come un’importante occasione di sensibilizzazione, volta a diffondere un messaggio chiaro e incisivo: il rispetto reciproco deve essere naturale come respirare, senza più spazio per la violenza e la prevaricazione.


Una giornata di eventi per educare al rispetto
L’iniziativa si articolerà in diversi momenti di approfondimento e intrattenimento:
🔹 Ore 14 – Villaggio educativo, arte e benessere
All’interno del Parco Michelotti verranno allestiti un Villaggio Benessere (con operatori olistici ed osteopati), postazioni di artisti-artigiani ed un Villaggio educativo realizzato in collaborazione con:
 il Gruppo Scout Torino 48 (che organizzerà attività mirate ad insegnare a bambini e ragazzi in maniera giocosa e coinvolgente l’importanza del rispetto)
 Somewhere events, che metterà in scena la rappresentazione di grandi figure femminili della storia, attraverso le performances di quattro attrici
🔹 Ore 16 – Esibizione Coro AllegroVivo
 L’Allegrovivo nasce nel 2018 da un’idea del direttivo della scuola Musicamica di Bruino di creare un coro che si dedicasse al gospel ma anche alla musica leggera in generale e quindi ad uno stile più fruibile a tutti. Tra i suoi repertori di maggior successo troviamo un variegato spaccato di storia musicale sui gruppi italiani e stranieri più importanti del secolo scorso e i fantastici “Anni ‘60”.
🔹 Ore 17 – Spettacolo teatrale “Respect”
Un evento artistico e culturale che combina due ore di musica dal vivo, canto e danza per celebrare la figura femminile e diffondere un potente messaggio di uguaglianza. Tra le performance più suggestive, spiccano “Concerto per sette corpi”, curato dalla compagnia Re- action Integrated Dance Company, che vedrà esibirsi artiste in carrozzina in una rappresentazione di straordinaria intensità emotiva ed un flash mob di 100 donne vestite di rosso curato da Alessia Cotta Ramusino che, per l’occasione, presenterà il suo brano “Yallah”.

Dopo il debutto torinese, lo spettacolo verrà replicato in diversi teatri e piazze italiane.
🔹 Ore 19.15 – Il sapore del rispetto
Per chi vorrà sarà possibile cenare con lo “street food” messo a disposizione dai truck che parteciperanno all’evento e devolveranno una parte dell’incasso alla diffusione della cultura del rispetto.
L’intera manifestazione è gratuita e aperta a tutti.
È gradito l’accredito sul sito https://app.youform.com/forms/namtfepr
Secondo la consolidata tradizione ConVoglio (orgogliosa di ricordare che non trattiene mai nulla di quanto donato) tutte le donazioni volontarie raccolte nell’arco della giornata verranno devolute, al netto delle spese, alla Fondazione Giulia Cecchettin.

📍 Luogo: Parco Michelotti, EX ZOO, Torino, all’aperto 📅 Data: Sabato 5 aprile 2025
📲 Social:
 Web: respectlospettacolo.it
 Facebook: Respect lo spettacolo
 Instagram: @respect_lo_spettacolo
Somewheretours
 Facebook: Somewhere Tours & Events
 Instagram: @somewheretour

L’intera giornata in streaming su Grp

“Swap Party” Al torinese OFF TOPIC, si festeggia la “Rivoluzione del Riciclo”

Per dare nuova vita a quanto non serve più

Sabato 22 marzo, dalle 15 alle 18,30

Il titolo “Swap Party” racconta bene ciò che andrà a succedere, sabato 22 marzo (dalle 15 alle 18,30) al Centro Culturale “OFF TOPIC” di via Pallavicino a Torino. Il “Party” (organizzato in collaborazione fra “Surf in Town”“Plastic Free” e “Esosport”) è da intendersi come “festa” di incontro fra persone che all’“hub culturale” di Borgo Vanchiglia si troveranno per “scambiarsi oggetti” (“Swap”) come vestiti, accessori vari, libri o altri articoli dismessi e che non usano più. Obiettivo: “dare nuova vita a ciò che non serve, ma può essere utile a qualcun altro, promuovendo così il ‘riciclo’ e la ‘sostenibilità’ nonché restituendo valore a quello che prima era considerato un rifiuto.

Uniche regole da rispettare: portare fino a un massimo di 10 oggetti ed essere rispettosi verso tutti i partecipanti. Alla “festa” potrà accedere anche chi non ha nulla da portare; basterà prendere in maniera responsabile ciò che si vuole, qualora si pensi di utilizzarlo, portandolo a casa per donargli nuova vita.

Tutto quello che verrà scartato alla selezione iniziale, poiché rovinato o sporco, sarà invece donato ad “Humana” (Organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale) che lavorerà per “vendere i vestiti” nelle condizioni migliori, e per “recuperare i filamenti” dei capi sporchi o rovinati, generando “nuova energia” da quanto verrà valutato come irrecuperabile. Infine, i capi non “swappati” – e quindi in ottime condizioni – saranno donati al “Sermig” o ad altre associazioni di beneficenza, per ridistribuirli a chi ne ha più bisogno.

Ma attenzione! Oltre allo scambio di vestiti, lo “Swap Party” sarà anche da intendersi come un appuntamento ricco di attività importanti sempre sotto il segno (che mai si perderà di vista) della “sostenibilità”. Prima fra tutte “Nuova vita ad un rifiuto”, evento (“Clean Up”) in programma prima dell’inizio del “Party” e che consisterà in un’operazione di “raccolta rifiuti” sul “Lungo Dora”, con tanto di guanti e sacchetti e magliette distribuite da “Plastic Free”. I rifiuti raccolti saranno recuperati dal servizio “Amiat”, che si sposterà successivamente a “OFF TOPIC”, per iniziare a “swappare” e a partecipare alle varie attività in programma.

Dalle 16 alle 18,30 “SwapLab” curerà inoltre il laboratorio “Retote Revolution” per insegnarci a realizzare una “shopper” utilizzando esclusivamente “materiali di recupero” . Non mancherà, inoltre, “Spazio Muffa”, presente per “stampare in serigrafia” su vestiti o “shopper” delle grafiche create apposta per l’evento.

Grazie a “Surf in Town” sarà anche presente la scatola “Esosport”, dove poter raccogliere vecchie scarpe da ginnastica che verranno riciclate per utilizzare il materiale.

E non è finita qui: dalle 18,30 alle 19,30 “Plastic Free” e “Surf in Town” cureranno al “Bistrò” di “OFF TOPIC” anche un “talk” per parlare e far conoscere i tanti “Clean Up” (iniziative di “Raccolta rifiuti”) organizzati a Torino e delle varie iniziative per la salvaguardia dell’ambiente .

Infine, ad accompagnare l’intero pomeriggio, non poteva mancare la musica, con il dj set a cura di “Faylla”.

Per info: “OFF TOPIC”, via Giorgio Pallavicino 35, Torino; tel.011/0601768 o www.offtopictorino.it

G.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Il 74% degli studenti universitari dorme meno di quanto dovrebbe

Da una recente ricerca, che ha coinvolto 600 studenti del Corso di Laurea di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, emerge che il 74% degli studenti universitari dorme meno di quanto raccomandato dall’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno ed il 19% soffre di disturbo del ritmo circadiano con posticipo di fase (gufi patologici). Questo è un disturbo caratterizzato dalla tendenza ad andare a letto ed addormentarsi più tardi rispetto alla media della popolazione con ipnotipo normale (intermedi) o anticipato (cosiddette allodole), con necessità di protrarre il sonno nella mattinata quando possibile. Il disturbo, trattabile mediante tecniche non farmacologiche, è statisticamente associato ad una peggiore qualità di vita in termini di stress percepito (74 vs 60% dei soggetti gufi patologici rispetto ad intermedi ed allodole), affaticamento diurno (54% vs 44%), qualità del sonno (74% vs 49%), sonnolenza patologica (24 vs 17%), sintomatologia ansiosa (moderata-grave 20% vs 10%) e depressiva (moderata-grave 23% vs 10%). I gufi patologici presentano infine un profitto scolastico meno buono in termini di media ponderata (-1 punto) e voto di maturità (- 4,5 punti) rispetto alle allodole ed agli intermedi.
La ricerca è stata coordinata dal Centro di riferimento regionale per i disturbi del sonno (responsabile professor Alessandro Cicolin) della Città della Salute e della Scienza di Torino e Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini e dal Dipartimento di Psicologia (diretto dalla professoressa Daniela Converso) dell’Università di Torino.
I risultati dello studio confermano l’importanza di un buon sonno non solo per la salute fisica e mentale ma anche per l’efficienza scolastica e lavorativa, esattamente il contrario del proverbio che recita “Chi dorme non piglia pesci”…
Il sonno è un bisogno fondamentale per la vita e per il benessere fisico e mentale, come l’acqua, il cibo, l’aria… E’ infatti coinvolto nei processi che regolano attenzione, memoria ed emozioni, ormoni e funzione cardiovascolare.  Non può sorprendere quindi che numerose evidenze scientifiche dimostrino che le alterazioni del sonno, in termini di quantità o di qualità, rappresentino un fattore di rischio per infarto, ictus, diabete, obesità, cancro e demenza.
La Giornata mondiale del sonno (World Sleep Day 2025) focalizza l’attenzione proprio sull’importanza del riposo per una buona funzionalità diurna e per la salute in generale. A Torino la Giornata prevede incontri pubblici nelle principali piazze (San Carlo, Carignano e Carlo Alberto in data sabato 22 marzo) ed ospedali (Molinette, Regina Margherita e CTO, venerdì 28 marzo) ed un incontro con gli esperti del settore e le Associazioni dei pazienti (sabato 29 marzo presso l’Aula magna dell‘ospedale Molinette di Torino (corso Bramante 88). L’evento rappresenta anche un’occasione per la popolazione ed i pazienti per incontrare le Associazioni nazionali del settore: RLS-Italia (sindrome delle gambe senza riposo), AIPAS-APS (sindrome delle apnee nel sonno) e la neonata Protocolloinsonnia (insonnie). Infine la notte del 22 marzo vedrà la Mole Antonelliana illuminata di azzurro per augurare a tutta la popolazione torinese un sereno e soddisfacente riposo!

Parla con me: Empowerment femminile: leadership, innovazione e cambiamento


📅 Giovedì 20 marzo 2025 | 18:00 – 19:00 IN DIRETTA

Parla con Me® dedica una puntata speciale all’empowerment femminile

Il prossimo giovedì 20 marzo, dalle 18:00 alle 19:00, Parla con Me® trasmetterà una puntata speciale interamente dedicata all’empowerment femminile, con l’obiettivo di approfondire il ruolo cruciale della leadership nella trasformazione delle imprese e delle filiere produttive.

Il dibattito sull’inclusione e sulla valorizzazione delle competenze femminili è oggi più che mai centrale nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Il programma metterà in evidenza storie di donne che, con determinazione e visione, stanno ridefinendo modelli di business, promuovendo la sostenibilità e favorendo un cambiamento reale nei propri settori di riferimento.

Alla conduzione della puntata, Simona Riccio, che guiderà il confronto tra tre protagoniste d’eccezione:


👩 Carola Gullino – Amministratore Delegato, Gullino Import Export Srl | Presidente, Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta
👩 Valentina Mellano – CEO, Nord Ovest
👩 Maria Luisa Frigerio – COO, DGProlink

Il dibattito si svilupperà attorno a temi fondamentali come l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità e le strategie ESG, con un focus particolare sull’impatto della leadership femminile nella crescita aziendale e sull’importanza del networking tra imprenditrici e professioniste.

Quali sono le principali sfide che le donne devono affrontare per affermarsi nei propri ambiti? Quali azioni possono realmente fare la differenza? E in che modo un approccio più inclusivo può generare valore per le imprese e per la società?

Attraverso testimonianze concrete e riflessioni strategiche, la puntata offrirà spunti e strumenti utili a chiunque creda che il cambiamento passi dalla consapevolezza e dall’azione. Un appuntamento imperdibile per chi desidera approfondire il valore della leadership femminile e il suo impatto nel mondo del lavoro contemporaneo.

La puntata sarà trasmessa in diretta sui seguenti canali:

LinkedIn Top Voice di Simona Riccio
Facebook di Simona Riccio
Canale YouTube di ParlaConMe® urly.it/3144rz

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

Scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS

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Alla WINS World International School of Torino si può diventare scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS si trasformerà in una vera e propria base spaziale per accogliere i giovani esploratori del futuro al WINS Science & Tech Day. Dalle 15.30 alle 18.30 bambini e ragazze dai 4 ai 14 anni, insieme alle loro famiglie, avranno l’opportunità di lanciarsi in un‘avventura intergalattica tra scienza, tecnologia, innovazione e creatività. Si tratterà di una giornata gratuita e aperta a tutti, perfetta per avvicinare i ragazzi al mondo della scienza, della tecnologia e dell’esplorazione spaziale attraverso il gioco e la sperimentazione diretta. Come veri astronauti e ingegneri spaziali, i ragazzi potranno sperimentare di persona il fascino del cosmo grazie a molti laboratori interattivi. Dalla simulazione di un lancio sulla Luna, con i visioni VR di IFLY SIMULATOR per rivivere il leggendario viaggio dell’Apollo 11, dal decollo fino al rientro sulla Terra, alla missione Marte con INFINI.TO Planetario di Torino dove i giovani esploratori potranno guidare un rover marziano e raccogliere campioni di suolo alieno, programmare il robottino Cubetto su Marte imparando i concetti base della robotica e del coding, creare una SCRIBBING MACHINE, una macchina che disegna tracciati unici simulando il moto di un satellite nello spazio, e se è vero che non possono esserci viaggi stellari senza un mezzo di trasporto, grazie a BRICKS 4 KIDS i più piccoli potranno dar vita a veicoli spaziali e non con i celebri mattoncini Lego e Duplo, e i più grandi collaboreranno alla realizzazione di un mosaico collettivo diventando ingegneri per un giorno. Spazio anche ai laboratori di robotica e Game Design nei WINS LABS, dove sarà possibile progettare e programmare piccoli robot e programmare ex novo un personaggio dei videogiochi, e poi ancora “Giochiamo con le parole”, una palestra per la mente e per l’apprendimento, e il laboratorio del gruppo Larc realizzato in collaborazione con una psicoterapeuta. Tre sono i laboratori proposti da MU-CH Museo della Chimica, tra quiz ed esperimenti: so-mu-ch explosions, un piccolo esperimento esplosivo da fare in tutta sicurezza e dedicato ai più piccoli; CRAZY ROCKETS, mini gare di razze di carta costruite da piccoli ingegneri e STEAM QUIZ, un gioco a premi in cui diverse squadre si sfideranno a colpi di nozioni scientifiche e colpi di fortuna. Non solo spazio e scienza, ma anche creatività, al WINS Science & Tech Day con due attività dedicate al mondo dei fumetti e dell’illustrazione a cura della scuola internazionale di comics di Torino: dall’ideazione alla realizzazione di un personaggio completo nei suoi equipaggiamenti e abilità, allo sviluppo di una breve storia a fumetti. A seguito della pesca alla cieca di un prologo e di un finale, lo svolgimento interno della storia sarà affidato alla fantasia e alla creatività dei partecipanti.

WINS World International School of Torino – via Traves 28, Torino

Mail: info@worldinternationalschool.com

Tel: 011 1972111

Abitare il carcere: criticità e prospettive

Una riflessione sugli spazi di detenzione. Incontro in Consiglio regionale

“A cinquant’anni dall’approvazione del nuovo ordinamento penitenziario, che ha ridisegnato funzioni e finalità degli istituti penali, è quanto mai necessario che gli Istituti di detenzione rispondano sempre più al dettato costituzionale che prevede che l’esecuzione penitenziaria rappresenti un’occasione di recupero e di reinserimento dei detenuti nella società. E, se è vero che l’anagramma di ‘carcere’ è ‘cercare’, è fondamentale mettersi in gioco per trovare le soluzioni più opportune”. Lo ha dichiarato il Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in apertura dell’incontro Abitare il carcere – Gli spazi della quotidianità nella detenzione che si è svolto a Palazzo Lascaris.

All’incontro, organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte con l’Ufficio del Garante in collaborazione con la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, ha portato iI saluto, a nome del presidente Davide Nicco, il componente dell’Ufficio di presidenza Mario Salvatore Castello, delegato ai rapporti con il Garante, che ha sottolineato come “anche all’interno del carcere dovrebbe abitare la bellezza, che fa bene all’anima e spinge a migliorare e a migliorarsi”.

Simona Canepa, docente a contratto del Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, ha illustrato la propria ricerca sulle carceri italiane denunciando che “dalla riforma di cinquant’anni fa ben poco è cambiato: si prevedevano ambienti per la vita individuale e collettiva, luoghi idonei per attività culturali, aggregative e lavorative ma lo Stato sembra non voler farsi carico di questi problemi: molti edifici risultano vecchi e necessitano di ristrutturazione, la luce naturale scarseggia e non di rado quella artificiale viene tenuta accesa tutto il giorno, molti ambienti vengono trascurati, come i cortili di passeggio, dove in molti casi mancano ripari per la pioggia o il sole cocente”.

Cristian Campagnaro, professore ordinario del Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, ha evidenziato che “quando si progettano degli spazi è fondamentale interrogarsi su quale ruolo essi abbiano all’interno del progetto di vita delle persone che devono abitarli. E, a volte, l’impressione è che il progetto non ci sia. Ci siamo trovati di fronte a muri di silenzio e ad assenza di risorse, non solo economiche, per piccoli interventi che avrebbero contribuito a migliorare e a umanizzare le strutture anche per chi ci lavoro”.

Concentrandosi sulle tredici carceri piemontesi, Cesare Burdese, esperto di architettura penitenziaria, ha sottolineato che “sono afflittive e presentano tutti i limiti di un carcere punitivo. La narrazione del carcere che riabilita rischia di rappresentare uno slogan, una falsa lettura della realtà”.

“Quello che preoccupa – ha concluso – è la logica dei 7.000 moduli abitativi prefabbricati che si intendono inserire nelle carceri per supplire al sovraffollamento: un’idea di carcere simile a una bolgia dantesca dove detenuti e detenenti si fronteggeranno sempre più. Se non c’è altra soluzione a quella dei container possiamo chiudere i libri di architettura e smettere di studiare alternative”.

All’incontro hanno preso parte le consigliere Sarah Disabato e Laura Pompeo.

Turismo Torino e Provincia, storie di successo su TikTok

La strategia vincente per portare Torino da città sottovalutata a star della piattaforma di video-sharing più in voga del momento

Il progetto vede coinvolti BTREES, agenzia di comunicazione con sede a Torino, Biella e Reggio Emilia, e Turismo Torino e Provincia, l’ente preposto alla promozione della provincia di Torino. Una collaborazione di valore che oggi si traduce in una delle sole tre storie di successo sul sito ufficiale di TikTok per la categoria “Retail/Travel” in Italia.

La collaborazione nasce a dicembre 2023 dall’esigenza di Turismo Torino e Provincia di raccontare le unicità della città e del territorio circostante attraverso un linguaggio nuovo, curioso e trendy, con l’obiettivo di conquistare un pubblico giovane e variegato come quello di TikTok.
BTREES ha risposto all’esigenza elaborando una strategia basata su contenuti rivolti a un pubblico ben definito, sull’instaurare relazioni di valore con gli utenti e sulla creazione di collaborazioni solide con creator e influencer molto amati dai cittadini.
A tutta l’attività di contenuti social, si è affiancata una solida strategia pubblicitaria mirata all’aumento di follower. I risultati sono stati notevoli: in un solo anno di collaborazione il profilo TikTok di Turismo Torino e Provincia ha registrato un aumento di 21Mila follower, quasi 4 milioni di visualizzazioni video e più di 100Mila interazioni.
A livello creativo, BTREES ha utilizzato un approccio TikTok Native mirato all’intrattenimento e alla novità, come ricerca di suoni in tendenza, adattamento dei trend del momento e il coinvolgimento di creatori di contenuti. Parallelamente, ha unito competenze tecniche legate all’analisi delle ricerche degli utenti, e alla sponsorizzazione, analizzando ogni contenuto per adattare pubblico e investimento.
Vedere il progetto ideato per Turismo Torino e Provincia tra le success stories sul sito ufficiale di TikTok è una soddisfazione enorme. Credo fermamente che il fattore determinante per questo risultato sia il feeling tra il team d’agenzia e il team di Turismo Torino e Provincia: obiettivi chiari, libertà d’azione un supporto concreto ci hanno accompagnati dal primo giorno” Filippo Bondi, Strategic Business Development Manager – BTREES.
La chiave per conquistare il pubblico di TikTok, portando Torino e la sua provincia a diventare vere star della piattaforma, è stata la scelta di dare visibilità alle diverse anime della città – food, outdoor, arte, eventi, storia, accessibilità, lifestyle – facendo leva su emozioni, suoni, divertimento e curiosità. La campagna, infatti, permette agli utenti che conoscono Torino di scoprire luoghi nascosti e caratteristiche ancora poco conosciute, e agli utenti che non l’hanno ancora visitata di capire l’unicità della città e le sue diverse personalità.
“L’apertura del canale TikTok è stata una vera sfida, essendo un canale che utilizza un linguaggio nuovo e diverso dagli altri canali social. Collaboriamo con BTREES in costante allineamento per raccontare Torino e l’intero territorio della provincia in modo innovativo, emozionale e coinvolgente. Il coordinamento tra i team è fondamentale per garantire una comunicazione autentica e strategica, raggiungendo un pubblico giovane e digitale. I risultati sorprendenti dimostrano come sperimentare nuovi approcci possa portare grandi opportunità di crescita e visibilità, rafforzando il legame con la nostra community e conquistandone di nuove” Marcella Gaspardone – Dirigente di Turismo Torino e Provincia.
Negli ultimi anni, BTREES ha collezionato diversi progetti di successo: la strategia di lancio del canale per Roadhouse, prima catena di food retail a sbarcare su TikTok; la strategia B2B vincente per Emilgroup, noto brand emiliano per la produzione di superfici in gres porcellanato, e per Billoo, applicazione dedicata al risparmio sulle bollette, quest’ultima finita in shortlist ai TikTok award 2023.

Città vs campagna

Da alcuni anni, particolarmente dalle metropoli come Milano, si assiste ad una migrazione verso la periferia, verso la campagna, oggetto tanto di vantaggi quanto di svantaggi nei confronti della metropoli. Esempio eclatante sono i milanesi che, pur lavorando ogni giorno sotto la Madonnina, a fine giornata prendono il treno AV e vengono a Torino dove hanno preso casa, mangiano e dormono, per tornare il giorno dopo verso la metropoli lombarda e così via finché non cambino le condizioni di vita o non arrivi la sospirata pensione. Al di là di ogni considerazione economica, è evidente che l’apparente sacrificio cui si sottopongono questi pendolari interregionali viene ripagato da qualche altro vantaggio; se fosse solo un problema economico basterebbe andare ad abitare in qualche Comune del milanese o dei dintorni (magari Cassinetta di Lugagnano, Tavazzano con Villavesco, Pantigliate, ecc) dove gli affitti sono sicuramente inferiori a quelli del capoluogo.

E’ evidente come questa tendenza, sempre più frequente, affondialtrove le sue origini: da un lato i tempi di percorrenza, specie se si è costretti ad utilizzare l’auto, sono tra le principali cause di insoddisfazione in chi lavora ed abita in Milano; dall’altro lo stress di inquinamento, traffico, rumore, problemi di parcheggio, costi (parcheggi a 4 euro l’ora non sono giustificabili) rendono competitiva qualsiasi soluzione alternativa.

Parlando con uno di questi pendolari che quotidianamente sale a Porta Susa su un treno AV per scendere circa ¾ d’ora dopo in Centrale, è emerso come il tempo impiegato dal lavoro a casa sia lo stesso (prima doveva attraversare Milano da un’estremità all’altra), ma il risparmio sull’affitto di casa permette di acquistare l’abbonamento mensile e avanzano ancora alcune centinaia di euro al mese.

Io personalmente adoro Milano ma non vi ho mai abitato, escludendo periodi di 4-5 giorni per corsi, progetti, ecc) dunque non ho una realistica percezione di cosa significhi affrontare la quotidianità; posso però dedurre che, scioperi ferroviari a parte, mettendo su un piatto della bilancia il risparmio e sull’altro il disagio di dover viaggiare, sarà il primo piatto quello che penderà verso il basso.

Naturalmente questo criterio non può essere considerato universale perché molti fattori intervengono nella scelta: genitori anziani da accudire, problemi di salute che sconsigliano i viaggi, discordanza con gli orari di uscita da scuola dei figli, distanza della sede di lavoro dalla stazione ferroviaria e altro ancora.

Ma quello che deve fare riflettere è che una società che ha fatto dello sviluppo industriale la propria carta vincente ora è satura di tutto ciò che questo sviluppo ha portato con sé: motorizzazione di massa, edifici dove anche dopo anni non ci si conosce tutti, assemblee condominiali più simili ad un saloon del far west che ad un ritrovo dove decidere gli interessi di tutti, mezzi pubblici spesso inadatti alle esigenze degli utenti e distanze enormi da percorrere per soddisfare le esigenze basilari (spesa, medico, scuola) hanno di fatto saturato gli animi di chi vi abita.

Fra quanti ancora ancora resistono, una minima parte ha interessi tali da non potersi spostare di città, da non potersi allontanare dai luoghi sede di questi interessi, mentre la maggior parte non vuole uscire dalla confort zone, da quel luogo virtuale nel quale non si sta poi così male e, in ogni caso, starebbe peggio a dover decidere diversamente, a dover affrontare un cambiamento.

Questo non cambiare, però, non è sempre la scelta migliore: l’epigenetica studia e spiega proprio come alcune patologie siano influenzate dall’ambiente in cui viviamo; pensiamo soltanto ad inquinamento dell’aria, elettronico o acustico, allo stress negativo di stare in colonna in auto, sentendosi impotenti, di dover giocare alle slot con i parcometri su una strada già nostra grazie al gettito IRPEF e così via.

E’ evidente, però, vedendo l’ampiezza del fenomeno che questo disagio, questa nuova tendenza sia la testimonianza che la nostra società stia correndo ai ripari dopo aver fatto indigestione di agi, di lusso, di comodità.

Forse se riprogrammassimo le nostre abitudini attribuendo un giusto equilibrio tra efficienza, comodità, natura, risparmio e, perché no, tempo libero riusciremmo a trovare la giusta collocazione.

Oppure continuare a lamentarci.

Sergio Motta

La Violetta di Don Bosco per aiutare bimbi e ragazzi in difficoltà

sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 

In diverse piazze piemontesi volontarie e volontari offriranno la tradizionale piantina di violetta per sostenere i progetti educativi rivolti a bambini, ragazzi e giovani in difficoltà. È possibile aderire all’iniziativa a Torino (Parrocchia Sacro Cuore di Maria, Parrocchia Santi Pietro e Paolo, Parrocchia San Giovanni Evangelista, Oratorio Salesiano Michele Rua), Chieri (Chiesa San Filippo Neri, Istituto Salesiano Cristo Re San Luigi, Supermercato Mercatò), Rivoli (Chiesa San Giovanni Bosco, Chiesa Maria Ausiliatrice), Cuneo (Oratorio Salesiano Don Bosco) e Alessandria (Centro Don Bosco).

Sabato 15 e domenica 16 marzo, le volontarie e i volontari della rete di Salesiani per il sociale saranno presenti in 38 piazze, oratori e parrocchie in tutta Italia per sostenere i giovani più fragili.

Torino, 6 marzo 2025 – Un piccolo fiore per un grande gesto di solidarietà. Sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 torna, per il terzo anno consecutivo, l’evento La Violetta di Don Bosco, promosso dalla rete Salesiani per il sociale. In 38 piazze, oratori e parrocchie di 11 Regioni volontarie e volontari offriranno la tradizionale piantina di violetta per sostenere i progetti educativi rivolti a bambini, ragazzi e giovani in difficoltà.

Con l’acquisto di una Violetta di Don Bosco, sarà possibile contribuire alle attività delle oltre 80 strutture salesiane presenti in tutta Italia, che ogni giorno accolgono più di 1.300 minori. Un aiuto concreto per chi vive in condizioni di disagio, per chi rischia di abbandonare la scuola, per chi ha bisogno di un punto di riferimento sicuro nel proprio percorso di crescita.

«La nostra rete è in prima linea per offrire opportunità educative e di crescita ai giovani più fragili. Con questa iniziativa, vogliamo coinvolgere le comunità locali in un gesto semplice ma dal grande valore: sostenere chi ha più bisogno – dichiara don Francesco Preite, Presidente di Salesiani per il sociale – Ogni violetta donata è un segno tangibile di speranza e di vicinanza alle nuove generazioni, perché nessun ragazzo si senta solo o abbandonato».

Il messaggio di Don Bosco continua a vivere attraverso l’impegno quotidiano degli educatori salesiani, dei volontari e di tutti coloro che si prendono cura dei giovani più vulnerabili: “Fare del bene è come il fiore della violetta: un fiore che non si vede, ma di cui tutti sentono il profumo”. Ed è proprio con questo spirito che chiunque può fare la propria parte: con un piccolo gesto, come l’acquisto di una violetta, è possibile contribuire a un futuro migliore per tanti ragazzi. Tutte le piazze della Violetta, in cui sarà possibile sostenere l’iniziativa, sono disponibili sul sito www.salesianiperilsociale.itEcco dove è possibile aderire all’iniziativa in Piemonte:

–          Torino – Parrocchia Sacro Cuore di Maria – Via Oddino Morgari, 11

–          Torino – Parrocchia Santi Pietro e Paolo – Via Saluzzo, 25bis

–          Torino – Parrocchia San Giovanni Evangelista – Via Madama Cristina, 1

–          Torino – Oratorio Salesiano Michele Rua – Via Giovanni Paisiello, 37

–          Chieri – Chiesa San Filippo Neri – Via Vittorio Veneto II

–          Chieri – Istituto Salesiano Cristo Re San Luigi – Via Vittorio Veneto II, 80 (solo 16 marzo)

–          Chieri – Supermercato Mercatò – Via Riva, 2 (solo 15 marzo)

–          Chieri – Supermercato Mercatò – Via Buschetti, 4

–          Rivoli (TO) – Chiesa San Giovanni Bosco – Viale Carrù, 9

–          Rivoli (TO) – Chiesa Maria Ausiliatrice – Via Stupinigi, 1

–          Cuneo – Oratorio Salesiano Don Bosco – Via San Giovanni Bosco, 21

–          Alessandria – Centro Don Bosco – Corso Acqui, 398

 

Europeista da sempre non sarò in piazza con Serra

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 
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Pier Franco Quaglieni
Non andrò in piazza  il 15 marzo per l’Europa. Non sono mai andato volentieri in piazza e ci sono andato pochissime volte: per Jan Palach  e a sostegno delle vittime dei terroristi islamici che fecero strage dei redattori della rivista Charlie Hebdo. In quest’ultimo caso  poi mi pentii perché la satira deve avere rispetto delle religioni e non oltraggiarle. Forse ho partecipato un’altra volta ad un sit -in radicale, ma il protagonismo di Viale mi mise subito a disagio e mi allontanai dopo pochi minuti.  Ritengo che sia più utile adoperare la penna più che i piedi e in tante occasioni invece ho scritto appelli ed articoli.  Di fronte alll’Europa non si può restare inerti e non c’è bisogno dell’appello di Michele Serra, che non ho mai stimato e che ritengo un europeista di origini sospette.
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A muoversi per l’Europa, oltre che i dati di fatto che vediamo, vale invece l’appello ideale di Luigi Einaudi, di Ernesto Rossi, di Alcide De Gasperi, di Mario Pannunzio, di Gaetano Martino e Vittorio Badini Confalonieri, mentre nutro dei dubbi su Altiero Spinelli,  fautore di un europeismo socialistoide poco chiaro. Ritengo un  mio errore nel 1975 aver rinunciato, dopo cinque anni di impegno a fianco di Mario Scelba e di Giuseppe Petrilli, a partecipare come vicepresidente  al Movimento Federalista Europeo:  dopo aver visto cosa accadeva a Bruxelles e a Strasburgo ritenni di dedicarmi esclusivamente al Centro “Pannunzio”. Non dico di più. Molti che conobbi allora avevano un’unica aspirazione:  diventare funzionari europei, se non, in futuro,  persino deputati  europei, a costo di ogni compromesso.
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L’impegno europeo dei miei amici Sergio Pistone ed Emilio Papa è invece rimasto indelebilmente nel mio DNA.  Oggi bisogna muoversi per una nuova Europa davvero unita anche militarmente  ed economicamente capace di interloquire e di resistere a Trump,  a Putin,  alla Cina. Un’Europa protagonista di una Nato di cui non sia un alleato di serie B. L’Europa burocratica di Bruxelles non mi ha mai convinto. L’Europa dei 27 che deve decidere solo  all’unanimità; ma da‘ spazio alle evasioni fiscali e alle delocalizzazioni non mi è mai piaciuta. Non mi piacque inizialmente neppure quella dell’Euro da cui l’Italia uscì fortemente penalizzata, ma ritengo oggi che senza l’Euro saremmo al disastro assoluto. Fu  preziosa lungimiranza quella di Ciampi in modo particolare. Oggi quasi nessuno solleverebbe dubbi sulla moneta unica europea capace di tenere testa al dollaro.
Ma bisogna anche riprendere l’Europa delle radici storiche giudaico – cristiane che vennero rifiutate. L’Europa vera è fatta da secoli di storia, non solo dai Lumi settecenteschi.
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Bisogna tornare a credere ad un’Europa antidoto alle guerre come pensavano Einaudi e De Gasperi, l’Europa delineata magistralmente da Benedetto Croce nel suo grande libro dedicato alla storia europea. I piccoli politici europei d’oggi non inadeguati di fronte agli eventi drammatici dell’ora che ci toccare di vivere. Per questa Europa vale più che mai la pena di combattere. Essa non è una bandiera blu con tante stelline, ma un patrimonio di valori che noi italiani vediamo rappresentati da Cavour e da Cattaneo, da Mazzini e Garibaldi  insieme a tanti patrioti che dal 1943 al 1945 combatterono  contro l’Europa barbara di Hitler. Se fosse, ad  esempio, Valdo Fusi a chiamarmi in piazza il 15 marzo, non avrei esitazioni.
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Ma al di là della piazza occorrono le idee e su questo piano il contributo di chi ha qualcosa da dire  è necessario. Lasciamo gli slogans  issati sui cartelli  e la protesta senza idee e senza proposte agli attivisti di turno,un termine che  mi fa inorridire. Le semplificazioni  manichee non portano mai alle soluzioni equilibrate che sono quasi sempre  incompatibili con la piazza che rumoreggia e  si limita all’applauso acritico o all’urlo violento delle imprecazioni.